Recensioni per
The Sound of Dream
di Celtica
Cara Celtica, buon anno! |
Buonsalve :) torno a romperti le scatole e, spero!, a finire la storia |
Cia, è molto tenero questo capitolo. Molte persone portano perennemente con sè le varie ferite subìte nel corso della vita, influenzandola negativamente. Prr questo Sandor fatica a capire che Sansa potrebbe davvero provare qualcosa per lui, fatica a lasciarsi andare a questo spiraglio di nuova vita che desidera da sempre. Anche questo avviene molto spesso nella vita: le persone desiderano talmente tanto la felicità che, quando ce l'hanno a portata di mano, o non la riconoscono o se la lasciano scappare per paura. E' molto triste ma è la realtà. |
Cara Celtica, in questo capitolo ho avuto la netta sensazione che il sogno fatto a più riprese da Sandor altro non fosse che il suo desiderio ardente di aprirsi a quella ragazzina dai capelli rossi che con le sue scarne parole e i suoi gesti sempre misurati gli riportavano alla memoria sentori di qualcuno che era stato in un tempo lontano. I suoi gesti e il suo comportamento galleggiano nella testa di Sandor il quale non vuole che quei sogni se ne vadano perché in quei momenti ha la parvenza della felicità ritrovata. Sembra quasi che tutto ciò che è accaduto negli ultimi tempi fosse avvenuto apposta in modo che loro due potessero incontrarsi “di nuovo” e forse ciò che non era stato portato a termine allora avrebbe potuto trovare compimento in questo tempo. Sandor prova un senso di protezione per Sansa e lei lo ha compreso benissimo, quello che le è ancora oscuro è come sia possibile sentire quella comunanza di sentimenti con quell’uomo che sembra non avere niente a che spartire con lei, forse solo un comune destino travagliato. E allora ecco perché lo incita a parlarle di quei sogni, vuole sapere dalla sua voce come fosse lei in quel tempo lontano e perché loro si conoscessero. Sandor la vuole avere lì con sé finalmente, ma al contempo ha paura di svelarle qualcosa che la potrebbe allontanare da lui che tornerebbe così alla sua vita vuota sempre in attesa di qualcuno che gli porti una ventata di serenità e amore. Sembra di averla trovata quella persona, ma nonostante Sansa abbia atteggiamenti aperti nei suoi confronti, forse perché in lui vede un miraggio di salvezza, Sandor non vuole approfittare della situazione di stallo in cui si sta dibattendo il suo uccelletto, per cui, pur apprezzando molto le sue parole ed i suoi gesti di attenzione verso di lui, la conduce nel retro del bar dove si trova una brandina per lasciarla riposare e ritrovare la calma e la lucidità necessari in questa strana dimensione che si è venuta a creare fra loro, e se domani avesse continuato a sentire e provare quello che provava in questi momenti e fosse stata certa di quello che stava per fare, solo allora ne avrebbero potuto riparlare con serenità e con un po’ più di cognizione di causa. Anche questo tuo penultimo passaggio è stato parecchio coinvolgente, riesci a stabilire fra questi due personaggi così tanto diversi fra loro una connessione del tutto particolare che va oltre e che apprezzo particolarmente perché lascia aperte varie porte. Ti aspetto per l’epilogo che dalle premesse non sarà da meno dei capitoli appena letti. Un affettuoso saluto. |
Soffro a pensare che siamo alla fine di questa storia. Attendo l ultimo capitolo con la speranza che ci regalerai qualche altra Sansan (o qualche Bethyl 😁).A presto e complimenti! |