Recensioni per
Volat irreparabile tempus
di _sweet

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/06/20, ore 21:06

_sweet, per tutte le teste avvizzite degli elfi domestici (che è un'espressione meravigliosa, comunque, la userò d'ora in poi)! È mai possibile che qualsiasi cosa tu scriva (long, OS, recensioni varie) preveda come risultato me che sorrido come un'ebete davanti allo schermo? Evidentemente sì, è possibile. Dunque, che dire? A parte la perfidia pura di quel rinvio al prigioniero di Azkaban e al futuro di Sirius, messo in bocca proprio a lui, tra l'altro (quel subdolo «Domani entrerai dalla porta in sella a un Ippogrifo condannato a morte?») e quel «non so quali problemi ti affliggano ma, da quello che ho capito, ne hai molti nel gestire i tuoi volatili.» che mi ha fatto sghignazzare perché - evidentemente - non ho raggiunto una maturità mentale adeguata alla mia età, la scena di Melody la sveglia-fenice è stata un capolavoro. Ciononostante, ho comunque notato che la tua crudeltà non conosce confini, in questo capitolo. Infatti, come dovrei definire quell'apparentemente innocente riferimento a Regulus (Reg!!), nella scena di Sirius che aiuta Remus a sistemarsi la cravatta? Se ti stai domandando (per caso, eh) se io ti abbia detestata per cotanta crudeltà, ovviamente, la risposta è...no! Ma quando mai! Ti ho adorato (più del solito, insomma). Come potrei non farlo, se mi schiaffi nel capitolo anche un riferimento alla relazione tra i B.B.? Immaginare Sirius che aiuta Regulus ad aggiustarsi la cravatta ha prodotto questo effetto in me: è come se una piccola parte della mia mente si fosse rannicchiata...sì, rannicchiata e avesse preso a dondolare avanti e indietro, piangendo disperata e intenerita - insomma, disperatamente intenerita -. Chiedo scusa se le mie descrizioni non sono potenti e incisive come le tue (che mi fanno sempre ridere un sacco), ma sappi che faccio del mio meglio! Poi, la lezione di Lumacorno: innanzitutto, ho apprezzato quanto tu sia riuscita a rendere perfettamente l'ambiguità del personaggio: la sua nascente ammirazione per Lily (e Severus), ma allo stesso tempo la sua incapacità di andare oltre il pregiudizio per cui una Nata Babbana valga meno dei figli di famiglie Purosangue. Ho ritrovato, insomma, quelle caratteristiche del personaggio che lo rendono, nella saga, una figura complessa e di difficile classificazione (nel senso che se, da un lato, non lo si può definire "cattivo", non nel senso che attribuiamo a Voldemort e seguaci o ad una Umbridge per intenderci, allo stesso tempo, non lo si può definire "buono", non come i membri dell'Ordine o professori quali la McGranitt, Vitious ecc. che contrastano il male attivamente). Inoltre, continua a piacermi e a trovarmi concorde il modo in cui stai gestendo il rapporto tra i futuri Malandrini e Lily e Severus, riprendendo quanto hai già lasciato intravedere nei capitoli precedenti. A questo proposito, ho amato il fatto che Piton tentenni prima di accettare di aiutare Remus e Peter (ho apprezzato che tu abbia avuto l'accortezza di fargli pensare prima alla propria Casa e alla paradossalità insita nel fornire un aiuto alla Casa "avversaria"; insomma, ho apprezzato che tu l'abbia fatto riflettere in termini di antagonismo tra la sua Casa e quella rosso-oro, perché è proprio così che ragiona da adulto e, a maggior ragione, non può che pensare così da bambino). Anche il fatto che, alla fine, ceda solo perché sa che avrebbe fatto piacere a Lily rientra perfettamente nel personaggio. Il modo in cui mostri quanto quei due piccoli teppisti di Sirius e James danno inizio alla loro carriera Malandrina è un altro punto a tuo favore - nonché l'ennesimo assegnato a questa storia (a proposito di punti, quelli assegnati assolutamente a sproposito da Lumacorno a James sono l'ulteriore conferma di quanto bene tu abbia reso il suo personaggio per nulla incline ai favoritismi - come no! -). Insomma, hai mostrato perfettamente, secondo me, non solo l'inizio dell'odio secolare tra il duo Sirius-James e Piton, ma anche quella che sarà l'esasperazione di Lily nei confronti dei due compagni di Casa (esasperazione che diventerà ferrea opposizione ai loro scherzi, nonché fermo rifiuto dinanzi alle future attenzioni di James). Ah, e ovviamente (quando mai no!) condivido anche i ragionamenti seguiti in nota - che no, non sono contorti-, soprattutto quelli su James e sul suo ruolo svolto all'interno del gruppo dei Malandrini. Se non fosse stato per James, infatti, non ci sarebbero stati i Malandrini e, non a caso, questi si sfaldano con la sua morte (ok, col tradimento del "topastro infame" in primis, ma conseguentemente con la sua morte, che rappresenta la rottura definitiva dell'equilibrio precedentemente esistente). Cara _sweet, non deludi mai. Ho già detto che sono proprio felice di aver scovato questa storia quel "fatidico" giorno? Be', non fa male ripetersi un po', suppongo (almeno, non fa male, a meno che non ci si chiami Lumacorno: in quel caso, poveri coloro che ci circondano!). Un bacio, alla prossima!♡

Recensore Veterano
14/06/20, ore 17:19

Ciao, cara _sweet! Come stai?♡ Oggi eccoci ad una nuova puntata di Ramsey Lupin! I titoli possono essere vari: -"Ramsey Lupin alle prese con il cervello congelato e la strenua difesa della propria privacy mentale"; -"Ramsey Lupin e le ottime tempistiche di Prefetti zelanti VS parlantina inarrestabile di ragazzine undicenni molto sorprese e molto emozionate"; -"Ramsey Lupin che non sapeva di chiamarsi Ramsey, né che il suo Dormitorio lo avrebbe condotto direttamente nel Far West". E comunque guarda, davvero, non so se sono innamorata più del mini-Sirius o del mini-James; se l'altra volta il premio "frase del capitolo" se lo è aggiudicato Lily, che ci teneva a precisare di non essere abituata a sclerare frequentemente a bordo di mezzi di trasporto, oggi attribuisco questo premio prestigioso (?) a «La cosa strana è che tu sappia il nome del mio gufo e non il mio.» Piccolo James, hai già conquistato il mio cuore. Dai, cercherò di assumere toni più seri e dignitosi, sebbene un capitolo di mini Malandrini all'opera non sia proprio l'occasione in cui uno riesca a risultare serio, né tantomeno dignitoso. Mi è piaciuta proprio tanto la scena dello Smistamento di Remus. I ragionamenti dietro la scelta del Cappello, così come li hai immaginati, sono veramente plausibili (credo sia il mio dialogo preferito del capitolo, persino più della scena in Dormitorio). E comunque "ragazzino dal cervello chiuso a chiave" è proprio un'ottima, sintetica descrizione del giovane Lupin ed è assolutamente indicata per il Cappello Parlante, così come ho apprezzato il suo «Hai sentito ciò che ho cantato all’inizio?» Insomma, è proprio da "lui" - da esso? - riportare sempre l'attenzione sulle sue "produzioni artistiche", accuratamente elaborate nel corso di un intero anno scolastico e di cui è orgoglioso cantautore. Così come ho trovato azzeccata la modestia nel sottolineare quanto sia improbabile, se non impossibile, che lui possa commettere errori nel giudicare i giovani maghi. Insomma, prima che ti riporti passo passo tutte le battute del Cappello, mi fermo e ti dico: hai fatto un ottimo lavoro nella resa di questo momento, proprio come con la sequenza di scene sull'Espresso dello scorso capitolo. Pur ricollegandoti ai libri, quando poi si tratta di ricostruire ciò che non sappiamo - i dialoghi precisi e le scene in cui si ritrova immerso Remus -, riesci sempre a gestire al meglio la situazione, davvero. Sono molto colpita. Un'altra cosa che sarei quasi tentata di riportarti parola per parola - tanto la condivido! - sono le note c e d. Anche io ce li vedo proprio bene, Remus e Lily, come amici fin dai primissimi tempi e, sì, decisamente, Remus è la figura di collegamento perfetta per unire Lily (futura Mrs. Prongs) al mondo dei Malandrini. Be', che dire se non "grazie"? Per come stai gestendo questa storia, ora vorrei che tu ne scrivessi altre praticamente per ogni personaggio della saga che non sia Harry (quasi tutti, dai: la Umbridge, ad esempio, te la risparmio). Intanto, però, grazie, perché mi sembra proprio di seguire Remus - una versione credibilissima di Remus - nel suo ingresso a pieno titolo nel mondo magico! Un bacione, alla prossima💙 P.S. E comunque io ci provo anche a trovare delle critiche/aspetti che non mi piacciono, giuro, ma... semplicemente non ci riesco!

Recensore Veterano
08/06/20, ore 10:22

Che gioia! Eccoti con un nuovo capitolo!
Eccomi io, che finalmente l'ho potuto leggere!
Rieccoci!! ^^
Ok, con calma.

Non so se te l'ho già detto, penso di sì - e, molto probabilmente, lo dirò mille volte ancora - questa storia mi sta piacendo tantissimo, perché (e credo sia l'effetto che sortiscono tutte le storie ben fatte sui Malandrini) sembra quasi di avere l'opportunità di leggere il tanto sospirato prequel della saga, con cui la zia Row non ci ha (per ora, almeno) ancora deliziato.

Per esempio, questa sensazione l'ho avuta durante tutta la lettura delle scene sull' Espresso per Hogwarts.
Innanzitutto, finalmente ho potuto dare un'occhiata al mini-James!!!
Il suo è stato un ingresso impetuoso e travolgente (letteralmente!^^) proprio come lo immaginavo. Tra l'altro, adoro questi sporadici parallelismi con i libri, come quello Sirius-Draco e, qui, Oswald-Oscar. Insomma, per quanto James Sr. e Neville siano undicenni diametralmente opposti, caratterialmente parlando, credo che questa loro "invadenza negli spazi vitali" altrui, per via dei propri animali, si applichi perfettamente ad entrambi. Ora, non so se era una cosa voluta, ma a me è venuta in mente questa associazione...e mi è piaciuta!

Ma, soprattutto, ho letteralmente adorato (!) la scena con Lily e Severus. Credo che sia super- mega- arci plausibile. Insomma, nella mia testa, James e Sirius si sono conosciuti per primi e hanno iniziato a compiere danni praticamente a tempo zero - forse eccitati da questa inaspettata ed emozionante comunanza di intenti scoperta tra di loro - e, chissà, magari già nel treno, avranno fatto proselitismo e guadagnato l'ammirazione imperitura di un - immagino profondamente insicuro - Peter.

Invece, e la tua storia sotto questo aspetto è perfetta, Remus lo immagino ancora sulle sue, durante il viaggio in treno (e i primi tempi)... e quale collocazione migliore se non lo scompartimento di Lily e Severus??
Veramente, veramente ben fatto!

Tra l'altro, condivido quanto dici in nota su Remus e Severus. Insomma, per quanto diversi nel modo di reagire a stimoli simili (infanzie complicate, ma per ragioni molto diverse), entrambi sono molto maturi per la loro età - quasi costretti dalle circostanze a crescere in fretta - e abituati a restare nell'ombra, ad affinare la propria capacità d'osservazione.
Ecco, su questo punto, mi ritrovo molto in quello che dici. Però, su una potenziale amicizia fra i due, forse sono scettica proprio per via delle diverse reazioni che hanno, in generale, nei confronti del mondo e della vita: rancorosa e cupa Severus, inevitabilmente ottimista e discretamente speranzosa Remus. Ecco, è per questo che - forse - non so quanto potrebbero funzionare assieme. Sulla comunanza di alcuni aspetti condivisi da entrambi, però, ti do pienamente ragione!

E poi, proprio il modo in cui hai "dispiegato" la scena mi ha colpito molto. In primo luogo, l'imbarazzo di Remus che vuole sparire senza essere visto, dopo aver colto una Lily fumante a seguito dell'incontro col duo James-Sirius (ah, quanto ho adorato questi incastri tra i personaggi e il tuo riprendere la scena dei libri!).
In secondo luogo: Lily! Quel suo modo di alleggerire inconsapevolmente l'atmosfera, di fungere sempre da collante (aspetto che, se vogliamo, condivide con James), il suo umorismo... tutto ben descritto; a questo proposito,
quel «Mi chiamo Lily e, posso assicurartelo, di solito non mi ritrovo a blaterare insulti a caso a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto.» è pura poesia.

Poi, naturalmente, la chiacchierata con Lyall a inizio capitolo non mi ha delusa affatto. Già da come avevi delineato il loro rapporto nei capitoli precedenti, non mi sarei aspettata diversamente!
Bene, oggi anche io sono di - relativamente - poche parole. Però voglio aggiungere una cosa: mi sto affezionando proprio tanto a questa storia, davvero.
Un bacione, ora scappo!♡
A presto (spero).

Recensore Veterano
31/05/20, ore 00:26

Ormai ho intrapreso un gioco che si intitola: "Vediamo quante cose riesco a notare durante la lettura del capitolo, prima di arrivare alle accurate note di fine pagina". E, ammetto, con questo capitolo, me la sono cavata piuttosto bene.
Per esempio, avevo subito notato - e apprezzato! - le novità da te introdotte nel personaggio di Madama McClan. Le ho apprezzate molto perché uno degli aspetti più rischiosi, quando si passa a generazioni diverse rispetto a quelle del Trio, è proprio quello di combinare un gran pasticcio con i personaggi secondari. Il più delle volte, li si mantiene - erroneamente - immutati, quasi come se questi personaggi possano essere eterni e perennemente cristallizzati nella forma con cui li incontriamo nei libri. Invece, mi è bastato leggere gli aggettivi che hai associato al personaggio di Madama McClan per sincerarmi con piacere dell'assenza di questa svista molto ricorrente. Sei stata molto coerente ed è indice di una cura ai dettagli che, in realtà, già dopo aver letto le note del primo capitolo, non posso non associarti.
Non so perché talvolta nelle note ti scusi di cose di cui non dovresti, secondo la mia modesta opinione. Personalmente, appena ho visto lo scenario (Madama McClan) e ho fatto il collegamento per cui Remus sta ad Harry come Sirius sta a Malfoy, ho percepito distintamente il fiorire di un senso di ammirazione nei tuoi confronti. Credo sia stato un "ammiccamento" ai libri veramente geniale.
Ho adorato tutto di quella scena e delle battute che si scambiano, tutto.
A partire dagli aggettivi con cui, gradualmente, ci lasciavi intravedere la bellezza tipica dei Black, l'ostentata sicurezza - anch'essa marca Black - che si accompagna anche ad una certa dose di intolleranza verso i "sottoposti"; come non ricordare che questo, in effetti, è proprio uno di quei tratti caratteriali di cui Sirius non riuscirà mai a liberarsi del tutto neanche da adulto e che contribuirà alla sua fine (mi riferisco naturalmente a tutta la questione-Kreacher e all'incapacità di Sirius di scindere la creatura in sé da tutti gli orribili ricordi che legano l'elfo alla sua vita a Grimmauld Place). Ho adorato il disagio di Remus (proprio come Harry, confuso dai discorsi di Malfoy), il suo essere a metà tra l'irritazione e il desiderio di non far degenerare una giornata bellissima (ho amato la parte in cui, alludendo al suo stato d'animo, hai sottolineato come la sua felicità riuscisse quasi a fargli vedere i colori e il mondo con una vividezza senza precedenti), durante la quale, per la prima volta, si è sentito parte del mondo magico, in un litigio con un potenziale futuro compagno di Casa. Ho adorato il suo fare quasi diplomatico che il giovane Black, naturalmente, ripaga con malizia e irriverenza. Ho adorato come tu abbia mostrato un Sirius complesso già all'età di undici anni: pieno di contraddizioni e dubbi (come si evince da quel "forse mio padre non ha tutti i torti", laddove il forse è da intendersi grande come una casa) eppure anche in grado di mostrarsi sicuro di sé, in grado di confondere i suoi interlocutori e di sorprenderli. Sei stata veramente brava con l'introduzione di questo personaggio (inutile dire che non vedo letteralmente l'ora di vedere come gestirai James!!!). Però, la mossa veramente da maestro (e per cui, sì, confermo il fatto che tu sia davvero un po' masochista^^) risiede in questa frase:
《Le parole di Sirius sembravano nascondere tutta una serie di sottointesi(...)》.
Con delicatezza estrema, avvalendoti del punto di vista di Remus (che naturalmente tante cose ancora non le sa), hai inserito una perfida (ammirevole) allusione al contesto familiare drammatico, tragico che si cela dietro il personaggio di Sirius.
Condivido perfettamente tutto quello che dici di lui in nota e, pertanto, credo che questo Sirius ancora in bilico - tra i valori e le convinzioni di famiglia e le sue personali considerazioni che vanno delineandosi - sia assolutamente plausibile, per la fase in cui ci troviamo qui, a questo punto della storia.
Infine, senza degnarmi minimamente di conferire ordine e coerenza a questa recensione, vorrei spendere due parole su Olivander. Innanzitutto, complimenti, perché l'ho trovato assolutamente IC (e l'ambiguo fabbricante di bacchette non è per nulla facile da rendere) e poi, mi vien da chiederti, ma come fai?
Cioè, la scena di Olivander mi ha fatto sia sorridere che stringere il cuore. Da un lato, non ho potuto fare a meno di percepire l'eco delle predizioni tragiche della Cooman, nelle parole dell'uomo (questo mi ha fatto sorridere); dall'altro, quel cenno alla morte prematura di Remus, messa lì così, apparentemente a caso, è stata una stilettata inaspettata al cuore.
Beh, che dire di più. Credo che, per come hai gestito Sirius e tutto il resto, questo capitolo sia, per ora, il mio preferito fra tutti!
Come sempre, bravissima.
Um bacione (e scusa la lunghezza di questa "recensione").
(Recensione modificata il 31/05/2020 - 12:32 am)

Recensore Veterano
30/05/20, ore 19:09

Ciao =) Sfogliando le ff mi sono imbauttuta per caso in questa, e visto che amo alla follia le Jily e le Remus/Tonks ho deciso di darci un'occhiata.
Alla fine ho letto tutti e cinque i capitoli tutto d'un fiato ahahah
Ci tenevo a recensire perchè mi è piaciuta molto questa ff, hai uno stile scorrevole che mi ha subito catturata !!
per ora non ho nient'altro da dire, se non che aspetto il seguito ;)
bacioni
Miss Wendy =)

Recensore Veterano
24/05/20, ore 22:52

Ciao, cara!!
Capisco tantissimo l'ansia di dover portare in scena niente meno che Albus Percival Wulfric Brian Silente. Insomma, già con un nome così, può mai essere una personalità facile da replicare? Ovviamente no. Però voglio rassicurarti sul risultato finale: a me, l'Albus di questo capitolo è sembrato perfettamente IC. Ma, soprattutto, più pubblichi capitoli e più mi dai modo di conoscere il tuo stile, più apprezzo la tua abilità di inserire riflessioni profonde, veramente profonde, anche particolarmente esplicative della natura di un personaggio, in scene apparentemente secondarie. In questo caso, ho adorato la scena della partita a scacchi e l'osservazione di Lyall sulla tendenza di Remus a salvare tutti, limitare i sacrifici altrui laddove possibile, anche nel caso di pedine.
Tra l'altro, io non so nulla di scacchi, una totale ignorante in materia, ma condivido la tua opinione su quelli magici: sono dannatamente divertenti! E tu hai introdotto e usato questo aspetto degli scacchi perfettamente (la frase finale del pedone è stupenda!). Comunque, ritornando a Remus, ancora una volta sono rimasta basita dall'abilità con cui riesci ad immedesimarti in lui. Tutti i pensieri che ha nel corso del colloquio del padre con Silente li ho trovati assolutamente perfetti: la speranza che gradualmente gli fiorisce nel petto, il suo "egoismo" (ma lo è davvero, in fondo? Possiamo davvero biasimare un bambino puro come lui, che ha sempre fatto tutto ciò che gli viene richiesto,che si nasconde per anni con i genitori senza lamentarsi ...solo perché nutre il desiderio, per una volta, di sentirsi normale?), la voglia di appropriarsi del suo piccolo posticino nel mondo magico, di vivere la vita che gli spetta assieme a coetanei come lui... tutto perfettamente delineato.
Un'altra cosa che mi ha colpito del tuo stile è anche la natura quasi poetica che assume nella descrizione di alcune immagini e alcune scene, come l'avvicendarsi delle stagioni e l'arrivo dell'autunno. È una cosa che mi piace da matti!
Ah, e comunque, sono felice che tu ti attenga ai termini "soliti" (Platano Picchiatore ecc.), perché sono quelli che ho stampati in testa e nel cuore. Siamo vecchie in due, mi sa.
Davvero non posso che dirti: brava, brava,
brava. Ogni capitolo mi convince sempre di più.
Un bacione, a presto!

Recensore Veterano
19/05/20, ore 17:14

Questo delizioso squarcio natalizio di vita domestica è, da parte dei genitori, un po' forzato? Be', sinceramente, non mi importa.
Non mi importa perché, per tutta la lettura, avevo un sorriso che non riuscivo a sopprimere e, arrivata alla fine, a quella tenerissima immagine di Remus che vorrebbe incastonare la felicità del momento in una sfera di vetro, ero invasa dalla dolcezza. Si vede che questo capitolo l'hai scritto in un momento di ispirazione, poiché ti è venuto una meraviglia. Ho adorato praticamente tutto, in particolar modo l'esordio (che bella l'immagine di un cielo che si "sbriciola"!) e, oltre all'adorabile scena finale, anche il rapporto tra Lyall e Hope. Ho un debole per le coppie ironiche che sanno scherzare tra loro senza che questo incida sull'affetto reciproco (al contrario, lo consolida).
E quanto ho sghignazzato alla piccola gaffe di Remus davanti alla madre? Evidentemente, non è insolito che i figli siano perplessi e atterriti dai gusti osceni delle madri, in fatto di decorazioni.
Vai Remus, sono con te e sono una fiera sostenitrice del "siccome - l'albero - lo -decoro - io - quelle - oscenità - vanno -dietro - e - non - si - discute!"
Non importa che il capitolo non fosse "movimentato", io non mi lamento affatto.
Grazie per questo assaggio "fuori stagione" dell'aria natalizia!

Nuovo recensore
13/05/20, ore 13:40

Qui per dirti che ti ringrazio immensamente per aver avuto il coraggio di mettere per iscritto questa idea. Remus è il mio personaggio preferito ed è da un po' che sono alla ricerca di una storia del genere, per questo bisogno di sapere tutto della sua vita. E' sicuramente un buonissimo inizio, mi piace come scrivi e ora corro decisamente a leggere il secondo capitolo. Davvero, brava.

Ps: adoro la citazione che hai messo all'inizio
(Recensione modificata il 13/05/2020 - 03:31 pm)

Recensore Veterano
12/05/20, ore 19:27

Ahh, lo sapevo! Lo sapevo che la mia fiducia in questa storia era ben riposta.
Allora, andiamo con ordine. E cioè... dalla fine. ^^ Sì, partirò dicendoti che le note (per me non dovevi assolutamente scusarti della loro lunghezza) le ho trovate molto, molto interessanti. E condivido praticamente tutto quello che hai scritto. 
Credo anche io che sia plausibile l'idea che Remus, così solo, possa in un certo senso essersi portato un po' avanti con le sue sperimentazioni in fatto di magia naturale. E mi piace da matti come stai delineando Lyall, proprio alla luce delle sue  - e le hai perfettamente spiegate in nota - contraddizioni.
Il fatto che in lui convivano senso di colpa, consapevolezza della vita "dimezzata" del figlio (questo aspetto che hai sottolineato l'ho apprezzato tanto, tanto) e comunque il desiderio di renderlo felice (come alla fine del capitolo, quando ripara Lumos) mi sembra non solo ben congegnato, ma anche ben reso.
Questo capitolo mi è piaciuto molto perché è così ... realistico. Il bullismo a cui è sottoposto quotidianamente, il suo senso di "impotenza rabbiosa" (non avrei saputo scegliere parole più azzeccate), lo stoicismo di Remus e, nonostante lo sconforto e il suo disperato bisogno di sentirsi coinvolto e accettato dal mondo magico, la sua volontà di non far preoccupare i genitori ... ho trovato tutto davvero adeguato. E descritto deliziosamente.
Ovviamente, proprio la scorrevolezza del testo mi ha indotta - con effetti amplificati - ad immedesimarmi nel piccolo Remus: quanto possono essere crudeli i bambini, alle volte? Tu, questo aspetto, lo hai reso benissimo e non ho potuto fare a meno di provare un'immensa pena per lui.
Come dici, però, è il contesto d'origine perfetto per sviluppare in seguito la sua amicizia con i Malandrini e il senso di meraviglia che la constatazione di essere stato finalmente accettato comporterà per lui.
Davvero, non so che dire se non un convinto "brava!" Continua così, ché la  storia la stai sviluppando proprio bene. Sono contenta di essere qui a godermela fin dall'inizio.
Un bacio!

P.S. Ah, che bella anche la citazione ad inizio capitolo! Davvero … bello tutto!
(Recensione modificata il 12/05/2020 - 07:28 pm)

Recensore Veterano
07/05/20, ore 19:27

Ciao!
Premetto che, solitamente, non ricerco molto le long, né tanto meno quelle appena iniziate. Sono davvero poco paziente per natura e, se proprio devo cimentarmi nella lettura di una long, preferisco che siano complete, così da immergermi in una lettura tutta d'un fiato. Però, non so, la tua storia mi ispirava e ho deciso di fare un tentativo. Devo dire che non sono rimasta delusa: mi piace come hai impostato il prologo e, dalle note, sembra proprio che tu ci stia ragionando bene su, nel tentativo di delineare la vita del caro Lunastorta. Il che mi fa ben sperare per i prossimi capitoli (sì, ho inserito la storia nelle seguite, perché sono proprio curiosa di vedere come procede). Di questo prologo mi ha colpito, innanzitutto, l'esordio. È stato davvero un colpo al cuore leggere di un Remus così piccolo e indifeso, così innocente. Nella saga noi lo incontriamo adulto, sempre così pacato e diplomatico, in grado di gestire ogni situazione; tranne ovviamente che nel rapporto con Tonks e nel famoso litigio con Harry a Grimmauld Place e anche quando vuole uccidere Peter... vabbe', diciamo che è sempre tendenzialmente calmo. Ecco, leggere di lui quando è così piccolo è stata una novità (piacevole, per come l'hai resa tu). Mi ha colpito la caratterizzazione dei genitori di Remus: l'incapacità da parte della madre di comprendere a pieno quel mondo così estraneo - e, come hai sottolineato tu, terribile sotto certi aspetti -, il senso di colpa del padre (nei libri, nei pochi passi dedicati al passato di Remus, mi sono sempre domandata quanto dovesse essere stato tremendo per il padre, convivere con un peso del genere e, anche in questo caso, è stato bello ritrovare tutto nero su bianco). Ma, soprattutto, è un piacevole contrasto quello che si instaura tra l'amore dei genitori per il proprio figlio e l'atteggiamento ostile (e odiosamente limitato, a mio parere) del Medimago. A proposito, piccolo appunto: i Guaritori non sono detti Medimaghi, senza la 'n'? È solo una sciocchezza, ma mi è venuto il dubbio. Comunque, dicevo, la figura del Guaritore, per quanto antipatica, credo sia utile poiché, in fondo, introduce quella mentalità condivisa da un'ampia fetta della popolazione magica, profondamente avversa a creature 'di serie B' come i Lupi mannari, appunto (basti pensare alle dimissioni che Remus si affretta a consegnare, dopo che Piton si lascia 'sfuggire' qualche parola di troppo sulla sua condizione). Poi, vediamo. La storia è scritta bene, mi piace il tuo stile. L'unico piccolo consiglio che mi sento di darti è che, forse, qualche volta potresti inserire qualche virgola in più, giusto per spezzare il ritmo di frasi altrimenti troppo lunghe.

Ad esempio, qui: "Domandò Hope voltandosi verso i due uomini in piedi dietro di lei con una mano ancora stretta attorno alle dita del figlio abbandonate sul materasso."

Ecco, in una frase del genere, forse ci vorrebbe qualche virgola (per esempio tra "lei" e "con", come dicevo per "spezzare" la lettura.
Ma questa è solo una piccola annotazione. Per il resto la storia è molto scorrevole.
Approvo anche il titolo e condivido la nota sul latino (da ex studentessa di un liceo classico non potrei fare diversamente!), così come la citazione a inizio capitolo.
Beh, credo di aver detto tutto. La mia opinione per questa storia per ora è decisamente positiva, come avrai capito.
Ora viene la parte peggiore per me: l'attesa di un nuovo capitolo. Ahimè. Ho però il presentimento che ne valga la pena! :)
Alla prossima, ciao!
(Recensione modificata il 07/05/2020 - 07:33 pm)

Recensore Veterano
07/05/20, ore 09:52

Ciao
Remus è uno dei miei personaggi preferiti dell'intera saga di Harry Potter, quindi lo adoro.
Poi scrivi benissimo e la storia è molto godibile ♥
Complimenti!