Valutazione del contest "Personaggi da indovinare – Be My Valentine Edition"
GRAMMATICA E RESA STILISTICA: 8,5/10
Per la tua storia, hai scelto di utilizzare uno stile piuttosto semplice e lineare: questa, in generale, mi è sembrata una scelta che ben si adatta al contesto della storia, trattandosi di un biglietto scritto comunque da un ragazzo piuttosto giovane. Soprattutto, hai scelto di mantenere un registro piuttosto colloquiale, nonostante ci siano dei vezzi stilistici che ben si adattano a un contesto in cui un adolescente cerca di scrivere qualcosa di più profondo e significativo. Questo, da un lato, mi è piaciuto molto, perché permette secondo me molto bene di entrare nella mente di un ragazzo innamorato e deluso: i termini che scegli sono tutti piuttosto semplici, ma si adattano bene al contesto e alla voce narrante (in realtà, non conosciamo granché Dean, ma non mi ha mai dato l’impressione di essere particolarmente incline alla poesia). Ci sono dei vezzeggiativi (tesoro, raggio di sole), ma non sono mai esagerati o fuori luogo, pur nella loro semplicità. La storia si basa tutta su un’unica grande metafora, quella di Dean come Icaro e Ginny (e la felicità vissuta assieme a lei) come il sole, e questo mi è piaciuto molto: è una metafora secondo me molto bella e incisiva, oltre che particolarmente adatta ad arricchire e dare una voce peculiare a un racconto altrimenti molto semplice.
Ci sono solo alcune scelte che non mi convincono del tutto, come ad esempio l’uso abbondante dei puntini di sospensione. Non che sia un vero e proprio errore, soprattutto per una storia che, in un certo senso, sembra ripercorrere più che altro il flusso di pensieri del protagonista, però, soprattutto in una storia così breve, forse ne avrei preferito un uso più oculato. In particolare, io li ho trovato particolarmente adatti a troncare la frase “quanto l’ho invidiato…”, ma nel complesso, siccome quella frase arriva subito dopo un’altra frase troncata a questo modo (che peraltro, secondo me avrebbe ugualmente funzionato anche con un punto fermo), ho come l’impressione che vengano un po’ quasi sminuiti, come se le due frasi si equiparassero sul piano della resa stilistica, quando in realtà hanno un significato un po’ diverso.
Ho trovato poi un po’ strana la definizione “nasino macchiato”: probabilmente è un modo per riferirsi alle lentiggini di Ginny, ma non so, mi sembra un’espressione che potrebbe essere interpretata con accezione negativa, quando invece chiaramente Dean, descrivendo ciò che ama di lei, ha un intento diverso.
Infine, non sono certa che “torpore” qui sia usato nel modo più corretto: dal momento che qui Ginny rappresenta il sole, per Dean, forse intendevi scrivere “tepore”, oppure non sono riuscita a comprendere il significato di questa frase.
In generale, comunque, sotto questo parametro la tua storia mi è piaciuta: pur essendo molto semplice (cosa che in una drabble potrebbe sempre essere problematico, dato che le parole a disposizione sono poche e la possibilità di colpire il lettore con una trama particolarmente significativa diminuisce un po’) ha un suo arco narrativo ben concluso e coerente in sé, cosa che io ho apprezzato molto.
COSTRUZIONE DELL’ENIGMA: 18.75/20
Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia scelto di descrivere un personaggio comunque molto rilevante nella saga originale, partendo da quella che è una coppia sì canon, ma che non viene quasi mai presa in considerazione.
La relazione fra Dean e Ginny non viene mai mostrata più di tanto, perché ha più che altro una funzione strutturale nella trama dei libri (far ingelosire Ron e far capire a Harry che Ginny è una ragazza), ma è molto interessante secondo me approcciarsi a uno dei protagonisti proprio attraverso un punto di vista così particolare.
Ho apprezzato molto l’equilibrio in cui sei riuscita a mantenerti, dando i giusti indizi per arrivare potenzialmente alla soluzione, ma senza essere troppo esplicita: io personalmente ammetto di aver faticato a indovinare, ma una volta letto il nome di Ginny, ogni cosa è andata al suo posto. Mi è piaciuto il fatto che tu abbia inserito anche una piccola descrizione fisica del personaggio (le lentiggini, i capelli setosi – anche se non rossi, ma quello forse sarebbe stato un dettaglio fin troppo esplicito), oltre che aver parlato di lei, del suo sguardo fiero e della sua passione per il volo. Quel che più mi è piaciuto, però, è che il personaggio emerge soprattutto in rapporto alla storia che lo lega alla voce narrante: trattandosi di qualcosa sì canon, ma quasi del tutto ignorato sia dai libri che dai fan l’ho trovato davvero un espediente interessantissimo.
Il fatto che Dean tenesse molto a Ginny, è evidente, ma ho apprezzato come anche tu abbia sottolineato il suo in qualche modo rassegnarsi davanti a Harry, che in fondo è sempre stato il primo grande amore di Ginny. Dean nei libri si è sempre mostrato abbastanza rassegnato e non troppo rancoroso nei confronti di Harry, e ho molto apprezzato il riferimento al fatto che Dean in qualche modo abbia continuato a tenere a Ginny (cosa di cui abbiamo un riscontro nel settimo libro, quando lui è in fuga chiede chiarimenti sulla sua sorte in seguito al tentativo di furto della spada di Grifondoro).
Non sono del tutto convinta del riferimento a Icaro, però: dal punto di vista stilistico, trovo che funzioni perfettamente, ma a livello di significato, soprattutto nell’ottica di questo contest, dove si vedono doppi significati ovunque, mi sembra che rischi di portare un po’ fuori strada: Icaro del resto è un po’ un simbolo di hybris, di tracotanza, è un po’ lui stesso con la sua ostinazione a non comprendere i propri limiti a essere la causa del suo stesso male. Dean in realtà non mi sembra così, non credo abbia mai oltrepassato un limite nell’innamorarsi di Ginny: il loro rapporto mi è anzi sempre sembrato molto “umano” e corretto per due adolescenti.
Non so, forse è solo un dettaglio, ma ho trovato questo riferimento molto bello ma non del tutto a fuoco per inquadrare i personaggi, non in un’ottica di costruzione di un enigma, almeno.
Per il resto, ti faccio davvero i miei complimenti, perché ho molto apprezzato il tuo approccio al tema del contest.
IC E CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: 9.5/10
Da questo punto di vista, hai secondo me fatto un ottimo lavoro: Dean è un personaggio molto secondario nei libri, ma secondo me sei riuscita a rendere molto bene quello che sappiamo di lui, oltre che ad approfondire i suoi sentimenti in maniera molto realistica.
Hai secondo me reso molto bene la delusione di un adolescente davanti alla fine del suo primo amore: c’è l’idealizzazione della persona amata (Ginny è descritta solo in termini positivi, quasi portati all’estremo, ma questo, davanti a un cuore spezzato e ancora innamorato, è perfettamente credibile), c’è quel sentimento enorme che sembra non poter finire mai, c’è la delusione, c’è la rabbia, ma c’è anche quell’affetto duraturo che, nonostante tutto, resta ben saldo.
In effetti, nei libri Dean appare proprio così: innamorato, e certo deluso dalla fine della loro relazione, ma sempre capace di mantenere un certo contegno, senza mai cercare di ostacolare direttamente e con le proprie azioni il rapporto tra Ginny e Harry.
È anche molto sensato che, in questo preciso momento, Dean parli di un amore eterno che non potrà mai scomparire: è un’esagerazione, chiaramente, ma per un adolescente dal cuore spezzato questa sembra la verità. Inoltre, sappiamo che lui conserverà comunque anche in futuro dell’affetto per lei, dunque trovo questa caratterizzazione perfettamente coerente.
Paradossalmente, proprio Ginny è il personaggio un po’ meno presente: ho apprezzato molto il fatto che Dean riesca a riconoscere che, con Harry, Ginny ritrovi la felicità dopo una storia che ormai non funzionava più. Per il resto, Ginny qui è un ideale, più che un personaggio vero e proprio: è un raggio di sole, rappresenta qualcosa di buono e ormai inafferrabile, ma non è rappresentata nel concreto. Ritengo comunque questa scelta perfettamente plausibile e coerente con il momento che hai voluto rappresentare, dunque poco male.
TITOLO: 4/5
Il titolo, in generale, mi è molto piaciuto: già ad una prima lettura apre ovviamente un ampio scenario, e la mitologia greca è sempre qualcosa che apprezzo molto. Oltretutto, scegliere un nome proprio è una scelta particolarmente interessante, perché da subito questo titolo coinvolge il lettore nel chiedersi quale possa essere il collegamento con i personaggi del fandom.
Oltretutto, chiaramente a lettura ultimata il significato appare con estrema chiarezza, ed è un titolo che si amalgama con molta coerenza al contenuto del testo. Le uniche mie perplessità, di nuovo, sono legate alla perfetta corrispondenza di ruoli tra Icaro e Dean, ma a livello generale trovo che, per questo tipo di storia, il titolo sia perfettamente calato nel contesto.
Oltretutto, per due persone che hanno condiviso la passione per il Quidditch un riferimento a un personaggio tanto legato al volo mi sembra particolarmente calzante.
GRADIMENTO PERSONALE: 4/5
La storia, in generale, a me è piaciuta molto: ho molto apprezzato la tua scelta di approcciarti a un personaggio di cui si legge e scrive molto partendo da un punto di vista diverso e inusuale, che però, in fondo, è perfettamente canonico.
Ho anche apprezzato il modo in cui hai saputo caratterizzare un personaggio come Dean, che nei libri ha ben poca rilevanza: ne hai saputo fare un ritratto a tutto tondo, molto preciso e soprattutto molto vivido e “personale”.
Forse, per mero gusto personale, mi sarebbe piaciuto trovare un qualche guizzo stilistico in più, qualcosa capace di rendere la storia più incisiva: nonostante abbia apprezzato l’arco narrativo della storia (cosa niente affatto semplice, quando si tratta una drabble), ho trovato che la storia restasse un pochino in superficie nella mente del lettore.
In ogni caso, si tratta appunto di un dettaglio, perché comunque la tua è una storia molto bella e che io ho apprezzato molto.
TOTALE: 44.75/50 |