Recensioni per
Serenata Silenziosa
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/06/20, ore 14:40
Cap. 1:

Mia cara, tu devi sapere che hai il potere di spezzarmi il cuore come poche altre autrici. E se consideri il fatto che shippo questi due testoni solo nelle tue storie allora la cosa è ancora più grave.
All'inizio non si capisce bene cosa stia succedendo, ammetto di aver letto subito anche l'epilogo, quindi mentre ti scrivo questa recensione ho un quadro completo, ma nelle prime righe aleggiava ancora un bel po' di mistero.
Poi quel "non detto" mi ha folgorato e ho iniziato a pensare che fosse proprio il racconto di Peter che non so arrende ancora alla scomparsa di Tony e che ha bisogno di dirgli qualcosa di davvero importante.
Come ti avevo accennato anche in un'altra recensione, mi piace il modo in cui alterni passato e presente, qui in particolare inserisci l'incontro con Banner, questo Peter che fa il vago ma che in realtà vuole da lui una cosa ben precisa, un'opportunità per rivedere l'uomo che ama.
Quello che hoamato particolarmente in questa tua fic è l'importanza che conferisce a ogni gesto, a ogni sguardo, alle poche parole che vengono pronunciate.
È come se l'intera scena fosse immobile, condensata in un solo istante, che però ha abbastanza spazio per lasciare che venga espresso tutto l'amore e tutto il dolore provato da entrambi, non solo da Peter.
Che dire? A me ha commosso tantissimo questa lunga descrizione di emozioni e sentimenti, è una storia molto introspettiva, sicuramente il genere che preferisco, e sono stata davvero felicissima di leggerla perché tu ci sai davvero fare, non c'è che dire. Lo sapevo già e me l'hai solo confermato!
Appena posso corro a recensire l'epilogo e continuerò anche la lettura del coatti!AU che semplicemente adoro!
A presto e complimenti!
Bacioni
S.

Recensore Master
10/06/20, ore 12:38
Cap. 1:

Buongiorno tesoro ♥
Mi sa che questa storia mi stava sfuggendo! Una svista imperdonabile. Ma credo che sia dovuto al fatto che nel periodo in cui l’hai pubblicata stavo ultimando la lettura di un’altra tua opera. Quindi mi sono salvata in curva ahahah. Qui immagino il meme in cui Robert ha la mano sul petto ed emana un sospiro di sollievo. Hai presente? Altrimenti te la invio in chat ahahah. Non fa mai male vedere Robert xD Comunque ritorno in me e prometto di non delirare, anche perché questa storia è molto intensa e abbastanza seria.

La prima cosa che salta all’occhio è il cambio di forma all’interno dello stesso testo che lascia facilmente comprendere lo stacco tra il presente ed il passato: Il presente è rappresentato dalla presenza di Tony, una persona con una forza interiore che ha il potere di catturare chiunque. Peter ne è innamorato, come poterlo biasimare? Il passato, invece, è rappresentato dall’incontro con Bruce. Ma adesso lasciami dire una cosa importante. Quello che amo di te è la meravigliosa introspezione che fai attraverso il personaggio di Peter (e da questo si nota quando lo ami!). Tutte le volte rimango incantata dalla tua estrema sensibilità e capacità di tirar fuori dalla mente di Peter dei ragionamenti meravigliosi. Come quello di oggi in cui lui, a causa di esperienze passate che gli hanno sottratto le persone a lui care, ha la fisima di imprimere nella sua memoria ogni attimo vissuto con una determinata persona alla quale tiene tantissimo. Non mi sono mai soffermata a riflettere su questo aspetto; tra l’altro lo trovo molto vicino al mio modo di essere. Sarà un’ossessione o un’abitudine la mia?

Poi segue quel dualismo del “Tony sa o non sa” che mi coinvolge come mai. I sentimenti di Peter sono molto forti. Le descrizioni che fa di Tony sono quelle di una persona totalmente coinvolta. Il ragazzo punta alla sostanza. Per carità tanto di cappello alla forma perché Tony è… stratosferico (SCLEROOO!!); eppure è ciò che è, ciò che rappresenta, è la sua essenza che hanno incantato e attratto Peter. Tutto ciò è difficile. Per Peter è difficile parlare e dire chiaramente quello che vuole. Eppure Tony sa. Non c’entra nulla il uso essere Iron Man o il genio, miliardario, playboy, filantropo; lo sa. Punto. E nel prossimo capitolo scopriremo cosa si diranno, perché quell’ultima frase alla fine mi ha smontata.

La presenza di Bruce nel passato penso sia fondamentale. Peter lo va a cercare di sua spontanea volontà perché vuole conoscere più a fondo ciò che all’epoca era solo il suo beniamino. Dunque, è forse il timore di non essere all’altezza, che induce il ragazzo a conoscerlo attraverso gli occhi degli altri. Ed ecco perché c’è Bruce. Bene. Ho letto mo che con molte probabilità non avrei capito il testo. Mi sotterro, addio. Spero di aver compreso un pelino di ciò che hai scritto. In caso contrario, mi sotterro ahahah.

Adoro la tua profondità. Ti rende unica ♥

Recensore Master
08/06/20, ore 22:48
Cap. 1:

Ciao Miry,
pronta a rapporto a cominciare questa nuova storia che preannuncia decisamente un bel carico di emozioni.
In effetti questo prologo mi lascia un pochino confusa. Come dici nelle note abbiamo un presente con Tony in un presente in cui Iron Man non dovrebbe esserci più: così come pare testimoniare il disagio di Peter mentre parla con lui - come quasi sapesse che non può o deve essere lì - e della difficoltà con cui prova a chiedere a Bruce di lui. Quello che non capisco è se Tony è effettivamente lì - per qualche strano esperimento di Banner - oppure è una proiezione della mente di Peter... anche se credo che un intervento del Dottore ci sarà di sicuro perché, di solito, non metti mai niente a caso. Come non credo che non sia a caso il tuo voler aprire con il concetto di spazio e di tempo, e i tuoi intramontabili "non detti" che, ormai, li immagino un po' la tua firma quando si parla di Tony e di Peter. 
Hai decisamente accesso la mia curiosità, senza ombra di dubbio alcuno.

Come sempre adoro il modo in cui ci presenti le cose. La prima parte ci bombardi di frasi corte che ci fanno entrare direttamente nella bufera dei pensieri di Peter che, come sempre, pensa di non meritare quello che ha. Pensieri e timori che solo il bacio sulla testa di Tony hanno il potere di calmare un attimo.
E la caratterizzazione di entrambi è sempre incredibilmente calzante e Tony è sempre maledettamente così Tony.
Di solito non lo faccio ma citerò un pezzo, è troppo bello per riassumerlo con altre parole:

«Lo sai che non ti lascerò in pace finché non me lo dirai, no? Sono troppo curioso per lasciar correre e sono molto persuasivo… diciamo pedante, quando voglio sapere. Mi va di parlarne ora.» Ostinato. Dannazione. Ostinato e tedioso. Oltremodo detestabile. Oltremodo amabile. Oltremodo il suo punto debole. 

L'ho veramente adorato, così come il successivo riferimento al voler scappare dalle responsabilità da cui SpiderMan non può scappare per definizione stessa.
Mi ha colpito, inoltre, il fatto che hai voluto concludere entrambe le parti con il parallelismo di Peter che usa, praticamente, le medesime parole per rispondere sia a Tony che a Bruce.
Che le tue impaginazione sono splendide, ormai, non te lo dico neanche più :P
Decisamente un ottimo e misterioso prologo.
Come sempre ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Veterano
07/06/20, ore 13:21
Cap. 1:

Ciao cara!
Scusami tantissimo per il ritardo, ma, purtroppo, sembra proprio che ste dannatissime mascherine hanno avuto la meglio su di me e, dopo averle dovute portare per diverse ore tra mezzi pubblici ed ufficio, la mia testa ha deciso di non voler più esserci per nessuno e, più di stare al buio a letto, mi ha impedito di fare qualsiasi altra cosa. Per questo chiedo venia.
Ma bando alle ciance e parliamo della storia.
Si vede chiaramente che Peter sta vivendo un momento d’inquietudine, che porta dentro di sé una specie di peso del quale non riesce a liberarsi, almeno non del tutto.
Immagino che sia una cosa normalissima per una persona come lui voler imprimere nella sua mente ogni istante che vive con le persone a lui care: è giovane, ma nella sua vita ha già avuto lutti molto importanti come i suoi genitori e suo zio, capisco la paura che possa avere di “dimenticare”. Non di dimenticare i suoi cari che non ci sono più, ma di dimenticare ogni momento che si è vissuto insieme, ogni istante. Quasi ci si sente incolpa di non aver provveduto a immortalarli in qualche modo per poterli rivedere per sempre, quindi si cerca di rimediare provando ad imprimere nella memoria ogni momento che si vive con le persone che ci sono ancora accanto.
Penso che non debba per nulla vergognarsi.
Accanto a lui in quel momento vi è Tony ed è bellissimo vedere come lo sguardo con cui Stark lo guarda sia capace di esprimere maggiormente le emozioni che prova di quanto possano fare le parole: si vede che è uno sguardo d’amore, uno sguardo premuroso, uno sguardo che nasce solamente quando si è accanto ad una persona a cui si vuole veramente bene e a cui si tiene moltissimo.
Peter si sente quasi immeritevole di un gesto simile, tanto che inizia anche a commuoversi.
Nonostante Stark gli chieda che cosa stia succedendo, lui gli risponde che è difficile e che in quel momento non gli va di parlarne, ma che ci saranno altre occasioni per farlo.
Fortunatamente Tony è una persona che non si accontenta facilmente e inizia ad insistere affinché il ragazzo si apra. Gli ricorda, infatti, che quello è il suo solito modo di comportarsi: cerca sempre di sfuggire, di svincolarsi dalle responsabilità e, alla fine, non riesce mai a dire quelle che gli passa per la testa e loro due non riescono mai a parlare.
Si vede proprio che Tony sta dicendo queste cose per il bene di Peter: sa che ha bisogno di aprirsi, di liberarsi dal paso che porta dentro, ma non lo farà mai se cerca di trovare ogni scusa per rimandare il momento.
Essenziale affinché il ragazzo riesca finalmente a parlare è questa frase:  «E allora parlami! Qual è il problema, Peter? Cosa ci facciamo qui, in camera tua, ora? Perché io sono qui?»
Devo ammettere che mi ha colpita molto, soprattutto per la reazione che provoca in Peter, che non riesce a fare a meno di chiedersi che cosa gli stia accadendo, per poi, finalmente, riuscire ad ammettere che vuole parlare di loro.
Non so perché, ma quel “…Cosa ci facciamo qui, in camera tua, ora? Perché io sono qui?” mi da quasi l’impressione che Stark non sia veramente lì, ma che sia solamente frutto della mente di Peter: il giovane ha bisogno di dire qualcosa a Tony, qualcosa che non è riuscito mai a dire e quindi è come se la sua mente gli permettesse di vederlo accanto a lui in modo che possa avere finalmente l’occasione di farlo. Come ti dicevo all’inizio, passo molto tempo con la mascherina quindi il mio cervello ossigena poco e ci sta che stia iniziando a perdere più colpi del solito ahahaah.
All’interno di questa che può essere vista come la storia principale, hai inserito due flash back inerenti ad una medesima scena avvenuta nel passato. Qui, troviamo Peter che si reca in laboratorio a trovare Bruce Banner. Mentre in un primo momento il nostro Hulk pensa che si trovi lì perché vuole vedere i suoi ultimi lavori, si rende ben presto conto che il ragazzo ha bisogno di parlare.
Mi è piaciuto molto come cerca di metterlo a suo agio sia offrendogli qualcosa da bere, sia dimostrandogli la sua vicinanza ricordandogli che può chiamarlo per nome. Tutto questo ha un esito positivo, perché alla fine Peter ammette di voler parlare di Tony.
Penso che questo qui si possa benissimo definire un prologo con la “P” maiuscola perché ci presenta due situazioni, senza dirci tutto, in modo da far crescere in chiunque legga il desiderio di poter andare avanti e rimanere incollato allo schermo a leggere. Per spiegarmi meglio: sia nel passato che nel presente vediamo Peter affrontare un dilemma interiore, dove da una parte vorrebbe aprirsi, ma dall’altro ha timore di farlo, e, quando si decide di parlare, il capitolo termina.
Ovviamente ora non vedo davvero l’ora di poter leggere il secondo capitolo perché sono curiosissima di vedere che cosa vuole parlare Peter, sia con Bruce per quanto riguarda Tony, sia con quest’ultimo per quanto riguarda loro, il loro rapporto.
Naturalmente ho amato questa storia e, come sempre, ho potuto vedere quanto tu ami questi due personaggi, che utilizzi sempre in modo magistrale per presentarci trame sempre molto originali e sempre diverse tra di loro.
Quindi, non posso che darti appuntamento a prestissimo mia amichevole Miryel di quartiere (che bello tornare a leggere “di quartiere” invece di “in quarantena”).
Un mega abbraccio virtuale,
Tua Jodie

Recensore Veterano
06/06/20, ore 17:48
Cap. 1:

Ciao Miryel! Ho scelto questa mini fic guidata dal titolo. "Serenata Silenziosa" ha in sé un che di delicato e doloroso allo stesso tempo, e questo, lo ammetto, mi ha attirata, mi ha incuriosita, e quindi ho preso a leggere il primo capitolo. Come sempre tanto di cappello per il tuo stile di scrittura, a dir poco perfetto. ogni parola, ogni aggettivo, sembrano essere scelti con una cura maniacale, e sanno trasmettere il grande amore e il grande legame che hai con questa coppia, con questi personaggi che ancora una volta fai tuoi, rendi tuoi e li mostri a noi attraverso i tuoi occhi e la tua scrittura. Anche l'alternanza tra il presente e il passato, e la presenza di Bruce,portano il lettore a empatizzare ancora di più con Peter e con questa sua paura di parlare, di dire quello che gli passa nella mente, che sia appunto nel passato, col nostro "piccolo" Hulk, o che sia nel presente, col suo amato Tony.
Ma vogliamo poi parlare dei piccoli gesti, dei piccoli sguardi, tra Tony e Peter? Sembrano piccoli scatti rubati al tempo e allo spazio, fotogrammi di vita comune di due persone innamorate, ma che comuni non sono. Sono gesti che ci mostrano quanto i due siano diventati intimi, quanto siano complici tra loro, e nonostante tutto c'è un qualcosa, che Tony sembra intuire, di cui Peter non riesce a parlare. Tony lo intuisce, forse perchè è più grande di lui e ha più esperienza, e questo potrebbe valere anche per Bruce, nel passato, o forse e soprattutto perchè è legato a lui, perchè lo ama, perchè lo conosce, ne conosce la gestualità del corpo e degli occhi, capisce quando mente, quando ha paura, quando qualcosa non va.
Quasi non facciamo in tempo a percepire appieno il gusto di questo primo capitolo che già finisce, lasciandoci un retrogusto dolceamaro, lasciandoci la consapevolezza che sotto questi gesti dolci e queste persone che si vogliono bene si annida l'angst, il dolore, la sofferenza.

Davvero complimenti, leggere ciò che scrivi appare quasi come un'esperienza mistica, e questa è la tua indubbia bravura, niente da dire. Non passarà molto perchè legga anche il finale, mi hai lasciato col dubbio di sapere che cosa passi per la testa di Peter!
A presto!
Lina Lee

Recensore Junior
06/06/20, ore 00:20
Cap. 1:

Le tue fanfiction sono sempre esperienze multisensoriali. Prima ancora di apprezzarle leggendo danno un senso di eleganza, ordine e precisione anche solo visivamente per come sono impaginate. Non è una cosa banale riuscire a trasmettere qualcosa, anticipare il contenuto della narrazione, solo con il titolo, un piccolo banner e una citazione.
Quella fanart è veramente bellissima, uno sguardo che parla, davvero.
La canzone la conoscevo ed è veramente sublime, oltretutto leggendo poi il testo del capitolo ho pensato che ci si abbinasse davvero bene!
Si percepisce tanta angoscia all'inizio, mista a difficoltà nel comunicare, a timori e titubanze. Non è chiaro il motivo dello stato d'animo di Peter ma in ogni caso hai veicolato chiaramente ciò che prova, quella estrema difficoltà di fronte a sentimenti che non sono mai veramente semplici.
Ho trovato tenero, nelle parti relative al flashback, che Peter si rivolga a Banner non perché gli serva qualcosa, ma solo per parlare, e lo scienziato lo capisce senza bisogno di tante parole. Ti confesso che Bruce è uno dei miei personaggi preferiti del MCU, con la sua aria un po' goffa ma al contempo quasi paterna e saggia, e ho molto apprezzato questa interazione sincera e schietta con Peter.
Mi piace tantissimo come caratterizzi Tony, in qualsiasi tua fanfiction mi sembra sempre assolutamente perfetto! La testardaggine è il tratto distintivo, se si mette in testa di voler ottenere qualcosa non c'è niente che possa farlo desistere tanto facilmente!
Entra nella testa di Peter con una facilità estrema, spingendolo a confessare ciò che ha dentro. Alla fine il ragazzo cede e sembra quasi di leggere, tra le righe dell'ultima frase che pronuncia, un sospiro a metà tra rassegnazione e sollievo.
Mi hai davvero incuriosita, non c'è che dire! E mi è piaciuto molto leggere questo primo capitolo. ^^

Recensore Master
04/06/20, ore 11:03
Cap. 1:

Buongiorno <3
Sei una gioia per gli occhi, amo troppo come imposti le storie e anche questa ha una grafica strabella **

Bene, quando vedo una tua nuova storia sclero malissimo - e anche questa volta è andata così. Divento euforica, capisci? Anche se l'euforia mi passa subito, considerando che arriva subito l'angst ed è come una pugnalata. Mi hai fatta sentire triste dall'inizio, anche se ho fangirlato come non mai nel leggere di Peter che appoggia la fronte sul petto di Tony, accorciando le distanze ma mantenendo i segreti. Li amo e amo Peter che vorrebbe fermare il tempo e si accontenta di quel momento e di non dire niente, e mi sono chiesta più volte: cos'è che deve dire Peter? Inizialmente pensavo a una confessione d'amore, ma leggendo il seguito del capitolo e il santo nel passato non ne sono poi così sicura. Penso sia qualcosa di molto più tragico... e conoscendoti, ho anche un po' di paura, sai? 

A tal proposito, adoro quando inserisci Bruce nelle storie, è un personaggio che amo e quindi rivederlo è sempre un piacere. Scena enigmatica, quella nel passato. Ho pensato che Bruce fosse il suo psicologo, per l'ultimo dialogo nel primo flashback, se vuoi una teoria assurda XD

Nel vedere Tony che solleva il viso di Peter e lo guarda in quel modo mi si è bloccato il respiro. Madò (ma quanto è trash questa recensione?)
Non capisco cosa sta succedendo, è tutto così angst, voglio sapere e tu in questo capitolo non mi dai risposte - e ci credo, visto che siamo all'inizio. 
Con l'ultimo flashback scopriamo che ci sono stati quei cinque anni di vuoto, per Peter. Mi piace un sacco quando affronti questo argomento, lo fai benissimo e gli dai un sacco di profondità **

Bene, HO BISOGNO DI SAPERE. Spero di leggere presto il prossimo capitolo perché devo capire. Devo. C'è una perdita, perché ne parli all'inizio, e penso che questo sia un dettaglio fondamentale, e pare che Peter non voglia parlarne con Tony. E quindi sì, arrivata alla fine sono ancora convinta della mia unica teoria: Bruce è lo psicologo di Peter. 
Consapevole di quanto facciano pietà le mie teorie, ti ripeto che ho amato questo prologo e di conseguenza mi metto in attesa del seguito - o di altre storie, basta che mi dai la mia dose settimanale di Tony e Peter <3

Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
04/06/20, ore 09:35
Cap. 1:

Buongiorno cara! Come resistere ad una storia che porta il titolo - modificato - di una canzone di Mannarino? Non si resiste, ecco come.
Siccome sono una pippa a Cluedo, le supposizioni le lascio fare a chi è capace - non io, quindi - e mi limiterò ad attendere il prossimo aggiornamento per capire u.u
Allora, mi conosci, sai che è una modalità che utilizzo molto anche io quella dell'alternanza presente-passato, e anche qui ti dimostri tanto tanto più brava.
Da quando ti ho incontrata non riesco più a pensare a Tony e Peter con altre persone e men che meno come entità separate. Nessuno come te riesce a farmeli amare insieme, in questa coppia che a volte risulta disfunzionale perchè Peter è un ragazzino timido e insicuro e Tony un adulto sicuro di sè e parecchio arrogante e la cosa che mi viene da chiedermi è come diavolo facciano a stare insieme (ndr: io non sono una grande fan de "gli opposti si attraggono", con me non ha funzionato proprio per nulla 'sto detto), poi però apro una qualunque delle tue storie e allora penso solo "diamine, sono perfetti."
E qui non è diverso. Apro la storia e subito vengo buttata nel mezzo alle infinite paranoie (peter, tesoro, non sai quanto ti capisco) di Peter che però questa volta tentenna solo un pochino, poi prende in mano il coraggio (diamine ragazzo, sei un Avenger!) e butta lì con nonchalance che devono parlare e non di una cosa a caso, no, devono parlare di loro! Bravo ragazzo, siamo tutti fieri di te! Anche se Tony si trova con le spalle al muro (e mi aspetto una reazione).
Adoro il ruolo che hai lasciato a Banner. Bruce è uno dei miei personaggi preferiti (forse perchè sotto sotto mi ci riconosco: molto calma e tranquilla normalmente, se mi si chiude la vena impazzisco) e mi piace come sia sempre dolce con tutti, con una parola sempre a proposito (Mr.Stark, dovrebbe ogni tanto prendere esempio, lei che chiacchiera a vanvera un giorno sì e uno anche), una specie di zio premuroso ecco.
Stilisticamente parlando, tu sai quanto io mi sia innamorata del tuo modo di scrivere che è sempre corretto e scorrevole e morbido, che racconta di cose profonde con una delicatezza estrema senza però lasciar spazio a fraintendimenti. Ora sono proprio curiosa di vedere dove porterai noi e Peter e Tony, con questa tua nuova avventura.
Un bacio grande e a presto, la tua L.

Recensore Master
03/06/20, ore 01:44
Cap. 1:

Cara Myricosa Pistacchiosa,
giungo di notte perché ho visto ultimo spettacolo moderno, Miami Vice, mentre ultimavano una ferrovia… o forse no, questa è un’altra storia. Si respira una forte carica di angst in questo capitolo troppo breve. C’è Peter che non riesce a godersi la presenza di Tony. C’è un non detto che quest’ultimo non dovrebbe captare e, invece, capta, perché il sesto senso è infame, cara cosa. Ci fa capire quando le cose non vanno e Peter non sa mentire, sebbene ci provi con tutte le sue forze. Non sappiamo ancora cosa significa quel “di noi” che il ragazzo dice, ma sappiamo che Tony ha compreso e che parliamo di perdita, un terreno molto ic e molto legato al personaggio di Peter Parker anche canonicamente. Il suo essere Spiderman non è forse legato indissolubilmente alla morte del mite e bravo zio Ben, crudelmente scomparso? Anche qui c’è una perdita, una che ha reso gli Avengers più distanti.

Lo dico perché nel flashback in cui compare Banner (a proposito: amo che tu lo inserisca così spesso, perché è un bel personaggio, fondamentale) si percepisce l’esitazione di Parker. Si dirà che l’intelligente vendicatore del Queens chiede sempre scusa e permesso e si sente fuori posto ovunque, ma il riferimento ai cinque anni ci fa chiedere se viaggiamo sul binario del canone per quanto concerne Tony o meno. Qual è la perdita di cui parla Peter, qual è il segreto che nasconde a Tony? Quando Parker va da Banner c’è un sottile e tangibile velo di nostalgia che permea il testo, un qualcosa di non detto che ci fa percepire l’esistenza di un dolore palpabile. Il Peter che va a trovare Banner è un sopravvissuto, ma è lì per uno scopo – lo dici chiaramente quando fai capire che non è passato per un saluto, ma per un altro tipo di richiesta.

Molto bella è ovviamente anche la caratterizzazione di Tony. Su quella di Peter, sai che amo come lo rappresenti perché ne cogli i due aspetti, forza e sensibilità, umanità e intelligenza. Tony ha una mente più affilata e decisa (non sarebbe a capo delle industrie fondate da Howard, altrimenti) e hai costruito un legame in cui la maturità di Spiderman (più responsabile di un giovane uomo coetaneo) si fonde con l’irriverenza del genio sempre con la mente persa a inventare. Lo scambio di battute tra i due, inoltre, sottintende un passato, un sostrato fatto di abitudini e discussioni già fatte – e questa è un’altra cosa che, decisamente adoro. Quando Tony lo incalza si percepisce l’headcanon, il fatto che tu li abbia studiati talmente a fondo che con uno scambio di battute contenuto hai aperto un mondo anche a chi non abbia mai letto di loro, come lo scivolare sulle responsabilità che ci dà l’idea di assistere all’ultima di una serie di discussioni. Sento l’angst, però, co’. Lo percepisco come un rabdomante percepisce l’acqua. Cosa devo aspettarmi da questa storia bella anche solo dal titolo che foneticamente risulta perfetto? Non lo so, ma te dico te possino e ti avverto che pure stavolta t’ho lasciato na shot.
Notte <3
Shyrycosa Camacha Elisonda Libeccia

Recensore Master
02/06/20, ore 20:05
Cap. 1:

Ciao!♥
Tesoro mio, tu mi incanti.
Io non so davvero che cosa dire davanti a questa opera, io l'ho riletta tre volte e ogni volta mi sembra più bella.
Fai venir voglia di non pensarla come un headcanon ma che fosse parte della trama originale, perché rendi queste introspezioni meravigliose, e poi io credo di amare alla follia questo modo che hai di scrivere quando la tua mente inizia a fondersi con lo spirito, con la tua dolcezza e il tuo amore verso questa coppia e verso i personaggi che proprio si tocca in modo palpabile e arriva come una secchiata d'acqua in pieno viso credimi, e ti vengono fuori certe cose tanto poetiche, ma non una poesia normale, una poesia che non annoia, non fa pensare a qualcosa di classico, di troppo grande, ma al contrario ti porta in questa ottica moderna di un fandom che da molti è sottovalutato per le tematiche trattate, questa storia è scritta da una Nicholas Sparks che rende l'amore molto più credibile per noi comuni mortali, tu scavi in loro in un modo così semplice eppure tanto profondo che ti viene voglia di vederti tutti i film, non so bene come spiegarti, ma ti dico che mi sono sentita molto leggera, l'unica cosa pesante era il cuore, le tue parole specie i due periodi iniziali mi sono andati direttamente lì durante la lettura.
Questa storia è il senso dell'amore verso la vita e le persone che te la colorano, niente di più e niente di meno.
Sai, amo molto il tuo Peter. Perché ha inglobato tutto quello che la vita gli ha messo davanti e ne ha fatto tesoro, e ha trovato in Tony il luogo adatto in cui custodirlo, e lui di rimando si gode tutto questo oro metaforico assimilandone i lati migliori, e lo veglia, questa è l'immagine che mi hai dato di loro due.
Io vorrei riportarti le frasi che mi hanno colpita di più, se mi permetti.
'Lo divide in tanti piccoli fili di nervi e sangue. Stilettate nel petto e nel cervello, che fanno male, ma anche dannatamente bene.'
Qui io vedo la voglia di stare insieme, lasciarsi andare, vivere senza freni quel meraviglioso sentimento che è anche una prigione, vedo un mare di parole nascoste dietro 'difficile', vedo una nube di frasi e di concetti che premono e fanno a botte per uscire dal cervello alla bocca, ma ance tanto pesanti da pronunciare tanto che lo stesso cervello potrebbe andare in tilt se uscissero da lì, vedo la paura, l'impotenza, e da quel tocco delle mani, da quel bacio, io vedo tutto l'arcobaleno. E come ignorare l'accenno allusivo alla mitica citazione 'Da un grande potere derivano grandi responsabilità'. Non ti sfugge proprio niente.. Tony è divertito dal suo essere impacciato, addolcito dalla sua tenerezza e impaziente e infastidito dalla sua reticenza, e io non aspetto altro che andare avanti con questa storia.
Nei ricordi che ci riporti si evince tutta l'umiltà di Peter.
E capiamo anche che Tony non è solo un ostacolo, è un limite bello e buono che esiste dentro di lui, perché non riesce a parlare apertamente a se stesso, né a lui, né a nessun altro di lui.
Tesoro mio, i miei complimenti vivissimi.
A presto!♥

Recensore Master
30/05/20, ore 22:16
Cap. 1:

Ciao cupcake! *-*
Ma tu mi salti fuori così con queste cosucce ed io come faccio?
Che poi, sei in grado di farmi sputare polmoni dal ridere con storie tipo l'amatriciana, e poi in 0,2 secondi mi importuni i dotti lacrimali con una cosa così...
Non so perché, ma ho come il presentimento che il Tony che c'è nella stanza di Peter non sia il "vero" Tony, ma sia o una specie di robot con la sua coscienza. O magari Tony preso dal passato?
Comunque sia, prevedo fiumi di lacrime nel prossimo capitolo, roba che faccio strabordare il Lambro qua vicino.
Ma magari mi sto sbagliando di grosso e mi stupirai con un fluff oltre l'immaginabile.
Beh, in ogni caso sono curiosissima e non vedo l'ora di leggere cosa avrai in serbo per noi.
Ahahahah comunque mentre leggevo "questo è stato ambientato nel passato e questo nel futuro" ho subito pensato "questa ci sta perculando come l'ultima volta" xD che malfidente che sono.
Che dire... sei sempre una garanzia, tesoro, ed io non vedo davvero l'ora di leggere il seguito <3 ti mando un abbraccio gigante e ti faccio ancora complimenti per questa piccola perla!
Eevaa

Recensore Master
30/05/20, ore 14:04
Cap. 1:

Ciao mia cara Miryel ^^

Sono felice di essere riuscita a tornare a leggere le tue storie, soprattutto le avventure e le riflessioni nel quale immergi Peter e Tony; come avrai capito mi sono entrati nel cuore grazie alle tue creazioni ^^.
Ero partita con l’intenzione di proseguire la raccolta di OS (a cui tengo!), ma mi sono imbattuta nel prologo di questa long, quindi ho pensato di passare prima qui e poi proseguire le mie vecchie letture sul tuo profilo.
Ormai mi è sufficiente che Peter, Tony e il loro legame siano protagonisti per essere felice; sono sempre contenta di ritrovare le loro caratteristiche tra le tue righe, vengono sempre descritte in modo molto emozionante e toccante, il genere introspettivo è senza alcun dubbio il tuo cavallo di battaglia.
In ogni occasione si ha l’impulso di abbracciare Peter, fa troppa tenerezza la sua insicurezza che lo porta persino a credere di non meritare affetto; vive con l’ansia costante di perdere le persone a lui care e questo sentimento viene accentuato nel caso in cui il rapporto che lo lega ad una persona sia forte e preponderante, è questo il caso di Tony.
Per quanto riguarda Tony, hai “giocato” molto bene con la sua personalità; hai creato il giusto equilibrio tra la forza del suo carattere (che a tratti sfiora la freddezza) e l’affetto che prova per Peter che stimola sprazzi di dolcezza attraverso i gesti. I gesti restano i protagonisti privilegiati dei loro “non detti” da parte di entrambi; Peter cerca conforto tra le braccia di Tony, benché sia lui a provocargli un dolore dolce e amaro allo stesso tempo; il ragazzo vuole fermare il tempo “qui ed ora”, gli è sufficiente la presenza di Tony, poiché teme a cosa potrebbe portare una svolta radicale nel loro rapporto. Tony, grazie alla sua razionalità, coglie i tormenti del giovane, vede oltre i suoi occhi, vede il suo cuore, probabilmente perché, essendo anche il suo cuore innamorato, non fa alcuna fatica a cogliere cosa Peter si porti dentro; Peter ha sfondato un po’ la sua razionalità, ha già fatto breccia nel suo cuore e in parte sembra che anche il ragazzo si sia accorto che Tony non sia del tutto all’oscuro di ciò che Peter prova per lui.
Per entrambi si avverte un amore tormentato, tra i due hai posto l’accento sul tormento interiore di Peter solo perché i suoi pensieri sono stati protagonisti di questa prima parte. Credo che questo amore sia diventato un tormento più interiore, piuttosto che reale, dal momento che entrambi sono fermamente consapevoli delle differenze - di carattere e di vissuti - che albergano tra loro, ma c’è un impedimento concreto alla loro relazione, è un muro che hanno creato tra loro con i loro timori - per Peter con la sua evidente insicurezza è più facile coglierlo, per Tony è un pochino più celato dietro la sua corazza emotiva -.
Anche in occasione dei flashbacks hai interpretato molto bene la personalità di Peter (e chi se lo aspettava che la piccola fiammella di amore che tempo fa era nata nel mio cuore per questo personaggio si sarebbe trasformata in un incendio grazie alle tue storie ^^”), si sente perennemente di troppo, fuori luogo, misura la più piccola parola che esce dalla sua bocca.

La trama di questa storia infonde tantissima curiosità! Io sono felice di averla iniziata dal principio della sua pubblicazione, così ho modo di seguirti passo passo, anzi non vedo l’ora di leggere la seconda parte. Nell’attesa inserisco la storia tra le seguite ^^.

Se non fosse ancora sufficientemente chiaro, lo ribadisco, mi piace tantissimo come narri e adoro i temi che affronti <3

A presto, cara!
Un grande abbraccio
-Vale

ps. Il titolo mi ha stesa, una serenata d’amore non esplicitata, è così da loro! *.*

Recensore Master
30/05/20, ore 09:59
Cap. 1:

Ohohoho, cosa abbiamo qui. Musica, introspezione, angst… cosa può fare se non conquistarmi a cuore aperto?
Penso che questa storia, questo capitolo che ho appena letto, sia una delle cose più tristi mai uscite da mano tua, e questo è dire tutto considerando i precedenti. Già solo l’enfasi sulle lacrime dà al loro dolore un’aria plateale, conoscibile, e molto più certa e vicina. Sono molto vicini Parker e Stark, come mi sono abituata a vederli e conoscerli e amarli. Ma allo stesso tempo la comunicazione è difficile, spesso frammentata. Anche quando Peter riesce a parlere con Tony non dice specificamente di cosa – di noi, voglio parlare di noi – senza però sapere cosa tutto questo nasconda.
A tal proposito trovo interessante l’aspetto per cui Peter Parker, questo qui almeno, rifugga dalle responsabilità. Dopotutto non è forse quella una delle citazioni più famose di tutti i tempi,legate proprio alla figura di Spiderman? Da grandi poteri derivano grandi responsabilità? Quelle stesse responsabilità che invece il giovinetto Parker sembra voler glissare, proprio perché in certi casi diventano una condanna, un fardello su un corpo già sufficientemente tormentato.
La caratterizzazione di Tony è veramente splendida, penso che qui sia uno dei suoi momenti in cui brilla di più e si presenta con maggior classe e affidabilità. Da quello che ho capito siamo in quel di Endgame? Beh, si sente. La dignità, il peso degli anni che Downey Jr portava con tanta classe in quel film arricchiscono questo Tony Stark come ornamenti regali. Qui più che mai, voglio un Tony nella mia vita, che mi tiri su negli sconforti e in ambasce.
Anche Banner mi ha fatto sorridere. Adoro quando nelle tue storie compaiono gli altri Avengers – mi manca molto Natasha, sono curiosa di (ri)vederla – e il linguaggio utilizzato da Banner è come una copertina calda in una notte particolarmente gelida.
Onestamente non so cosa aspettarmi, dalla confessione in arrivo. La mia mente più semplice vorrebbe pensare a un cancro, a una malattia, a qualcosa di questa risma, ma non si sa mai. Non hai forse sorpreso tutti l’altra volta? Ah, e poi complimenti per avermelo spiegato che non ci arrivavo.
Per quanto riguarda la trama e il suo segreto, quindi, io rimango in sospeso e preferisco evitare le congetture. Sorprendimi, chu~
Infine mi complimento con te con la sola idea di prendere una propria vecchia storia e rielaborarla, è qualcosa che tutti (io compresa) vorremmo fare ma non facciamo mai.
Un abbraccio enorme
Lady R

Recensore Master
29/05/20, ore 23:53
Cap. 1:

Anche se il prologo non permette di capire cosa succederà o sia successo, l'angst già si sente. :3
Mentre leggevo ho pensato che Tony è incredibile (e ho appena guardato Infinity War ridendo ogni volta che compariva Iron man perché pensavo a l'uomo 'de fero') e poi che 'spero' che Peter non sia andato a chiedere a Banner consiglio su come approcciarsi a Tony, perché se no casca male! ^^'
Ipotesi, mh, se la scena con Tony è al presente e quella con Banner è al passato, c'è stato il Blip e se Peter è tornato c'è stato anche il secondo schiocco... in qualche moro sono riusciti a riportare in vita Tony?
No eh? Oh, io ci provo. >.<
A parte la vena angst, comunque, la prosa è bella e rilassante. In effetti tovo che infonda quella serena malinconia che deriva a volte dai ricordi.
Attenderò il prossimo capitolo. ^^
Intanto, però, ti segnalo che ti è sfuggito un accento: "ancóra" per àncora.
A presto. ^^

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