Ciao! :)
Anche se non ho recuperato la lettura della long a cui rinvia questa raccolta, ho pensato comunque di dare un'occhiata a questo primo capitolo.
Mi piace questa tua versione.
Per quanto sia sempre triste leggere del lutto di George, credo che la tua sia una ricostruzione "coerente", che vedrei bene inserita nei canonici "diciannove anni dopo".
Mi piace come tu abbia inserito Angelina come "punto di svolta" nel lento declino di George negli abissi del lutto e del dolore.
Mi piace che tu non abbia reso George né troppo apatico, né subito pronto a ritornare quello di un tempo. Sono convinta che la sua ripresa sia stata molto graduale e, appunto, ripeto: la tua versione mi sembra molto coerente.
Ho apprezzato che tu non abbia seguito la tendenza di certe storie a rendere il legame tra George e Angelina immediato: no, nella tua versione, la prima emozione di George al rivedere la vecchia compagna è rabbia ed è una rabbia che motivi in maniera adeguata con precisi riferimenti ai libri (ho apprezzato tanto i riferimenti al Ballo del Ceppo!); né segui quelle storie in cui si fa cenno ad un legame tra i due sorto già ai tempi della scuola (cosa che, stando almeno ai libri, non c'è), storie quasi sempre corredate anche da un improbabile antagonismo tra i gemelli. Ti sono grata per questa tua precisione nella caratterizzazione di George.
Come dicevo, mi piace che in questo punto del lutto del ragazzo, Angelina appaia come punto di svolta che lo pone dinanzi alla realtà: una realtà in cui lui ha ormai raggiunto il fondo e da cui non può - da questa realizzazione in poi - che risalire. Insomma, lei è il suo richiamo alla realtà ed è un'idea che ho apprezzato. Complimenti.
Alla prossima! |
