Recensioni per
Brevi indugi in malinconie inessenziali
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/02/22, ore 14:04
Cap. 1:

Ciao, cara **, che piacere poter recuperare questa tua storia degli Oscar! E' da tantissimo che medito di scrivere qualcosa su Petunia, la trovo un personaggio interessantissimo e mi fa molto spesso una gran tenerezza. Nulla, nulla potrà mai giustificare il modo in cui ha trattato Harry, ma vorrei scindere le due cose: lei non meritava, a prescindere dall'adozione del nipote o meno, di venire messa da parte dai genitori. Mi piace pensare che Lily in realtà abbia sempre cercato di coinvolgerla, di tenerla in considerazione, di non allontanarla da sé, ma immagino che nonostante i suoi sforzi, fosse proprio la realtà delle cose, la gelosia e il senso di inadeguatezza, a fare sì che Petunia non notasse i suoi tentativi o se ne tenesse a distanza çç
Aveva l'età che aveva, e l'invidia è comunque una brutta bestia anche da adulti, ma immagino sia ancora più difficile resistervi nell'adolescenza, se i genitori ti trascurano e il mondo sembra accessibile solo a una sorella che vorresti avere al tuo fianco mentre senti invece che ti sta lasciando indietro çç
La conclusione con il rimando a Harry è perfetta e struggente, ti faccio i miei complimenti e ti mando un abbraccio ♥

Benni

Recensore Master
24/09/21, ore 23:03
Cap. 1:

Fede! ♥

Girovagavo fra le storie per gli Oscar ed eccomi qui. La conoscevo questa tua fic ed ero anche sicura di averla recensita e invece no! D: Sono rimasta interdetta un attimo da questa convinzione sbagliata e ora eccomi qui a porre rimedio a un'ora per me insolita ma oggi doveva essere una giornata tranquilla e non lo è stata, domani chissà. Preferisco approfittare, da cell. Spero venga fuori qualcosa di decente!

Questa fic è una meraviglia! Nella sua brevità racconti per intero tutto il rapporto fra queste due sorelle… e quanto ti viene bene parlare di loro! Sembrano nate per la tua penna e sono vive attraverso le tue parole, con tutta l’amarezza che ha contraddistinto il loro rapporto, la delusione, la disillusione di Petunia.

Lei che vede ogni anno sua sorella partire e tornare, partire e tornare, verso e da un mondo che non apparterrà mai anche a lei, piena di quelle esperienze che non potranno mai condividere appieno e Petunia, orgogliosa, non vuole briciole di quel mondo. Piuttosto lo rinnegherà, e cresceranno rabbia e barriere fra loro due. Oltre quella fisica di King’s Cross.

E’ straziante la frase finale, è un pugno nello stomaco. Harry è un ricordo in carne e ossa di quella sorellanza con Lily quasi ignorata ma mai dimenticata del tutto.

Sei riuscita a far comprendere un personaggio come quello di Petunia, che non ha mai raggiunto una redenzione nella saga, e a far provare compassione (e oserei dire affetto) nei suoi confronti.
Sei stata bravissima, e lo sei sempre! <3

Un grande abbraccio, Fede! Grazie per aver scritto questa fic, e spero di essere riuscita a mettere in fila parole giuste per farti capire quanto mi sia piaciuta! A presto!
gabry
(Recensione modificata il 24/09/2021 - 11:03 pm)

Recensore Master
22/08/21, ore 23:43
Cap. 1:

Ciao Fede, era da un pezzo che avevo in lista questa tua storia da leggere e sono felice di averne finalmente avuta l’occasione perché trovo che tu abbia analizzato splendidamente le emozioni provate da Petunia alla vista della sorella che si allontana, inesorabilmente, da lei e dal suo mondo normale.
Petunia è un personaggio difficile con cui immedesimarsi, eppure tu sei riuscita a farmelo fare con un numero davvero esiguo di parole, ricordandomi benissimo le sensazioni provate leggendo di lei e della lettera scritta a Silente per farsi ammettere a Hogwarts - quelle sensazioni che l’hanno resa così umana, rispetto al personaggio che avevamo conosciuto prima.
Quelle stesse sensazioni che si sono poi ripresentate vedendo il nipote percorrere la stessa strada della sorella - per di più con gli stessi occhi…
Rimango sempre tanto emozionata quando una storia così breve è così ricca di temi.
Brava, davvero!
Alla prossima,
Francy

Recensore Master
25/09/20, ore 15:24
Cap. 1:

Cucù, eccomi qui!
Ho segnato il quarto capitolo appena l'ho visto ieri, ma dentro di me ho pensato che insomma, le cose se le si fanno le si fanno bene e quindi eccomi qui che leggo dall'inizio: spero di non metterci tanto per recuperare, ma non potrei mai andare tanto lenta quanto lenta sono su Paradiso Perduto. Farò una statua a Rosmary, non ho scusanti.
Parto con tutte le più buona intenzioni del mondo, ma poi il gruppo dei Calderotti si riempie di altre storie, che portano altre storia, che sono a loro volta altre storie e io... Non so più che leggere e recuperare. Mi sembra che la lista non abbia mai fine.
E per quanto lunga sia, più l'allungo e più capolavori trovo in giro: tipo il tuo.
Sto da poco riguardando i film, perché per i libri ci vuole un altro livello di concentrazione, e mi è piaciuto trovare una storia su Petunia e Lily, dato che per "sto da poco riguardando i film" intendo che ho finito il primo qualche giorno fa. E mi sono rivista tutta la rabbia che la zia vomita sul povero Harry, tutta la rabbia per essere quello che Lily non è mai stata. Normale, semplice come tutti i babbani. Eppure penso, anche qualche babbano ha un goccio di magia, magari è il modo in cui un'anima brilla e quella di Petunia, da quando ha tredici anni, è diventata scusa, un abisso.
Petunia, il giorno che ha scoperto del mondo che l'ha divisa dalla sorella, ha smesso un po' di vivere: ogni treno che vede passare, è un'amarezza in più che sente nella bocca. Ogni treno che vede passare le lacera il cuore e non la ricompone più. E ogni treno che vede passare, con l'età che avanza, con Harry sotto al tetto, le ricorda Lily: l'ultima frase ha avuto una portata colossale sul mio cuore, mi è proprio entrata dentro questa storia: "Petunia si chiede sempre se riporti a casa un po’ di lei."
Ho i brividini. Vedi? Te l'ho detto che su Caffé e calderotti si trovano solo capolavori.
Sia ❤

Recensore Master
23/08/20, ore 13:11
Cap. 1:

ciao Lisbeth!
Mi piace sempre molto leggere di Petunia perché è un personaggio francamente insopportabile, che però regala sempre storie bellissime (o magari sono stata fortunata io a trovare sempre autrici bravissime, che ti devo dire). Petunia è normale e sua sorella no. Sua sorella è maga e diventa un’estranea, appartiene a un mondo da cui Petunia è estromessa. Non è bella (o si sciuperà molto in fretta) e perderà in maniera tragica questa sorella con cui ha smesso di capirsi e di essere complice per via della magia.

In ciò, Harry rappresenta una dolorosissima ferita perennemente aperta: assomiglia alla madre, è indubbiamente un peso per la sua magia ed è la definitiva cesura di Lily col mondo babbano. Eppure quelle righe finali che hai inserito, se Harry riporti da Hogwarts qualcosa di Lily, è un piccolo raggio di speranza di grande potenza, che mi ha colpita. Petunia, infatti, non è solamente arrabbiata o gelosa che la sorella speciale abbia una vita speciale e concerti su di sé le preoccupazioni dei genitori, né che non possa capire il tipo di vita e di lotta che la sorella ha scelto. Le manca la complicità e si sente tradita e defraudata. I tre momenti in cui si divide la storia passano bene tra amarezza, stupore e una dolciastra nostalgia che mi ci voleva proprio in questa domenica all’insegna dell’angst! Un caro saluto e perdona la recensione breve, ma era tanto che non passavo e volevo assolutamente riuscirci oggi!
A prestissimo,
Shilyss

Recensore Veterano
19/08/20, ore 10:27
Cap. 1:

Questa storia io l'avevo amata quando la lessi e l'ho amata con la stessa intensità ora che l'ho riletta (più di una volta, tra l'altro). Ti ho già detto quanto mi incuriosisca la figura di Petunia, soprattutto (e inevitabilmente) in relazione a Lily. Le sorelle Evans, come i (cari) fratelli Black, si trascinano dietro un potenziale Angst non indifferente, Angst che qui ho trovato perfettamente e magnificamente in atto (le tue raccolte sono micidiali, dal punto di vista dell'Angst). È un brano breve, questo, eppure capace di restituire il dramma di Petunia - che meraviglia di sintesi che hai usato, per condensare la tragica banalità della sua esistenza: "una condanna inappellabile ad una banale normalità". Spesso te ne esci con frasi come questa, così dense , semplici manciate di parole in cui riesci davvero a racchiudere l'essenza e l'esistenza di un personaggio e che mi colpiscono sempre. Per quanto il personaggio di Petunia sia spiacevole e, anzi, proprio per questo, durante la lettura dei libri è raro che ci si soffermi su di lei, sul suo dramma che si consuma in silenzio nelle primissime pagine. Mentre noi accompagniamo Harry e tutti coloro che non sono condannati alla normalità, Petunia è proprio l'emblema dell'esclusione, di quella porzione di umanità che non ignora la magia ma che, crudelmente, non ne risulta toccata. Lei resta perennemente "sulla soglia" di quel mondo alternativo, con la consapevolezza (ed è quello che ferisce di più, l'esserne coscienti) di essere banale. Lei non è speciale, anche se vorrebbe esserlo ("vorrebbe sentirsi speciale anche lei, come Lily che incanta tutti facendo muovere fiori" - altra frase che ho amato). Tramite Harry, noi tendiamo a vedere dall'esterno l'inasprimento di Petunia, quindi - in un senso - è come se, da lettori, mantenessimo sempre la prospettiva "di Lily"; Harry parte e, tornando, si ritrova davanti a quel che la stessa Lily ritrovava, tornando a casa: una persona - bambina e poi donna - sempre più amareggiata, rancorosa e scontrosa. Invece, qui, tu sei stata proprio brava a descrivere "l'altro lato della medaglia". Cosa provava Petunia, quando Lily tornava? "Ad ogni ritorno Lily è sempre diversa, sempre più lontana." Ecco, proprio qui, ho avvertito tutta l'impotenza dell'escluso, di chi resta indietro e non può far altro che assistere inerme ad un cambiamento in cui non ha alcun ruolo. Petunia e Lily viaggiano a velocità diverse, asincrone. Petunia è costretta all'immobilismo dall'esclusione, costretta ad arrancare dietro a quella sorella speciale che ritorna a casa sempre più mutata, e quando ci si stanca di arrancare, di tenere il passo, cosa resta da fare, se non - appunto - innalzare un muro? È molto potente il parallelismo che hai evocato tra le due barriere: quella fisica, concreta di King's Cross dietro cui Petunia si ritrova ogni anno e quella "invisibile" che gradualmente costruisce tra sé e Lily. Ecco, tu hai reso perfettamente il senso di isolamento e di esclusione di Petunia, hai saputo trasmettere cosa si provi nel vedere le proprie speranze continuamente infrante, ad assistere impotenti alla brutale riconferma della propria banalità - ogni anno, ogni volta -. Credo che questo basti ad indurire una persona, ad infiammarle una buona dose di inestinguibile rancore nel petto. Hai reso visibile la barriera , tanto che mi sono sentita anche io intrappolata dietro ad un muro, per tutto il tempo. Direi che sia indice della riuscita del brano, no? Che dire di più: di qualsiasi personaggio tu scriva, non c'è nulla da fare, viene fuori un capolavoro. ♡

Recensore Master
13/08/20, ore 17:42
Cap. 1:

Ciao, cara! Sono passata immediatamente stavolta, approfittando del fatto che la fic sia veloce da leggere!
E cavoli, è breve ma è intensa e stupenda!
Il personaggio di Petunia ha avuto poco spazio, ma se ci si riflette a fondo non si può, da una parte, non comprenderla: lei si è effettivamente sentita esclusa e non voluta dal mondo della magia, un bambino, a maggior ragione, ha queste percezioni. Ed era logico che da bambina accompagnasse anche lei con i genitori la sorella alla stazione, quindi è normale che rimanesse affascinata da quella magia che tuttavia metteva, anno dopo anno, delle barriere evidenti tra lei e Lily.
Il treno partiva ma le barriere si chiudevano e Petunia non poteva evitare di rimanere indietro, da sola. Indietro a guardare, sentendosi rifiutata e sentendo di non essere mai abbastanza.
E' bellissima l'ultima parte che invece parla di Harry, con la piccola speranza che Harry abbia comunque qualcosa di Lily, che riporti a casa qualcosa di lei.
Insomma, è una fic densa di significati e di riflessioni, scritta benissimo, molto profonda, con parole che colpiscono e un'introspezione accurata che sa giocare bene sul concetto delle barriere. L'immagine poi, l'ho vista, non può non farci stringere il cuore.
Un lavoro di tutto rispetto e una dignità che hai saputo restituire a Petunia, facendocela capire e amare.
Complimenti davvero!

Recensore Master
13/08/20, ore 15:36
Cap. 1:

Eccomi qui, a leggere e recensire questa storia che avevo già adocchiato quando l'hai pubblicata. Poi l'hai presentata con tanto trasporto sul gruppo e mi sono detta di non poter temporeggiare oltre.
Mi ha emozionata, e potrei chiudere qui il commento, perché davvero ciò che mi ha lasciato è una forte emozione che sa di amaro e tempi perduti, di ingiustizie che sanno di fiele, di occhi che guardano senza capire e si abituano troppo presto alla rassegnazione.
Petunia è solo una bambina quando capisce che al mondo non siamo tutti uguali, che esistono privilegi e diversità che condizionano la vita intera e obbligano a percorrere binari diversi, mai coincidenti, che possono solo guardarsi mentre sfrecciano l'uno in una direzione e l'uno in un'altra. Mi è piaciuto tanto, ma veramente tanto, come tu sia riuscita a rendere emotivi i mattoni che separano i due mondi, come tu sia riuscita a dar vita e a spiegare in ogni sua amarezza la barriera che si viene a creare tra queste due sorelle.
Lily torna e torna ogni volta diversa, con un pezzo di esperienza in più che Petunia non può capire. La voragine tra loro si amplia e assieme ad essa cresce anche quel risentimento tradito di Petunia, che da bambina delusa si avvia a divenire un'adulta ferita dalle barriere insormontabili, che si convince che nulla sia migliore della normalità, della propria normalità, e che tutto ciò che sia al di fuori di essa è male, contestabile, sbagliato (e quanto risuona in tutto questo "anormale", un aggettivo cui lei si aggrapperà con le unghie e con i denti).
E ho amato il riferimento a Harry, che è una parte di Lily, e che da un lato le ricorda quella che ha vissuto come un'ingiustizia e dall'altro la costringe a fare i conti con la mancanza (anch'io ho sempre creduto che, al di là di tutto, la morte della sorella non possa averla lasciata indifferente).
Petunia non è una bella persona, e questa storia non dice il contrario, ma si è indurita per dei motivi, ha avuto una sua emotività sgretolatasi nel tempo, e mi è piaciuto tantissimo come tu sia riuscita a metterla in evidenza.
Bellissimo anche lo stile, così lineare eppure così efficace e diretto nel comunicare le emozioni della tua protagonista (ri-benvenuta nel mondo della brevità, a proposito!).
Complimenti, spero di riuscire a passare al più presto anche dalle altre letture in sospeso!
Un abbraccio! ❤

Recensore Master
09/08/20, ore 14:59
Cap. 1:

Ciao, Fede ♥︎

Ho già avuto il piacere di leggera questa storia in diversa sede e, come già ho avuto modo di dirti in quel frangente, l'ho veramente amata. Sai benissimo cosa penso di Petunia, trovo che sia un personaggio interessantissimo da approfondire, un personaggio da prendere così com'è, con il suo carico di difetti e imperfezioni e buttarlo su carta, un personaggio vivo e reale, talmente vivo e reale da far male. Come anche sai, non l'ho sempre pensata così: in passato, ai miei occhi di ragazzina che si approcciava alla saga per la prima volta, Petunia era sempicemente la cattiva Petunia, la zia senza cuore di Harry, uno dei tanti personaggi negativi, quasi un'antagonista. Ovviamente, con ciò non dico che si sia trasformata improvvisamente in Maria Teresa di Calcutta (?) ma comunque ora, alla bellezza di 31 anni, riesco forse a comprendere meglio le sue sfumature e i suoi spigoli.

Perdona questa introduzione, ora arrivo alla storia. La tua Petunia è una Petunia a tutto tondo, è una Petunia che cresce man mano che la storia procede, è una Petunia tratteggiata magnificamente, contrapposta a Lily ma non per questo così diversa. La prima è una Petunia ragazzina, ha solo 13 anni quando vede sua sorella sparire, risucchiata in quella scuola "stramba" e lontana da lei, scuola dove lei non sarà mai accettata. Lily assume improvvisamente una connotazione "speciale", proprio per ciò che sa fare e per ciò che ha scoperto di essere. E Petunia rimane indietro. Qui comincia la parabola discendente. E mettiamoci un attimo nei panni di questa tredicenne che capisce di essere "meno", rispetto a quella sorellina così "speciale", appunto.

Ritroviamo una Petunia "ragazza", nella seconda fase di questa shot, ma la storia è sempre la stessa, ancora e ancora. Un treno porta via Lily e un treno, sempre lo stesso, riporta Lily a casa, ma è una Lily, come scrivi tu, "sempre diversa, sempre più lontana", una Lily distante ormai anni luce da Petunia e dal suo mondo, una Lily cambiata, trasfigurata, una Lily che Petunia capisce sempre meno, e alla quale ormai è legata solo per via del sangue, e per null'altro. E Petunia accumula e accumula, strati e strati di malcontento e rancore e infelicità e inadeguatezza. E le "barriere" si sommano una sull'altra, fino a formare un muro.

Infine, arriviamo alla Petunia ormai più che adulta, una Petunia forse più consapevole, ma una Petunia che secondo me non ha ancora fatto i conti con il ricordo della sorella, con le "barriere" che le dividevano, con la sua morte. E in Harry ritrova quella sorella, giorno dopo giorno, dopo giorno, ricordo vivente di  quella Lily che lei ha lasciato andare, e che ormai non potrà più tornare da lei, anche volendo. 

Per concludere, mi ripeto: hai umanizzato Petunia, ci hai fatto entrare nel suo mondo e mettere nei suoi panni, ci hai fatto comprendere il suo punto di vista e ci hai fatto empatizzare con questa ragazzina, poi donna, che ha fatto un sacco di scelte sbagliate, e ne porta il fardello, che voglia ammetterlo o no. L'unica cosa che dobbiamo riconoscerle è non aver rifiutato Harry, di averlo sempre tenuto a Privet Drive, nonostante tutto.

Ottimo lavoro, amica.

Un abbraccio,
Marti ♥︎

Recensore Master
09/08/20, ore 01:15
Cap. 1:

Ciao cara Fede ^^

Hai iniziato una nuova raccolta ed io la inizio insieme a te. Stavolta, a partire da questa prima flash, mi porti in un mondo che non ho mai approfondito né attraverso la scrittura né attraverso la lettura. Nonostante io non mi sia mai approcciata a Petunia fuori dalla saga, devo ammettere sia un personaggio complesso a livello emotivo e quando trovo scorci profondi come questo mi rendo conto valga la pena soffermarsi su di lei.
A mio parere la flash si concentra su tre piani: l'opinione che Petunia ha costruito sulla sua condizione di babbana, il rapporto di Petunia e Lily ed infine il rapporto di Harry con la zia.
Trovo tu abbia interpretato molto bene le sensazioni di una bambina/ragazza che vive accanto ad una sorella i cui poteri si rinvigoriscono sempre più e viene apprezzata per le sue doti. Hai menzionato spesso il concetto di normalità; per Petunia è dispregiativo, vuol dire vivere una vita a metà a confronto della sorella, vuol dire essere un passo indietro a Lily, proprio perché si trova in assenza di abilità speciali. Non è intesa attraverso le tue parole, ma io leggo un po' di invidia da parte di Petunia, quando sostiene che la normalità in cui vive possa essere paragonata ad un'ingiustizia.
Si crea un muro tra le sue sorelle, ancora più alto da quando Lily ha esperito Hogwarts, un mondo che la accoglie e comprende i suoi poteri. Dalle tue parole può essere interpretata anche come una barriera con significato allegorico; Lily lascia una parte di sé ad Hogwarts ogni volta che torna a casa, questo lede ulteriormente il rapporto tra le due, allarga abissi già aperti tra speciale e normale.
Fai un accenno anche al rapporto con Harry, ma non ce lo mostri sotto la luce dell'orfano detestato, poni i riflettori sui suoi occhi; è su questo dettaglio che chiudi il cerchio, dissolvi invidia, rancore e differenza, poni l'accento sull'affetto tra due sorelle che supera lo stato di Sangue. Mi hai ricordato tantissimo il dialogo finale tra Harry e Petunia, lei ha perso una sorella; Harry è l'emblema della vicinanza/lontananza tra le due, ma l'affetto va oltre ogni sorta di barriera. Harry racchiude in sé la sorella, ma anche anni di inadeguatezza per i sogni di bambina e ragazza infranti. Questo spiega il suo carattere spesso frainteso (ma poi neanche troppo) e l'astio verso James, un mago che ha contribuito ad allontanare Lily dalla sorella.

Ci hai raccontato la controparte di una coppia che ami, bravissima, anche questa raccolta promette molto bene ed io non vedo l'ora di scoprire su quale altro personaggio deciderai di farci riflettere. Per il momento grazie, le tue analisi sono sempre molto utili, concrete e profonde ❤.

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale

Recensore Master
08/08/20, ore 23:47
Cap. 1:

Ciao :-)
Che bella storia! Un po' triste, ma purtroppo la storia di Petunia e Lily lo è.
Mi è piaciuto molto come lo stile che hai usato. Mi sono sentita dispiaciuta per quella bambina che è rimasta sempre indietro e ho quasi desiderato che la facessero salire di nascosto!
Il finale mi ha sorpreso e mi ha anche fatto riflettere: non avevo mai pensato che in fondo Petunia c'era stata a King'Cross e quindi le sapeva che il binario nove e tre quarti esiste, eppure lasciano Harry alla stazione prendendolo in giro!
Molto bella l'ultima frase: Harry potrebbe riportare a casa con sé un pezzo di Lily. Chissà se l'ha mai pensato? Petunia è proprio un personaggio che non comprendo.
Complimenti per la storia breve ma intensa.
A presto,
Carme93