Recensioni per
Una morte di mille tagli
di heulwen_mai
Oscar e André , due nomi che non riescono comunque a rendere riconoscibili questi due individui che racconti . Neanche Agosto 1789 , neanche un mese dopo la decisione , un mese dopo il coronamento di un amore . E questo amore, ora , diventa solo un capriccioso errore da parte di una snob viziata annoiata che è andata a letto con il suo ex attendente nonché sottoposto nei soldati , e ora si rende conto che lei non appartiene a quel mondo di morto di fame .( Il richiamo all'infanzia dove racconti un André portato a casa sua come una sorta di regalo, un giocattolo per lei , che lei non voleva più , capricciosa allora come oggi ) |
Una storia che assomiglia alla trama di un'altra, ma non scritta con la stessa intensità. |
Ciao, |
Oscar forse non si rende conto che cercano di salvarla, spacciandola per morta; ma ha ragione: la scelta è sua, avrebbero dovuto almeno dirglielo. |
Ciao heulwen_mai, devo dire che sono sempre più sconcertata dal comportamento di Oscar che vede coloro che le stanno appresso solo come dei carcerieri senza porsi la domanda sul perché stiano agendo in questa maniera. Lei per il momento si vede solo in trappola, con un odio profondo verso tutti che sta montando sempre più. Sembra non ricordare più cosa e chi siano state le persone che la attorniano e che fino a poco tempo prima ascoltava con trasporto, mentre ora quelle stesse persone nel bene o nel male si stanno occupando e preoccupando per lei. Mi fa male leggere i sentimenti che albergano nella mente frastornata di Oscar nei confronti di André, pare non rammentare più nulla di ciò che è stato per lei, di cosa hanno vissuto insieme negli anni e in particolar modo cosa hanno deciso di condividere facendo la scelta di smarcarsi dalla nobiltà e combattere per la libertà e l’uguaglianza del popolo. Quella che sembrava una libera scelta pare essere diventata una costrizione a vivere una vita non sua e quel che è peggio a rimpiangere la vita che aveva prima con tutto ciò che comportava. L’unico desiderio cui ultimamente anela è il poter indossare la sua vecchia divisa, che sembra essere divenuta una ragione di vita, per poterci essere seppellita, perché è questo quello che pensa, che presto o tardi morirà e potrà così andarsene da quel mondo che non sente per nulla suo e del quale comprende di non riuscire a farne parte. Anche verso Alain, cui ha sempre guardato con rispetto, in questo frangente prova un senso di fastidio perché forse inconsciamente gli dà ragione per le rimostranze che le fa quando parla male di André come mai avrebbe potuto pensare che avrebbe fatto. Rosalie, in questo passaggio, risalta per risolutezza, da donna pratica quale è diventata, cercando di far sentire la sua voce sopra tutte le altre che la circondano ma che parlando non dicono nulla. Poi casualmente le giungono alle orecchie le parole di Bernard che annuncia la morte di Oscar de Jarjayes e qualcosa in lei si ribella: lei è viva, non è ancora morta, e tutti coloro che cercano di zittirla non hanno capito ciò che lei vuole, ma vogliono al contrario decidere per lei credendo di farle un favore. Ma decisamente Oscar non può accettare questa situazione poiché i contorni sono ancora non ben delineati. Sono curiosa di sapere dove vuoi condurci con questa narrazione cruda e disincatata, ma spero di poter rivedere i personaggi nella loro autenticità che momentaneamente vivono in una bolla di delusione e di sconfitte personali. A presto. |
La prima cosa che voglio dirti è che scrivi molto bene. Sono rimasta conquistata dal tuo stile narrativo e per questo ti faccio i miei complimenti. |
Buona serata, |
La tua storia è ben scritta e mi incuriosisce, e per questo l'ho messa tra le seguite, ma non mi sento ancora di lasciare un'opinione completamente positiva. Attendo. Voglio prima capire come evolveranno i personaggi; perché, paradossalmente, io mi aspetto che Oscar torni ad essere Oscar e André si faccia riconoscere. Perché in questo racconto non sono pienamente credibili, non sono loro. |
La domanda è una sola: perché? |
Innanzitutto, bentornata! |
Mi piace questo inizio: Oscar si ritrova in una vita all'improvviso stravolta, e le premure dei suoi amici per proteggerla diventano prigioni. |
Ciao, che bella presentazione! Per quel poco che ho letto sono davvero molto interessata a leggere i prossimi capitoli, non scrivo molto altro perchè ho bisogno di leggere altri capitoli per farmi un'idea ben precisa, comunque complimenti! Voglio aggiungere solo una cosa, ma è solamente il mio punto di vista quindi non prenderla come un'offesa, non è la mia intenzione davvero. Non riesco a immaginare un'Oscar che considera Andrè come un peso, quasi inutile, soprattutto alla luce dei loro sentimenti reciprocamente confessati. Forse nelle sue condizioni è certamente comprensibile vedere il mondo in maniera cupa, non so, immagino lo scoprirò nelle prossime puntate ;) a presto! |
Potente! |
Gentile Autrice, ho appena finito di leggere questo primo capitolo del tuo racconto e sono rimasta sconcertata per la durezza che vi ho scorto; non riesco a ritrovare i due innamorati che avevano affrontato la battaglia consapevoli di quello a cui sarebbero andati incontro ma così pieni di ideali e di loro stessi appena scoperto il sentimento profondo che legava l’uno all’altra. Ovviamente date le condizioni di salute di tutti e due non si poteva presupporre per loro un futuro sereno e florido, lontano dai tumulti, ma in queste righe ho letto da parte di Oscar una amarezza profonda per la condizione di sopravvissuta che si trova a vivere dovendo sopportare oltre che il suo fardello dovuto alla malattia che non le dà respiro anche quello di Andrè ormai quasi completamente cieco in un ambiente che non può riconoscere come suo. Come ha scritto perfettamente Ardesis che mi ha preceduto nel commentare questo tuo lavoro sarà una autentica doccia fredda che ahimé farà soffrire date queste premesse che sono rese ancora più forti dal tuo stile di scrittura forse volutamente essenziale che ti lascia percepire l’atmosfera che si respira e quale sia realtà che tutti loro stanno vivendo. Non so se riuscirò a commentare ma certamente cercherò di seguire la storia. Un caro saluto e complimenti per il coraggio di affrontare senza fronzoli un loro ipotetico post 14 luglio. |
Ho appena finito di leggere questo primo capitolo e lascio subito due righe di commento, partendo da una premessa: obiettivamente una favola d’amore tra un cieco e una tisica nel pieno della Rivoluzione non sarebbe stato l’idillio che un po’ tutti avremmo voluto vedere. In effetti la realtà era quella che era, cruda e inevitabilmente tragica. A ben pensarci, per quanta tristezza ci abbia lasciato il finale originale, i proiettili che li hanno uccisi sono stati quasi un atto provvidenziale di compassione, date le premesse che non lasciavano spazio alla speranza. Bernard stesso (mi sembra fosse lui) nell’ultimo episodio ammette che per loro sia stato meglio così. |