Bello anche questo brevissimo frammento, che nella sua estrema stringatezza riassume davvero tutto ciò che c'è da dire: si percepiscono la tensione latente con Cap, il senso di disfatta che gli ha lasciato addosso Titano e, prima di allora, gli altri accadimenti che hanno fiaccato il suo spirito. Lo trovo un buon preambolo al Tony che vediamo poi in Endgame, che è arrivato a ritirarsi alla casa sul lago in qualche modo venendo meno all'impegno che aveva preso con Iron Man. Sono sempre contenta di leggere riguardo a questo suo cambio d'intenti, perché nei film, purtroppo, trovo che questo suo cambiamento sia stato affrontato in modo superficiale. |
Oddio, il mio povero cuore! Quest'ultimo capitolo è stato un gran colpo, non me lo aspettavo e sto piangendo male! |
So di essermi complimentata con te per questo motivo davvero troppe volte, ma qui ha fatto un lavoro magistrale. In sole tre righe hai espresso quel che è il più grande tormento di Tony, quello che lo tiene sveglio la notte e lo fa stare male di giorno, quello che dopo Thanos gli ha fatto dire "basta" per poi rintanarlo in luogo sicuro, lontano da loro, anche se poi loro lo raggiungono lo stesso. |
Tony e il fatto che non sia mai abbastanza è uno di quegli argomenti che tornano sempre e che dove li metti stanno. Ho adorato come lo hai trattato in una frase dedicata ad ultron e adoro questo, che riprende così bene la scena di Endgame che... sob... mi fa ancora male al solo pensarci. |