(2 - Recensione Premio per aver vinto la Corsa delle 24 Ore - VIII Edizione indetta da Torre di Carta)
Okay, seconda recensione premio! Sto arrivando in ritardo con le recensioni, poiché coi banner di mezzo, e i bandi, e altre cose, mi è toccato rallentare un po’, però rispetto sempre le scadenze  e quindi eccomi! Tornando a noi, credo che recensirò principalmente quelle storie con zero o pochissime recensioni. Siccome conosco la maggior parte dei fandom su cui scrivi, non avrò decisamente alcun problema (succede quando segui qualsiasi cosa x__x).
Tornando a noi, ho letto ben poco di Aizawa, forse perché frequento poco il fandom. Sono stata la terza a scriverci in assoluto (tant’è che la lista personaggi l’ho fatto io nel 2016, tipo, lol), ma dopo un po’ ho preferito leggere altrove. Diciamo che scrivo, più che leggere, poiché le mie coppie preferite di norma non se le fila nessuno, salvo rare eccezioni. Ehm. Ma sto divagando un’altra volta.
Mi piace questa drabble. Tanto per cominciare, è ben scritta – ancora una volta, mi piace sottolineare che hai un buon lessico – e non si perde in inutili fronzoli. Scorre liscia, mostrandoci in pochi gesti la perfetta caratterizzazione di Aizawa, che con pochi tratti pare uscito dal manga; inoltre, proprio grazie a quel gattino, non può fare a meno di pensare a Shirakumo e a quello che gli è successo. Quello è un ricordo doloroso, ed è ancora più dolorosa la fine che ha fatto (e venirlo a scoprire dopo così tanti anni è assurdo).
Mi piace come hai scritto il micino, come sei arrivata a collegare il tutto all’ex compagno di classi di Aizawa, così come mi piace la chiusura della drabble. Credo che il personaggio di Aizawa abbia tante sfumature, tutte da scoprire; è un personaggio infatti molto più interessante di quanto non possa sembrare, in grado secondo me di regalare aneddoti interessanti.
E, che dire, tu hai costruito un’ottima drabble, triste, delicata e dolce(amara).
Complimenti. Davvero. Ora fuggo a spulciare nuovamente il tuo account!
Un bacione!
 
Mokochan