Recensioni per
Ghosts from a wishing well
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/09/20, ore 14:53

Terzo classificato

GiuniaPalma/LadyPalma
Ghosts from a wishing well

Tot: 49/50


Stile: 15/15

Ho molto apprezzato lo stile in cui è stata scritta questa storia: semplice, a tratti più ricercato, e non vi mancano le frasi d’effetto. Interessante l’idea di scrivere paragrafi così brevi e che coprono ampi salti temporali, fatto che trasmette un po’ la sensazione di come sia impossibile tentare di rallentare il tempo, che scorre in maniera veloce e libero dal freno della nostra volontà.
Graficamente parlando ho apprezzato molto la divisione netta tra i paragrafi, che rispecchia in maniera eccellente la differenza temporale tra le varie parti della narrazione. Il titolo è molto carino, ho letto nelle note che è ripreso da una canzone, e rispecchia bene il senso che hai impresso in questa storia.
Il tuo stile è estremamente fluido e rende facile seguire il corso degli eventi, non ho riscontrato refusi o problemi di tipo sintattico/grammaticale, quindi nulla da contestare in questo ambito. Bella anche l’idea di spezzare i paragrafi con degli brevi scambi di battuta, anche se mi riservo di commentare questo aspetto nel resto della valutazione.
Ottimo uso della punteggiatura, le frasi non risultano mai né eccessivamente lunghe né eccessivamente brevi, fatto che avrebbe potuto corrompere il ritmo della narrazione. Un ottimo lavoro, per dirla in poche parole.

Originalità: 10/10

Io penso che qualunque commento in merito sia superfluo e/o ridondante: la storia è chiaramente e inequivocabilmente originale, in ogni suo aspetto. La coppia è qualcosa di assolutamente inedito, ammetto di non aver mai contemplato un’idea del genere (sebbene riconosca che entrambi i personaggi siano estremamente interessanti) e tu l’hai presa veramente molto plausibile.
Mi sono piaciuti anche i piccoli dettagli che hai inserito, come l’interesse di Binns per l’archeomagia, che rendono la storia estremamente curata, seppur nella sua brevità.
Hai inoltre indagato su un periodo veramente peculiare, cioè decisamente molto prima dell’inizio delle vicende potteriane, il che si è rivelato di un’originalità spiazzante.
Mi dispiace veramente tanto essere di così poche parole, ma mi hai veramente sorpresa e qualunque ulteriore commento mi sembra fuori luogo o ripetitivo. Complimenti.

Gradimento personale: 9.5/10

La storia è davvero molto bella, si fa leggere bene e con estrema soddisfazione, è veramente una lettura che ricorderò con piacere, soprattutto visto che fa parte di un fandom che contiene così tante storie che, essere originali, è una vera e propria impresa titanica. Questo sicuramente è il grande punto a favore della tua storia, l’essere così sorprendente.
C’è solo una cosa che non mi ha pienamente convinta, ed è il ruolo del Barone Sanguinario all’interno della vicenda: nella prima parte, è solamente una presenza, ed è giusto e naturale che sia così. Le mie perplessità riguardano invece la seconda parte della storia, ovvero quando Binns decide di diventare egli stesso un fantasma (che comunque è e rimane un espediente narrativo geniale, a mio parere): mi sarebbe piaciuto se, nel momento in cui narri del rifiuto del Barone, e usi quella bellissima frase “Colui che aveva ucciso per amore non si curava di chi si era ucciso per amor suo”, avessi inserito uno stralcio del dialogo in più. Cioè mi sarebbe piaciuto crogiolarmi, in quel rifiuto, nel momento in cui Binns capisce che morire in quel modo è stato inutile, che la loro non era una distanza di “consistenza”, ma qualcosa di più incolmabile.
Nonostante tutto, ovviamente ho gradito molto la storia, e quando sarà finito il contest mi riservo di aggiungerla alle mie storie ricordate, dato che sicuramente vorrò rileggerla in futuro. Inoltre, menzione d’onore per il collegamento con la generazione Malandrini, che mi è piaciuto molto (nonostante il mio profondo disprezzo per James Potter a la Jily).

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Ho apprezzato veramente tantissimo la caratterizzazione che hai fatto di Binns, l’ho trovata estremamente plausibile e vicina a quei pochissimi elementi che la Rowling ci ha fornito. Binns viene descritto a 360° per un arco di tempo estremamente lungo, e ne esamini i vari cambiamenti che ovviamente avvengono con il passare del tempo. All’inizio della storia è un Corvonero brillante e appassionato d’incantesimi (peraltro, la scelta di smistarlo a Corvonero la trovo estremamente plausibile), ma piano piano l’esistenza del Barone lo “corrompe”, diventa quasi una sorta di ossessione. Ciò è un’ottima spiegazione del perché, un ragazzino appassionato di Incantesimi, si ritrovi a studiare Storia della Magia con un tale fervore. Peraltro ho trovato veramente geniale l’idea dell’indovinello, che prevedeva come risposta “Circe” e che Binns non riesce a risolvere, lì davvero mi hai piacevolmente sorpresa.
Apro una piccola parentesi: ho apprezzato molto l’accuratezza con cui hai dipinto il mondo in cui Binns, dopo la scuola, si trova a doversi muovere. Particolarmente mi è piaciuto il cenno all’Accademia storica francese, ma non so se è stato casuale e sono io che cerco riferimenti storici anche dove non ce ne sono.
Belle anche le parti relative all’esistenza di Binns come fantasma, veramente ben costruite, non riesco a obiettare niente sulla sua caratterizzazione.
Mi ha un po’ meno convinta il Barone, per quel che ti accennavo prima: è oggetto di ogni riflessione di Binns, ma rimane un personaggio estremamente marginale, forse un po’ troppo, che pronuncia solamente due battute. Mi sarebbe piaciuto leggere di più, qualche osservazione sullo segno del fantasma, se sia andato via dopo l’approccio di Binns, se abbia fatto qualche gesto, insomma quella parte è quella che, nella lettura, ho riscontrato essere meno “completa” delle altre.

Utilizzo del genere Angst: 5/5

La storia è sicuramente principalmente introspettiva, ma presenta anche una spiccata vena angosciosa che permea la narrazione: il genere risulta quindi essere molto ben utilizzato

Recensore Veterano
06/08/20, ore 18:03

Recensione premio per essere arrivata prima al contest "The Archers" indetto da AngelCruelty/Marika Ciarrocchi sul forum di EFP

Hello! Quando mi hai detto che avresti scritto una ff su questi due ero leggermente scettica (ma va?!) ma soprattutto curiosa, finalmente passo come ti avevo promesso!

Più che scavalcare le frontiere del crack con questa storia hai preso quasi a caso due personaggi e hai provato a metterli insieme... quasi! Perché c'è un motivo se hai scelto un fantasma per Binns, visto che si sa solo che era uno storico, hai pensato che la sua passione potesse essere nata dall'amore per un fantasma in particolare, il che è geniale!

Inizialmente troviamo piccoli stralci che sono quasi descrittivi, per presentare l'amore di Binns da giovane, ma sono anche grotteschi, visto che non si capisce da dove possa venire un amore così intenso per un essere quasi mostruoso dalla bava di sangue alla bocca. Ma poi eccoli i tuoi colpi di genio riempiono le righe. Innanzitutto complimenti per questa frase, forse non è nemmeno così poetica, ma mi ha colpita parecchio:

"Colui che aveva ucciso per amore non si curava di chi si era ucciso per amor suo."

Poi mi piace molto il fatto che Binns abbia sbagliato l'indovinello rispondendo con il nome del suo unico amore, fa capire quanto abbia nella testa il Barone e solo il Barone. Ovviamente, ancora meglio è Circe, la risposta, che compare alla fine della storia come ammonimento, come ricordo. Veramente un tocco di classe!

La battuta sul maiale... sei pessima, ma questo già lo sai hahahah

Baci!
Marika

Recensore Master
18/02/20, ore 23:58

*appare dal nulla come un fantasma*
Ehm, ciao XD
Lolita mi chiama a gran voce, ma ho letto questa storia appena l'hai pubblicata ripromettendomi di recensirla appena avessi trovato il tempo ed è finalmente giunto il momento di farlo.
Ti dissi già allora che mi è piaciuta, ebbene mi ripeto: mi è piaciuta molto.
Povero Ruf :// (Ma hai fatto bene a cedere all'angst, è un finale decisamente credibile.)
Amo come hai strutturato la storia, narrandoci la vita di Ruf alla luce della passione che sviluppa per il Barone; bellissimi i dettagli di cui l'hai intessuta, come l'indovinello su Circe (magnifico), il sorriso "malandrino" di James (I see you) e lo stesso episodio con James che a quanto pare riprende un fatto noto canonicamente ma di cui io non sapevo nulla. Sebbene la Jily non sia affatto la mia coppia preferita, anche la strizzata d'occhio a questa coppia è ben gestita e ben inserita: ci sta benissimo.
[Però sono d'accordo con il tuo post scriptum, sul vero significato della figurina di Circa :")]
A costo di ripetermi, povero Ruf davvero. Il mal d'amore non è una sciocchezza ed è incredibile il modo in cui l'hai legato al suo trapasso notturno che non cambia niente.
"Colui che aveva ucciso per amore non si curava di chi si era ucciso per amor suo." Questa frase in particolare mi ha colpita molto, è davvero potente.
In tutto ciò, la storia è scritta molto bene, ho trovato un solo refuso:
"le sue parole furoni meno sibilline" [furono]
Quindi che dire, tantissimi complimenti Giunia! Amo sclerare con te su coppie assurde, succederà di nuovo ahahah
Un abbraccio :3
Mari

Recensore Master
10/02/20, ore 17:55

Ma ciao LadyPalma!
Sei la regina dei crack, ma lascia che ti dica che sono sempre dei crack ragionati e ben messi, a volte anche amari, come questo. Prima di tutto, una nota di contenuto. Il riferimento alla scuola storica francese mi ha ovviamente ricordato Les Annales, così come lo studio dell’archeomagia ricorda il percorso di studi necessario ai medievisti e agli antichisti per diventare storici tout court. Il tuo aver messo questi elementi nella vita di Rufus mi ha fatta ovviamente gongolare, perché rendono credibile la sua figura anche agli "addetti ai lavori". Poi personalmente amo quando le storie vengono sciorinate così, passo passo, fino alla vecchiaia. Possiamo dire che tutta la vita di Rufus ruota attorno a un modo per essere vicino al Barone Sanguinario. Ogni sua scelta riguarda lui, tanto che la passione – questo è un concetto molto bello – per il fantasma passa dall’ambito particolare al generale. Non è solo il barone l’oggetto d’interesse, ma tutto ciò che lo riguarda e che diventa la vita di Ruf.

La scelta di porre fine a quest’esistenza è raccontata con molta grazia: un suicidio necessario perché in una vita piena di scoperte e ricca intellettualmente è mancato però l’amore, la componente che come diceva Dante muove il sole e le altre stelle. E sempre citando il Sommo, hai fatto bene a non far realizzare la ship, perché Ruf e il Barone non rappresentano una passione alla “Amor che a nullo amato amar perdona,” anzi: il Barone non accetta il gesto perché, nella miracolosa essenza dell’amore, sta il suo segreto: non possiamo costringere chi amiamo a riamarci. La vita di Ruf per un momento appare sacrificata davvero e non solo metaforicamente parlando per un fantasma/sogno irraggiungibile. La vicinanza ottenuta è fittizia e non meno dolorosa di quella vissuta per una vita intera, ma in fondo Ruf è potuto perlomeno stare accanto al suo amato per tutta la sua vita, mortale e non. Tutto questo delirio per dirti che il tema dell’amore non corrisposto e mancato e delle passioni che amiamo e che ci vengono trasmesse per vie inconsapevoli fino a diventare nostre è stato da te squisitamente trattato.

Grazie per questa bellissima storia, mia cara <3
Un abbraccio e a presto,
Shilyss <3

Recensore Master
10/02/20, ore 15:51

Ciao carissima!
"In realtà sappiamo benissimo il vero motivo per cui Binns ha dato la figurina di Circe a James: si sarebbe trasformato in un maiale, proprio come anni dopo avrebbe confermato Piton". No, cioè, tu con questa frase mi hai stesa: ho riso da sola come un'idiota ahahahah Che per caso James ti sta antipatico? No, perché anche io non lo posso proprio soffrire.
Ora, passando alla storia vera e propria: mi è davvero, davvero piaciuta. Al di là della crack presente qui, che è davvero apprezzatissima, quello che ho adorato di questa storia è il tema di fondo. Mi spiego: il concetto di un umano che s'innamora di un fantasma mi intriga davvero molto. Binns si sente subito e immediatamente attratto dall'altro, dal diverso e, in definitiva, da qualcosa che non può toccare, che non può avvicinare e che può guardare solo da lontano. È il fascino per qualcosa che non può conoscere, non del tutto, a muovere Binns e a modellarne gli interessi futuri. Apprendiamo infatti che a lui non piace la storia, ma che vi si è immerso per conoscere il più possibile del Barone Sangiinario, talmente tanto da diventare un vero esperto in materia e da vedersi offerta una posizione di spicco nell'ambito, posizione che lui si trova a rifiutare perché il Barone è diventata la sua ossessione, qualcosa a cui non può rinunciare, che lo ha incatenato al castello, tanto che decide di accettare la cattedra che gli viene offerta, rifiutando tutto il resto.
Ma non solo, non è solamente fin qui che l'amore di Binns lo ha spinto. Nel corso degli anni si è convinto di una terribile verità: lui e il Barone non possono amarsi a causa della diversità della loro natura. Binns è un mortale, un umano in carne e ossa, mentre il Barone è un fantasma, una creatura eterea, che appartiene a un'altra dimensione ed è, pertanto, distante. Ed ecco che Binns decide di porre fine alla propria vita, di tramutarsi in fantasma per potersi finalmente unire al Barone, poiché la loro natura diventerà la stessa.
Ed è davvero amara la scoperta che anche così, anche da fantasma, il Barone lo respinge e non lo vuole. Un'eventualità alla quale Binns non aveva pensato e che lo ha condannato a un'esistenza fatta di eternità e amarezza. Non c'è nulla di felice e soddisfacente nella sua vita: bloccato nella sua forma eterea di fantasma, è costretto per l'eternità a insegnare una materia che effettivamente non è di suo interesse e che annoia la quasi totalità degli studenti (e queste lezioni noiose sono forse lo specchio della sua insoddisfazione?) E l'amarezza maggiore è quella di aver rinunciato a tutto, persino alla vita stessa, per qualcuno che lo rifiuta, che non lo vuole e che lui sarà costretto a guardare da lontano, struggendosi, per l'eternità.
Bellissimo il richiamo a Binns che dà la cioccorana di Circe a James, augurandogli di trovare un amore come il suo, un amore che ti fa bruciare e sospirare e palpitare. Un amore che per Binns è anche dolore, dolore del rifiuto eterno.
Che dire carissima, ogni tua storia è sempre una meravigliosa scoperta e tu sei sempre in grado di creare scritti interessantissimi, coinvolgenti e, soprattutto, brillanti, quindi tanto di cappello. Leggerti è sempre un pacere immenso.
Alla prossima <3

Recensore Master
07/02/20, ore 21:48

"In realtà sappiamo benissimo il vero motivo per cui Binns ha dato la figurina di Circe a James: si sarebbe trasformato in un maiale, proprio come anni dopo avrebbe confermato Piton".
Sipario, applausi, possiamo anche chiudere tutto. Non c'è niente da aggiungere, questo è un capolavoro.
No, ok, scherzi a parte (che poi, io a James voglio un sacco bene, in realtà, ma quella battuta mi ha fatto andare di traverso la mia tisana), ho amato moltissimo questa storia. E mi sento di dirlo senza il minimo imbarazzo, perché di Binns sappiamo talmente poco che, insomma, non mi sentirei nemmeno di definire la storia così tanto crack. Insomma, che ne sappiamo noi dei tormenti del suo noiosissimo cuore? Perché mai non potrebbe essersi preso una cotta pluricentenaria per uno come il Barone Sanguinario? Del resto, si sa che i tipi tenebrosi hanno sempre un certo fascino.
No, davvero, cercando di essere finalmente seria, credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro: hai saputo dare un'ottima base a una coppia improbabile, dando uno spessore tutto nuovo a Binns, su cui, lo confesso, non mi sono proprio mai fermata a riflettere. Quel che più mi piace di queste tue storie, però, è che oltre alla serietà con cui riesci ad affrontare pairing che, tutto sommato, a primo acchito strapperebbero un sorriso, è che le storie conservano una loro dignità che va del tutto oltre la semplice fanfiction. Non so se riesco a spiegarmi: le tue coppie sono sempre una sfida, ma le tue storie non sono mai solo il tentativo di superare questa sfida, sono anche molto di più. In questo caso, ad esempio, mi è piaciuta moltissimo la struttura circolare della storia, con questo ritorno della figura di Circe come elemento simbolico (tra l'altro, l'indovinello è geniale!), l'elemento che prima manifesta esplicitamente la passione ormai fuori controllo di Binns, e che poi va a ricollegarsi a James sia attraverso un dettaglio canonico, sia con quel sottolineare il grande amore che legherà quest'ultimo a Lily. Insomma, non è affatto una cosa semplice o scontata, ma è anzi l'ennesima conferma (non che ne avessi bisogno) di quanto tu sappia essere un'autrice valida e capace di finezze stupende.
Insomma, mi fa molto, molto piacere continuare a trovare dei tuoi aggiornamenti!
Brava davvero!

Recensore Master
06/02/20, ore 13:24

ORO COLATO!
Ma cosa mangi?? Cosa bevi?? Come faccio ad arrivare all'un percento della tua straordinaria genialità??
Cioè, questa storia è un maledettissimo capolavoro... Sono sconvolta!! Basita! Estasiata!
Ehm, sì. Ricominciamo. Ciao Giunia <3
Ho trovato questo aggiornamento e mi ci sono fiondata sopra, la coppia mi ispirava troppo, così come i personaggi. Adoro questa tua caratteristica, non proponi mai niente di scontato o di banale. Sei sempre super particolare e la cosa ancor più fantastica è che in mano a te TUTTO DIVENTA CANON. Sei così convincente con l'introspezione dei personaggi e con l'ambientazione che ci costruisci intorno che davvero, mi rapisci e mi convinci e niente, non vedrò mai più il professore Ruf (che in realtà si chiama Binns, okay...) allo stesso modo. Adesso per me lui è canonicamente innamorato del barone rosso. E niente, ti adoro perché in tre mesi hai stravolto la concezione di Harry Potter che ho avuto per vent'anni, se non sono talenti questi!!
Vabbè, comunque l'ho amata. L'ho trovata anche molto struggente e ricca di sentimento, oltre che geniale. Il prof che si uccide per amore... Anzi, non che si uccide, che sceglie di vivere eternamente come fantasma per amore è un gesto che mi ha colpito con la potenza di un' astronave. E la parte in cui il barone gli dice 'fai un passo indietro, villano!' mi ha rotto il cuore. E questa frase qui: 'C'è un solo fantasma a cui non riesco a rinunciare".?? Cioè, FEELS NE ABBIAMO? Mamma mia, hai scritto un capolavoro. E ho amato la parte di Potter, e il collegamento a Circe. E cioè sei un genio, basta, non so come altro descriverti.
Ottimo ottimo ottimo lavoro, veramente una perla!!
Un abbraccio <3

Recensore Master
06/02/20, ore 12:33

Crack o no, non posso dirlo perché conosco poco i personaggi. Ma se qualche volta mi imbatto in una fanfic non troppo lunga la leggo volentieri.

Con la mia conoscenza del mondo di Harry Potter limitata a ciò che ricordo dei film, ogni volta leggo le fanfic come se fossero originali.

Ah, ma allora questo signore è stato l'insegnante dei genitori di Harry! ^^
Questa storia mi è piaciuta davvero molto, è leggera e allo stesso tempo drammatica, ci parla di tutto ciò che è effimero: la vita che passa, amori non vissuti, amori impossibili, la giovinezza che finirà in un attimo (perché in fondo sappiamo bene che i James e Lily moriranno abbastanza giovani).

La cosa più commovente è quell'amore che smuove tanta passione da arrivare all'estremo sacrificio di sé e nonostante tutto è destinato a restare un sogno sia per tutta la lunga - lunghissima - vita del professore, sia per l'eternità. Uno passa la vita e oltre a cercare di raggiungere qualcosa e non l'avrà mai! E' un pensiero che può far rassegnare o incattivire. Per fortuna questo vecchio professore resta buono, accetta il rifiuto e si tuffa nell'insegnamento della storia sui fantasmi, ovvero quell'attività che gli ha tenuto compagnia durante tutta la vita e che, forse, gli terrà compagnia finché non deciderà che è troppo.

A dire la verità quando scrivi che fluttua via non so se vuoi dire che decide di riposare in pare e smettere di essere un fantasma.

E' una vicenda leggera per il modo in cui l'hai trattata, senza dettagli traumatici per il lettore, ma anche solo per la quantità di rimpianti, non vorrei essere in lui.
La prima descrizione però mi ha fatta schiattare dalle risate. talmente vecchio che le sue ossa si sarebbero potute spezzare solamente sedendosi e che la pelle, raggrinzita e giallognola, non sembrava essere spessa abbastanza da coprirle. XD
E le parti ironiche si adattano benissimo. ^^