Recensioni per
Come i gabbiani
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master
04/03/20, ore 11:03

Carissimo, un po' in differita arrivo anche io ^-^
Ho letto con piacere questa storia, che, a mio parere, contiene tutti gli elementi necessari a tenere il lettore incollato alla sedia: dramma, azione, suspance e un pizzico di romanticismo che non guasta mai!
Inoltre ho apprezzato l'antagonista di questa vicenda, no, non sto parlando degli inglesi, ma delle forze della natura, che durante la tempesta si scatenano in tutta la loro furia e che in effetti assurgono ad antagonisti che minacciano e ostacolano in tutti i modi la missione di salvataggio e mettono a serio rischio la sopravvivenza dei naufraghi.
Mi è piaciuto anche il modo in cui l'amico elabora la scottante rivelazione, una vera amicizia resiste anche ai colpi più duri ed infine... Nessuno dei due è morto! Cosa si può chiedere di più?

Recensore Master
03/03/20, ore 10:45

Ciao carissimo, che bella questa storia!
Prima di tutto devo dire che se ne scrivi un'altra uguale raggiungi la stessa lunghezza della mia long XD, e inevitabilmente ho letto questa OS in tre parti, ma ne è valsa davvero la pena.
Sembra la solita riproposizione del tema "Amore e Guerra", ma c'è di più, secondo me. L'ambientazione è ricostruita, come al solito, davvero egregiamente: la tempesta è descritta in ogni suo minimo dettaglio, spettacolare e mortale al tempo stesso, e allo stesso modo sei riuscito a rendere benissimo anche gli ambienti interni, descrivendo con pochissime ma efficaci parole il quadrato ufficiali e la cabina dell'incrociatore e il faro abbandonato.
In effetti, il tema principale di questo racconto è la guerra, con i suoi momenti più duri ma anche con i gesti di altruismo ed eroismo: sono certo che il tuo protagonista avrebbe fatto di tutto per salvare dei camerati in qualsiasi situazione, sempre con la stessa determinazione a rischiare la morte. Ovviamente la presenza del suo amato in pericolo amplifica il tutto, è giusto così e nulla toglie alla nobiltà d'animo di Von Scheven, anzi! Tuttavia, la parte che ho preferito in assoluto del racconto non è questa, bensì il racconto dell'amicizia tra Von Scheven e Reese, che anche se spiazzato non ci pensa due volte a capire l'amico, a fare di tutto per proteggerlo. Potrebbe denunciarlo, anche se non converrebbe nemmeno a lui far perdere alla nave un ufficiale così competente, o più semplicemente ignorarlo, fingere che non esista, ed è quello che molti avrebbero fatto, ma tu hai mostrato qui il vero valore dei sentimenti che possono legare le persone, che non sono necessariamente romantici ma, se è possibile, a volte sono addirittura più forti di un amore passionale. Mi hai molto emozionato, devo ammetterlo, e inoltre ho apprezzato l'originalità della scelta, perché solitamente le storia si concentrano solo sui due amanti lasciando in secondo piano qualsiasi altro personaggio.
Lo stile è perfetto come sempre, non particolarmente complesso in sé ma adatto a valorizzare il lessico specifico e l'azione.
Davvero complimenti, sei bravissimo e la storia finisce dritta tra le preferite per l'ennesima volta!^^ Come sai avrei preferito che l'idealismo fosse limato un po' di più, ma qui si tratta solo di gusto personale, è tutto raccontato alla perfezione così.
A presto!!
mystery_koopa

Recensore Master
03/03/20, ore 07:00

Buongiorno.
Be', la natura quando si impegna è ancora capace di far paura, lo sappiamo tutti ancora oggi, oltre al tuo racconto; tra l'altro l'atlantico settentrionale in questo periodo dell'anno è spesso flagellato da fortissimi venti e da tempeste proibitive, la consapevolezza dei marinai è motivata.
Eh, sarebbe bello avere qualcuno che ci ama così tanto da voler fare di tutto pur di salvarci.
Comunque il racconto è stato come leggere una cronaca incalzante, con le ore che si susseguono...
Lungo sì, ma è stata una piacevole lettura, che mi ha intrattenuto :)

Recensore Master
02/03/20, ore 22:14

Ave OF, ci fai ritrovare in un luogo tra il nulla e l’addio nel mezzo della WWII.. la,pioggia e la cronaca dei giorni …navi e sottomarini grande accostamento, superbo alternare la cronaca dell’oggi con quella di ieri ... Soccorso ai caduti, il cameratismo .. i persi ed i dannati.. descrivi la tempesta e i due metaforici/gabbiani sperduti .. una sorta di omaggio alla canzone del vecchio marinaio di Coleridge, in ogni caso salute e vittoria.. (cit) Oddio, ma ultimamente sei diventato meno tragico..
IN BOCCA AL LUPO x contest
A la prochiane JQ

Recensore Master
02/03/20, ore 20:43

Carissimo,
non so davvero da dove cominciare a commentare questa meraviglia.
Mi sono piaciute un sacco le descrizioni della tempesta, così vive che sembrava di esserci in mezzo, e che dire dei marinai? Uomini rudi, temprati, che non si fanno impressionare da nulla. Non possono essere più diversi tra loro gli uomini dei due equipaggi, eppure hanno imparato a contare l'uno sull'altro più che su loro stessi, legati da un cameratismo profondo e disinteressato: lo dimostrano i marinai che si prodigano per il loro comandante ferito, ma anche Reese che, accolta la confessione di Reinhardt, la bolla come qualcosa di irrilevante per la loro amicizia.
Ma non potrei non parlare dei due protagonisti: mi è piaciuto il loro paragonarsi a due gabbiani (piccolo dettaglio irrilevante che forse pochi coglieranno: ho apprezzato la finezza di chiamare "Möwe" la nave che li riporterà in patria^^) e mi sono sdilinquita per il loro legame che non ha nulla di molle, ma anzi li spinge a gesti arditi pur di salvare la persona amata.
Insomma, Männerbund ed eroismo come se piovesse. Pur diversi di carattere, i due protagonisti sono due esempi di coraggio, onore, lealtà e dignità, che si mantengono integri anche nell'ora più difficile: due perle rare in un'epoca come la nostra, che disprezza gli ideali ed esalta la grettezza e gli anti-eroi.
Vabbè, la smetto di ammorbarti coi miei patemi e ti faccio i complimenti: è davvero una storia bellissima, che tiene incollati dalla prima all'ultima riga. Scrivi più storie così, mi raccomando^^
(Recensione modificata il 02/03/2020 - 08:59 pm)

Recensore Master
02/03/20, ore 19:33

Innanzitutto sono contenta che i due coprotagonisti abbiano mantenuto la pelle attaccata alle ossa, nonostante la granata e nonostante gli inglesi.
Una tempesta "perfetta" è il nemico principale, insieme con il tempo che scorre inesorabile tra le raffiche di pioggia.
L'alternanza tra le due situazioni - la nave che cerca di mantenersi a galla per portare soccorso e l'U-Boot spiaggiato - crea una viva suspense, che non si scioglie fino alle ultime scene.
Reinhardt giunge quasi alla follia per il desiderio spasmodico di salvare Lindenmeyer: vuole calare una lancia, continua a chiedere del tempo e gioca meccanicamente con la moneta. Addirittura rivela il suo rapporto amoroso a un collega, un atto dettato dalla disperazione più che dal desiderio di condividere, credo.
Il secondo giovane ufficiale, invece, ha degli sprazzi di lucidità e i suoi ragionamenti sfumano nella visione e nel ricordo. Cerca il suo amato gabbiano nella memoria e pensa di ritrovarlo nella morte. L'immagine del viaggio per mare e della terraferma non sempre corrisponde alla salvezza, da Catullo a Foscolo e oltre. Solo a un porto sicuro.
Per fortuna in questo caso non è così: i due protagonisti si congiungono da vivi, anche se ho davvero temuto il peggio quando è scoppiata la granata.
Mi è molto piaciuta la descrizione della burrasca, la cupezza del mondo e dei pensieri, la sensazione costante di pericolo fino alla partenza della Möwe e del suo filo da bucato... :D
Sei stato molto bravo a regalare queste pennellate divise in ragionamenti, reminiscenze e marosi.
Un bacione! ^^

Recensore Master
02/03/20, ore 18:33

Ciao carissimo^^
Ho tantissime tue storie da recuperare, ma inizio da questa tua nuova pubblicazione.
Come sempre non so da dove iniziare a farti i complimenti. L'ambientazione marinaresca è meravigliosa, si nota sempre che sei un esperto in materia, sia dai termini che dal linguaggio utilizzato. Lo stesso vale ovviamente per il tema bellico, ma ormai sappiamo che sai tutto e di più a riguardo^^
Di questa storia mi ha affascinato particolarmente la vicenda dell'U-104, io ho una paura tremenda dei luoghi chiusi e delle profondità oceaniche, quindi non posso che ammirare uomini così coraggiosi che non solo affrontano la guerra, ma anche le avversità e i pericoli del mare più profondo.
Hai gestito molto bene il doppio punto di vista, quello del giovane Reinhardt che è pronto a tutto per salvare il suo amato, e quello di Hans, disposto a morire con onore con l'unico rimpianto di non aver dimostrato a pieno il suo amore. Infine le due storie si riuniscono in un finale emozionante e commovente (e sorprendentemente senza morti tragiche xD).
In tutto questo vorrei ricordare la figura del tenente Reese, che si è dimostrato un buon compagno e un vero amico.
La lettura scorre velocissima, ci si immedesima subito in questa vicenda, la tensione cresce sempre di più, come la tempesta, per poi affievolirsi in un finale speranzoso, dove vincono coraggio e fedeltà.
Ancora tantissimi complimenti, sei sempre bravissimo!
Alla prossima :)

Recensore Veterano
02/03/20, ore 15:11

Ciao, carissimo! Ma che scuse? Ma che 'lunga' e 'lunga'? Questa storia a parer mio è fin troppo breve! Da dove comincio a commentare tanto ben di Dio? Allora, tanto per cominciare hai scritto di marinai, che sono come sai il mio argomento preferito. Penso tu li abbia resi davvero benissimo: temprati dalla vita suo mare, duri, rudi ma legati da un cameratismo inesorabile. Ognuno con le sue piccole manie: dal nostromo con la cicatrice sensitiva al giovane Richard con il suo marco fortunato. Non ti sei però fermato qui: hai descritto splendidamente il povero Hans ferito e sofferente. È commovente come sia quasi in punto di morte ma il suo unico rimpianto sia il mancato gesto di ammirazione per Richard. E i marinai feriti sono la mia passione! Esauriti i commenti entusiastici giungo a quello che sta più a cuore a te. Innanzitutto ci presenti due protagonisti molto forti e massicci, ma soprattutto due protagonisti Te-des-chi! Tutta questa storia trasuda solarità, coraggio e amor di patria. A partire dal coraggio dei sommergibilisti che sopportano condizioni di vita estreme già nel quotidiano ma qui si sottopongono volontariamente alle esalazioni di cloro ( che come immagino saprai comportano una morte orribile) per dare un po' di speranza ai compagni sofferenti. Ma soprattutto i tuoi protagonisti: Hans che con le ultime forze si stringe al petto la bandiera, il bene per lui più prezioso dopo Enigma, e Richard che gli si butta addosso per proteggerlo dall'esplosione, pronto anche lui al sacrificio supremo pur di proteggere il suo bene più prezioso. E che dire della splendida scena con i gabbiani, di cui uno simbolicamente s'immerge, che si intrecciano in acrobazie aeree per poi volare insieme verso il Sole. Insomma, carissimo, tantissimi complimenti ed altrettanti auguri per il contest ma sappi che, per quel poco che vale, per me questa storia ha già vinto. Ti ho ammorbato abbastanza. Alla prossima! ^^

Recensore Junior
02/03/20, ore 15:01

Ciao carissimo
Qui piove a dirotto e direi che questa storia calza a pennello. Sono contenta di leggerti, mi risollevi il morale in questi mesti tempi di pandemia(sono lombarda)
Ad ogni modo. Sono vivi entrambi?Sai che non ci speravo?Credevo che Reinhard avrebbe raggiunto Hans e si sarebbero suicidati. Invece mi hai sorpeso positivamente.
Anche se io, visto che sono matta, lo shippavo più con l'altro(insomma poteva denunciarlo ma non l'ha fatto. Sì, è un gesto d'amicizia, ma la mia mente viaggia).
Comunque grazie per questa bellissima storia!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]