Recensioni per
Surya Namaskara
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 125 recensioni.
Positive : 125
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/01/24, ore 15:06
Cap. 5:

Ciao ♥︎

Torno su questi lidi per continuare il recupero, che bello.

Ma entriamo subito “nel vivo”: Homer non sembra molto contento di vedere Eloise. Non saltella dalla gioia, ecco. Ole capisce chiaramente che i due sono in una relazione, o che comunque qualcosa è in corso, al momento, anche se non sa quanto la cosa sia seria. Alla luce di quanto racconti successivamente, mi viene da pensare che quindi Homer abbia tenuto Ole all’oscuro di quanto successo con la ragazza.

Homer invitato al Lumaclub? Mi sembra perfettamente in linea col suo personaggio, direi.
E torna in dormitorio un po’ turbato proprio da una delle serate con il Lumaclub, e sembra assente, e sicuramente non “il solito” Homer. Ole è turbato a sua volta, non capisce cos’abbia scatenato quella reazione nel suo amico. E finalmente scopriamo cos’è successo: Homer ha baciato Eloise, e in più ha acconsentito ad andare ad un appuntamento senza saperlo. Di sicuro Ole ha fatto il punto quando gli chiede se gli interessa Eloise, ed è giusto che Homer ci rifletta, più che altro perché non è giusto illuderla o prenderla in giro fingendosi interessato solo per educazione o perché non si sa come dire di no. Ole mi sembra chiaramente poco convinto, più che altro perché Homer non ha mai manifestato interesse per Eloise prima… Pensavo la prendesse “peggio”, nel senso che reagisce in modo piuttosto razionale. Non che mi aspettassi scenate da lui, ma comunque è stato diplomatico.

La scena finale mi è piaciuta molto, c’è un non-detto che fa male e sono curiosissima come al solito di vedere come si evolveranno le cose, sia nel passato sia nel futuro. Mi mancano solo due capitoli e chi ci crede?

A prestissimo ♥︎

Recensore Master
10/04/21, ore 23:11
Cap. 5:

Ciao carissima,
eccomi a proseguire con questa storia. Anche io mi scuso, l'ho cominciata veramente da un sacco di tempo ma spero, pian piano, di riuscire a recuperare i capitoli rimanenti.
Ma intanto cominciamo con questo perché ero rimasta con quell'adorabile di Eloise (faccina che vomita) che aveva improvvisamente interrotto la giornata di addio (arrivederci in realtà) fra Ole e Homer.
Dici che la prima parte è troppo raccontata? Devo dire che, dal mio punto di vista, oltre a quello che avviene mi sono proprio arrivati pesantemente i sentimenti di fastidio di Ole che è talmente irritato da questa intrusione da rischiare di rimettere il pranzo ma anche la completa invidia di Eloise per essere stata messa da parte in una giornata così importante mentre Homer, al momento, sembra non pervenuto dato lo shock di essersi trovato improvvisamente tra due fuochi.
Ole avrà anche qualche esperienza per capire le aspettative di Eloise ma dovrebbe focalizzarsi un pochino anche su di sé, perché è cotto a puntino e ancora non lo sa o non lo vuole sapere.
Nel passato mi è piaciuto come tu abbia mostrato la crescita del rapporto fra Ole e Homer, i punti che hanno in comune e quelli dove le loro vite divergono enormemente e ho molto apprezzato anche i particolari sui loro studi. Chiaramente la calamita per le attenzioni Homer Landmann (ma ora che ci penso, il cognome è casuale o proprio per il fatto che ha sempre girato con i genitori è un po', parafrasando il significato letterale, l'uomo del mondo?) con i genitori di quel calibro non poteva che essere desiderato da Lumacorno per la sua collezione e, com'era facile aspettarsi, Ole non è stato preso molto in considerazione (mi aspetto che Loras non sappia neanche come si chiama, un po' come Ron insomma).
Posso dirlo? A Homer gli avrei tirato una testata per quella faccenda di Eloise, ti avevo già anticipato precedentemente che non mi dava solo vibrazioni positive ma qui, argh, mi ha fatto proprio innervorsire. Non tanto per la sua tontaggine per non essersi accorto dei sentimenti di Eloise che, in tutta sincerità, se si fosse presa una bella tranvata non mi sarebbe troppo dispiaciuto ma per la sua totale noncuranza dei sentimenti di chi gli sta attorno, Ole compreso. Ti giuro, lo avrei preso a sberle, un po' per quel ero triste, lei mi ha lusingato e allora l'ho baciata ma soprattutto per quel non lo so se mi piace. Altroché cuscino, una pizza in faccia ci voleva XD
Ogni parola che usciva dalla sua bocca non faceva altro che complicare la sua situazione, cioè pure Ole si è reso conto di ogni cosa... in effetti è quasi comico che un ragazzo così brillante possa proporre di fare un'uscita a tre per tamponare un apputamento che non vuole... a meno che non volesse vedere il suo migliore amico (?) morto per mano di una brunetta inviperita.
Ole mi ha fatto tanta tenerezza perché si è ritrovato, suo malgrado, ad essere confessore di una cosa che lo ferisce molto: le risposte che vorrebbe dare al suo amico ma che non espone sono talune lapalissiane e, come dire, il pensiero finale che Homer fa in modo che la sua empatia recepisca è stato ovviamente un bel pensiero ma da paraculo senza euguali perché, intanto, Eloise se l'è baciata e ha combinato davvero un bel casino: nelle aspettative della ragazza e nell'animo di Ole che quando è agitato gli si ripropone il cibo (ah, come lo capisco XD). 
Mi sento quasi in colpa di avercela così su con Homer, perché di Ole (e di te) mi fido perciò sono convinta che lo rivaluterò strada facendo.
Scusami se mi infervoro un po' ma quando questo avviene vuol dire che chi scrive riesce completamente a coinvolgermi, rende le cose realistiche e mi fanno venire voglia di condividerle o rifiutarle. Tu e i tuoi personaggi, indubbiamente lo fate e non posso che farti i complimenti per questo.
E' stato un piacere ripassare di qui.
Ti lascio con uno speranzoso: a presto.
Cida

Recensore Master
26/03/21, ore 01:02
Cap. 5:

Ciao, eccomi qui! Questa storia ormai conclusa inizia a essere un po' datata forse, e mi spiace se tu preferiresti ricevere recensioni a storie nuove, ma è inevitabile per me leggere questa 1) perché penso sia la storia "fondante" per conoscere questi tuoi personaggi che adoro, 2) perché ormai l'ho iniziata, 3) perché mi piace un sacco e l'ultima volta ero rimasta col dubbio di chi fosse 'sta Eloise.
Ammetto che mi aspettavo una qualche strafiga, non una "semplice" compagna di scuola. Inoltre, per motivi a me estranei, l'avevo immaginata bionda XD

Eloise a parte (magari ci torno dopo), mi piacciono sempre tantissimo le tue descrizioni della sala di Tassorosso, specialmente questo passaggio che secondo me è il perfetto mix di descrizione dei luoghi e descrizione del loro rapporto (quasi le due cose fossero interdipendenti): E, in fondo, quei momenti strappati alla notte, racchiusi in un nido di velluto, protetti sai suoni esterni e illuminati da una luce calda erano momenti preziosi, momenti che li facevano sentire fuori dal mondo, al sicuro, e Ole non ci avrebbe mai rinunciato.
Mammmamiaaaa ma quanto scrivi bene?? Come riesci a dipingere perfettamente le situazioni e gli ambienti con le parole... sembra di esserci, lì, con i cinque sensi e anche con le emozioni, perché è impossibile non riconoscercisi, quella cosa lì penso che l'abbiamo provata tutti almeno una volta: lo chiamerei conforto. Il conforto di un luogo sicuro, il conforto di un momento di tranquillità e privacy con una persona amica, ma anche il conforto di un gesto ritualizzato.
Eppure questi due sono tutt'altro che abitudinari, sono due studenti spiccatamente intelligenti e coraggiosi, il loro interesse per la scienza babbana secondo me ne è una dimostrazione: la maggior parte dei maghi snobba le conoscenze dei babbani, forse non perché insignificanti ma perché interagiscono male con la magia, come quando Arthur Weasley provò a farsi mettere dei punti per chiudere le ferite inferte da Nagini: mi sembra che la generica presa di posizione della Row sia "sì sì carina la scienza babbana, ma la scienza e la magia non si esprimono attraverso lo stesso codice". E anche quando riescono a interagire, come nell'auto volante, sembrano poter creare situazioni inaspettate come il dare un certo grado di senzienza agli oggetti.
Quindi, sì, gli studi di Ole e Homer sono dannatamente interessanti, e lo era anche il tema di Homer sulla possibilità che la magia alterasse la struttura chimica degli atomi (non ricordo se l'ha espresso esattamente in questi termini). E che coglione questo Belby: teorizzare è una cosa, realizzare pozioni a memoria è tutt'altra cosa!! Come mischiare i cavoli e le percocche! Belby aveva paura di venire scalzato da qualcuno è_é altro che... eccola, la spocchia dei maghi, che ignorano la scienza babbana stavolta per partito preso.

Passando a parlare di tutt'altro: ma Homer, ma che baci Eloise? Ma perché?
Cioè io boh.
E' OLE CHE DEVI BACIARE MANNAGGIA LA PEPPETTA ehmmm voglio dire, non ha senso baciare una che non sai nemmeno se ti piace, una per cui evidentemente non hai sentimenti forti, dandole anche ste false speranza, e per di più appena prima di partire per l'estero. Dafuq, why??
Ma poi "la gente dovrebbe vivere più easy, più alla giornata" COSA DOVE MA QUANDO??? Ma và che la gente normale pensa al futuro e si fa dei piani, specie quando è interessata a qualcuno, *super iper facepalm*. Sicuramente anche Ole si fa dei pensieri sul futuro e quella frase è stata abbastanza offensiva. Homer qui mi sembra uno che nel suo essere "spirito libero" prende molto sottogamba i sentimenti altrui, e il naturale attaccamento che si sviluppa insieme ai sentimenti positivi. Ma è chiaro che Homer sto attaccamento non sappia nemmeno dove stia di casa, è dovuto crescere senza mettere radici, se avesse permesso a sé stesso di sviluppare attaccamento per le cose e le persone che amava forse avrebbe sofferto troppo.
Ma in ogni modo questo non gli dà il diritto di giudicare gli altri perché si fanno aspettative e speranze...

Ho notato una cosa: alla fine del capitolo si riprende il concetto presentato a inizio capitolo, cioè Ole che non sa nulla di relazioni... eppure è lui a fare da consulente XD ma perché Homer è un ingenuotto! Non capisce che alle persone lui interessa! Ma ha senso farsi ste seghe mentali quando sta per trasferirsi altrove? Che senso ha sviluppare relazioni all'ultimo minuto? Forse Homer ha preso sottogamba la reazione di Eloise proprio per questo...

PS: Ole alle feste si riconferma il mio spirito guida, ma anche Ole che passa l'adolescenza senza impegolarsi nelle relazioni sentimentali. Del tutto relatable. Poi se penso al mio caso personale, non avrebbero funzionato anche per altri motivi, ma Ole un tentativo in più avrebbe potuto farlo, forse. Se solo non fosse stato interessato proprio al suo migliore amico :-P

Curiosissima di vedere come va avanti!

In ultimo ti segnalo un typo: "ma Ole riuscica a udirlo ogni volta"

Recensore Master
17/12/20, ore 16:07
Cap. 5:

Oh povera, povera, povera Eloise. Ho proprio avuto pena di lei.

Nah, non è vero, mi è dispiaciuto ma non abbastanza, e non solo perché ha fatto l’intrusa nel mondo di Ole e Homer, ma perché ha le unghie smaltate di giallo tasso fesso e solo questo basta per ottenere il mio odio! E un po’ anche perché sapeva benissimo che Homer sarebbe andato da Ole – che aveva scelto lui su di lei – e volutamente ha preteso di presentarsi per rovinare il loro incontro romantico.
Che poi mi fa sorridere il fatto che lei si dimostri tanto gelosa quanto lo è anche Ole. Ah, le due facce dell’ammore!

“Hai… Eloise? E almeno mentre la baciavi se n’è stata zitta?”

Oddio, quanto ho adorato Ole in questo capitolo, il suo rosic, le sue rispostine un po’ acide, un po’ frustrate e che comunque hanno cercato di mettere un po’ di sale in zucca ad Homer mi hanno divertita troppo e penso di non averlo mai amato come adesso.
Ma, ora che sono arrivata alla fine facciamo che rimetto le idee insieme e cerco di riprendermi dal solito groviglio di emozioni che da Ole passa inesorabilmente a me e che tu riesci sempre così bene a farmi nascere nel fondo dello stomaco con ogni tuo capitolo. Questo, nello specifico, lo intitoleremo “il capitolo in cui ho scoperto per la prima volta il bisogno di prendere Homer a ceffoni e dargli una svegliata”.

Come sempre, ho letto tutto d’un fiato e arrivata alla fine ammetto di aver cercato disperatamente di scrollare la pagina verso il basso nonostante il capitolo fosse finito – e con un finale delizioso, a cui comunque mi riaggancerò dopo.
In ogni capitolo della fic, ho notato, Ole e Homer la fanno ovviamente da padrone, ma tendi sempre a dare spazio ad altri pg secondari che fanno parte della loro vita e del loro mondo. Abbiamo avuto quindi i coinquilini di Ole, mamma Landmann, papà Nissen e questa è la volta di Eloise. Un’Eloise che fin da subito si dimostra interessata al bell’Homer, completamente persa per lui ancor più di quanto già non faccia chi gli sta intorno, inevitabilmente attratto dalla sua luce. Il fatto che soltanto lui non si sia mai accorto di niente, che non si sia mai preoccupato di vedere che effetto fa sugli altri (tanto per citare Ole) è anche però un chiaro segnale di quanto poco, in fondo, gli importi della ragazza e di avere una relazione con lei – tanto più che è pronto a mostrarsi quasi schifato quando Ole gli fa sapere che lei l’aveva adocchiato fin dallo Smistamento, e poi a pentirsi di aver accettato un appuntamento con lei. E pure qui… dio santissimo, che babbalucco! Non so se mi ha fatto più tenerezza o ha fatto salire di più la mia esasperazione quella sua ingenuità quasi menefreghista di chi, vive davvero alla giornata. Che tra l’altro, ti dirò, quella frase un po’ ha fatto male – perché se è vero per Eloise è anche vero per Ole, che forse perfino più della ragazza, si è fatto mettere completamente al tappeto dall’esistenza con Homer.
E per tutto il capitolo c’è questo parallelismo che lo stesso Ole fa tra se stesso ed Eloise, che ho trovato bellissimo e struggente. Oltre al fatto che, per quanto poco abituato, Ole è stato magistrale nel cambio di ruolo, dove per la prima volta si è ritrovato consigliere.

[ “Quindi l’hai baciata solo perché ti ha detto che Belby è un idiota e tu sei un genio?”
Te lo avrei detto anche io, te lo avrei detto mille e mille volte. ]

Oh Homer, toglitele però queste ali di ippogrifo dagli occhi. TOGLITELE, DIAMINE!
Tra l’altro poco alla volte, anche se non lo dice mai esplicitamente, i sentimenti di Ole si fanno un po’ più chiari, i suoi pensieri si fanno più intensi, più innamorati e almeno nella sua testa, la linea tra amico e qualcosa-di-più è diventata molto più labile di quanto non fosse all’inizio. E mi piace questa costruzione lenta, questa presa di consapevolezza verso cui c’è ancora tanto lavoro da fare, ma di cui stiamo finalmente iniziando a vedere la luce. Sono amici intimi i due, hanno un rapporto speciale, sono anime affini, ma ora abbiamo finalmente anche le prove che ci sia molto, molto di più e che questo valga anche per Homer, perché quell’ultimo pensiero che sembra “spingere” nella testa di Ole per far sì che lo legga non è un pensiero che si può rivolgere a chiunque, quanto più a una persona speciale.
E se l’indecisione di Homer e il suo non sapere se Eloise gli piaccia o meno (insomma, è petulante, c’ha brutte unghie e di colore giallo, è orribile! COSA C’E’ DA DUBITARE, HOMER? COSA?!) sono un po’ un colpo basso per i sentimenti di Ole, con il finale Homer si riscatta alla grande, almeno ai miei occhi.

E comunque sappi, tu mi fai agonizzare con questi due. Ogni loro pensiero e ogni gesto di Homer è un dannato inno d’amore e invece si ritrovano sdraiati insieme nello stesso letto, ma pur sempre separati – e separati anche perché quella è l’ultima sera di Homer prima della sua partenza per il fantomatico Burundi.
Ancora una volta ho adorato il tuo stile, il modo che hai di coinvolgere chi legge, di farci empatizzare con i tuoi personaggi, di regalarci dettagli preziosi nelle tue storie che riportano al canon (Lumacorno e il suo club), ma che lo arricchiscono anche (la mamma di Homer, Eloise, Ole che nemmeno pensa a una carriera nel mondo magico ma studia per diventare medico babbano). E il tutto intrecciato in una storia d’amore dolcissima tra due anime pure.

Recensore Master
07/11/20, ore 03:47
Cap. 5:

Petulante, inopportuna e invadente: in una parola, assolutamente detestabile.

Ebbene sì, Greta, io inizio questa recensione facendo mie le parole di Ole e ribadendo per l’ennesima volta le mie opinioni sulla Eloise! E giuro che parlo con cognizione di causa, perché a spizzichi e bocconi la storia l’ho finita di leggere (ma mi sono imposta di riprendere per bene e con calma in mano i capitoli, rileggermeli attentamente per poterti lasciare recensioni degne di tale nome a ciascuno e non fare un’accozzaglia papirosa di idee alla fine. Ci metterò un po’, ma vorrei commentarla e leggerla come Godric comanda, questa long, ché se lo merita!). Ok, ho perso il filo del discorso prima della parentesi, riannodo il filo: dicevo, ti assicuro che parlo sapendo la storia nel suo complesso, come andrà a finire e cosa accadrà, ma questo non mi bendispone in alcun modo possibile ne confronti della Eloise in questa rilettura. Io te lo dico, tutte le mie pacifiche intenzioni dello scorso capitolo potrebbero aver vacillato e rischia di perdere l’articolo affettuoso. Perché, insomma, il mio piccolo Ole!, non se la merita una Eloise molesta che arriva e gli porta via il suo koala bellissimo! No, no e ancora no.
E, per Merlino, perché Homer deve essere così koaloso e non capire esattamente le mire e le espressioni della Eloise, e dirle “ciao ciao, bella, a mai più rivederci”?
Ma questo è ancora niente, perché c’è tutto il racconto di quella loro notte a Hogwarts e… davvero, io quoto anche qui il povero Ole e confermo che serve essere dei geni per essere tanto brillanti in ogni cosa, prima di tutto nelle relazioni interpersonali, ma non capire che una ragazza ti corre dietro da anni in modo così plateale che pure io e Ole, notoriamente imbranati sull’argomento, ce ne siamo accorti!
Ma veniamo al secondo delirio del capitolo (poi giuro che faccio la persona seria per il resto della recensione): il bacio. E non quello tra Homer e la Eloise (ho lo stesso rifiuto di Ole all’immagine, argh!), ma quello tra Ole e Homer che mi stai facendo penare da così tanto e che io mi aspettavo alla fine! E invece niente, uno deve aspettare ancora. Non si fa, Greta!
 
Passando davvero a una recensione seria, io ho apprezzato in realtà moltissimo il capitolo, perché ha permesso di sviscerare, facendolo però tramite un episodio venato di ironia che strappa più di un sorriso, tematiche interessanti. Innanzitutto ho amato poter vedere per una volta i ruoli che si invertono, con Ole acuto osservatore che deve spiegare per una volta allo spigliatissimo Homer cosa sia realmente accaduto con Eloise, come comportarsi e cosa questo implichi, dandogli addirittura consigli sentimentali. L’ho apprezzato non solo perché ribalta per una volta la situazione tra i due, ma perché trovo che sia stata una situazione perfetta per mostrare i due caratteri dei personaggi: l’immensa sensibilità di Ole, la lama a doppio taglio che può essere una personalità come quella di Homer. Davvero, credo che il capitolo sia servito a toccare con mano e ancora più da vicino la loro, stupenda e realistica, caratterizzazione.
E poi, la coppia. Insomma, loro due per me sono al di sopra di qualsiasi “etichetta” canonica, hanno un legame tanto bello, e profondo, e irrinunciabile che non possono essere imbrigliati in nulla. Ho trovato perfetto come hai costruito quella spirale di pensieri negativi, gelosia, desiderio che imbriglia lo stomaco di Ole, come si sta creando sotto i nostri occhi il mosaico del loro legame e della sua portata, di quel loro istintivo riconoscersi e completarsi. Quest’estate ho letto, dopo la tua recensione, “La canzone di Achille”, non posso davvero che rintracciare tanto di Achille e Patroclo come narrati dalla Miller nei tuoi koala, e allo stesso tempo rivedere ogni sfumatura dei koala nei due eroi greci, come un infinito gioco di riflessi e rimandi che mi ha fatto pensare all’altra storia mentre ne leggevo una. È stato davvero un riconoscere l’una nell’altra, e per la me lettrice di entrambi è stato emozionante. Approfitto di questo angolino proprio per ringraziarti di averlo consigliato, anche se indirettamente, perché grazie a te mi sono finalmente decisa a prenderlo a prestito dalla biblioteca e sono riuscita a emozionarmi per un libro come non mi capitava da un po’, quest’anno, sbloccando anche il blocco da lettura in cui mi trovavo.
 
Lo stile come sempre è curatissimo e limpido, e le tue storie si possono solo divorare, tanto sai coinvolgere, e io non ho potuto che amare, a ogni rilettura, questo capitolo e questi koala.
Complimenti di cuore, come sempre, per qualsiasi cosa che scrivi e sa sempre emozionare.
 
Ora ti lascio, ma grazie ancora per la lettura e spero di tornare il prima possibile a proseguire il recupero e il commento per i koala!
 
Un grande abbraccio a te, Ole e Homer (e anche alla Eloise, d’accordo, ma a patto che impari a non baciare i koala!)
Maqry

Recensore Master
07/10/20, ore 17:50
Cap. 5:

Ciao Greta, eccomi nuovamente dai tuoi dottorini - che ovviamente mi piacciono sempre di più, e che spero di finire abbastanza presto, solo perchè ho visto che stai scrivendo una raccolta dedicata a loro...
Se nell'ultimo capitolo ci ero rimasta davvero di sasso, con la comparsa di Eloise, qui diciamo che sono arrivata piuttosto vicina ad aver voglia di strozzare Homer con i suoi dubbi su quello che prova per questa ragazza, carina sì, ma petulante e non adatta a lui - ovviamente, visto che la persona adatta a lui è proprio quella che lo attende sveglio per ascoltare i suoi resoconti, quello che rifiuta gli inviti al Lumaclub per non far sentire Homer in colpa se lo abbandona, perchè trascinato in giro da Lumacorno. Sfortunatamente per Homer, Ole è troppo timido e, come hai illustrato benissimo tu nel capitolo, fa già fatica a dare consigli a se stesso, ma se fossi stata al suo posto avrei dato una bella strigliata all'affascinante Prefetto, perchè l'idea di farsi accompagnarei dal povero Ole all'appuntamento con Eloise fa il paio con Harry che abbandona Cho per vedersi con Hermione a San Valentino - e io non sono nemmeno una fan di Cho.
Ho trovato lo stile del capitolo davvero meraviglioso, come sempre in questa storia, ho idea che i personaggi sappiano tirare fuori il meglio di te e che tu abbia seguito il flusso dei pensieri di Ole per mostrare come la figura di Eloise abbia influenzato due momenti chiave della loro vita, perchè quel ricordo del sesto anno a Hogwarts entra di diritto nei momenti indimenticabili vissuti dai due, dopo quel pensiero finale di Homer che avrei tanto voluto fosse espresso ad alta voce.
Certo che comunque questa Eloise non è molto percettiva, se Homer avesse voluto salutarla si sarebbe organizzato con lei, invece ha dovuto faticare per rintracciarlo e già questo avrebbe dovuto farle capire qualcosa; del resto la capisco però, non dev'essere facile nemmeno per lei rinunciare a questo meraviglioso ragazzo.
E, nulla, mi rendo conto di aver davvero sproloquiato, ma la colpa è della tua storia così bella e coinvolgente, che mi ha restituito il sorriso dopo una giornata lavorativa davvero no; devo frequentarli molto di più questi due splendidi koala Tassorosso!❤❤
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
13/09/20, ore 22:52
Cap. 5:

Non avevamo dubbi che Eloise ci avesse provato con Homer ad Hogwarts (una vera sciacquetta. XD); ma mi sembra di capire che già allora Homer avesse altre mire (Come Ole credo) anche se, vista la giovane età, scambiava i suoi sentimenti come una profonda amicizia.
Alla fine credo che i due non di siano mai dichiarati (o no?) uno perché giramondo (quindi non abituato a qualcosa di stabile) e l’altro perché parzialmente anafettivo (con la vita che ha vissuto povero caro).
C’è da domandarsi come sia andata alla fine...

Recensore Master
20/08/20, ore 21:38
Cap. 5:

Cara Greta, ogni volta dico che proseguo presto e mi maledico di restare così indietro. Maledetta me e la mia lentezza – mi maledico ogni volta, lo so, quindi salto la mia autocommiserazione e inizio invece a parlare del capitolo.
Inizia esattamente da dove si era interrotto lo scorso e ne sono stata immensamente felice perché era un cliffhanger davvero molto d’impatto che necessitava subito un chiarimento, anche se  - diciamolo pure – la cara Eloise ha fatto tutto da sola, come sembrava già confermare la reazione di Homer che guardava Ole con aria spaventata. Mi è piaciuta tantissimo la prospettiva di Ole in tutto questo: si mantiene distaccato, aspettando di capire e si prende del tempo per analizzare ogni dettaglio (non risparmia niente dell’aspetto di Eloise), è geloso ma in modo quasi inconscio (se scruta Eloise non scruta infatti Homer perché la sola idea che condividano ora lucidalabbra gli fa rivoltare lo stomaco), eppure mantiene una lucidità perfetta perché capisce subito da quell’indietreggiare di Homer che tra loro non c’è nulla di quello che sembri, perché se una persona attraversa l’Inghilterra per fare una sorpresa a qualcuno e questa sorpresa viene svelata con un sorriso radioso e un bacio sulle labbra, la reazione di questo qualcuno non dovrebbe poter essere descritta con un passo all’indietro e un lungo, imbarazzato silenzio. Logico, dritto al punto, non fa una piega la cosa e lui ci arriva – nausea a parte – in tempo zero.
È una reazione credibile, realistica, omnicomprensiva di tutte le pulsioni (anzi di parte razionale e parte istintiva) che in quel momento si possono provare – e soprattutto è una reazione da Ole. Da lui per come ho imparato a conoscerlo non mi sarei aspettata nulla di diverso. In particolare, ho apprezzato quella gelosia indiretta e implicita che avverte come nausea ma senza che riesca ancora ad approfondirla maggiormente nella sua testa.
Nella parte successiva fai un dietrofront per chiarire i rapporti – prevedibilmente nulli – tra Ole ed Eloise: due persone profondamente diverse che si sono di fatto ignorate; e allo stesso tempo tra Eloise e Homer per far scoprire come a questa povera creatura (dai, le confermo la mia simpatia: è una Lavanda che non ci ha creduto abbastanza) sia potuto venire in mente di spingersi a fare l’improvvisata a Brighton. Veniamo quindi a scoprire come durante l’ultima festa di Lumacorno Homer ha baciato Eloise, perché lo racconta con candore a Ole. Mi aspettavo un simile risvolto perché è di fatti l’antecedente più credibile: un bacio che per Eloise è quello del ragazzo per cui ha una cotta da secoli e da cui inizia a farsi castelli in aria, mentre per Homer è un gioco, qualcosa dato senza troppo peso, come conferma il fatto che lui non sia minimamente consapevole di quella cotta e anche che non perde tempo a invitare Ole all’appuntamento che i due si sono dati (ma sul serio, Homer, sei una bruttissima persona e non so se stai facendo più male a Ole o a Eloise!). Le reazioni di Ole all’esterno – le risposte brusche e le frecciatine ironiche, oltre che i consigli lucidi – sono un’altra volta perfette, ma ancor di più lo sono quelle interne – torna la nausea, nel sentire di un bacio (la stessa nausea che prova poi dopo nel vederlo) e soprattutto quel mettersi in modo istintivo ma ancora inconscio in competizione con lei. Mi ha colpito tantissimo questa parte:
“Quindi l’hai baciata solo perché ti ha detto che Belby è un idiota e tu sei un genio?”
Te lo avrei detto anche io, te lo avrei detto mille e mille volte.
È perché Ole vuole avere le attenzioni di Homer e perché in fondo sa che si basterebbero a vicenda, che quello che vanno cercando da altri è già lì tra loro. Homer appare superficiale, lega con tutti ma con questi legami effimeri e mai profondi – ma proprio per questo, invece, quello che ha con Ole è specialissimo e insostituibile, e prova ne è il modo in cui chiudi il capitolo. È una scena dove scherzano e ritrovano complicità e dove ancora una volta si scelgono e se lo dicono senza parole. Perché Homer mica lo sa se gli piace Eloise, ma Ole gli piace sicuro.
Io resto sempre più incantata da quanto bene riesci a caratterizzare personaggi nuovi (al punto che riesco a indovinarne le reazioni e a dire “sì, qui è proprio IC” perché appunto sono personaggi che sento vivi) e anche dall’attenzione per ogni dettaglio. Mi riferisco in particolare, in questo capitolo, a come hai parlato delle feste di Lumacorno nel corso del tempo, situazione in cui ritroviamo atteggiamenti analoghi a quella di anni dopo alla festa della madre di Homer, ma anche vediamo una routine bellissima ossia quella di Ole che attende Homer sveglio per farsi raccontare gli aneddoti (di cui a Ole importa pure relativamente, diciamolo).
Che poi che te lo dico a fare che quando ho letto di Homer che invita a una prima festa del LumaClub Ole ho fangirlato?
Bravissima, come sempre. Mi sono appassionata tantissimo a questi tuoi personaggi e non è sempre facile – non poi in quanti, cinque capitoli? Sei una delle autrici che reputo più brave su questo sito e beh, si vede anche in queste cose.
Un bacio e a presto!

Recensore Master
31/07/20, ore 23:03
Cap. 5:

Urca che finale di capitolo interessante! Adesso scopriamo qualcosa di più su Eloise e Homer. Tutto il capitolo, in realtà, è molto interessante e mi piace un sacco la costruzione della storia con questi salti temporali avanti e indietro nel tempo, in cui il passato si disvela man mano che si vive il presente. Povera Eloise e che stronzo Belby. L'ho trovato però molto verosimile, il tipico atteggiamento del luminare ormai vecchio che non riesce ad andare oltre le sue costruzioni teoriche e incuriosirsi verso il futuro. Poi è anche un po' il classico retaggio dei maghi che snobbano le cose dei Babbani e chissà che risate si è fatto, con Lumacorno che gli dava retta, sul tentativo di un mago di unire chimica e pozioni che, invece, come dice Ole, è un'intuizione geniale. Ma va beh.
Comunque se Homer è tonto con Eloise, Ole lo è con Homer, perché si capisce che Ole piace ad Homer (l'ha capito, anzi lo capirà, persino il papà di Ole!). Vado al prossimo capitolo!
Un abbraccio!
Sev

Recensore Master
20/07/20, ore 19:28
Cap. 5:

Cara Blackjessamine,
questo capitolo risponde a molte delle domande che mi ponevo nella scorsa recensione, tra cui come mai la ragazza, Eloise con la sua coda di cavallo che occupa la scena, avesse creduto di suscitare l’interesse di Homer. È un maledetto malinteso, un momento di debolezza che hai saputo raccontare molto bene seguendo il flusso di coscienza di un Ole gelosissimo e che si trova a dover dividere l’ultima serata di Homer con Eloise, che trova detestabile, che è il terzo incomodo e che – se ne è resa conto anche lei – si è illusa forse anche per colpa dei segnali discordanti di Homer.

Tutto di lei irrita Ole, e se le unghie con lo smalto giallo potrebbero essere condivisibili (è sicuramente uno degli smalti più difficili da indossare, anche nel celebre Mimosa di Chanel) il resto è frutto di una percezione che mostra Eloise più irritante di quello che, probabilmente, è. E se non ci fosse di mezzo Homer probabilmente Ole continuerebbe a convivere con lei senza alcun particolare interesse, additandola come una compagna di scuola come un’altra. Tuttavia mi dispiace per il grande fraintendimento in cui questa ragazza è incastrata; dal suo punto di vista i segnali da parte di Homer c’erano tutti perché lei voleva che ci fossero e perché per tutti noi è più semplice crogiolarci in una bugia che vedere la verità, spesso troppo amara.
La gelosia di Ole è descritta benissimo, così come il tentativo di Homer di coinvolgerlo e di confidarsi, in uno scambio momentaneo di ruoli. Landmann è nato per avere un posto di rilievo, è brillante, e anche se in questa occasione l’ospite di Lumacorno non riesce ad apprezzarne tutte le peculiarità e a vederne la futura grandezza, si tratta pur sempre di uno scoglio trascurabile all’interno di un percorso già luminoso. Ole non può avvicinarsi al Luma-club perché non spicca per natali né per bravura nelle pozioni ma forse rispetto all’amico luminoso e anche “politicamente” rilevante a scuola, dato che è un prefetto popolare, ha anche una maggiore consapevolezza di sé. Non è un caso, con te nulla è mai un caso, che l’inizio del capitolo sia una riflessione sulle relazioni sentimentali, ovvero quell’enorme buco nero in cui soprattutto da adolescenti brancoliamo nel buio, questo terreno incerto in cui alcuni incespicano sempre.

La presenza di Eloise è peraltro speculare, e questo è un elemento che amo sempre moltissimi riscontrare nelle storie. Ella è un terzo incomodo nella visita a Brighton, dato che li ha cercati e non li trovava, ma Homer ha chiesto a Ole di accompagnarlo ai Tre Manici per fare da terzo incomodo e per cercare di tenere il piede in due staffe. Il fatto è che Homer si trova incastrato. Ha baciato Eloise facendo una palese cavolata, dandole un bacio che per lui è totalmente senza importanza, ma che per lei è il coronamento di un sogno. Lei ha aspettative su di loro, lui era solo confuso. Ora, ragione vorrebbe che Homer strappasse subito il cerotto: meglio essere spicci e drastici, spezzando il cuore di Eloise ora, che illuderla dopo. È evidente che invece le cose non sono andate così, ma perché Brighton è così rilevante? Perché c’è questo pontile e noi capiamo già che Ole e Homer quest’ultima sera avrebbero potuto dirsi delle cose, nella loro ultima sera prima della partenza del secondo, ma questo qualcosa non c’è stato. Noi conosciamo come andranno le cose – i due prenderanno strade diverse e rimarranno senz’altro in contatto, ma la piega che forse Brighton avrebbe potuto regalare non si verificherà. Vedremo se ciò accadrà ne futuro.
Una menzione merita, senz’altro, la cura nell’unire i canoni alla ragionevole fantasia, come l’aspetto relativo ai bagni, l’equipollenza del titolo che consentirebbe ai maghi di poter scegliere in che mondo vivere: sono tutti dei dettagli preziosi che aiutano a costruire un mondo entro cui Ole e Homer si muovono con estrema naturalezza, in maniera speculare al nostro mondo. Un esempio in tal senso è la madre artista e mecenate di Homer, che abbiamo già incontrato: non mi pare che esista una figura così nel canone (correggimi se sbaglio) eppure è assolutamente in linea con tutto che ci sia una figura del genere, così cosmopolita e dedita all’arte. Ti confesso che sono un po’ in ansia perché il prossimo è l’ultimo capitolo e mi sono affezionata a questi due. Questo perché tu li hai resi benissimo, donando loro un’anima e raccontando una storia d’amore e di lontananza che ci riguarda tutti ed è universale, come la letteratura dovrebbe essere sempre.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss <3

Recensore Master
14/07/20, ore 14:21
Cap. 5:

Oh mamma, oh santo cielo.
Vedi, oggi sono abbastanza fresca e arrivo anche prima del solito: euforica per quello che ho appena letto, il mio cuore sta già stretto perché il prossimo capitolo è l'ultimo che posso leggere. Contrariata, ecco che sono ora in questo momento.
Io Eloise ti ho detto che non la detesto, perché la capisco nel profondo della mia anima, ogni angolo del mio corpo sa che anche io, fossi in lei, avrei una cotta che parte dai piedi e arriva alle radici dei capelli per Homer, ma non posso fare altro che provare una morsa al cuore. Non è lei che Homer dovrebbe baciare, lo sappiamo tutti e quattro.
Perché Homer non ha voglia di passare davvero del tempo con Eloise, certo è un'amica, ma non è nulla in confronto ad Ole, non è nulla in confronto al suo unico punto fermo: "Non lo so se Eloise mi piace davvero. Però, se ora potessi scegliere, sceglierei comunque di restare sdraiato accanto a te." Serve che glielo spieghi io? Homer, non si va a cercare una persona nella notte, nel suo letto, chiudendo le tende, non se gli intenti sono altri. Non ci si tocca così tanto, non si entra nella mente delle altre persone.
Perché Homer è facile a farle queste cose, a rendere tutto normale, vivendo la giornata, mentre per Ole sono nuove, come sono sempre nuovi i fiori della primavera: no, Homer non puoi prenderti certe confidenze, perché Ole l'amore non sa che è, ma tu glielo fai provare lo stesso. Tu, con i tuoi sorrisi, con tutte le cose che non sai, gli fai sentire la gelosia quando la gelosia non sa neanche che sia.
Sono fatti l'uno per l'altro, ecco che sono e adoro come facciano di tutto per passare del tempo insieme durante quel loro ultimo anno di convivenza, che non vogliano stare in Sala Comune quando c'è troppa gente che bisbiglia, che si bastino come si sono sempre bastati e che riescano a superare anche quel litigio, dovuto certo ad una forzata lontananza.
Ho voluto, ho sperato intensamente che Homer cercasse le labbra di Ole almeno una volta quella notte, ma sono contenta di aspettare ancora: non so se finiranno insieme, il mio cuore dice che il loro è amore vero, ma aspetterò con pazienza che si avveri,
A presto,
Sia ❤

Recensore Master
19/06/20, ore 18:40
Cap. 5:

Ciao 
Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente, perché devi sapere che sono una gelosa cronica e quando leggo di certe situazioni mi immedesimo facilmente. Infatti puoi immaginare l’immenso fastidio che ho provato al pensiero che Eloise avesse appena baciato Homer. Hai descritto benissimo le sensazioni di Ole, il suo nervosismo e il senso di nausea che ti viene in questi casi, quel nodo allo stomaco (posso confermare CHE AVVIENE PROPRIO QUESTO). E in tutto ciò il povero Homer che è rimasto interdetto e in imbarazzo e voglio dire, lo sarei anche io sei un* tiz* venisse a baciarmi così a random. Ammetto poi che leggere dei pensieri di Ole mi ha divertita, perché era sempre stato indifferente a Eloise (semplicemente quest’ultima era una persona troppo diversa per andare d’accordo con lui), ma adesso è finita, improvvisamente tutto di lei gli da fastidio. Si merita un abbraccio e una grande pacca su una spalla, poi mi immagino molto bene Ole seccatissimo ai festini privati che organizza Lumacorno [???]. Sappi poi che per me è troppo canon (la mia parola preferita), che Ole aspetti pazientemente Homer che torni e il fatto che percepisca subito che qualcosa non va. Mio carissimo Homer, io ti voglio un bene dell’anima, ma devo dire che non sei molto bravo a cogliere i segnali (e giuro, questo ci sta benissimo con la sua personalità, perché da questo punto di vista me lo sono sempre immaginato così.)
E insomma, baciare Eloise non è stata l’idea più saggia, soprattutto dal momento che quest’ultima gli muore dietro. Ed è stato bellissimo quando Ole cerca di fargli capire che Eloise è sempre stata cotta di lui, che era palese e Homer è messo lì che sembra caduto dal pero. Tra l’altro concordo, non sono sicura che un eventuale appuntamento a tre finirebbe bene, più che altro perché penso che Ole tirerebbe un piatto (o qualsiasi altra cosa), in testa ad Eloise.
Poi ho amato particolarmente qui: Te lo avrei detto anche io, te lo avrei detto mille e mille volte.
In generale ho amato tutta la sfila dei suoi pensieri, perché sono così realistici e mi ci sono immedesimata così tanto che sono stata trascinata del tutto. Bella situazione del piffero, in questi casi non c’è cosa peggiore di essere nel ruolo dell’amico che dovrebbe consigliare in maniera imparziale, ma non è possibile perché Ole è decisamente di parte. Anche io se fossi in lui cercherei di “spingere” Homer a non andare a quell’appunto, anche perché Homer mi pare veramente confuso e non credo che Eloise gli piaccia davvero, mi è sembrato solo preso un attimo dal momento e quindi adesso non sa che fare per evitare casini (visto che Eloise stessa rischia di soffrire, ma quanto è brutto ritrovarsi in mezzo ad un triangolo?).
Ma non solo scleri di gelosia, anche tanto fluff. Con la scena finale mi hai ammazzata.
ALLORA.
Loro così vicino, loro che si guardano, quella frase finale, aaaw Ole ma perché non sai leggere nel pensiero? Homer, perché non parli?
Non potete farmi sclerare così, non è giusto (in realtà potete, però datemi anche gioie, mi raccomando). Personalmente questo capitolo mi è piaciuto parecchio, potrebbe essere il mio preferito fin ora, considerando quanto mi sono sentita coinvolta emotivamente. Questi due tonti (affettuosamente, perché voglio bene ad entrambi), sono OTP oramai T_T
A presto :*

Nao

Recensore Master
16/06/20, ore 19:02
Cap. 5:

Dunque, da questo capitolo ho capito una cosa che fino ad ora non avevo sul serio colto sino in fondo: Homer è un idiota sentimentale (ma quanto può essere koala anche lui? ❤), cioè proprio non ci arriva, non capisce, non coglie i segnali maliziosi e interessati – vive proprio nel suo mondo fatto di arcobaleni, sorrisi radiosi e gentilezza dove nessuno può avvicinarti solo perché ha un interesse interessato per te.
Ed è un idiota sentimentale (meraviglioso, ovviamente – lo sottolineo perché il signorino Landmann è perfetto anche nei difetti, non c'è niente da fare!), dicevo: è un idiota sentimentale anche perché non capisce che quella tra lui è Ole è più di un'amicizia (molto, molto più) e che il suo amico è geloso marcio, anche se non lo ammette neanche a se stesso e fa addirittura il tipo navigato che dà consigli su appuntamenti e ragazze (ma chi ti crede, Ole? Solo il tuo amico più idiota di te poteva crederti!).
Però, insomma, ma quanto sono belli? ❤

(Ora, io dico, tra l'uno e l'altro ci credo che sono diventati anche adulti senza koalizzarsi per bene: uno timido, l'altro idiota... Ah, ma ci penserò io a risolvere tutto questo, o meglio ci penserai tu con quella raccolta corposissima che hai annunciato dove farai in modo che capiscano – vero? *-*)

Eloise... Eloise è un'altra che ha chiaramente dei problemi nel cogliere i segnali: già sappiamo cosa non è, ora sappiamo anche cos'è, ossia inopportuna, impicciona e decisamente e indiscutibilmente di troppo. Concordo con Ole dalla prima all'ultima parola, e rispetto a lui aggiungo come sia totalmente incapace di capire che Homer non sa davvero che farsene di lei – non gli piaci, sciò (semi-cit XD).
Ha avuto, nell'ordine, la faccia tosta di approfittare della sua debolezza (un ego ferito è pur sempre un ego ferito! – te l'ho già detto, vero, che prima o poi Homer dovrà incontrare Louis?!), baciarlo, chiedergli un appuntamento e raggiungere i miei due bellissimi koala senza invito, interropendo poi un momento tanto intimo, che avrebbe dovuto essere tutto loro – e come se non bastasse seguita a non capire che Homer avrebbe preferito uno schiantesimo in pieno petto al ritrovarsela lì (cosa che però mi fa temere che alla fine l'idiota sia andato a quell'appuntamento, ma spero ancora che le abbia dato buca restando con Ole!).

Ecco, arrivo alla parte finale.
Da un lato sono felicissima che tu abbia deciso di dividere il capitolo a metà e iniziare ad aggiornare, dall'altro hai interrotto sul più bello!
Mi hanno fatto una tenerezza infinita quando si sono ritrovati l'uno accanto all'altro con Homer desideroso che Ole sentisse i suoi pensieri, la voglia matta di essere con lui e con nessun altro.
Del loro rapporto mi piace tantissimo questo loro esserci nonostante distanze di spazio e tempo, la loro sintonia naturale, il loro essere nati in qualche modo per completarsi. Riescono sempre a trovare un equilibrio, a capirsi malgrado tutto. E fa male pensare che abbiano trascorso tanto tempo senza avere contatti, prendendo strade diverse, conducendo vite separate.
Mi è piaciuto molto come tu abbia mostrato la loro quotidianità, fatta di piccoli gesti che oltrepassano davvero la soglia dell'amicizia. Come il trascorrere tutto il tempo possibile assieme, rintanarsi nel letto di Ole per parlare e studiare, insonorizzando lo spazio (e chiudendo tutto il mondo fuori), aspettarsi sempre e comunque. È un'amicizia che cammina su un confine senza sapere bene cosa fare: se oltrepassarlo o restare lì o addirittura ritrarsi – e nell'incertezza sino ad ora sembrano impegnati a restare in equilibrio fingendo che non ci sia quel di più tra loro, che sia da amico aspettare sino a notte inoltrata l'altro che non torna, avere una fitta al petto quando gli racconta di aver baciato un'altra persona, che sia da amico correre dall'altro per l'ultimo saluto prima della partenza, pensare di non voler essere con nessuno che non sia lui.
Te l'ho già detto, ma lo ripeto, questi due mi emozionano tanto.

Ora ti saluto prima di continuare a scrivere frasi sconclusionate, ormai non ti aspetti di meglio dalle mie recensioni quando si tratta di Ole e Homer!
Bravissima come sempre, non vedo l'ora di leggere il seguito!
Un abbraccio! ❤