PRIMA Classificata al Contest "Il Colore del Peccato" di Laila_Dahl
- Grammatica e Stile 5/5
Non ci sono errori, la lettura scorre gradevole e non c’è assolutamente nulla che faccia storcere il naso. Adoro il tuo stile come al solito, non mi hai affatto deluso.
C’è equilibrio tra narrazione e dialoghi, niente spiegoni noiosi (complici anche il genere e i personaggi), proprio come piace a me. Un ottimo modo per sganciarsi dall’angst, non c’è che dire.
- Personaggi 10/10
Hai scelto un fandom e un personaggio perfetti per il pacchetto della superbia. Excalibur non è un esserino facile, nell’opera appare pomposo ed egocentrico... maledettamente egocentrico, talmente tanto da risultare ostico, insopportabile, odioso oltre ogni limite! Passi per l’atmosfera generale del manga (perché Soul Eater ha, a mio umile giudizio, un’ambientazione straniante), Excalibur è quel personaggio che nella sua eccedenza è magnifico. Antipatico, certo, ma perfettamente in linea con il resto del cast.
Ebbene, passando alla storia, sei riuscita a dare ancora più enfasi a un personaggio odiato-amato da molti. L’hai reso insopportabile, uccide i neuroni di chiunque gli si avvicini anche solo per chiedere l’orario... ma senza mai cadere nel banale. Non spara frasi a casaccio (per quanto lo faccia abitualmente), tutto ciò che dice e che fa ha un senso che soltanto lui riesce a interpretare nel modo giusto perché nessuno è migliore di lui ^^.
È davvero pazzesco come sei riuscita a tirar fuori la sua indole più “insensata” e l’hai messa nero su bianco, sei stata fantastica! Fa rabbia pensare che sia l’essere più forte della terra... ma che nessuno osa averci a che fare per più di un paio d’ore (salvo i martiri che resistono per quanto?, mezza giornata?).
Ma passiamo alla vera star, glielo dobbiamo. Black Star è una sagoma. Mettere nella stessa stanza questi due è come voler mettere a contatto due elementi che, insieme, imploderebbero... fantastico.
Ovviamente Black Star non è affatto disposto a starlo a sentire, non gli importa un fico secco se non riuscirà a impugnare la Sacra Spada... chissene, meglio vivere in tranquillità sapendolo il più lontano possibile.
Black Star è arrogante, è il protagonista indiscusso ma allo stesso tempo è vivace, allegro e spontaneo.
- Utilizzo Pacchetto 20/20 ( 2 + 6 + 6 + 6 )
Sai, ero davvero curiosa di scoprire qualche storia divertente sulla superbia... e devo dire che hai saputo scegliere bene, dopo aver letto la tua storia sono riuscita a dimenticarmi di quello che mi aveva fatta incazzare poco tempo prima.
Ma andiamo con ordine e, soprattutto, con la dovuta serietà: il Colore giallo appare in continuazione, è presente e mai messo a caso. Questo particolare potrà sembrare insignificante ma per me non lo è, credimi.
Il Peccato, la Superbia. Beh, c’è una vera e proprio riflessione che fa Black Star a tal proposito. Lui che non si è mai curato di cosa fosse il vizio della superbia, si è dovuto ricredere una volta conosciuto quell’omuncolo che nonostante assomigli più a uno stranissimo animale che ad altro, ha avuto l’ardire di puntargli più volte il bastone al naso. Mamma mia, che impressione.
Entrambi i personaggi sono la superbia, è nella loro indole, la loro arroganza è stampata sulla carne. Non si può immaginare un Black Star che abbassa la testa dinanzi a qualcuno, così come non si può immaginare un Excalibur che di punto in bianco smette di urlare “Cretino!” a tutto spiano...! Hai affrontato bene il tema principale del Contest, per questo sei stata bravissima.
Avere a che fare con lui, per Black Star, è stata una presa di coscienza. Incontrare la personificazione del peccato che ci “governa” può essere devastante, ci si rende conto che forse il modo in cui ci comportiamo potrebbe essere... migliorabile.
Per quanto riguarda il Genere, l’hai azzeccato in pieno. Una commedia deve divertire, deve alleggerire il lettore nonostante si stia parlando del peggiore dei sette peccati capitali.
E devo dire che sia Black Star che Excalibur si prestano bene (se non benissimo) al pacchetto da te scelto, in particolare al peccato e al genere: entrambi egocentrici, spocchiosi ma sinceramente divertenti e comici.
Infine c’è il Prompt, la Risata.
Ebbene, appare diverse volte. Innanzitutto è l’immediata reazione di Black Star alla vista dello “sgorbio”, dopodiché è ciò che fa innervosire lo stesso Black Star. Quella di Excalibur è una risata scomposta (come hai scritto) e appare piena di superbia, si sente superiore a chiunque e questo il nostro amatissimo assassino non riesce ad accettarlo. Non può accettarlo perché lui stesso la pensa così, si crede il migliore.
E poi è proprio l’eco di quella risata a farlo inorridire. Poverino ^^. Non dormirà più sonni tranquilli...!
- Giudizio Personale 5/5
Adorato. Amato alla follia.
Una storia divertente e al tempo stesso profonda, ne esistono poche scritte così bene. Non appena ho letto la fantomatica frase “la mia leggenda inizia nel Dodicesimo secolo” mi son detta eccolo che ricomincia!
Te lo ripeterò ancora una volta perché mi piace complimentarmi con chi se lo merita: hai caratterizzato i personaggi perfettamente – cosa che tengo sempre molto in considerazione – e hai sviluppato il peccato della Superbia meglio di quanto avrei mai potuto immaginare.
Ci hai costruito sopra una storia, un ragionamento che ho apprezzato davvero tanto. Il finale mi ha fatto sbellicare, è stato molto divertente ma anche angosciante. Ripeto: povero Black Star...!
40/40
+ 2 punti bonus*citazione
+ 3 punti bonus personaggio*Excalibur
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