Recensioni per
Storie di vecchie poesie bruciate
di KUBA

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/05/21, ore 18:50
Cap. 9:

Una scheggia, KUBA, una mina proprio.
Quattro versi diretti, quattro versi che mi fanno pensare a Jim e al suo disagio, che è proprio importante sottolineare sempre.
L'immagine di un soffio che si deteriora è interessante, fa riflettere su quanto la vita di questo tuo personaggio sia completamente andata a rotoli sotto tutti i punti di vista, e come chi lo tiene prigioniero controlli qualsiasi piccolo aspetto della sua esistenza.
Povero Jim...
Sono contenta che tu abbia aggiornato anche qui ^^
Alla prossima, Signor Avvocato ♥

Recensore Master
28/01/21, ore 12:34

E riecco il caro amico Jim!
Povero, povero Jim... ma insomma, Avvocato, lei deve farci sapere cosa gli sta succedendo, altrimenti qui noi ci preoccupiamo, ha capito?
Non sia ingiusto, suvvia!
Poi è così triste e malinconico quest'uomo che vaga per la città grigia, così solo e abbandonato a se stesso... può solo rifugiarsi nella poesia, povero, e poi cosa gli resta?
Si guarda intorno e non vede speranza, non per lui. Non trova conforto nell'uniformità del mondo moderno, perché sa che lui ne è vittima.
E anche noi lo sappiamo, ma vogliamo scoprire se potrà redimersi!
Quindi, per quanto mi riguarda, vorrei proprio un aggiornamento anche in "Hornets", sempre se non le dispiace, Avvocato KUBA! XD
Complimenti per questo scritto, mi ha fatto piacere ritrovarti ad aggiornare! Pensavo ti fossi dissolto da qualche parte :D
A presto ♥

Recensore Master
26/01/21, ore 12:21

Oh, altroché se la trovo pietosa, ogni dannata volta in cui cammino per strada, obbligata a tacere, dietro il velo, l'odiosa maschera, che consuma la pelle, l'anima, la vita.
Uomini senza volto, senza un perchè, vagano disperati senza sapere di esserlo.

Mi oppongo quanto te, ma cosa resta da fare? Cosa rimane oltre alle lacrime?

Fuggire, ma dove?

Condannati a comprendere, noi, anime consapevoli, siamo senza terra, senza dimora.
Solo la poesia è casa.

Recensore Master
25/01/21, ore 10:14

Ciao Kuba e ben ritrovato, con questa poesia che è un atto di accusa a noi uomini, che ci piehiamo di fronte ad una vita fatta di conformismo, uniformandoci al comportamento comune. Ci muoviamo per le città in un’atmosfera cupa e, anche se ci incontriamo, non sappiamo scambiare con schiettezza due chiacchiere come un tempo si faceva. Oggi tendiamo a tenerci tutto dentro, abbiamo imparato a non esternare, anche perché gli altri forse non capirebbero e ci guarderebbero in maniera strana. L’imperativo è andare avanti, anche se ciò vuol dire perdere un poco di se stessi. Forse riusciamo a ritrovare un poco della umanità con cui siamo nati, nelle poesie che ci alleggeriscono la mente insieme al nostro cuore reso pesante dal mondo che ci ruota intorno. Lavoro interessante quanto amaro. Un saluto.

Nuovo recensore
25/01/21, ore 07:42

Suppongo che tu ti sia gia' laureato in giurisprudenza.Una facolta' che ti obbliga a pensare.Quindi non saranno le abluzioni a darti lo spirito della legge.Sul dolore quello fisico non c'e' filosofia che tenga.Quando lo hai addosso meglio curarlo subito.E non con la poesia che cammina con le proprie gambe diceva il povero Falcone.
Benissimo.
Pzsta 25/1/21

Recensore Master
25/01/21, ore 07:34

Buongiorno,
purtroppo concordo appieno, tutto molto triste!
Siamo tutti uguali, viviamo allo stesso modo, tutto identico.
A noi, nel nostro piccolo, cercare quel po' di originalità che ci aiuta a sopravvivere...

Recensore Master
08/11/20, ore 13:21
Cap. 7:

KUBA!!!!!! CE LA STO FACENDO!!!!!!!!!!
Ogni tanto pure io resuscito e riesco a passare da un po' di gente a lasciare recensioni! Ero troppo curiosa di leggere questa nuova poesia, anche perché mi erano mancati troppo i tuoi scritti!!
Wow, questo scritto è cupissimo! Parli della paranoia come un sentimento subdolo, che ti si infila fin nelle ossa e che nessuno oltre te può percepire; sorridi, sembri normale, ma c'è qualcosa che ti sta uccidendo, che ti sta divorando dentro. Questo è un argomento, una sensazione, a cui sono sempre molto legata e mi piace un sacco il modo quasi opprimente in cui l'hai reso in questi versi.
Poi il tuo stile si adatta perfettamente a ciò che vuoi esprimere, così frammentato e veloce, rende ancora più palpabile la negatività di questi versi. Davvero un ottimo lavoro, ho amato alla follia questi versi e ogni volta mi sorpendo della tua capacità di trasmettere così tanto in così poche parole :3
Complimentissimi e alla prossima, spero di non dover aspettare troppo per leggere qualcos'altro di tuo!!! ♥

Recensore Master
26/10/20, ore 12:11
Cap. 7:

Oh no, Jim... quanto mi dispiace per lui, è così triste e amareggiato...
E ci credo, con tutti i drammi che gli stai facendo capitare ç___ç
Sì, ci vogliono proprio M&J a ridargli un po' di speranza e gioia, pover'uomo!
Questa poesia descrive ancora una volta il disagio del tuo personaggio, mi fa quasi venir voglia di consolarlo, povero Jim!
Solo che ora, beh, dovrà cercare di uscire dal casino in cui è stato invischiato, perché altrimenti non so come andranno a finire le cose per lui...
Hai descritto molto bene le sue emozioni attraverso questi versi, davvero complimenti, aspettavo da un po' aggiornamenti da queste parti e finalmente ho potuto leggere qualcosa! Anche se voglio sapere di più anche nella storia in prosa, non pensare che te la scampi eh :P
Alla prossimaaaa ♥

Recensore Master
26/10/20, ore 06:35
Cap. 7:

Buongiorno,
poesia un po' cupa per iniziare questa giornata xD
L'ansia, che brutta bestia in effetti... ogni volta che emerge è un dramma.

Recensore Master
25/10/20, ore 20:31
Cap. 7:

Ciao KUBA e ben ritrovato. Il tuo personaggio è stato colto dall’ansia che colpisce indistintamente tutti gli uomini. Sembra quasi sprofondare in un abisso oscuro dove compaiono i frammenti, non tanto degli orrori, in quanto trovo il termine un poco forte, quanto più degli errori commessi lungo il tragitto della vita. Questa ansia è simile a una sottile tensione che però si insinua piano piano, senza che uno se ne accorga, e diventa padrona, prima di una parte della mente e poi si spinge sempre più in profondità fino a carpire una parte dell’anima del protagonista trovando così stabile dimora. Il concetto che hai voluto esprimere è giunto forte e chiaro con tutto l’impatto emotivo dato dalle tue parole. Un caro saluto e a presto!

Nuovo recensore
25/10/20, ore 10:46
Cap. 7:

FORSE meglio dire di errori piu' reconditi per questo tipo di aggettivo.Gli orrori mi rimanda agli ebrei.Il tutto poi si sublima nel contesto pensato.Bene
Pasta 25/10/20

Recensore Master
19/09/20, ore 18:48
Cap. 6:

Dopo aver letto il capitolo di Hornets, queste parole (e tutte queste poesie) assumono tutto un altro significato. Sappiamo cos'ha cosumato e cos'ha corrotto Jim, sappiamo qual è il mostro che l'ha portato all'autodistruzione e a dubitare di tutto...
Già essendo un avvocato, ti rendi conto di quanto valore possano assumere le parole e del poco valore che in realtà hanno. Esistono frasi che ti cambiano la vita, eppure sono solo un mucchio di aria; ai processi, quando un avvocato prende le parti del suo cliente, deve dosare ogni singola parola per arrivare dritto al punto, per convincere chi lo ascolta che ha ragione - anche se non ce la dovesse avere -, e deve calcare la mano sulle giuste questioni, omettendone altre.
Quando poi ci si ritrova a non scegliersi più i propri clienti, si comincia ad andare contro se stessi, a pronunciare ad alta voce qualcosa a cui si finisce per credere.
E Jim, così consumato, così corrotto e così sprezzante nei confronti di se stesso, potrebbe avere il mondo in pugno se usasse le giuste parole. Potrebbe farsi ascoltare e risultare perfino credibile, ma non davanti a se stesso.
Non credo che questa recensione abbia un senso (perdonami se deliro così ogni volta XD) ma io ti ringrazio davvero per il modo in cui mi fai riflettere ogni volta tramite i tuoi scritti. Adoro leggere dei testi che sono in grado di smuovermi e di lasciarmi qualcosa.
Alla prossima, non vedo l'ora di trovare un tuo nuovo aggiornamento!!! ♥

Recensore Master
13/09/20, ore 15:51
Cap. 6:

Ciao KUBA, e ben ritrovato con le tue poesie. Devo ammettere che risulta un poco difficile seguire il filo di questo tuo discorso, se non sapessi che stai scrivendo di questo personaggio una storia tutta sua e che lo vede muoversi nella complessità della sua situazione esistenziale e che evidentemente si è creato con le sue stesse mani. In queste righe, per tornare al brano, vediamo un uomo che continua a distruggersi con tabacco e alcol per non sentire il peso degli errori che può avere commesso, delle persone che sul suo cammino ha incontrato e incurante ha ferito, delle molte bugie che ha dovuto e continua a dire agli altri e che forse comincia a mentire anche a se stesso non sapendo più veramente bene dove stia di casa la verità. Ma quale verità va cercando? Vuole redimersi da qualcosa che ha compiuto e che lo tormenta o vuole soltanto avere l’assoluzione per gli errori commessi? Le sue parole sono parole che spera che qualcuno ascolti, altrimenti diventerebbero le farneticazioni di un pazzo che si sta lasciando andare in un abisso sempre più profondo. La tua è una interessante introspezione che, per il momento, non lascia pensare ad una soluzione positiva per questa anima svuotata da tutto e compresa da nessuno. Ti aspetto sempre curiosa di vedere fino a che punto ci vorrai portare. Nel frattempo ti auguro un buon proseguimento.

Recensore Master
12/09/20, ore 20:25
Cap. 6:

Buona sera,
un grande lavoro a livello lessicale e di contenuti, complimenti davvero anche qui! Sereno fine settimana!

Nuovo recensore
12/09/20, ore 17:06
Cap. 6:

Mi hai parlato.Ti ho ascoltato.Hai continuato ed io ti ho trovato discorsivo e lacerante.Hai cercato i tuoi pensieri sotto la chioma dei tuoi capelli e con gli occhi a fissare l'orizzonte.Mi sono convinto che hai molta classe da vendere.Sei positivo.Un saluto.
Pasta 12/9/2020

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