Recensioni per
I Pompuledii
di Genziana_91

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/01/21, ore 08:10

Ero tentato da un'escursione al bosco della Tassita, sui Nebrodi, alla riapertura delle gabbie, ma questa tua descrizione, così scientificamente dettagliata,  mi ha fatto un po' passare la voglia.


Siamo tentati di privare questi popoli italici di anima e corpo, vederli al più come valorosi guerrafondai, ma la tua invenzione di Vesullia, così meravigliosamente femminile, ha ridato loro la giusta luce.


Saranno tentati di spianare colline, colmare vallate, bucare gallerie, ma queste tue pagine sulla Foresta in ebollizione, sui venti in subbuglio , sulle nevi immacolate, forse, li farà riflettere.


Ottimo capitolo!


PS. Suggestivo ed originale il modo di contare gli anni. Ero fermo alle primavere, non avevo mai sentito "venti inverni".

Recensore Veterano
25/01/21, ore 14:29

Eccomi qua. Ho letto tre capitoli prima di lasciare una recensione, perché devo avere un po' di materiale prima di scrivere cosa ne penso.
Ti dico subito che sono felice di aver scelto questa storia perché trovo che abbia davvero i presupposti per essere interessante.
Il titolo inizialmente non mi dava molte informazioni, ma appena ho letto l'intro ne ho capito il significato.
Non conoscevo bene lo sfondo della storia che racconti (tutto ciò che sapevo era l'immagine della statua), però la storia ha catturato subito il mio interesse.
Trovo molto affascinante l'incipit, perfetto per destare la curiosità, e anche i primi due capitoli, in cui oltre alla scena generale conosciamo anche due personaggi importanti, Nevio e Vesullia, sono interessanti e piacevoli.
Il testo è scritto bene, senza errori, grammaticalmente perfetto, così come la sintassi e in generale la scelta delle parole (aspetto per me molto importante quando di scrive di eventi svolti in un passato molto remoto).
Pur non conoscendo la storia di intuiscono immediatamente gli avvenimenti e la situazione più generale del contesto.
Per quanto mi riguarda avrei gradito avere più materiale da leggere (i capitoli scivolano via molto velocemente) e mi sarebbe piaciuto avere qualche descrizione in più del paesaggio circostante, giusto per farmi un'immagine più chiara dell'ambientazione.
I personaggi invece mi piace che vengano fuori un po' per volta, a costo di dover rileggere per ricordare i nomi e i rapporti di parentela (cosa che peraltro avviene spesso anche nei libri o nei film), quindi appoggio totalmente la scelta di dare giusto qualche informazione su Nevio e sua sorella e sulla loro famiglia.
Parlando in generale trovo la storia interessante e ben strutturata, e trovo che ogni capitolo lasci piacevolmente la voglia di leggere il successivo.
A mio parere stai facendo un bel lavoro.
Andro sicuramente avanti.
Complimenti.

Recensore Veterano
19/01/21, ore 14:47
Cap. 6:

Speravo proprio di trovare un nuovo aggiornamento ma niente. Male, molto male ;P Ok, non è vero, perché questo scontro è stato fighissimo!!
Nevio e i suoi saranno anche giovani ma non peccano assolutamente di ingenuità, anzi hanno preparato un imboscata di tutto rispetto, giocandosi l'elemento sorpresa, prevedendo le mosse del nemico ad eccezione del numero maggiore di uomini di quanti si aspettassero. In realtà poi per fortuna non si rivela un ostacolo insormontabile, chissà se sarebbero riusciti ad incassare una vittoria netta se non fossero stati in minoranza, io credo proprio di sì.
La tattica che hai descritto è stata precisissima (anche più precisa di tante insensatezze che ogni tanto vedo sullo schermo), e anche le varie azioni in combattimento, le parate, gli affondi, descrizione fantastica, ma che te lo dico a fare XD
Speravo che facessero più danni con le frecce, di sicuro il vento non ha aiutato, alla fine questi guerrieri hanno vinto grazie alla loro foga, all'energia e la voglia di mettersi alla prova, che scalpitavano si era già intuito nel capitolo prima dedicato a loro.
Da lettrice di fantasy ho letto di parecchi scontri ma una cosa devo dirla: raramente mi è capitato di impressionarmi come è successo qui, impressionarmi nel senso di farmi dire auch e farmi venire la pelle d'oca quando vedo qualcosa di splatter. È stato un piccolo dettaglio a cominciare questa sensazione, ovvero quando descrivi Nevio che affondando uno dei primi colpi trova la morbidezza della pelle (è stata un immagine vividissima) poi per come si riempie di sangue e si fa strada tra i nemici fino al leader avversario, si muove dominato dall'adrenalina e inizialmente per questo neanche si rende conto di essere ferito, come comincia a percepire solo alla fine.
In conclusione è una vittoria, ma non assoluta e che non soddisfa i ragazzi, perché alcuni nemici riescono a fuggire nella foresta, mossi probabilmente dalla disperazione, perché mi è sembrata un po' quella di Fangorn, non ci metteresti piede se non fossi disperato.
Di fatti Nevio decide di non procedere con l'inseguimento, credo che Vesullia approverebbe questa scelta. Capisco perché invece Seku avrebbe volentieri corso questo rischio per trovare Anco, la sua reazione è comprensibilissima perché se non sbaglilo quella che è stata sterminata era proprio la sua famiglia.
Anche qui mi hai lasciata sospesa sul finale, è bastata una freccia, ma non è possibile, allora ora l'aggiornamento deve essere assolutamente doppio o non mi riterrò soddisfatta!!!
A presto 😘

Recensore Veterano
12/01/21, ore 15:16

Nooo ma sei matta ma non puoi lasciarmi così!!! Il prossimo capitolo è di Nevio ho già visto non posso neanche andare avanti, ma io devo sapere che è successo a Vesullia!! È quella che preferisco, la adoro, mi sono affezionata troppo a lei e ora mi hai lasciata in ansia, decisamente in ansia.
Vabbè sarà anche vero che i Pompuledii (nel testo però hai scritto Populedii, visto che non mi sono mai applicata a scuola non so se ti è solo sfuggita la m o volessi scrivere così) non hanno paura ma quello che l'ha dominata alla fine è puro istinto di sopravvivenza, ha percepito il pericolo (e meno male che ha un sesto senso di tutto rispetto) e la paura è ciò che l'ha messa in moto per fuggire e salvarsi la vita, è anche vero che pur essendo stata vista nessuno l'ha attaccata, neanche mezza freccia come hai detto quindi mi aggrappo a quella speranza. Alla fine mi sembra di aver capito che abbia avuto un malore forse per l'attacco di panico (comprensibilissimo, sarebbe venuto pure a me) nessuno per il momento le ha fatto del male, spero sarà così anche poi *sigh*.
Almeno adesso ho la conferma che Vetullia fosse sulle tracce del fratello (è troppo in gamba, sa pure seguire le piste), ma con quale intenzione non si sa. Mi piace sempre tantissimo il suo contatto con la spiritualità e il sovrannaturale, quello che gli uomini presi dalle cose terrene, dal movimento fisico tendono a dimenticare, sono distratti da cose più pratiche più tangibili ed in effetti ci sta, quando gli ha dato dell'idiota ho sentito il rapporto tra fratelli XD
Come sempre ti faccio infiniti complimenti per il modo evocativo in cui usi le parole e delinei l'ambiente, vedo sempre gli spiriti aggirarsi inquieti tra gli alberi, mi è sembrato di correre dietro a Vetullia nel bosco invernale e ghiacciato, mi è sembrato di sentire il freddo sulla pelle, è bellissimo *.*
Adesso ti lascio che hai un capitolo di Vesullia da pubblicare :P (vero che ce l'hai già?)

Recensore Veterano
30/12/20, ore 14:35

Nevio intanto è alle prese con la sua caccia all'uomo. Ci hai dato una veloce visone dei suoi, non so se definirli ancora uomini perché non sembrano esattamente dei veterinari ma più giovani pieni di zelo che devono fare ancora le loro esperienze e conquistarsi le proprie cicatrici. La loro voglia di mettersi alla prova in azione è la cosa che emerge di più, fremono per buttarsi in uno scontro, forse peccano quasi di presunzione ma meglio così di un gruppetto di ragazzetti spauriti, non sarebbero stati credibili effettivamente. E Nevio dimostra ancora di essere giovane ma con la testa saldamente sulle spalle, con un grande senso di responsabilità, sa che dalle sue decisioni dipende la vita degli uomini di cui ha il comando, un suo passo falso costerebbe caro a tutti e lui con molta consapevolezza sente questo peso addosso, è stato un bel momento di introspezione all'inizio del capitolo che ha fatto salire la stima che provo per il protagonista. Infatti Nevio si dimostra molto intelligente, sa bene cosa rischiano, e si prende il tempo per ascoltare i consigli altrui. Ora speriamo che Vetio abbia avuto realmente una buona idea e non li faccio tutti nei guai!
Questa storia mi ha presa molto, è una vera coccola passare a leggerla per la bellezza di alcune frasi e la trama che ha ingranato subito, anche perché i capitoli sono brevi, riesco a mantenere la concentrazione tutto il tempo e quindi a godermi la lettura senza essere scoraggiata dall'arrivare stanca a metà pagina, trovo sia un grande punto a favore, è più facile dire "bah mi leggo un altro capitolo perché ne ho voglia".
Spero di avere presto occasione di tornare a leggere il seguito, soprattutto di Vitullia! Alla prossima!

Recensore Veterano
30/12/20, ore 14:34

Heyla! Torno con molto piacere su questa long!
Se nel capitolo precedente abbiamo fatto la conoscenza di un guerriero e condottiero, non dico alle prime armi ma sicuramente alle prime imprese, qui conosciamo la sorella gemella Vitullia. Questo due gemelli mi piacciono molto, lui coraggioso e virile con un grande senso del dovere e la voglia di rendere orgoglioso il padre, Vitullia invece sembra più delicata ma non meno coraggiosa e determinata, in contatto con qualcosa di sovrannaturale, forse fa un po' parte di queste culture antiche un profondo contatto con la spiritualità, mi è piaciuto tantissimo in ogni caso questo tocco di magia e mistero.
Il modo in cui lei si fa guidare fino al fiume rispondendo istintivamente ad un richiamo, il luogo in cui si ferma, quella riva chiaramente è un posto prescelto dagli spiriti, diremmo infestato, la stessa madre dei fratelli ha scelto quella gola nel bosco per, immagino, dare un ultimo saluto ai figli, spaventando però i due bambini poverelli! È stato interessante il soffermarsi su ciò che rappresenta per Vitullia la morte, una cosa che è fuori dal suo controllo ma che fa parte della vita, effettivamente una volta era più facile che qualcuno venisse a mancare, la morte fa parte della quotidianità e senza le moderne visite mediche non sapremo mai di cosa è morta Statia, a loro è sembrato che semplicemente si fosse addormentata dall'oggi al domani e i gemelli non hanno potuto fare altro che accettare che fosse arrivata la sua ora. Il momento della visione mi è piaciuto molto, penso di averti già fatto i complimenti per le ambientazioni stupende che crei ma te li faccio di nuovo, mi è sembrato di aggirarmi per una foresta incantata, in un sogno. Non ho intuito cosa volesse dire la visione di Vitullia, ma lei invece pare lo abbia capito bene tanto da convincerla a partire in tutta fretta senza salutare, per il timore forse di essere fermata, dimostrata una grande forza, coraggio pari a quelle del fratello, ha risposto senza esitare alla chiamata all' avventura, già la adoro, speriamo che quegli spiriti/divinità veglino anche su di lei ♥️
(Segue nel prossimo capitolo)

Recensore Master
25/12/20, ore 07:53
Cap. 6:

Dopo una lunga pausa, finalmente viene offerto un nuovo capitolo ricco di abilità narrativa.
È come sempre contraddistinto dalla mancanza di lungaggini, con uno stile ancora più efficace, coraggiosamente ricco di frasi cortissime.

Gli amanti dei combattimenti apprezzeranno sicuramente questo tipo di battaglie senza armi da fuoco. Io non sono fra quelli, ma riconosco che le descrizioni sono perfette. Frecce, spade e coltelli passano in secondo piano senza far rumore. Anche la natura si ritira di fronte alla disperata violenza dei guerrieri. Lascia solo pochi sgradevoli elementi: il freddo della neve, il vento.
Rimangono ovunque grida, bruciori, sangue bollente.

E l'incombere del sovrannaturale: è quello che rende la trama di questa storia particolare, secondo i miei gusti.

Bello come sempre il finale col cliffhanger (come disse l'autrice).

Recensore Veterano
24/11/20, ore 12:29

Eccomi, ho deciso di cominciare una tua long e recensisco il primo capitolo essendo il prologo breve.
Torno sempre volentieri a leggerti,
hai il dono di rapirmi e portarmi lontana, di farmi fare un meraviglioso viaggio nel tempo, alla scoperta di cose avvolte dal mistero, cose dimenticate. Devo farti infiniti complimenti per le ambientazioni che dipingi! Già nel prologo mi sono sentita catapultata nella gelida foresta invernale silenziosa, mi è sembrato di poter camminare tra i corpi dei soldati senza vita e di vedere i loro spettri che non troveranno mai la via, crei immagini così vivide e ammalianti, non importa dove sono o cosa sto facendo, mi porti sempre via con te!
Poi il primo capitolo si apre con quello che sarà il nostro protagonista, Nevio, anche qui mi sembrava proprio di essere accanto a lui, di sentire la cantilena della sacerdotessa davanti al fuoco, di osservare le spoglie di quelli che forse sono stati amici di infanzia, anche qui con pochi dettagli ricrei benissimo un'infanzia luminosa e spensierata, fatta di chiacchiere e risate. Però ora Nevio non si concede di piangere, è un condottiero, deve dimostrare di essere forte, alla vigilia di una battaglia non c'è spazio per queste debolezze.
Per il momento ci hai fornito qualche tesserina di un puzzle da ricomporre, altra cosa che mi piace molto, andare piano alla scoperta di cosa sta succedendo. Non vedo l'ora di saperne di più!
L'unico appunto che devo farti è che mi sono confusa su chi fosse gemello di chi, se erano Vetilla e Vesullia, come mi sono detta, dovresti coreggere "gemelli" con "gemelle".
Ancora complimenti e alla prossima!

Recensore Junior
23/11/20, ore 12:12

Bel capitolo, molto evocativo e onirico.
Mi è piaciuta la spiegazione di come viene vissuta la morte e il ricordo di quella di Statia, quello su cui si era focalizzata l'attenzione della ragazza. Anche senza audio ambientali mi è sembrato di essere lì con loro e vedere il corpo scivolare nel fiume fino a sparire del tutto.

La parte che ho preferito è quella della visione, dei tori che si affrontano e l'ombra che li avvolge con il significato che capirà sicuramente più avanti, ma di certo non rassicurante e la sensazione che l'attanaglia viene trasmessa anche a noi.

Ci sarebbe solo una correzione da fare: i palchi sono quelli dei cervi ^_- non c'è un equivalente per quelli dei tori perché non hanno le ramificazioni :P

Recensore Junior
28/10/20, ore 09:50

ciao, ti recensisco qui sia il prologo che il primo capitolo visto che sono entrambi molto brevi ^_^

Nel prologo una battaglia è già finita, un manipolo esplorativo è stato massacrato da un'imboscata di un gruppo nemico.
Già mi sorge qualche domanda: perché un'esplorazione in inverno? Chi è stato ad ammazzarli? E perché nessuno sarebbe andato a prendere i cadaveri degli insepolti e si parla di sfidare i morti?

Parte di queste domande pensano abbiano la risposta nel capitolo successivo, magari correggimi se sbaglio ^_-
Il nastro del tempo è tornato indietro all'inizio dell'inverno, dove Nevio osserva l'esito di un massacro: il furto delle pecore ha portato all'uccisione di più di metà di una famiglia e ha fatto continuare quella che sembra una faida.

L'introspezione del giovane mi è piaciuta, il suo doversi trattenere quando vorrebbe piangere per non sembrare debole in una società come quella, e così la divinazione della sacerdotessa anche se mi sarebbe piaciuto vedere tramite una descrizione la posizione che queste hanno assunto, in modo da poter provare a trarre una conclusione (magari sbagliata).
Se ti posso dare un altro suggerimento, non utilizzare il tag < br /> per andare a capo, ma racchiudili tra < p> e < /p>, in questo modo avrai il paragrafo separato dai vicini e ti basterà inserire uno con uno spazio all'interno per separare magari le scene (tipo: tra la frase della vecchia ed il giovane che si volta tra gli altri non vedo la necessità di uno spazio ulteriore in mezzo, ma tra la folla che si apre sì e ci sta bene )

Delle storie storiche che leggo, inoltre, c'è una cosa che mi piace molto: essere portata a fare qualche ricerca.
Questa storia me ne ha portate molte: la statua (che non conoscevo) e soprattutto le divinità (Maja è facile da intuire, ma Fiscu non l'avevo mai sentito prima, sulla Treccani mi cita un "Fisu" compreso da un attributo, è lo stesso?).

Ora non vedo l'ora di continuare a leggere ^_^ alla prossima.

Recensore Master
24/10/20, ore 07:27

Sicuramente conoscerai questo link:
https://sketchfab.com/3d-models/guerriero-di-capestrano-progetto-ars-e2423d74379c4f44
E' un ulteriore spunto per avvicinare l'uditorio, qualora ce ne fosse bisogno, all'interessante argomento scelto come soggetto della tua storia.

Qualora ce ne fosse bisogno, dicevo; in realtà sono già sufficienti le tue invenzioni sceniche ed il tuo stile immaginifico per rendere estremamente vivo quel lontano periodo. L'aspetto secondo me più interessante è la tua capacità di descrivere, con poche pennellate, ambienti, paesaggi, stagioni. E non solo. Da ogninriga traspare tutto quel mondo remoto, con i suoi miti, le sue superstizioni, le sue credenze in un aldilà comitale, il continuo incombere degli avi ormai morti. Onnipresente anche la guerra, concepita come indispensabile contenitore dei rapporti sociali.
Tutto è pervaso da quella suggestiva atmosfera di magia che noi abbiamo perso con le nostre fredde convinzioni imposteci più o meno subdolamente dai vari comitati tecnico-scientifici.
I capitoli sono corti, il che è un grosso vantaggio perchè non lasciano spazio a frasi o descrizioni inutili.

Lascio adesso qualche altra piccola nota più localizzata.
Bello il prologo, che quasi scaraventa il lettore nell'improvviso, profondo silenzio lasciato dall'antefatto dell'intera vicenda.
Nel primo capitolo mi è rimasta impressa la figura della vecchia sacerdotessa capace di divinare.
Nel secondo capitolo non ho compreso appieno la visione premonitrice del toro bicefalo morente dopo lo scontro: vuoi forse anticipare che fratello e sorella faranno una brutta fine?
Il terzo capitolo lascia purtroppo con la curiosità di sapere più in dettaglio quale sarà il piano di Nevio e dei suoi. "Ce l'ho" cosa? Non sarà del tutto chiarito nel quarto.

Si sta delineando insomma nel complesso una bella storia, ben articolata nei suoi brevi capitoli, che merita tempo e attenzione da parte del frettoloso lettore. È per questo motivo che sono riuscito a dedicarmici solo adesso; ma non me ne sono pentito.

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