Cara la mia padme,
che infinita gioia rileggere questo piccolo capolavoro e rivedere certe mie amenità finali XD! Amo gli esperimenti ben riusciti e questo lo è. La punteggiatura curatissima, volta a creare una concatenazione di incisi e di incalzanti frasi, fa parte di un unico, enorme periodo. Un periodo che è come la boccata che prende il nuotatore prima di scendere in apnea. Loro sono due amanti travolti dal loro stesso desiderio, che ogni volta li sorprende svelando l’altro e se stessi. È quasi una rivelazione mistica quella che vive Albus quando si accorge che lui e Gellert appartengono al medesimo chiaroscuro, sono simili eppure diversi. È come se aprisse gli occhi e vedendolo ritrovasse quel pezzo di anima con cui era fuso all’inizio e che gli dèi, invidiosi, hanno separato (Platone, il primo autore delle soulmate). Il lago è fisico e metaforico o, perlomeno, io ho voluto vedere nella passione carnale che lascia stravolti i due amanti una metafora dell’anima umana, fatta anch’essa di abissi da esplorare. La seconda persona con te è sempre una garanzia, perché la sai usare, banalmente.
Ne comprendi il j’accuse nascosto, quel narratore che scava nel cuore dei SUOI personaggi e ne rivela paure, incertezze e desideri. Il calco finale sull’amore che viene fatto a lungo sancisce la discesa nel lago profondo, ma rivela anche altro: non c’è appagamento di desiderio. La voglia non si esaurisce in un amplesso, ma troverebbe una risoluzione in una fusione totale; e qui i TUOI headcanon capitano, ovviamente, a fagiolo, dimostrando come due geni della magia possano connettersi mentalmente, oltre che fisicamente, senza per questo perdersi o lasciare che uno sopraffaccia l’altro. Ed è questo che più apprezzo delle tue storie, anche se sarebbe un peccato non menzionare l’eleganza dello stile e la profondità dei concetti. Tu scrivi della passione per come è. Non è mai un qualcosa di distorto o posticcio o falsato. Non è un prendere belle frasi e belle circostanze e adattarle ai personaggi. C’è uno studio, dietro, di chi sia Albus e di chi sia Gellert. C’è un’analisi di cosa sia l’amore non perché si è letto qualche bacio perugina o visto frasi talmente belle che fanno venire voglia di scrivere, ma perché quelle corde hanno vibrato. E se hanno vibrato pure quelle di chi legge il sentimento travolgente che ti porta lì dove il lago è profondo emerge con una nitidezza sconvolgente. Ecco perché le tue parole sono preziose.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss :* |