Recensioni per
La morte è la curva della strada
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 74 recensioni.
Positive : 74
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/11/20, ore 17:11

Ciao! Torno su questa raccolta in occasione dello scambio a catena. 
Nel corso dei capitoli, ho sempre apprezzato i tuoi accenni all'ambientazione di fondo; essa cambia leggermente a seconda del personaggio trattato, e tuttavia resta labile, sfumata, dai contorni vaghi – come si addice, del resto, alla dimensione senza spazio e senza tempo dei tuoi racconti. 
Qui, però, ho avuto la sensazione che ci fosse un qualcosa di più: come un labile scorcio sulla condizione di queste anime che si trovano aldilà
L'ho percepita in passaggi quali: "Sulla curva della strada, i tratti di un viso sono soltanto ricordi sbiaditi e abitudini tenui.", od "oltre la curva della strada ogni persona ha i propri silenzi con cui fare i conti.". 
Non credo di essermi spiegata a dovere, perdonami XD
Benché il colore dei capelli fosse sufficiente a svelare l'identità del ragazzo, non sono riuscita subito a capire di chi si trattasse; è stato a quel "Lui non è solo un fratello" che ho realizzato appieno. 
Che i gemelli – specialmente quelli omozigoti – godano di un legame tutto particolare è fatto noto, e Fred e George ne sono l'esempio più calzante: nell'arco di sette libri, le volte in cui uno compare senza l'altro si contano sulle dita di una mano.
Fra le morti provocate dalla battaglia di Hogwarts, quella di Fred è stata sicuramente una delle più dolorose, soprattutto se vissuta dal punto di vista del gemello rimasto; non mi sarei stupita affatto, nel caso in cui quest'ultimo avesse segretamente rimpianto di non essere perito a sua volta. 
Trovo che il desiderio – quasi rabbioso – di Fred assomigli molto a necessità, e che sia pienamente coerente col tipo di rapporto intercorrente fra lui e George. 
Complimenti, come sempre! 
A presto, 
Irene 
 

Recensore Veterano
01/08/20, ore 19:09

Oh, quanto mi era mancata questa raccolta!
Avrei voluto non finisse mai, ma il fatto è che ho talmente tante tue storie che voglio recuperare, che non potevo trascinarla ancora per le lunghe e così... eccomi!
Sarà che è trascorso del tempo da quando mi sono immersa per l'ultima volta fra le tue parole, sarà che qui ti sei davvero superata, non so, ma questo capitolo è stato un pugno dritto allo stomaco .

Innanzitutto, mi era mancata la tua delicatezza (sì, ho appena collegato "pugno allo stomaco" e "delicatezza", hai questo potere!): pur sottolineando la tragicità di queste esistenze stroncate troppo prematuramente (qui richiamata come infanzia impigliata nella risata) , di attese e dolori strazianti, quello che resta - sempre, in sottofondo - è questa dolcezza soffusa, come nel caso in cui fai riferimento all'attimo stesso della morte di Fred, a quello "spettro dell'ultima risata ancora impresso sul volto", e a quell'ultima esplosione che non gli ha spento i colori, non lo ha spento del tutto, ma lo ha catapultato lì nella curva, dove non può che attendere.

Ed è stato meraviglioso - e straziante assieme - come tu abbia saputo amalgamare il dramma dei gemelli a quello dei Malandrini, di Sirius e James, semplicemente mantenendo il punto di vista di quest'ultimo.
James non conosce Fred, ma - nella curva - non serve. Lì, più che i volti, si riconoscono le persone da altri dettagli - il nero dei polsi, gli occhi persi lungo binari che non si possono, non si vogliono percorrere e nei silenzi.
James non conosce Fred, ma ne intuisce il dolore e, assieme, la speranza, la speranza che quei binari restino vuoti ancora a lungo, ancora per tanto, tanto tempo; non importa quanto sia faticoso attendere, è meglio sapere che quelli che abbiamo abbandonato possano ritrovarsi oltre la curva solo dopo un'esistenza lunga, piena e felice - non prima!
C'è questa parte, in particolare, che ho amato:
《“Non capisci. Lui non è solo un fratello”
James si guarda le mani: da quando ha camminato accanto a Sirius, l’ombra pesa un po’ meno.》

È come se, in un singolo scatto, tu avessi immobilizzato le fasi a cui si va incontro, nella curva.
L'attesa, la solitudine (perché - finché non ci si ritrova nella luce con le persone giuste è come essere davvero soli) e, infine, il peso di quell'attesa e di quella solitudine che ci abbandonano: è successo a James e Sirius e succederà anche a Fred e George di ritrovarsi, perché i fratelli non si smarriscono mai. Ma, prima, c'è questa attesa infinita, sia di chi va vi e sia di chi resta - ed è in questa attesa che sembra dilatarsi in eterno, è in questa separazione improvvisa che risiede tutto il dolore.
Io, come sempre, mi ritrovo a corto di parole, dopo aver letto qualcosa di così bello e - ancora - non posso che ringraziarti.♡

Recensore Master
25/07/20, ore 12:18

Ciao, Greta.
Mi sono presa un po' di tempo prima di tornare tra queste pagine.
Non so se ricordi, ma ti avevo detto di aver letto questo capitolo appena pubblicato. Forse è troppo per me, proprio non lo so, perché il rapporto tra i gemelli è sempre stato uno di quelli che mi ha rapita di più e, di pari passo, la loro separazione – i loro binari paralleli – credo sia stata il risvolto di trama che mi ha colpita di più e che, a pensarci, trovo sia il più devastante tra tutti – limitatamente alla realtà cartacea della saga, ovviamente!
Sei stata bravissima a descrivere Fred senza citarne il nome neanche una volta: non usciamo mai dal punto di vista di James, che non sa ma intuisce, e il dolore di Fred, la sua anima spaesata, non è che un riflesso filtrato da altri occhi – e forse è meglio così, sarebbe stato troppo calarsi in lui e in quello che deve aver provato lì, su quella curva, in mezzo a quella luce, senza l'altro se stesso che non è un semplice fratello.
Più di ogni cosa, più delle mani annerite e della giovinezza incastrata in lui, quello che mi ha emozionata e al tempo stesso fatto male (proprio come quando leggo di lui nella saga) è questa separazione, questa consapevolezza che i gemelli – così uniti, così una sola cosa – siano condannati a esistenze separate. E lo credo bene, benissimo, che tutti quegli anni che li hanno visti divisi Fred li abbia trascorsi in attesa: da un lato sperando di non vederlo arrivare presto, dall'altro immagino sperando che il tempo trascorresse in fretta.
I fratelli trovano sempre la strada. Una frase bellissima, che detta da James è ancora più forte emotivamente. Lo credo anche io, e mi piace credere che si ritroveranno lì, su quella curva, e allora andranno avanti insieme, verso la luce.
Mi hai emozionata tantissimo.
A presto!

Recensore Master
16/06/20, ore 13:13

Arrivo con un ritardo spaventoso, ma ho concluso giusto un'oretta fa l'orale di un esame bello grosso durante il quale mi ero imposta di non leggere nulla che potesse turbare il mio precario stato mentale, ma adesso ho l'adrenalina ancora in botta, quindi sono una donna forte in grado di affrontare questa recensione.
Bugia, Em, bugia. Okay lo ammetto, non sono per niente capace di non commuovermi davanti ad una perla simile: è praticamente la raccolta delle morti potteriane che mi hanno distrutto i canali lacrimali e che mi hanno fatto innaffiare i libri senza alcun ritegno.
Mi hai fatta crollare già nella seconda riga, a quel "infanzia ancora impigliata nell'ombra della sua ultima risata", che è una frase di una drammaticità e di una poesia dirompenti, quel genere di parole che ti tolgono il fiato lasciandoti lì a boccheggiare impotente con gli occhioni spalancati.
Capita spesso di leggere storie riguardo a come George ha affrontato il dolore della perdita di Fred (forse più di vederne, perchè per ragioni di conservazione della mia salute mentale evito spesso di leggerle) e anche io ho letto qualche drabble sui Malandrini che accolgono il gemello, ma questa è diversa: non c'è quell'assurdo "bella fratello, andiamo a fare casino" che si vede spesso, quasi come se quello che si è lasciato indietro fosse stato dimenticato in tre secondi. C'è il dolore, la rabbia di Fred e la sua preoccupazione per il gemello da cui è stato ingiustamente e bruscamente separato, la frustrazione all'idea di non poter essere con le persone che ami, cioè tutte quelle reazioni umane (anche se forse qui bisognerebbe parlare di spiriti, ma passami il termine più concreto) che anche quando sono strazianti sono belle da leggere perchè incredibilmente vere.

James è stupendo, veramente fantastico e questo mi fa venire ancora più voglia di mangiarmi le mani al pensiero di che padre incredibile sarebbe stato per Harry (grande Em, butta benzina sul tuo fuoco sentimentale, oh potente maestra di self-care). Credo che si sia comportato nel modo giusto con Fred: non l'ha pressato, gli ha semplicemente parlato a cuore aperto (il dettaglio che da quando Sirius, che è suo fratello argh il mio cuore, si è unito a lui l'ombra pesa un po' di meno merita il titolo di massimamente poetico sappilo...sappilo e pentiti per il sigulto da animale ferito che mi ha fatto emettere XD), lasciandolo poi solo con i propri pensieri. Alle volte fa bene lasciare in pace qualcuno, evitare di stargli addosso con gli incoraggiamenti perchè siamo umani, abbiamo paturnie e pensieri che a volte dobbiamo riuscire a processare prima di essere in grado di esporre ad alta voce.

Niente, chiedo perdono per questa...questa qualunque cosa sia (forse lo sfaso di una studentessa sull'orlo della follia) e ti rinnovo i miei complimenti perchè ogni capitolo di questa storia è sì un colpo al cuore, ma anche un piccolo e prezioso gioiello che, quando una volta assimilato, so mi ritroverò a leggere di tanto in tanto con piacere.
Un abbraccio,
Em

Recensore Master
07/06/20, ore 00:20

Ciao, Greta!
 
I miei cari amici Nargilli sono qui appostati sulla spalla che mi guardano finalmente soddisfatti per essermi lasciata alle spalle futili incombenze quali gli esami per arrivare finalmente qui da te e da Fred. Si sono però intristiti nel sapere che siamo ormai in dirittura d’arrivo e il prossimo sarà l’ultimo capitolo, per ripicca mi hanno un po’ spezzata nel leggere questo capitolo.
 
La morte di Fred credo di non essere mai riuscita a superarla, rileggere la saga ed arrivare a quella parte significa iniziare a piangere senza ritegno come la primissima volta: capirai allora con che stato d’animo mi approccio a scrivere questa recensione… Motivo per cui per l’ennesima volta ti lascerò un commento più emozionato e singhiozzante che altro.
Non me l’aspettavo, questa morte, ed è stata esattamente come rivivere la lettura dei Doni della Morte e trovarselo davanti morto, senza preavviso, una vera doccia ghiacciata.
L’immagine delle mani interamente nere di Fred è terribile: urla tutta l’ingiustizia di questa vita troppo giovane strappata troppo presto alla vita, di un’anima rimasta senza la propria gemella e che deve imparare a convivere con un mondo in cui l’altro non c’è ancora – in cui non deve arrivare prima di una vita intera – e il peso di sapere che l’altro è rimasto indietro solo. Credo che questo sia proprio il motivo per cui, tra tutte, la sua è sempre stata la morte più inaccettabile, per me: perché erano sempre stati due, e ora si ritrovano ad essere un uno smarrito, un uno che non ha senso, e il loro era un legame tale da rendere ancora più difficile elaborare il tutto. Perché ci sono i fratelli persi e ritrovati, ci sono quelli che si scelgono, quelli che crescono fianco a fianco, ma essere gemelli forse è ancora più profondo, in alcuni casi, e va oltre la comprensione.
Infinitamente bella è l’immagine che vede ad aspettarlo ai binari James: un po’ perché è forse quello con più esperienza, che li ha accolti tutti e ha mostrato a ciascuno la strada, preparandoli ad affrontare la curva, un po’ perché anche lui sa cosa significhi lasciare indietro i fratelli e anche qualcuno di ancora più visceralmente tuo. Forse anche perché è il Malandino che vedo più affine ai gemelli.
Eppure c’è a luce anche per noi, nel finale, perché Fred a suo tempo capirà e imparerà che non lo smarrirà mai, così come George non perderà mai lui: ed è una scena così bella, così bella da far male, perché non sarebbe nemmeno dovuto esistere il pensiero che loro si possano smarrire (ecco, tornano i Nargilli ad appannarmi la vista).  
 
Come sempre non posso che ringraziarti per averci regalato questa raccolta: è bellissima in ogni suo singolo capitolo, in ogni immagine e in ogni metafora. E fa male, forse, ma pian piano il nero del dolore per loro si dissolve anche dalle nostre mani leggendoti.
 
Un abbraccio e a presto,
Maqry

Recensore Veterano
30/05/20, ore 15:46

Eccomi di nuovo ad una delle tue storie!
Questa raccolta è entrata di diritto nell'Olimpo delle storie da me preferite in assoluto per il talento, la cura e la bravura che hai avuto nel raccontare ogni cosa.
Ti confesso che sin dal primo momento ho un po' sperato che inserisse questo Headcanon con Fred, che colpisce sempre al cuore tutti noi.
C'è il parallelismo tra i Malandrini che cercano un quarto uomo, tra le madri, Lily e Molly, che si "scambiano" la cura dei rispettivi figli ma, se ci penso, non credo di aver mai visto alcun parallelismo tra i padri, ossia tra Arthur e James.
La scelta di inserire proprio lui - il primo Malandrino a morire ma anche un padre, un fratello - è stata vincente e sono d'accordo con te che James è perfetto per essere una sorta di Virgilio dell'Aldilà. Nel caso di Fred, poi, l'ho trovato particolarmente adeguato, nonostante non lo avesse mai conosciuto prima, per il fattore età. Fred muore a vent'anni, così come James è morto a ventuno e, anche se raggiunto dalla moglie, sono tanti gli affetti che ha lasciato indietro. Uno su tutti: Sirius, il fratello che ha aspettato sulla curva della strada.
Tra i fili rossi della tua storia c'è l'idea del rimpianto che appesantisce i polsi e forse, mai come in questo capitolo, sono stati pesanti. Se per James e Remus c'è lo strazio di aver lasciato i figli che non hanno mai potuto crescere, per Fred c'è quel fratello che non è solo un fratello ma molto di più, una sorta di altra metà di se stesso.
L'immagine di Fred, impaurito, spaventato, con i pugni serrati, è arrivata dritta come un pugno nello stomaco, così stridente dai toni a cui siamo stati abituati a conoscerlo. Eppure, lì, solo senza George, non vedo come altro potrebbe essere.
"I fratelli non si smarriscono mai" è la frase perfetta per tutti i Malandrini, per tutti i personaggi di questa raccolta, in cui c'è sia la fratellanza di sangue (Fred/George, Sirius/Regulus) ma anche quella prescelta (James/Sirius, James/Remus).
Non ho davvero più parole per dirti quanto tu sia brava e quanto ti stimi come autrice. Ogni cosa che scrivi lascia davvero il segno.
Un abbraccio,
Fede
(Recensione modificata il 30/05/2020 - 06:43 pm)

Recensore Master
30/05/20, ore 10:33

Ciao! Effettivamente non c'è niente di meglio che iniziare il weekend con il cuore spezzato ahah
Aspettavo l'arrivo di Fred e, proprio per via di quel noto headcanon che circola, ero curiosa di vedere l'incontro con i Malandrini. Tu hai deciso però di "rivedere" la situazione e offrire uno scenario diverso: Fred viene avvicinato solo da James che è l'unico dei tre che non conosce. Secondo me questo taglio, proprio per questo motivo, è stato vincente. Hai saputo infatti enfatizzare la sensazione per cui nella morte la questione di vicinanza e lontananza si annullano e allora "James non lo conosce, ma non importa". Poi, del resto, hai creato un parallelismo splendido tra i due: entrambi hanno perso una parte di sè morendo (sia Sirius che George erano per loro più che fratelli, in fondo) e non possono fare altro che aspettarla. Molto bella quest'immagine dell'attesa di Fred, e ancora di più proprio vedere il lutto e il dolore della perdita anche dalla parte dei morti, che avvertono il senso di solitudine in modo ancora più dilaniante. Ecco, spesso ho letto la separazione tra i gemelli dal punto di vista di George, ma è la prima volta che la leggevo dal punto di vista di Fred invece.
Un'altra cosa che ho apprezzato molto è stato proprio vedere Fred, il gioioso e allegro Fred, non solo oscuro - anche nei dettagli fisici ora che è ombra -, ma anche diffidente e fisicamente immobile.
Mi è piaciuta veramente tantissimo questa parte. Ogni dettaglio calza a pennello e la scelta di far accogliere Fred da James è stata davvero perfetta. È stato l'incontro che non sapevo di voler vedere!
Complimenti di cuore. Questa raccolta è veramente una perla - anzi no, una collana di tante piccole perle.
(Recensione modificata il 30/05/2020 - 10:36 am)

Recensore Master
30/05/20, ore 10:17

Ma buongiorno, cara Blackjessamine!
Devo dire che questo capitolo mi ha lasciato addosso un magone doppio: la morte di Fred è straziante e le parole di James dolorosamente toccanti, io credo, anche perché lui ha la saggezza di chi è già passato per quel percorso e ha atteso un fratello, essendo morto prima di Sirius. Sirius qui non è presente, eppure lo è nei pensieri dello spirito di James. Trovo adatto che sia proprio Potter padre ad accogliere il gemello Weasley: è vero, Sirius o Remus avendo conosciuto Fred avrebbero potuto fungere da virgiliane guide, eppure il fatto di ritrovare James ha un senso diverso. La morte rende distanti le cose terrene, come insegna appunto Dante, e quindi ad accogliere Fred, l’ultimo malandrino (che bell’headcanon <3) c’è il primo dei caduti contro Voldemort. In questa accezione oltre la curva della strada non c’è solamente un uomo che è morto anzitempo, ma un soldato che attende i suoi commilitoni e io questo lo trovo particolarmente toccante.

L’altro elemento forte del capitolo è l’attesa del fratello, che collega James a Fred anche se i personaggi canonicamente non hanno mai potuto interagire per ovvie ragioni. Entrambi hanno sperato che il proprio fratello varcasse il più tardi possibile il velo della morte e entrambi hanno aspettato. Toccante è la riflessione di James, brevissima e intensa, secondo cui la morte pesa meno da quando c’è Sirius, segno evidente di quella nostalgia che lo accompagnato nei lunghi anni di solitudine – c’era Lily, certo, ma Harry, Remus, Sirius e tutti gli altri erano vivi e dall’altra parte e loro già altrove. Mi dispiace terribilmente che questo sia penultimo capitolo perché ho adorato, adorato questa raccolta: hai parlato di ogni personaggio con rispetto e grazia, inserendo dei dettagli che a ogni rilettura offrono spunti nuovi (come le mani nere di Fred). Quindi sì, cominciamo il sabato all’insegna dell’angst, ma è un angst che fa bene all’anima.
Un abbraccio forte,
Shilyss

P.S.
Splendido anche il titolo **.

Recensore Veterano
30/05/20, ore 09:42

Eccomi qua! Come promesso iniziamo la recensione! Non so se arriverò alla lunghezza "Lunga" o "Media," visto che per la mia lunghezza media delle recensioni anche quella definita "Breve" è tutt'altro che sintetica! Ma ci proverò! (Se non altro questa introduzione mi sarà d'aiuto ha ha ha)
Dunque! Mi è davvero piaciuta! Sette brevi racconti che si ispirano ai versi di una breve poesia! Una mossa spettacolare! Davvero, l'idea è stupenda! Mi è piaciuto soprattutto quello in cui Harry ha a che fare con la pietra della resurrezione, davvero, ti rende partecipe di un serio dilemma!
La prima mi ha colpito molto, (allitterazione a parte: "fatto affatto" era carino ma non so se si lasci leggere agilmente) ma ammetto in quell'ambito la mia parziale ignoranza nel mondo del maghetto, visto che non stavo riconoscendo il personaggio! (Mea culpa, chiedo venia!)
Aspetto di conoscere il capitolo finale, spero che ci riservi piacevoli sorprese!
Per quanto riguarda il capitolo 7 beh... i fratelli trovano sempre la strada... magari fosse così anche nella vita di tutti i giorni! Uno dei miei fratelli quasi non ci parla più... senza nemmeno un particolare motivo... boh!
Ma sorvoliamo! Mi piace molto questo stile che hai creato per la tua narrazione, e sono certo che l'ultimo capitolo concluderà alla grande la raccolta di flashfic che hai iniziato!
Ma toglimi una curiosità... i personaggi che vedremo in esso saranno sempre gli stessi? (Sirius, James, Harry,...) O ne includerai anche altri magari meno noti? Così, giusto per sapere... mi piace quando si approfondiscono personaggi che spesso i libri o i film lasciano in secondo piano! Da loro più... peso! Mostra che solo perché un personaggio è posto ai margini di una storia non significa che sia meno importante dei protagonisti per il suo svolgimento!
Innanzitutto ti rinnovo i miei complimenti! Brava, davvero brava! Hai creato un perfetto susseguirsi di brevi ma intensi racconti basandoti su una saga ed una breve poesia... sono praticamente i classici racconti da fare attorno al fuoco le sere d'estate! Dovresti provarci sai!
A presto!