Ciao!
Per lo scambio del Giardino ho deciso di partire da questo racconto perché, essendo archeologa e lavorando in ambito di scavi romani, mi ha attirato molto.
In sé per sé l’idea è molto buona, un soldato semplice è un punto di vista interessante per la descrizione di una battaglia certamente turbolenta; bello è anche il riferimento a Boudicca e alle sue passate vittorie.
Tuttavia, devo esporti un alcuni punti che non mi hanno convinta:
- 1) Innanzitutto, l’esposizione; ci sono alcuni errori, magari anche dovuti alla fretta (ad esempio “giavelloti” invece di “giavellotti” o “gladio” usato anche come plurale, quando invece il suo effettivo plurale è “gladii” tanto in italiano quanto in latino) e la punteggiatura sembra molto casuale; non so se la cosa sia voluta, ma a meno che la tua intenzione non fosse quella di creare un flusso di coscienza, molti paragrafi si leggono senza pause, quasi caracollando da una parola all’altra (che ripeto, potrebbe essere un punto in più, in realtà, se la cosa fosse fatta appositamente); un’altra cosa che ti segnalo è la frase “l soldato si guardò e, attorno a lui, gli altri legionari…”, dove credo sia più corretto scrivere “Il soldato si guardò attorno e vide gli altri legionari che…”, altrimenti sembra che il protagonista stia guardando se stesso, piuttosto che attorno a lui;
2) L’ambientazione secondo me è leggermente povera; nel senso, sappiamo che siamo sulla Watling Street e che il contesto storico è quello della battaglia contro Boudicca in cui gli Iceni vengono sconfitti. Tuttavia penso che la questione potrebbe essere arricchita con una descrizione più particolareggiata del territorio, del tempo meteorologico e magari qualche accenno di descrizione dell’esercito nemico;
3) Un altro punto interrogativo è dato dal fatto che alla fine i romani riescano a mettere in fuga l’esercito nemico, ma non c’è spiegazione di come; dalle fonti storiche infatti (Tacito e Cassio Dione) sappiamo che il contingente che si scontrò con Boudicca, guidato da Gaio Svetonio Paolino, era in inferiorità numerica rispetto a quello celtico, per cui approfondire il come siano improvvisamente riusciti a sconfiggerli sarebbe un punto in più da aggiungere alla storia – oltre al fatto che così come è descritto sembra che siano riusciti a scacciare l’esercito nemico con la sola forza bruta;
4) Forse, per la musica con cui leggere il capitolo, sarebbe stato più adatto inserire il link in alto, prima della narrazione, forse come disclaimer, piuttosto che lasciarlo in mezzo al testo, senza alcun riferimento alla motivazione del suo inserimento.
Ho deciso di lasciare questa recensione neutra, piuttosto che critica, perché di potenziale ce n’è molto e credo che tu abbia bisogno semplicemente di un leggero approfondimento e forse di più attenzione nell’esposizione.
Proverò a leggere qualcos’altro di tuo in futuro, ho visto che hai scritto altri racconti di ordine storico e anche in ambito fantasy, per cui sono curiosa.
A presto, alla prossima recensione!
Saeko |