Recensioni per
Il senso della vita
di GladiaDelmarre
Ciao Gladia, |
Sono le 7:15 di mattina e non posso piangere di tenerezza già da ora. Forse questa è una delle mie oneshort preferite. Azi che sfida Crowley per farlo nuovamente volare e crowley che finalmente può sentirsi un po' più libero, un po' più leggero. E insieme che volano fino a toccare le nuvole. Muoio di tenerezza. |
Sto recuperando questa raccolta, e pensavo di leggere tutto prima di commentare, ma questo episodio mi ha totalmente sciolta. La dolcezza e la naturalezza con cui interagiscono, e la delicatezza dei pensieri dell'ambientazione della scogliera, la scelta delle parole, tutto così perfettamente misurato. E la tematica delle ali è una di quelle che più mi sta a cuore per loro, sulla quale anch'io mi soffermo spesso quando scrivo, perciò non posso che farti i miei complimenti. Senza ovviamente nulla togliere a ciò che è venuto prima: lo stetoscopio, il the, l'eden... tutti piccoli momenti preziosi della quotidianità che semplicemente ho adorato. E questa scelta di suddividerli secondo i cinque sensi è fantastica. Continuerò con piacere a leggere, e aspettati altri commenti, perché di sicuro non riuscirò a non lasciarli strada facendo. ✨ |
Ciao cara Gladia! Il tatto era uno dei pochi sensi che ancora non compariva in questa raccolta, anche se qui forse più che in altri capitoli i sensi si mescolano e si alternano, culminano in quel prendersi per mano finale. Ho percepito in maniera forte il richiamo alla seconda oneshot, quella dell'Eden: se lì si erano guardati senza incontrarsi davvero, qui in un tempo cronologico posteriore i loro incontri sono consapevoli. Per Aziraphale è intatta quell'accettazione di Crawley come parte della meraviglia del creato (come ben mostri nel momento della visione delle ali), mentre il dialogo tra loro tocca una profondità di significato squisita. Mi è piaciuto molto lo scambio in merito al concetto di volare (e del suo contrario, strisciare) correlata al diverso punto di vista sulla caduta: per Crowley non è più possibile tornare indietro, per Azi volare (e dunque metaforicamente cambiare vita, innalzarsi) è del tutto possibile, per cui strisciare non è un obbligo ma una scelta. Il ruolo di Aziraphale diventa allora dirimente e le parole fondamentali: quell'Andiamo finale è sintomo di una consapevolezza e un'accettazione che passa proprio attraverso lo sguardo dell'altro e che sono possibili solo stando insieme. Anche questa Oneshot mi è piaciuta davvero tanto, e come già sai adoro le ambientazioni storiche che riesci a ricreare brevemente anche in testi prevalentemente introspettivi. Bravissima. A presto! |
Ciao, allora questa volta volo (letteralmente e ogni riferimento è puramente casuale) su questa storia, attirata non tanto dal fatto che sia consequenziale a quella che ho letto l'altra volta, ma più che altro dalla data. Quel Zante, 3200 a.C. mi ha attirata come un'ape al miele. Sono molto affascinata, oltre che dall'ambientazione in sé che io particolarmente adoro, anche dai due ineffabili se collocati dentro a un qualsiasi contesto storico, meglio se antico come in questo caso. Attirata dalla data, ma anche dal titolo che richiamava, poi ho scoperto, il tema della storia, eccomi qui a lasciarti una recensione. Intanto devo dirti che è credo la storia più bella tua che ho letto, di una delicatezza unica e di una bellezza quasi eterea. Pur essendo ambientata molto tempo prima dell'Apocalisse e quindi due due Crowley e Aziraphale più consapevoli del loro legame (specialmente il primo dei due), sei stata capace di ritrarre le loro essenze nella giusta maniera e di collocarle nel giusto contesto storico. Storico rispetto alla serie, più che rispetto alla storia dell'umanità. Non è passato molto tempo da quando Crawly, qui ancora col nome strisciante, si è unito alla rivolta di Lucifero ed è caduto assieme agli altri demoni, lasciando per sempre il Paradiso. Non è passato molto tempo, ma pare che la faccenda ancora gli pesi. Già nel libro e nella serie viene detto molto chiaramente che si è unito più che altro per noia (?) Crowley la descrive così, non aveva niente da fare e gli hanno detto: sai stiamo pensando a ribellarci... lo ha fatto ed eccolo qui, è ancora un angelo tecnicamente le ali le ha, ma non è più un angelo come prima. Ora è anche un serpente, si è trasformato in una creatura infernale, in un serpente tentatore, simbolo del demonio, che ha tentato Eva nel giardino terrestre... Crowley è uno che rimugina molto, anche su se stesso, e qui lo fa in una maniera che sembra appesantirgli i pensieri. Pensa a quello che ha fatto, forse non se ne pente o forse invece sì, ma ora non importa saperlo sa che da una parte gli dispiace. Non essere più un angelo e non volare. C'è qualcosa di molto poco diabolico in Crowley, io l'ho sempre pensato, a dispetto dell'aspetto esteriore e dei poteri demoniaci, i pensieri che fa sono molto poco diabolici. In questo caso c'è un netto controsenso. Le ali le ha e un qualsiasi demone se ne fregherebbe del fatto che non sono più candide e bianche come quelle degli angeli del Paradiso, ma sono invece nere e sporche, come un segno del tradimento, del fatto che sia stato rifiutato e cacciato via dagli altri angeli, oltre che da Dio ovviamente. Questo senso di colpa che prova, questa vergogna che ha nel mostrare le ali nere sono atipiche per un qualsiasi demone, ma non per lui che sappiamo già dalla serie essere molto poco un "comune demone". E questo mi è piaciuto, hai riportato il suo carattere alla perfezione, con le giuste sfaccettature che poi assumono altre sfumature nella seconda parte, quando arriva Aziraphale. |
Eccomi qui, di ritorno a questa raccolta. E per fortuna. Eccola qui la storia che preferisco finora. Leggera e comunque piena di significati, sempre con quella legge del non scritto che regna sovrana nelle tue storie. E qui, tra le righe, c'è tanto. Soprattutto amore. Perché il gesto di Azi nei confronti di Crawly è forse il più sintomatico del vero amore. Portare una persona a vedersi con gli stessi occhi di chi l'ama senza condizioni né remore. Accettati, poiché in quelli che tu pensi siano difetti si nascondono i motivi per cui t'amo. Un messaggio che supera addirittura i confini dell'amore, divenendo allo stesso tempo carnale, fraterno e profondo. Un qualcosa che esula da ogni definizione. Un collegamento talmente forte da risultare spaventoso, in alcuni sensi. |
Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lo scambio libero e per continuare questa fantastica raccolta! *^* |
Ed ecco che oggi si piange. Speravo che non sarebbe mai arrivato questo momento ed invece eccolo. Lacrime di gioia e di commozione per questa coppia diversa ma così connessa e legata da un sentimento forte e reciproco. Crowley e Aziraphale combaciano alla perfezione: sono l’angelo ed il demone, il bianco ed il nero, il bene ed il male; sono gli opposti che non possono vivere se l’altro non esiste. Me ne rendo conto sempre di più man mano vado avanti con questa raccolta di one-shot. |
Eh, ma questa raccolta è fonte di lacrime.... |
Ciao tesoro 😍😍😍 |
Cara Gladia, buon anno! |
Cara, |
Yes, please, thank you. Amo l'immagine di loro ancora alati. |
aaaaaaaaaaaaaaaaawwwww io ho un kink per le ali, è cosa risaputa |
Commovente... |