Valutazione del contest "Sincero (non mi odi più)" - Premio speciale "Brutte intenzioni"
Grammatica e stile: 7.7/10 [grammatica: 3.7/5 + stile: 4/5]
li interessava – interessava loro (a loro), li è pronome che ha solo funzione di complemento oggetto, mentre interessare vuole il complemento di termine. -0.3
- nonostante la Scuola brillasse, grazie al suo sudore e alla sua fatica, sembrava sempre che qualcosa non fosse alla loro altezza - i trattini degli incisi devono essere lunghi ( non così: -, ma così: –). L’errore grafico ricompare -0.5 complessivo.
n0elle vicinanze – nelle vicinanze, refuso.
Sono sicuro che siano stati i gemelli Weasley – “sono sicuro” esprime certezza, vuole l’indicativo e non il congiuntivo. -0.5
Per quanto riguarda lo stile, complessivamente l’ho trovato scorrevole e il registro lessicale che hai usato mantenuto coerente per tutta la storia. I periodi sono della giusta lunghezza e ben articolati e la punteggiatura usata molto bene. Ci sono alcune cose che non mi hanno convinta del tutto – appunti che avrebbero potuto rendere lo stile migliore ma che appunto sono appunti in quanto come scrittura è sicuramente già buona. C’è un eccesso di due punti in alcune parti, di cui ti mostro un esempio: Inevitabilmente la memoria di Gazza vagò sul disordine causato dall’idea balzana avuta da Gilderoy Allock un paio di anni prima: il sedicente professore di Difesa contro le Arti Oscure aveva letteralmente messo a soqquadro la scuola con i suoi gnomi cupido. All’epoca lui si era infuriato non poco, ma adesso quelli gnomi gli sarebbero tornati comodi: per un attimo s’immaginò il piccolo Cupido improvvisato cantare dei dolci versi a Madama Pince, una donna della sua cultura avrebbe sicuramente apprezzato. Scacciò immediatamente quell’assurdo pensiero, perfettamente conscio che la bibliotecaria non avrebbe mai approvato: gli gnomi, pestiferi per natura, avrebbero potuto mettere sottosopra la biblioteca e rovinarne i preziosi libri che vi erano gelosamente custoditi. Ti ho riportato tre periodi consecutivi dove compaiono i due punti in tutti. Inoltre, c’è un’abbondanza eccessiva di avverbi in –mente, anche di questo ti riporto un paio di esempi proprio nelle prime frasi della storia: Avanzò lentamente. Il corridoio era illuminato fiocamente; ma naturalmente non li interessava minimamente di sporcare il pavimento. Di solito, mi piacciono anche, quindi non è una demonizzazione degli avverbi di questo tipo la mia, anzi. Tuttavia, in questa storia erano davvero troppi e troppo ravvicinati.
IC: 15/15 Cosa posso dire del tuo Gazza? Lo hai trattato in maniera quasi incredibile. Nella tua storia sei riuscita sia a rendere bene il suo personaggio per come lo conosciamo nella sua “caccia” agli studenti e nella sua insoddisfazione per gli oneri del suo lavoro, sia a puntare sugli aspetti positivi e più “umani” di lui come l’infatuazione per Irma Pince e il sincero affetto che lo lega a Mrs Purr. Oltre a ciò, hai aggiunto anche degli elementi nuovi, soffermandoti sul dolore che dev’esserci dietro la sua persona per via del suo essere magonò: ecco allora il sentimento di inferiorità che prova davanti alla bibliotecaria, la profonda vergogna che ha quando gli studenti scoprono la lettera che tentava di scrivere, e per finire quello scorcio di passato dove lo vediamo confrontarsi con la vergogna per essere un magonò.
Non lo snaturi, neanche un po’, eppure riesci a farci provare tenerezza per lui in più punti: nella sua cotta per Irma che vede come irraggiungibile e nella presa in giro – filo tra il passato e il futuro – che sottolinea la sua condizione di magonò. Hai preso tanti spunti per far uscire fuori l’essenza del personaggio e hai saputo amalgamarli bene, suscitando davvero emozione e simpatia – o perlomeno compassione – per questo personaggio. Introspezione accurata, emozione, elementi nuovi e mantenimento dell’IC: c’è tutto e io non posso che attribuirti il punteggio pieno!
Trama e altri personaggi: 10/10 La trama presenta degli elementi di originalità come ho già avuto modo di parlare nel parametro precedente, ma si situa anche in un contesto ben definito: il quarto libro e, in particolare, il periodo natalizio che precede il Ballo del Ceppo. La storia si articola in differenti paragrafi, cronologicamente posti (fatta eccezione per il ricordo d’infanzia) che si snodano nel corso di tre giorni. Tutti i temi inseriti (l’indecisione se invitare o meno madama Pince, il desiderio di punire gli studenti, la questione dell’essere magonò) trovano una sua conclusione nella storia. La parte poi veramente geniale è stata l’utilizzo della fiaba da parte degli studenti per prendere in giro Gazza: è definito uomo dal cuore peloso, anzi magonò dal cuore peloso, e questo appellativo lo colpisce sia appunto per l’essere inferiore da un punto di vista magico, ma anche (e forse di più) per il non essere degno di avere una storia d’amore.
Ho amato molto la frase che chiude la storia, con allineamento diverso: Eppure quel cuore batteva, come ogni altro. Era la conclusione più degna che avessi potuto dare. L’ho trovata davvero ben sviluppata come trama e ogni dettaglio pensato con cura e intelligenza – compreso il regalo di Mrs Purr da parte della madre come adempimento al regalo promesso per l’ammissione a Hogwarts (anche se non c’è effettivamente mai stata).
Titolo: 2.5/3 All’inizio il titolo mi sembrava davvero molto strano, ma questa stranezza ha sicuramente un vantaggio: cattura e spinge a curiosare. Leggendo poi la storia, l’ho trovato perfetto in quanto descrive esattamente il fulcro della storia e quello è l’appellativo concreto con cui Gazza viene chiamato. Quello che però anche a fine lettura non mi ha convinto è l’eccessiva lunghezza: avrei personalmente rimosso quell’ “Argus Gazza” (che è già ovvio) e lasciato semplicemente “L’uomo dal cuore peloso” che avrebbe forse catturato perfino di più.
Gradimento personale: 5/5 Hai fatto un lavoro magnifico, ho apprezzato molto la caratterizzazione di Argus e ogni singolo dettaglio di trama che hai inserito. Ho provato autentica empatia per Gazza, mi è dispiaciuto per lui e sì, ora sono decisamente dalla sua parte. Sono davvero contenta che tu abbia scritto questa storia e aver avuto modo di leggerla (e valutarla!). Ti assegno il premio “Brutte intenzioni” per il personaggio che mi ha convinto di più. Del resto, è la storia che ha ottenuto punteggio pieno in entrambi i parametri di caratterizzazione del personaggio e trama.
Totale: 40.2/43 |