Recensioni per
The Sound of Dream
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
05/01/20, ore 16:45

Cara Celtica, buon anno!
Torno con immenso piacere tra queste tue righe **!
Mi piace tanto il ritmo che hai mantenuto in questa scena. I protagonisti sono sempre loro, Sansa e Sandor, chiusi in un bar con i loro problemi, le loro paure, i loro sogni, in una scena dal sapore teatrale che non ha bisogno di nient’altro se non di un dialogo incalzante dal ritmo perfetto, che spinge il lettore ad andare avanti. Di nuovo, Sansa è fragile e leggera solo nell’aspetto: nel cuore è evidente come nascondi una perdita (nel nord non ha più nessuno). È abbastanza coraggiosa da voler sapere di più sui sogni che attanagliano Sandor facendogli rivivere una vita passata in un tempo storico fantastico o in una dimensione parallela, non ha importanza. La confidenza però non viene sputata fuori come un fiume in piena, ma, coerentemente con l’atteggiamento del mastino e col suo carattere schietto e spiccio condito da un linguaggio vernacolare/triviale è una vera e propria confessione che viene fatta a mano a mano, con lentezza e fatica. Una confessione di cui nemmeno Sandor ha piena contezza perché lui non sa cosa sta sognando – sa solo che c’è sempre lei e sente i desideri che lo animavano in una vita passata. E tutto questo è terribilmente struggente, lascia che te lo dica.

Non shipparli in questa storia in particolare sarebbe impossibile e il motivo è racchiuso proprio nella parte finale. C’è un contatto tra i due (le mani) che suggerisce molto al lettore. Sansa spinta dal vino, dalla confidenza, da qualcosa di imprescindibile – il suo essere soulmate – forse andrebbe avanti nella conoscenza con Sandor e lo bacerebbe; lui però non ne vuole approfittare e così sta dimostrando la purezza dei propri sentimenti, quel misto di amore/senso di protezione che lo contraddistingue e che non è scevra dal desiderio terreno di averla (come nella bellissima riflessione di averla nel proprio letto, anche se in realtà non l’avrà: è una scena squisita). Il contesto AU, con Tiwyn primario, continua a essere fortemente interessante e ben reso, così come la scelta di spiegare l’appellativo mastino stavolta non con qualcosa che ha un riferimento strettamente legato alla dimensione AU, ma, tocco geniale, con qualcosa che si riferisce all’allora perduto, a questo mondo di sogni in cui Sansa sembra credere.
Bellissima, davvero bellissima **. Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
06/12/19, ore 09:39

Buonsalve :) torno a romperti le scatole e, spero!, a finire la storia

Certo che sono davvero in una situazione spinosa questi due :/, potrebbe quasi risultare eccitante, se non fosse che rischiano entrambi la vita. Perlomeno la condivisione di questo pericolo ha contribuito a farli avvicinare: altrimenti non riesco a immaginare come Sandor avrebbe mai potuto raccontare a Sansa dei suoi sogni.
L'intraprendenza di lei mi ha lasciata senza parole: sembra davvero che il pericolo l'abbia resa un'altra persona.
Lui è "insopportabile" come sempre :P in effetti anche a me verrebbe da chiedergli come mai debba essere così odioso. Eppure nonostante ciò, il fascino che esercita su Sansa, è innegabile. O forse è proprio per questo.
Io al posto suo probabilmente avrei gettato la spugna molto prima... ho una pazienza davvero misera ^^".

Sono veramente felice che Sandor, nonostante l'occasione che gli si è presentata su un piatto d'argento, abbia deciso di fermarsi.
E non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà nel capitolo finale :) corro! (imprevisti lavorativi permettendo)

di nuovo complimenti, un saluto

Leila

Recensore Veterano
16/11/19, ore 20:18

Cia, è molto tenero questo capitolo. Molte persone portano perennemente con sè  le varie ferite subìte nel corso della vita, influenzandola negativamente. Prr questo Sandor fatica a capire che Sansa potrebbe davvero provare qualcosa per lui, fatica a lasciarsi andare a questo spiraglio di nuova vita che desidera da sempre. Anche questo avviene molto spesso nella vita: le persone desiderano talmente tanto la felicità che, quando ce l'hanno a portata di mano, o non la riconoscono o se la lasciano scappare per paura. E' molto triste ma è la realtà.
Su una cosa Sandor cede, raccntare i suoi sogni a Sansa, che curiosa lo incalza: tuttavia mi pare che nessuno dei due riesca a ncora a comprendere bene la reale portata di questi sogni, ma forse questa cosa verrà spiegata el finale.
Complimenti davvero perchè la storia è bellissima, nel gruppo Fb quando viene chiesto di segnalare storie che secndo noi meritano io ho sempre segnalato la tua! 
Ciao e alla prossima!

Recensore Master
16/11/19, ore 15:34

Cara Celtica, in questo capitolo ho avuto la netta sensazione che il sogno fatto a più riprese da Sandor altro non fosse che il suo desiderio ardente di aprirsi a quella ragazzina dai capelli rossi che con le sue scarne parole e i suoi gesti sempre misurati gli riportavano alla memoria sentori di qualcuno che era stato in un tempo lontano. I suoi gesti e il suo comportamento galleggiano nella testa di Sandor il quale non vuole che quei sogni se ne vadano perché in quei momenti ha la parvenza della felicità ritrovata. Sembra quasi che tutto ciò che è accaduto negli ultimi tempi fosse avvenuto apposta in modo che loro due potessero incontrarsi “di nuovo” e forse ciò che non era stato portato a termine allora avrebbe potuto trovare compimento in questo tempo. Sandor prova un senso di protezione per Sansa e lei lo ha compreso benissimo, quello che le è ancora oscuro è come sia possibile sentire quella comunanza di sentimenti con quell’uomo che sembra non avere niente a che spartire con lei, forse solo un comune destino travagliato. E allora ecco perché lo incita a parlarle di quei sogni, vuole sapere dalla sua voce come fosse lei in quel tempo lontano e perché loro si conoscessero. Sandor la vuole avere lì con sé finalmente, ma al contempo ha paura di svelarle qualcosa che la potrebbe allontanare da lui che tornerebbe così alla sua vita vuota sempre in attesa di qualcuno che gli porti una ventata di serenità e amore. Sembra di averla trovata quella persona, ma nonostante Sansa abbia atteggiamenti aperti nei suoi confronti, forse perché in lui vede un miraggio di salvezza, Sandor non vuole approfittare della situazione di stallo in cui si sta dibattendo il suo uccelletto, per cui, pur apprezzando molto le sue parole ed i suoi gesti di attenzione verso di lui, la conduce nel retro del bar dove si trova una brandina per lasciarla riposare e ritrovare la calma e la lucidità necessari in questa strana dimensione che si è venuta a creare fra loro, e se domani avesse continuato a sentire e provare quello che provava in questi momenti e fosse stata certa di quello che stava per fare, solo allora ne avrebbero potuto riparlare con serenità e con un po’ più di cognizione di causa. Anche questo tuo penultimo passaggio è stato parecchio coinvolgente, riesci a stabilire fra questi due personaggi così tanto diversi fra loro una connessione del tutto particolare che va oltre e che apprezzo particolarmente perché lascia aperte varie porte. Ti aspetto per l’epilogo che dalle premesse non sarà da meno dei capitoli appena letti. Un affettuoso saluto.

Nuovo recensore
15/11/19, ore 18:45

Soffro a pensare che siamo alla fine di questa storia. Attendo l ultimo capitolo con la speranza che ci regalerai qualche altra Sansan (o qualche Bethyl 😁).A presto e complimenti!