Ciao tesoro!
Eccomi finalmente passare per la tua recensione di compleanno <3
Andando a spulciare nella tua lista di storie delle quali avresti preferito avere un parere, mi sono resa conto di non aver mai iniziato questa raccolta, quindi ho pensato che non ci fosse occasione migliore di questa qui per iniziarla.
Mi piace la tua idea di prendere spunto dalle Gemme dell’Infinito per creare questa raccolta One Shot: di solito non sono una grande fan di raccolte di One Shot completamente staccate tra di loro, quindi adoro che comunque vi è un filo conduttore minimo di base, dovuto proprio al fatto che ogni storia prenderà spunto da una Gemma diversa (non so se si capisce il concetto vista l’ora, ma, nel caso te lo spiego in pvt).
Questa prima One Shot prende spunto dalla Gemma dello Spazio.
Mi piace come tu parta dal concetto appunto di spazio per parlare di quello che Peter prova quando Tony non lo guarda.
È verissimo, il vuoto in realtà non esiste perché, quello che ci può sembrare come tale, è formato da una bassa densità di particelle. Per questo motivo, se nulla può essere considerato privo di contenuto, allora neanche l’anima non lo è. Mi piace questa immagine della fiamma che, nonostante in certi momenti possa essere più debole e in altri più vivace, non smette mai di scaldare.
Proprio per questo motivo, quando Tony non lo guarda, Peter sente come se vi fosse un muro a dividerli e la sua anima affievolirsi, dandogli l’impressione di essere meno vivo. Ovviamente questa è solamente una sensazione passeggera, visto che, non appena Stark posa gli occhi su di lui, può chiaramente vedere un sorriso che si forma sulle sue labbra, un sorriso che sembra far cadere qualsiasi ostacolo possa esserci fra di loro e farlo tornare a sentire vivo.
È proprio quello che prova Peter in questo momento in cui, mentre si trova sulla soglia del suo laboratorio, vede Tony salutare i membri della sua Internship e dare loro appuntamento a più tardi. Lo trovo dolcissimo mentre spera che l’uomo più matura abbia fatto un gesto del genere proprio perché lo ha visto sulla porta, per poter trascorrere qualche momento insieme. Mi piace che questo lo renda più sicuro di sé, tanto che non ha paura di ammettere che, trovandosi a passare di lì, ha deciso di fermarsi per vedere che cosa facesse e se volesse fare due chiacchiere.
Mi piace come lo spazio è ancora partecipe ai dubbi che, sotto sotto, riempiono la mente di Peter: infatti, in un primo momento, non può che chiedersi se comunque loro continuino sempre ad essere divisi da un muro formato da tante cose lasciate indietro e mai affrontate tra di loro.
Il fatto che ci sono molte cose non dette tra loro due si nota anche dal modo in cui Tony lo invita a prendere un caffè (hai toccato un mio nervo scoperto visto che sono due settimane che ho deciso di smettere di berlo e non puoi capire quanto mi manca :’( ): non è una richiesta diretta, ma la prende molto alla larga, spiegando che, avendo già bevuto sette caffè, vuole l’ottavo perché non gli piacciono i numeri dispari. Da una parte lo capisco, perché neanche a me piacciono, ma poteva essere un pochino più diretto.
Per questo motivo, mentre si trovano sulla terrazza dell’edificio a sorseggiare i loro caffè, dopo un lungo momento di silenzio, iniziano a parlare del più e del meno, soprattutto della Internship che impegna molto del tempo di Tony.
La conversazione si fa più seria proprio quando quest’ultimo chiede a Peter come mai sembra tanto assorto e a che cosa stia realmente pensando.
Da qui parte questo bellissimo discorso sullo spazio.
È proprio vero, quello che vediamo noi dalla Terra è solamente una rappresentazione di qualcosa che c’è già stato, mentre, quello che accade magari nel esatto momento di tempo, lo vedranno tra moltissimi anni (una volta ricordavo più o meno la tempistica esatta, ora il mio cervello è troppo anziano per rimembrarlo :’( ). È veramente un concetto davvero affascinantissimo, ma, allo stesso tempo, spaventoso, qualcosa che è davvero difficile da comprendere a pieno.
Tony nello spazio c’è stato e lo vede come un incubo ricorrente: non ci è stato per una ricerca scientifica o per un viaggio di piacere, ma per salvare il mondo, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Sì, essere un supereroe deve essere una cosa fighissima, ma, proprio come dice Tony, è anche una “condanna”.
Dopo un piccolo battibecco su chi tra i due è più combina guai dell’altro, il silenzio ricade tra di loro.
Ovviamente è un silenzio pesante, gravato dal peso di tutte quelle cose non dette e che riempiono lo spazio tra di loro. Sono cose che per il momento rimarranno non dette, almeno non a voce. Infatti, invece che usare le parole, Peter lascia che sia un gesto a parlare a posto suo: annulla lo spazio che gli divide e bacia Tony. É un bacio delicato, che fortunatamente il signor Stark ricambia.
Il finale lo trovo di una dolcezza unica: stanno entrambi guardando le stelle, Peter ha la testa appoggiata sulla spalla di Tony e, ad un certo punto, gli viene spontaneo chiederli “Va bene?”
L’ho trovato dolcissimo proprio perché ci mostra chiaramente che, nonostante sia un super eroe, Peter è in realtà un ragazzino bisognoso di affetto e ha bisogno della conferma che Tony ricambi i suoi sentimenti, che per lui va bene così com’è. Mi ha fatto una tenerezza unica. Ovviamente Tony si rende conto di questo bisogno del ragazzo e, ridacchiando, gli bacia la fronte e gli conferma che sì, lui gli va bene così com’è.
Devo ammettere che, dopo tutto l’angst che ho letto nel ultimo periodo, mi ci voleva proprio qualcosa che avesse un finale così dolce.
Adoro notare come, ogni volta, riesci ad utilizzare alla perfezione questi due personaggi per parlare di sentimenti o situazioni in cui il lettore può perfettamente ritrovarsi, come in questo caso nel bisogno di Peter di sapere di essere importante per Tony, situazione in cui penso che la maggior parte delle persone si sia trovata ad affrontare.
Questa recensione è un piccolo pensiero per il tuo compleanno, ma devo essere davvero io a ringraziarmi per questa “gemma” che ci hai regalato tu. Non vedo l’ora di gustarmi anche le altre.
A prestissimo tesoro!
Ancora tanti auguri,
Jodie <3 |