Recensioni per
Ar lasa mala revas
di Eliot Nightray

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/02/22, ore 01:44

Ma non ho mica pianto, no no. Cioè mi si è spezzato direttamente il cuore, eppure allo stesso tempo è così bella

Recensore Veterano
24/07/21, ore 09:54

Ciao, eccomi qui per lo scambioa  catena del giardino.

Storia davvero molto interessante: mi è piaciuto molto il tuo stile, che ha descritto perfettamente i sentimenti di Solas. Si percepisce chiaramente quanto stia soffrendo per la morte dell'amato, dev'essere stato un duro colpo. Mi chiedo se un giorno non si prenderà la giusta vendetta contro gli assassini? Sono davvero curiosa di scoprirlo.

Ti faccio i miei più sinceri complimenti, storia davvero molto bella e piacevole da leggere, intensa e coinvolgente. Spero ci ritroveremo presto, baci!

Recensore Veterano
12/07/21, ore 13:19

Ciaao :D
Eccomi finalmente per il nostro scambio libero, scusami davvero per l'immenso ritardo ma ho avuto una settimana infinita!
Devo confessarti che hai scritto tante storie interessanti ed è stato difficile sceglierne solo una da recensire ma questa mi ha catturato particolarmente sia dal titolo che dalla descrizione, breve ma molto accattivante.
Conosco a grandi linee il videogioco in questione e i personaggi e devo dirti che è stato piacevolmente strano leggere una ff di un videogame a cui ho giocato, è stata davvero un'esperienza da ripetere, sappilo!
Lasciami dire che adoro come scrivi, hai uno stile elegante ma allo stesso tempo molto fluido, che ti fa arrivare a fine capitolo in pochi minuti per quanto è piacevole.
Anche i personaggi che hai descritto si muovono bene nella storia da te delineata (sappi che adoro i missing moments) e sono tutti ben caratterizzati, soprattutto Cassandra, che ho adorato.
Il capitolo si legge davvero benissimo, sono felice di aver avuto la possibilità di scoprirlo!
Brava davvero e alla prossima!
Mel

Recensore Master
22/06/20, ore 11:28

Cara Eliot, era davvero da tanto tempo che non ti leggevo, ma ricordavo molto bene il primo capitolo di questa storia dedicata a Solaire, un elfo dal passato tragico e dalle molte cicatrici, sia fisiche, come quella della lingua e del volto, sia psicologiche, dovute alla fuga terribile fatta per amore e per sopravvivenza. Scoprire che Felron, il primo e indimenticato amore, ha orchestrato una morte non definitiva e ha lasciato che Solaire soffrisse orribilmente è qualcosa di atroce. Felron non sembra provare alcun tipo di empatia o di comprensione nei confronti del ragazzo ormai divenuto uomo, anzi. Sostanzialmente l’ha sacrificato e non ha la più pallida comprensione nemmeno del dolore e dell’umiliazione subite da Solaire.

Fortunatamente quest’ultimo non si lascia incantare dal negromante neppure per un istante e riconosce il proprio debito nei confronti di chi lo ha aiutato nella solitudine e dello stesso Dorian, il nuovo amore della maturità faticosamente riconquistato. Un elemento che caratterizza l’intero capitolo è come Solaire ribadisca con fermezza il suo nuovo nome, segno di una cesura col passato e di una morte del vecchio se stesso. Già ascoltando la forza con cui Solaire nega di essere stato Adhaleni spiega il percorso di dolore fatto da Solaire, un percorso in cui si è sentito responsabile della morte di Felron. La cosa tragica è che alla luce delle rivelazioni qui occorse la sofferenza di Solaire sono il prezzo da pagare per la gloria di Felron. Peggio che essere violati e picchiati a quel modo c’è la consapevolezza di essere stati traditi da chi si amava e persino quel penoso vagare col cadavere dell’altro appresso assume contorni farseschi. Tanto dolore era immeritato, Solaire è morto dentro per cosa?

Per essere libero oggi, probabilmente. La storia tragica di questo personaggio tanto dignitoso mi commuove ogni volta e tu sei stata brava a rendere il capitolo avvincente, basando tutto sui botta e risposta, assolutamente ben fatti, dei protagonisti. Non mi resta che ringraziarti anche per la pazienza che hai avuto <3
Shilyss

Recensore Master
25/03/20, ore 20:17

Ciao Eliot! ^^

Che storia angst! Ho seguito con molta commozione il racconto tragico di Solaire e del suo amore perduto. È un dolore che non se ne andrà mai, martellante, come possiamo comprendere anche dalla ripetizione, come una nenia o una canzone delle frasi riferite al sangue. Le ferite che gli deturpano il volto non sono solamente il simbolo di una violenza, però. Per paradosso sono anche un grido di libertà. I templari lo hanno torturato, ma nella scelta dolorosissima di Solaire di non essere un elfo che si adegua alla vita stabilita da altri e di essere se stesso e basta c’è una forza estrema.

Il modo in cui Dorian si avvicina a lui e lo ascolta mi piace. È un misto di curiosità e delicatezza ben bilanciata che passa per domande che l’elfo ritiene irritanti, come quelle circa il fatto del nome, e di attese fatte appositamente affinché l’altro, narrando del suo tragico passato, si sfoghi. Questo sfogo non significa che Solaire, col suo senso dell’umorismo piacevolissimo e crudele, possa dimenticare. Semplicemente Dorian gli piace e stanotte desidera parlargli – nient’altro. Immagino che potrebbe esserci dell’altro tra di loro, che ci sarà qualcosa oltre il bacio (bello il dettaglio della lingua e come lo hai messo), ma il ricordo di Felron non potrà mai e poi mai svanire – e questa cosa, lo ripeto, è tragicissima. Il rapporto dell’elfo nei confronti dei templari è ovviamente di terrore e disperazione: se all’inizio della storia si intuisce che ci siano dei gravi trascorsi, con la fine capiamo che l’elfo si controlla fin troppo e che il trauma insuperabile per le violenze subite ripetutamente non può essere cancellato.

Eppure, in questo personaggio emerge con chiarezza anche una grandissima forza, un’ironia nient’affatto nascosta e un desiderio di vivere nonostante le avversità che mi è piaciuto moltissimo. Grazie per questa lettura coinvolgente ed emozionante e per aver raccontato di un amore disperato, sì, perduto, sì e di un altro che, forse, sta nascendo.
Un saluto e a presto,
Shilyss ^^

Recensore Master
22/03/20, ore 12:27

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Oneshot molto ma molto interessante e per una volta mi stacco dalla long che leggevo.
le frasi ridondanti che sono nella mente di Solas fanno capire come la morte del suo amato l'abbiano segnato nel profondo. Nonostante la voglia di scherzare con Dorian e tutto quanto si vede l'odio che prova verso i templari e, il ricordo da cui deriva il suo nome, non mi ricordo se viene dal gioco o no. Ho finito il tre ma, alcune cose, le ho dimenticate.
Il finale mi è piaciuto con lui che comunque baca Dorian e poi si distende nell'erba molto carino davvero ^_^.
VCiaoo e alla prossima.

Recensore Master
11/03/20, ore 12:09

Ciao!
Come va?
Ero molto curiosa per questa storia, volevo conoscere più nel dettaglio questo mondo e adoro le relazioni fantasy ”quotidiane” nei mondi come questi. Mi piace sempre vedere i personaggi conversare, cucinare, dedicarsi alle loro faccende e incrociare i loro caratteri.
Apprezzo moltissimo anche il modo con cui le credenze del mondo di DA, in primis quelle nei confronti degli umani e dello slur (è corretto chiamarlo così nei loro confronti?). Si ha davvero il senso di un mondo completo, un mondo tridimensionale e costruito fino al dettaglio, in cui in questa fanfiction stiamo vedendo solamente un assaggio.
Allo stesso tempo, nonostante la maestà del mondo fantasy rappresentato, i personaggi sono semplicemente adorabili, di una kawaiità assolutamente indescrivibile. Li vediamo arrampicarsi su un albero come ragazzini, che dolcezza incredibile! Quella scena in particolare è stata una favorita, purissima e innocente, soprattutto considerando che uno dei personaggi presenti è un NECROMANTE. Scheletri, morte, zombie… arrampicarsi pucciosamente sugli alberi. Tipico della categoria, no?
Un altro aspetto che ho amato di questa storia è il modo organico in cui l’elemento horror e inquietante si fonde con quello domestico e tenerlo. Il sangue, il pugnale che colpisce qualcosa che non si fede, il dolore consistente del PTSD che preme contro le memorie di Solaire e strappa in due la tenera quotidianità come se quel coltello fosse ricomparso.
Quel “C’è troppo sangue” che si ripete per tutta la storia, che continua a tornare da lui e interrompere tutto… facendo del bacio finale una fuga, un meraviglioso e necessario sollievo. Un’emozione forte che sono sicura tu sia perfettamente stata in grado di comunicare.
Quindi ti faccio i miei complimenti, e ti abbraccio
Lady R

Recensore Master
05/03/20, ore 11:54

Ciao,
sai? Sono davvero felice di aver avuto l'occasione di leggerti grazie all'attività, perché se così non fosse stato non avrei mai avuto l'onore di leggere una storia così particolare, ben scritta, ben raccontata, che ho letto con un affamato interesse.
Il tono dell'intera storia è solenne, in linea col fandom di cui si parla, e la caratterizzazione denota splendidamente la differenza tra Dorian e Solaire, che nelle loro differenze, però, trovano un conforto.
Già dall'inizio ci dimostri un feeling pazzesco, che è quasi per caso. Le loro strade si sono incrociate e così le loro anime, e la loro chiacchierata non è solo il racconto della storia travagliata di Solaire, ma anche la dimostrazione che aveva bisogno di parlarne, aveva bisogno di raccontare di Felron e di come, dalla sua morte, abbia avuto bisogno di un'identità nuova, solare, che nascondesse dietro una faccia intraprendente e scherzosa un dolore fortissimo.
L'aver visto l'uomo che amava morire – di cui ancora ricorda gli odori, gli sguardi – e l'aver subito dagli odiati templari le violenze, ripetute, la loro cattiveria, la loro sentenza, con quel pugnale conficcato in faccia, che non solo l'ha ferito, ma gli ha lasciato segni addosso che rimarranno per sempre e saranno sempre il ricordo vivido di ciò che è stato e ciò che ha perso; ogni volta che si guarderà ricorderà quelle violenze, il viso di Felron, la sua morte e il continuo bisogno degli altri di dirgli che è sbagliato, quando ciò che ha fatto è stato amare, e basta.
Eppure Dorian sembra riuscire, in qualche modo, ad alleggerire il suo cuore. Gli ha parlato di ciò che è stato e non lo faceva da troppo, troppo tempo. Una sorta di bisogno di esorcizzare la cosa, di calmare l'anima; senza dimenticare mai Felron, che sarà sempre importante, ma forse è riuscito a fare quel passo avanti che voleva fare da troppo, dentro di sé, e Dorian sembra il suo appiglio; l'unico valido.
Una storia davvero molto bella, ben scritta, coinvolgente e mi sono innamorata del tuo modo di scrivere! Se capiterà ancora, ti leggerò davvero volentieri ♥
A presto.
Miry

Recensore Veterano
26/02/20, ore 14:28

Eccomi qui.
Solaire mi piace molto per i suoi contrasti: si è scelto un nome che trasmette allegria e positività, ma in un momento in cui si era scelto un esilio volontario, ripudiato dalla sua famiglia, ha un atteggiamento solitamente spensierato, un po' vanesio e flirtante, quando in realtà ha ancora dentro di sè tutta una serie di traumi che non ha superato. Le sue battute, il suo essere un chiacchierone e il non prendere le cose troppo sul serio sono solo una maschera che permette alla gente di non voler cercare quello che c'è sotto, così da non doversi aprire agli altri e rivelare i traumi sottostanti.
Traumi che la vista dei templari ha riportato a galla.
Cassandra all'inizio è molto dolce, nonostante anche la Cercatrice non sia esattamente bravissima coi sentimenti, ma è proprio Dorian che riesce a far breccia nel muro che Solaire ha alzato con i suoi compagni e fargli raccontare quello che è successo. Mi ha messo un'angoscia assurda, non tanto la violenza insensata dei Templari (che è comunque terribile, oviamente) quanto il fatto che quando lui è riuscito a tornare dal Clan col cadavere di Felron tra le braccia, l'unica cosa a cui sono andati a pensare quei maledetti è il fatto che i due erano amanti. Chiedergli scegliere tra la sua faccia, la sua famiglia e le sue origini, e il ricordo dell'amato e la sua stessa essenza, è quella la cosa disgustosa. Ha avuto coraggio ad andarsene, a non rinnegare tutto quello che è e l'amore che lo legava al suo vhenan.
E sembra che con Dorian, che ha subito dei traumi simili da parte della sua famiglia, abbia trovato qualcuno di cui fidarsi di nuovo. Sono una bella coppia.

Tanti tanti complimenti, davvero, questa one-shot mi è piaciuta tantissimo!