Recensioni per
Inside its chest
di _Il colore del vento_

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/07/21, ore 17:29

Ciao, è stato bello tornare a fare un salto sul tuo profilo e trovare questa raccolta. Per ora ho letto solo il primo capitolo. Me lo sono voluta gustare per bene, e col tuo modo di scrivere ti assicuro che l'ho fatto - eccome. Ho adorato tutto, dai contenuti all'impostazione stilistica. Il testo mi ha catturata con una presa spietata e al tempo stesso leggera, mi sono sentita come se io fossi la preda e lui la tela di un ragno, e quel mostro dentro al petto a un certo punto l'ho sentito anch'io. Ti giuro, avevo le spalle incassate mentre leggevo, come se avvertissi l'istinto di dovermi proteggere, mi hai davvero trasportata altrove, ed è magico. Ho adorato quel continuo gioco di contrasti fra la voce narrante e il mostro, la presenza costante del dubbio che i ruoli si possano rovesciare. E la ripresa nel finale di alcuni versi è stata la parte che ho preferito, dire che mi hanno emozionata è riduttivo - mi hanno incantata. Questa storia sembra una fiaba dell'orrore, mi ha un po'
ricordato uno di quei racconti in cui il bambino che ascolta non sa di essere la vittima, non sa che non è soltanto un gioco. Una lettura terribilmente bella ed evocativa, limpida nella sua oscurità, ipnotica. Complimenti, sei un talento.

Recensore Master
15/06/21, ore 10:35

Ciao, mia carissima Ele ^^

Ho passato qualche minuto a cercare una storia da leggere sul tuo profilo. Ho navigato nell'indecisione perché mi è mancato tanto il tuo stile poetico, quello che ci regali anche quando non lo dichiari. Quindi alla fine sono approdata su un'originale, pur avendo il mondo da recuperare sul fandom ♡

È dura esprimere cosa mi hai lasciato, sicuramente una parte dell'anima (perché non si scrive con tale profondità - per quanto tu sia profonda sempre - se prima non si è fatta esperienza di un tormento) che per quanto mi sforzi di accarezzare con i guanti di velluto le mie parole saranno sempre indiscrete.
È tutto così drammaticamente reale e al contempo simbolico. E fa male, tanto male per me che ti conosco e so quanto tu sia sensibile. Fa male perché un lieto fine non c'è, fa male per cui vorrei solo abbracciarti e non so nemmeno se tutto ciò appartenga al presente o al passato, non so se "i tuoi piccoli granelli di polvere" appartengano ad un tempo recente e siano frutto di malinconia, non so nemmeno se quella polvere sia tornata a pesare sul cuore.
Non mi avventuro in note tecniche non sono di mia competenza, un commento a tal proposito toglierebbe spazio al contenuto e ciò non può e non deve succedere.
Ti ripeto ogni qualvolta mi venga data l'occasione quanto tu sia un'autrice splendida, sei meravigliosa in ciò che scrivi, ma lo sei ancor più in ciò che lasci sulla carta consapevolmente o meno. Sei delicata, sei vera, rimani nella penombra dei tuoi scritti (in ogni tuo scritto), ma in racconti come questi non si può non scorgerti e penare insieme a te.
Sono tormenti personali che hai reso comuni a tutti noi, sono probabilmente lacrime silenziose che per motivi diversi la maggior parte dei lettori condivide. Sai come avvicinare noi a te e tu a noi.
Per conoscerti davvero è buona cosa leggere ciò che scrivi, perché è il modo più profondo e genuino per accostarsi a te.
Non so cos'altro dire per non rovinare ciò che hai scritto, non mi avventuro ad interpretare le tue parole preferisco sentirle nel modo più disponibile possibile ad accoglierle.
Adoro profondamente il tuo stile, quel modo unico e tutto tuo di sfiorare la realtà e oltrepassarla, parlare della realtà senza citarla, concretizzare un mondo effimero ma che si fa sentire più vivo che mai.

Mi capita poche volte di concludere una recensione con gli occhi lucidi e il magone per le infinite emozioni che mi hai trasmesso. Mi torna in mente la frase di Antoine de Saint-Exupéry "L'essenziale è invisibile agli occhi", non so se sia un aforisma da cui prendi spunto per le tue creazioni, ma dopo averle lette ormai da tempo so che è esattamente ciò che le può spiegare al meglio.
L'invisibile e l'essenziale sono ciò che ci regali sempre, cara Ele, in qualunque occasione, ma in poesie come questa che sto commentando un po' di più.

Grazie per regalarci "piccoli granelli di polvere", per condividerli con noi se pur nella sofferenza, ci insegnano a sentirci meno soli ♡♡

A presto!
Un abbraccio immenso
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)
(Recensione modificata il 15/06/2021 - 10:36 am)
(Recensione modificata il 15/06/2021 - 10:37 am)
(Recensione modificata il 15/06/2021 - 10:40 am)
(Recensione modificata il 15/06/2021 - 10:40 am)

Recensore Junior
28/01/21, ore 15:23

Non so come commentare il vuoto che mi si scava nell'anima quando leggo questa poesia e, al contempo, il modo in cui mi riempie.
So che potrebbe anche non avere senso, per te, ma è esattamente quello che sento ogni volta che torno a leggerla. Qualsiasi parola mi sembra davvero inutile, superflua. La tua poesia mi ha scosso e non sono capace di articolare una frase di senso compiuto che possa farti intendere quanto mi sia rimasta dentro. 
Vorrei lasciarti una recensione più bella, più tecnica o forse semplicemente più soddisfacente, ma la verità è che ho paura di sporcare la meraviglia che hai scritto e preferisco starmene zitta, nella speranza che tu comprenda quanto io sia emozionata. 
Grazie per averla scritta, grazie davvero. 

Recensore Junior
08/08/20, ore 19:32

È incredibilmente bello!
Probabilmente un testo che solo in pochi possono comprendere a pieno - beh, ci vuole una dose bella abbondante di sofferenza e oscurità interiore - e proprio per questo interessante.
Mi ha colpita nel profondo, avendo anch'io un terribile mostro personale dentro al petto.
Un mostro che - chi ne ha uno ne è a conoscenza - non si vede a occhio nudo, eppure la sua presenza ci rende irriconoscibili. Un mostro che si diverte a spezzettarci il cuore perchè è la parte di noi a cui teniamo di più.
Perfetta poi la volontà di lasciarlo dormire, perchè si sa che se si risvegliasse potrebbe creare danni incalcolabili.
Il terrore di lasciarsi vincere da lui, prima o poi, è lacerante e qui è reso benissimo.
Ti faccio i miei complimenti per l'egregio risultato!

Recensore Junior
11/06/20, ore 23:10

Ciao!
Cioè pubblichi una storia originale e non mi dici nulla??
Meno male che prima di chiudere, nonostante dovessi ancora prepararmi il panino per il pranzo di domani, sono passato sul tuo profilo!

Allora inizio mettendo le mani avanti. Non capisco nulla di poesia. Cioè mi piacciono, mi sorprendono, ma non le riesco ad analizzare e/o giudicare così come faccio con i testi in prosa.
Quindi perdonami se sarà una recensione scarna e meno dettagliata delle altre che ti ho lasciato.
Fatta questa premessa, ora lascio libero sfogo al mio flusso di coscienza:
Ho sempre pensato che per scrivere poesie non bastasse andare a capo e metterci due sillabe finali uguali ogni due righe. In questo caso vai a capo, ma rime non ne ho viste. Nonostante questo ritengo che quello che hai scritto, mentre lo leggo, scorra via esattamente come scorrono via le poesie (si lo so, poche righe fa ho detto che non capisco niente di poesie e ora sto cercando di definirle, sono un po' confuso anche io).

Mi ha colpito molto la tua abilità nell'usare le parole giuste al momento giusto: un "credo" tra due virgole, verbi talmente azzeccati da sembrare onomatopeici per il testo stesso. "Squarciare", "dilaniare" mi trasmettono una tale violenza, anche solo per come sono scritti, da farmi percepire il senso di dolore e rassegnazione che, penso, volessi far passare.

Credo che ogni essere umano sia passato tramite quel mostro o ancora ci conviva. E chiunque legga quello che hai scritto non può non immedesimarsi nelle tue parole. Magari in modo diverso, magari con meno o più peso, ma sicuramente non può evitarlo.
O per lo meno, io non posso.

In conclusione sono contento di non avere un pranzo per domani. Prima di tutto perché almeno mangio al bar (che fa panini più buoni dei miei) e poi perché mi sono potuto godere queste righe esattamente come, secondo me, vanno lette: non è un testo adatto alla luce del sole e se l'avessi trovato domani probabilmente me lo sarei goduto di meno. Bisogna leggerlo nel silenzio della notte, preferibilmente soli e con una flebile luce di un'abat-jour lontana.

Ok fine del mio flusso di coscienza.
Ora torno quello analitico e razionale: non ci capisco nulla di poesia, ma questo testo mi ha trasmesso qualcosa. E non è forse questo lo scopo di uno scritto, che esso sia una poesia, un poema o un murales?
Quindi ben fatto.
Concludo dicendo che ci vuole molto coraggio per pubblicare qualcosa di proprio. Ora non so se tu abbia riportato sensazioni e sentimenti personali in quello che hai scritto: se non è così brava perché è scritto talmente bene che sembra lo sia; se invece è così complimenti perché, ripeto, ci vuole davvero coraggio.

A presto! :)

Recensore Master
09/06/20, ore 06:16

Buongiorno.
Ricorda sempre che i mostri possono anche essere sconfitti!
Un testo che mi è parso molto poetico, quasi un componimento.
Brava!

Nuovo recensore
08/06/20, ore 22:21

Wow... mi hai messo i brividi ^^ Meravigliosa. Complimenti, davvero ♡