Valutazione contest "Esercizi di stile"
Grammatica: 4.5/5
Questo, come accade solitamente, mi apre un sorriso in faccia che mi accompagna fino in cucina, - non virgola ma punto. -0.1
Affianco – a fianco -0.1
Caffè, dolce nettare ch’ogni giorno funge da balsamo al tedio del sonno, vorrei dedicare un sonetto al gusto con cui mi approccio alla moka. – qui la frase appare spezzata: il “caffè” rimane sospeso senza appartenere di fatto a nessuna frase. Non appartiene all’incidentale “dolce nettare…” né a quella successiva, in quanto il soggetto è “io” e il complemento oggetto è “il gusto”. -0.3
Esercizio di stile: 13/15
Hai scelto il pacchetto registri, dunque dovevi rappresentare uno stesso evento ma seguendo un registro differente. Nel tuo caso presenti come varianti il “realistico”, il “pessimistico” e il “romantico”, che a livello di registri di stile corrispondono in realtà rispettivamente a “medio”, “colloquiale” e “aulico”. Il linguaggio usato rispecchia l’intento e, soprattutto nella terza flash, sei stato bravissimo a giocare con il registro solenne che hai saputo padroneggiare benissimo. Ho dovuto però toglierti due punti per due questioni: lo scarto tra la prima e la seconda flash a esclusivo livello di registro non è molto marcato (in quanto il colloquiale non si distingue troppo dal medio), e soprattutto l’effetto che rende il tono colloquiale non è dato dal modo di parlare, ma più che altro da variazioni della trama, come ti spiego al parametro successivo.
Originalità e pertinenza delle varianti: 8.5/10
Come originalità, ci siamo senz’altro: il cambiamento di registro corrisponde a un differente modo di intendere la morte del canarino, per cui cambiando modo di esprimersi possono venire fuori tre storie diverse (che appartengono anche a tre categorie diverse). L’idea che un registro si sposi effettivamente a un tipo di stato d’animo – particolare ed esistenziale – è chiara e funziona benissimo: così nella prima flash, il protagonista reagisce tiepidamente (e in maniera calibrata) alla morte del suo animaletto; nella seconda, è contento quasi che sia stato almeno lui tolto dal supplizio della vita; nella terza, soffre in modo plateale e disperata. Carina e originale anche la variante del finale: il pensiero realistico “il corpo lo potrò gettare nell’umido?”, diventa un scoreggia nella seconda flash e un solenne brindisi nell’ultima. (5/5)
Per quanto riguarda la pertinenza, purtroppo ho avuto delle perplessità. La trama di base è la stessa, ci sono gli stessi tre elementi portanti (il risveglio – la moka – la scoperta della morte di Dodo) e mi è piaciuto il modo in cui hai collegato le tre brevi storie richiamandole in successione l’una all’altra. Tuttavia, hai modificato anche alcuni eventi senza che ne fosse una reale necessità e, soprattutto nella seconda, hai aggiunto elementi che servono a calcare l’uso del registro colloquiale (come le famose scoregge), ma di cui per essere completamente pertinente avresti dovuto fare a meno. Per rispondere pienamente al parametro, avresti dovuto tenere gli eventi il più simile possibile (fermo restando la differenza interiore del personaggio), modificando solamente il modo di esprimersi, proprio per renderlo davvero al centro dell’esercizio. (3.5/5)
Gradimento personale: 4.5/5
Queste tre flash sono state molto carine: mi è piaciuta la trovata della morte del canarino come idea di partenza e ho adorato letteralmente la terza flash che è davvero divertente. Menzione speciale per il titolo che riassume in maniera brillante e originale le tre linee in cui va ad articolarsi la narrazione. Peccato per lo scarto non troppo evidente a livello di registro tra la prima e la seconda flash.
Totale: 30.5/35 |