Recensioni per
Surya Namaskara
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 125 recensioni.
Positive : 125
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/05/20, ore 18:37
Cap. 4:

Non odio Eloise, è solo che non è un koala, ecco.
Quindi non può credere che lei e Homer divideranno la foglia di eucalipto, quella deve dividerla con Ole.
Greta, la storia sarà anche tua, ma ti mancano le basi.
E le basi sono che i koala sono due, sono sempre stati due, e di questa Eloise non sappiamo che farcene – Ole e Homer mi applaudono, li vedo, voglio che tu lo sappia.

Bene, messe in chiaro le cose essenziali recupero un po' di lucidità e cerco di mettere in fila qualche parola di senso compiuto.
Sono stata così contenta di scoprire che avessi aggiornato! Arrivo sempre con un po' di ritardo, ma arrivo. Mi sono appena accorta di aver accumulato parecchio tra storie da recensire e storie seguite, ma qui dovevo passare nel più breve tempo possibile!
Non lo so, forse hai ragione tu e questa storia è più una raccolta di oneshot, però qualsiasi cosa sia a me piace proprio tanto. Ormai lo sai, mi sono affezionata a questi tuoi personaggi, e hai ragione quando dici che c'entrano ben poco con Harry Potter, che ormai sei andata oltre con le biografie di questi due, ma non è così importante in fondo, l'importante è che tu scriva di loro e ci permetta di conoscerli sempre meglio.
Anche questo capitolo mi è piaciuto molto, ci hai catapultati al tempo di quell'ultimo saluto cui avevi accennato nei capitoli precedenti. Certo, non immaginavo che sarebbe arrivata questa tizia a interrompere i miei bimbi – ho sentito il cuore di Ole spaccarsi –, però confido che non sia ancora finita. Eloise deve andar via, giusto? Homer non era per niente felice di vederla, quindi, ciao, tizia-non-koala, non ci servi.
Okay, scherzi a parte, la reazione di Homer mi ha incuriosita molto. Sappiamo che lui ha un figlio, quindi di sicuro ha avuto almeno una relazione importante nella sua vita, però non posso fare a meno di chiedermi se il suo imbarazzo – che Ole scorge per la prima volta sul suo volto – sia dovuto all'aver capito i sentimenti di Ole (sì, ormai do per scontato che almeno Ole sia innamortato di lui XD) senza tuttavia ricambiarli o al fatto che tra di loro ci sia (o ci sia stato) effettivamente qualcosa che possa almeno catalogarsi come ambiguo. Non so se ricordi, ma questo è un dubbio che ho sin dalla lettura della long, dove la felicità di Homer nel rivedere Ole si scontra con la difficoltà di quest'ultimo, generata da imbarazzo, nervosismo, voglia di fuggire. Continuo a volerne sapere di più!
Tuttavia, per quanto mi riguarda il cuore di questo capitolo è la casa di Ole, il suo rapporto col padre, la sensazione di vergogna e oppressione che perseguita questo ragazzo. Avevo già intuito che i problemi col padre non fossero circoscritti al fatto che Ole sia un mago, ma solo ora ne ho la conferma. Devo dire che la spiccata, e insolita, empatia di Ole gli è costata molto e mi è piaciuto come tu abbia approfondito questo punto di vista bambino che è costretto a prendere sulle fragili spalle delle verità che non avrebbe dovuto ancora conoscere.
Molto crudo nel suo realismo anche il riassunto di tanti momenti che hanno visto il padre di Ole sperare che il figlio fosse normale – normale secondo la morale e l'opinione della gente, vorrei aggiungere, perché Ole non ha proprio niente che non va, forse avrebbe meritato qualcuno capace di non lasciarlo solo e di dividere con lui il peso di quel dono-maledizione che lo costringe a vivere su di sé il mondo interiore di chiunque, ma ho apprezzato questa ventata di realismo, dove non sempre e non necessariamente un genitore riesce a essere scudo per il figlio. E mi ha fatto una gran tenerezza Ole che non vuole Homer a casa sua, che biascica cose tra i denti al padre già conoscendo la sua reazione, che vorrebbe sentirsi sempre giusto ma soprattutto capito – come gli succede quando è con Homer.
Dopo questo ulteriore viaggio nel mondo interiore di Ole capisco ancora di più il suo attaccamento a Homer e la sofferenza nel dovergli dire addio. Tra l'altro gli addii sono sempre un tema che ha particolare presa su di me, quindi l'empatia – la mia! – qui è praticamente a mille.

Come sempre, capitolo stupendo, vorrei già leggere altro su questi due, ma attendo paziente!
Grazie di aver intrapreso questo progetto, Ole e Homer sono una finestra fuori dal mondo, e mai come in questo momento sono più che felice di affacciarmi a essa e lasciare tutto il resto fuori. 
Complimenti, anche se ormai sono scontati!
Un abbraccio!

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