Recensioni per
Una linea sottile
di milla4

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/02/22, ore 15:21

Ciao Milla ^^

sto recuperando le storie degli Oscar delle categorie dove non partecipavo ed eccomi alla tua :D. Un racconto davvero molto particolare con un colpo di scena che proprio non mi sarei aspettata: quando il racconto stava prendendo una piega alquanto angosciante ecco che tutto viene riportato nel piano della razionalità. Povero Arthur, il detto genio e sregolatezza è quanto mai appropriato per lui çç
ti ringrazio per la bella lettura e alla prossima ^^

Leila

Recensore Master
11/11/21, ore 23:01

Ciao!
Sto finendo di passare dalle storie partecipanti agli Oscar, e dunque eccomi qui!
Ho trovato molto interessante questa storia, perché da un prompt apparentemente molto semplice sei riuscita a costruire un contesto molto particolare, con un colpo di scena finale inaspettato ma comunque riuscito.
La prima parte, con quelle minuziose descrizioni del dipinto e della passione del protagonista, e poi quel primo momento in cui la linea dell'orizzonte sembra spostarsi, mi hanno ricordato un po' le atmosfere (che pure sono diverse) de "Lo Stralisco" di Piumini, che ho letto almeno quindici anni fa ma che ricordo ancora con tanto piacere.
Il finale poi mi è piaciuto tanto, perché la situazione cambia repentinamente e tutta l'atmsofera quasi fiabesca dell'inizio viene ad assumere un significato del tutto diverso, ponendosi nella prospettiva di chi conosce la situazione.
Ho forse trovato un pochino sbilanciate le due parti: forse la necessità di imporre un limite di parole ti ha portato un po' a condensare in maniera un po' frettolosa la svolta finale, ma nel complesso è una storia che ho apprezzato tanto.
In bocca al lupo per gli Oscar!

Recensore Master
30/10/21, ore 08:27

Ciao cara, sto pian piano recuperando e recensendo le storie partecipanti agli Oscar nelle categorie in cui sono iscritta e ho cominciato dai corti.
Avevo partecipato anche io a questa challenge sul gruppo Caffè e Calderotti e trovo molto interessante il modo in cui hai sviluppato il concetto di Orizzonte, declinandolo come una sorta di universo parallelo in cui Arthur è un pittore appassionato di scene marine - invece che un malato chiuso in qualche casa di cura e riempito di farmaci.
Trovo che tu abbia dato vita a un vero è proprio colpo di scena con la rivelazione che il tuo protagonista non è affatto un pittore, ma qualcuno che deve essere curato - soprattutto perché hai fato vita a questo mistero nel corso di una flash, sfruttando al meglio il numero esiguo di parole.
Ho apprezzato in maniera particolare il titolo che collega la linea sottile dell’orizzonte che divide la terra fa cielo a quella che separa Arthur da una vita normale in cui essere un pittore.
È stata una lettura davvero piacevole!
Alla prossima,
Francy

Recensore Master
16/10/21, ore 10:00

Ciao! Eccomi qui, sto leggendo le fic iscritte ai corti degli Oscar della penna ♥
Penso che questa sia la prima (ed unica per il momento) fic che rientra nella categoria originali.
È una storia che inizia in punta di piedi, dove non sembra esserci niente fuori posto, ma ben presto, raggiungendo le ultime righe della fic, il lettore si fa un'idea completamente diversa. L'orizzonte che mangia il mare nel quadro, il suo cercare di salvarlo, e poi il ritorno alla normalità una normalità fatta di liquido iniettabile.
Penso che fosse tutto nella sua testa, penso che il protagonista sia in una casa di cura, psichiatrica, forse? O forse sono io che sto immaginando cose, adesso? :,D
Arrivati alla fine della fic, la storia ti lascia un senso di angoscia. Si vorrebbe leggere di più.
Lo stile è semplice e la storia è scorrevole. La conclusione della storia è a sorpresa. Non me l'aspettavo davvero.
Complimenti. Grazie per la lettura.
Baci
Deb

Recensore Master
13/10/21, ore 12:51

Ciao!
Sto iniziando a leggere le storie per gli Oscar della penna a partire dalla categoria Miglior cortometraggio, quindi eccomi con un breve commento.
Di questa storia ho apprezzato il modo così preciso di descrivere la passione del protagonista, così reale, perché ciascuno può identificarsi nell'attaccamento di Arthur alla tela, pur se non è un artista. Suggestiva poi l'immagine dell'orizzonte, quella "linea" che riprende il titolo, che si mangia il mare.
Grazie per questa lettura!
Legar

Recensore Master
03/09/20, ore 15:45

Se non fosse che ha o capelli ricci e rossicci, Arthur Finnegan, "piccolo con i piccoli occhiali sul naso" (bella questa finta ripetizione che in realtà è un caratterizzare molto incisivo) potrebbe essere un nuovo Harry Potter. Un piccolo mago dei colori, stavolta, "che con le sue piccole e lunghe mani sapeva catturare i colori del mondo". E' un inizio di fiaba, e in fondo le tue storie sono sempre piccole fiabe surreali, paradossali, che non lasciano in pace il lettore dopo averle terminate proprio perché suggeriscono qualcosa che rimane sospeso, incompleto... qualcosa che è come una variopinta, suggestiva minaccia. L'irreale e il fantastico che irrompono nel quotidiano. Qui la spiegazione è triste, abbiamo un ragazzino malato probabilmente soggetto a stati di allucinazione. Resta la magia, anche terrifica, di questo sole che s'ingrandisce a dismisura e divora, letteralmente, il mare sottostante. Un quadro che prende vita, e fin qui lo spunto è classico: ma ad animarsi non è un personaggio ritratto, sullo sfondo o in primo piano, quanto lo stesso sfondo. Una piccola storia geniale, potresti fare una raccolta di favole inquietanti alla Tim Burton, qualcosa da leggere la sera prima di (non) dormire...

Recensore Veterano
31/08/20, ore 21:53

Molto molto carina!! Mi è piaciuta tantissimo! Hai avuto un’idea così originale, complimenti! Il quadro che si ‘mangia’ il mare... wow mi hai subito coinvolto e non ho potuto smettere di leggere.
👏👏 bella davvero.

Recensore Master
28/08/20, ore 15:08

Ciao!
Era questa la storia che mi dicevi?
Devo dire che è un racconto curioso. All'inizio pare una storia tranquilla, il racconto di un piccolo genio della pittura (un ragazzino fragile a cui il padre regala l'attrezzatura per dipingere che il ragazzo coglie al volo buttandosi a capofitto in questa passione). Ma poi... il finale mi ha spiazzata! Per un po' ho pensato a qualche fenomeno paranormale legato al dipinto (qualcosa alla Dorian Grey per dire) però alla fine fine... c'è qualcosa di più umano che non viene rivelato!
Cosa sta succedendo in realtà? Cosa è accaduto al quadro? Anche perchè l'ultima frase "e l'orizzonte tornò al suo posto" mi fa intendere che era tutta opera dell'immaginazione di Arthur ... Ma allora Chi è che ha fatto l'iniezione?
Tecnicamente parlando trovo questo racconto molto ben strutturato (come sempre poi XD). C'è una tensione crescente, un ritmo che parte dalle prime righe e accompagna per tutto il testo. Ho apprezzato anche l'attenzione per i dettagli (sui colori ad olio e il dipongere) e anche l'introspezione per giovane pittore, un po' pessimistica tipica degli artisti, mi è piaciuta!
Bella, particolare e pensosa :-)