Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
06/03/21, ore 10:19
Cap. 58:

Ciao Agrifoglio. Ormai non manca molto per arrivare a commentare l'ultimo capitolo che al momento hai pubblicato, "Carnevale di Venezia." Se penso a come era iniziata la storia e a dove siamo arrivati adesso, sto vivendo delle avventure maestose e al tempo stesso cruente come è giusto che sia. Una parte questa davvero molto avventurosa, dove si può notare il tuo impegno nelle descrizioni. Spero che André e Oscar possano ricongiungersi e, come avevo già detto, Napoleone è davvero un degno rivale per la donna e lo stai rappresentando bene nel suo essere. Al prossimo capitolo. Un buon fine settimana.
(Recensione modificata il 06/03/2021 - 10:21 am)

Recensore Master
29/12/20, ore 23:30
Cap. 58:

Un capitolo avvincente.
Napoleone è roso dal tarlo della gelosia e poco gli importa di trucidare un manipolo di innocenti in quel modo orribile. Oscar non può fare nulla, se non stare a guardare. Il povero Eugene è costretto a comandare il plotone di esecuzione e che dire di Alain? Piange mentre colpisce e non regge oltre all'arrivo del nuovo ordine... Hai descritto il tutto con somma maestria, davvero...

Ma la peste è arrivata ed è proprio grazie a lei che Oscar scopre qualcosa di più su André.

La povera Josephine l'ha fatta grossa. Le sorelle Bonaparte cospirano contro di lei. Sarà la volta buona che riusciranno nel loro intento di allontanare il fratello da quella donnaccia?

Recensore Master
30/09/20, ore 10:04
Cap. 58:

La tua carrellata storica prosegue e come giusto che sia la guerra non è una faccenda romantica ma una carneficina che non può essere infiocchettata. Napoleone è uno dei più grandi macellai della storia e non si può dimenticare.
Oscar vive in continuo pericolo e in una situazione che non può giustificare, così lontano dai suoi ideali. Dopo tante traversie spera di poter avere un po'di pace ed invece scopre che André è scomparso e noi con lei restiamo con il fiato sospeso perché in effetti non ci hai fatto più sapere nulla di lui.

Recensore Junior
24/09/20, ore 16:13
Cap. 58:

Eccomi qua! ^^
Capitolo difficile da leggere e ancor più da digerire, immagino non sia stata una passeggiata di salute scriverlo! Perciò complimenti doppi, a me non avrebbe proprio retto lo stomaco - che in effetti non regge nemmeno a un omaccione come Alain.
Napoleone si rivela per quello che è, Oscar scopre che la guerra non è esattamente l'epica e gloriosa avventura che si legge sui poemi. La peste arriva a metterci una toppa, capita proprio a cecio.
Finalmente qualcuno si mette una mano sulla coscienza e rivela le sorti del povero André. Dov'è finito, a proposito?
Un capitolo difficile per raccontare una brutta pagina di Storia, ma l'hai portato a casa con maestria e una buona dose di coraggio!
Alla prossima! ^^

Elly
(Recensione modificata il 24/09/2020 - 04:13 pm)

Recensore Master
19/09/20, ore 00:02
Cap. 58:

Straordinario,se permetti, questo capitolo. Ormai ci hai abituati a una narrazione precisa, scorrevole, pregna di particolari,storicamente e umanamente, attendibili. Oscar prova sulla propria pelle il significato di partecipare ad una guerra, purtroppo non si guarda in faccia a nessuno e l'onore è un optional. Napoleone compie tante azioni decisamente poco onorevoli, ma non è da meno il suo omologo in India. Anche Oscar ha il suo omologo in India, chissà se si scontreranno mai? Adesso che i bambini sono al sicuro e sono riusciti a parlare con il sicario Oscar può dedicarsi alla ricerca del marito. Alain inizia a dubitare di Napoleone, la crudeltà verso i prigionieri anche i civili, passa decisamente il segno. Però a quanto pare il karma esiste e i saccheggiatori di Jaffa muoiono di peste. Bonaparte è psicologicamente allo stremo, ma anche Joséphine non se la passa bene alla mercé dei parenti di Bonaparte. Che aggiungere? Ti faccio tanti complimenti e attendo il seguito con curiosità. Brava.

Recensore Master
18/09/20, ore 11:41
Cap. 58:

Cara Agrifoglio, ben ritrovata con un capitolo che sa di Storia e che si intreccia abilmente, tramite la tua scrittura, alle avventure dei nostri protagonisti. In questo passaggio ci hai fatto assaggiare sia l’arte della guerra, con le sue strategie, che la parte dolorosa che da essa proviene. Resto sempre molto stupita dalla grande cura che metti nell’inserire ogni più piccolo dettaglio per darci una visione panoramica di ciò che sta accadendo, con lucidità di pensiero, senza indugiare sui particolari truculenti, come quelli che possono accadere in una battaglia. Abbiamo visto i soldati francesi alle prese con le difficolotà della campagna di Egitto, con un Napoleone che per nulla al mondo avrebbe voluto indietreggiare, poiché ne avrebbe perso in prestigio e perché voleva conseguire dei risultati che avrebbero fatto assurgere la sua persona alle più alte vette di comando e chissà cosa altro. Ma le difficoltà erano evidenti e non si potevano bypassare, per cui Napoleone, in questo frangente, decide di non guardare in faccia a nessuno, nonostante le rimostranze dei suoi sottoposti nonché di Oscar, la quale per la prima volta in vita sua vive la battaglia, comprende cosa sia effettivamente una guerra e quanto orrore possa portare, e tira dritto per la sua strada, macchiandosi agli occhi di coloro che lo attorniano, di atrocità come il massacro di centinaia di prigionieri, poiché la sua campagna, con tutte le sue difficoltà, non gli concedeva di trascinarsi dietro tutte quelle persone, che sarebbero state un peso morto e avrebbero rallentato il suo percorso. Ma le periezie in terra egiziana e oltre non erano ancora finite: ecco infatti, dopo gli assedi e dopo aver permesso i saccheggi sulla popolazione inerme, giungere una ulteriore piaga, la peste che decimò il suo esercito e che nonstante le cure prestate come potevano, fece un sacco di vittime e coloro che sopravvissero, ma non erano in grado di continuare la marcia per la conquista, su ordine di Napoleone vennero lasciati a morire tra atroci sofferenze sia per la malattia che per la barbarie dei turchi che prima li torturano e poi li uccisero. Anche Alain, da sempre ammiratore del genio napoleonico, in questo frangente non può non vergognarsi di come si stia comportantdo l’esercito francese al suo comando. Oscar è rimasta folgorata da un tale comportamento privo di una qualsiasi umanità. Il suo pensiero oltre che alla campagna d’Egitto è però sempre rivolto al marito di cui ormai da troppo non sa più nulla, fino a quando il luogotenente di Napoleone la fa chiamare e svela la parziale sorte del marito, il quale era stato fatto seguire per poi essere ucciso su preciso ordine di Napoleone. Oscar di concerto con Alain non può che tornare in Francia e tramite le conoscenze sue e di suo padre tentare di venire a capo del rompicapo che ha come oggetto André, l’uomo senza il quale non riuscirebbe più a vivere. I figli intanto sono tornati sani e salvi in Francia grazie al conte di Fersen. Uno sguardo anche sul versante indiano sul quale si fronteggiano gli inglesi contro il sultano alleato dei francesi la cui fortezza inespugnabile è un baluardo che se fatto cadere potrebbe dare man forte agli inglesi e tagliare qualsiasi aiuto e sostegno che il sultano ha sempre concesso ai francesi in quelle terre. Wellesley è il colonnello preposto al compito di sconfiggere le armate in quel di Mysore e riuscendoci, dopo un assedio, viene nominato Governatore con la speranza di acquisire prestigio e riuscire a scalare posizioni che lo porterebbero a sposare la sorella di Lord Pakenham, che lo considera soltanto il figlio cadetto di un conte irlandese caduto in disgrazia. Non mi resta che attendere gli sviluppi di ciò che accadrà con il rientro a Versailles di Oscar, complimentandomi ancora una volta con te per questo racconto che assume sempre più i toni del romanzo storico. A risentirci presto!

Recensore Master
17/09/20, ore 23:49
Cap. 58:

Capitolo un po' troppo sconvolgente.
Storia sempre più intricata ed avventurosa.
Viene fuori la natura di Napoleone.
Hai descritto in maniera impeccabile ciò che accade in battaglia.
Comunque capitolo ben scritto e preparato.
Sembra che tu ti sia documentata a dovere.

Recensore Junior
17/09/20, ore 20:38
Cap. 58:

E’ un capitolo sconvolgente cara Agrifoglio dove la brutalità della guerra emerge in tutta la sua crudezza ancestrale
Esistono poi diversi modi di interpretare la stessa cosa e mentre Napoleone Bonaparte antepone la sua ambizione , il suo ego e persino i suoi dispiaceri a tutto ,Arthur Wellesley invece è un uomo d’onore che , pur puntando alla fama ed alla gloria, non ne diviene schiavo anteponendo a tutto il suo senso dell’onore. Entrambi vedono nella guerra un mezzo di affermazione e di ascesa sociale. Entrambi sono mossi dall’amore (adulterino e traditore quello di Napoleone e contrastato dalla famiglia di lei quello di Arthur Wellesley) ma se per Napoleone l’amore tormentato è il pretesto per dare sfogo alle sue bassezze , per Arthur Wellesley l’amore contrastato diventa occasione di crescita e fonte di ispirazione per essere un bravo soldato.
E’ raccapricciante vedere come un ordine che oggi sarebbe manifestamente criminoso e condurrebbe dritto davanti ad un tribunale militare, all’epoca era elargito come un confetto. I prigionieri sono troppi, consumano cibo ed acqua a ufo, non so dove metterli, hanno spergiurato? Nulla di che, li faccio fucilare anzi no, li faccio sventrare con le baionette perché le munizioni e la polvere da sparo sono un bene prezioso da non sprecare E a capo del plotone d’esecuzione ci metto un ragazzino di sedici anni, così impara a non fare promesse avventate, non fa una piega e così impara anche quella allegrotta di sua madre. Il sultano mi ha tenuto prigioniero a pane e cipolle nelle sue segrete? No problem, gli faccio saccheggiare la città Il governatore ha seviziato ed ucciso i messaggeri? Saccheggio come se non ci fosse un domani anche qui! Gli appestati rallentano la marcia e non so dove metterli? Un’overdose di laudano e tutto si sistema! In questa epoca barbara, anteriore alla convenzione di Ginevra ed al riconoscimento dei più elementari diritti umani anche in guerra (eppure non così distante da noi ) l’unica che rimette le cose a posto e che crea una parvenza di giustizia è la peste : ad ognuno i suoi giustizieri.
In questo capitolo il protagonista indiscusso è Napoleone mentre Oscar è un’osservatrice spesso impotente che non ha nessuna autorità e che neppure dovrebbe stare lì. Un Napoleone che per eccessivo ottimismo e fiducia in se stesso sbaglia i calcoli, che minaccia o manipola a seconda dell’occorrenza ,che dispensa morte e torture come il pane e che mette a tacere la frustrazione amorosa con i gemiti dei condannati. Un uomo narcisista ed egocentrico che passa dall’eccesso di autostima alla frustrazione più totale in un battito d’ali
Molto più equilibrato è il colonnello dell’India ma per adesso sembra relegato ad un ruolo di secondo piano
Interessante è la figura di Alain che piano piano si sta rendendo conto di che razza di soggetto ha deciso di ammirare ma che si ostina a giustificarlo perché ha bisogno di credere in qualcosa , soprattutto dopo avere ucciso il cugino e neppure vuole vedere che c’è Napoleone dietro la misteriosa sparizione del suo migliore amico. Trovarsi di fronte a quest’omone che piange , che si china e che vomita dà l’idea delle dimensioni di questa tragedia bellica. E’ bello anche l’atteggiamento protettivo che Alain ha con Oscar.
Joséphine de Beauharnais intanto ha il suo terzo incontro scontro con i Bonaparte che non sembrano intenzionati a farle sconti e che fanno di tutto per screditarla in società ed agli occhi del loro congiunto.
La peste regola i conti ed imprime anche una svolta alle indagini di Oscar visto che il mandatario del tentato omicidio di André si infetta ed in punto di morte si scarica la coscienza. Mohamed ibn Omar menziona lo Sfregiato del Mediterraneo e molti tasselli vanno al loro posto. Certo Oscar non sa di Nelson e si dispera. Noi invece lo abbiamo lasciato proprio nelle mani di Nelson, per giunta accusato di spionaggio e potenzialmente destinato al boia Adesso è vivo o morto?
Il generale de Jarjayes , il conte di Fersen e Girodel che parte avranno in tutto ciò? E non dimentichiamo il duca d’Orléans ed il conte di Compiègne che tramano nell’ombra e quel flagello della contessa madre di Compiègne.
Complimenti vivissimi cara Agrifoglio leggo la tua storia con grande interesse e grande trepidazione!

Recensore Master
17/09/20, ore 20:29
Cap. 58:

Cara Agrifoglio,
I miei complimenti la storia diventa sempre più intricata e avventurosa . Un racconto il tuo che farebbe impallidire Dumas!
Mi perdo purtroppo nei meandri della vicenda e non riesco nemmeno a distinguere il romanzato dal reale. Davvero appassionante la ricostruzione che ci hai regalato!
Wellesley soprattutto, che ruolo gioca in questa tua storia? Inoltre come faranno Oscar e Alain a rintracciare André in carcere per volere di Nelson che lo considera una spia dei francesi?
Altra domanda: come hanno fatto i nostri eroi a rintracciare il sicario che ha venduto André? Come hanno potuto comunicare se lui non sapeva il francese? Inoltre,com' é possibile che Napoleone , i suoi soldati e la stessa Oscar siano stati a contatto con i malati di peste e non abbiano contratto il morbo?
Infine, come ha potuto Alain uccidere quei prigionieri siriani? Anche donne e bambini?! Non me lo spiego.
Attendo tue risposte! Ciao grazie e alla prossima

P.S. Grazie della risposta completa ed esaustiva.
Tornando a questo (e altri) tuoi capitoli piuttosto cruenti, mi viene da pensare che forse sarebbe conveniente alzare il rating, che ne pensi?
Quanto ad Oscar, che in gioventù avrebbe voluto andare sui campi di battaglia, imbracciando un fucile come un vero soldato, diciamo qui è stata accontentata. Chissà che quel fuoco di cui parlava mastro Armand nel suo dipinto,si stia affievolendo dopo tali drammatiche esperienze belliche?
Sono veramente curiosa di sapere dove ci condurrai con questo tuo interessantissimo esperimento letterario!!
Alla prossima, ciao💖
(Recensione modificata il 24/09/2020 - 01:50 am)
(Recensione modificata il 24/09/2020 - 01:51 am)

Recensore Master
17/09/20, ore 19:01
Cap. 58:

La legge della guerra: è l'orribile leit motiv di questo capitolo! La guerra è la madre di tutti i mali (l'avidità ne è la nonna), e fagocita anche gli innocenti, civili e malati e feriti che siano; vero è che i saccheggiatori se la sono cercata, la peste suona come il giusto castigo. Ma ora più che mai viene fuori la natura da pezzo di m.. da di Napoleone, solo in parte giustificata dal dolore per la perdita dell'amore di Josephine.

Recensore Veterano
17/09/20, ore 18:08
Cap. 58:

Buonasera Madame,
noto che avete descritto in maniera impeccabile ciò che accade in battaglia. In effetti si tratta di avvenimenti lontani da ciò che avviene a Corte o comunque in Francia. Solo la guerra, quella vera, può essere così cruenta, falsa e senza pietà.
Non si fanno prigionieri, non si fanno sconti. I più forti sopravvivono, gli altri soccombono.
L'onore, l'onestà, la giustizia, la parola hanno senso solo tra gentiluomini, e la guerra non è fatta per questi.
Mia figlia lo ha appreso nel modo peggiore, vedendo con i suoi occhi gli scempi che accadono sui campi di battaglia.
Taccio su Napoleone, sarà la Storia a dare il suo giudizio, inesorabile.
Si vede che Vi siete documentata e me ne compiaccio, nonostante la mia consorte storca il naso.
A presto, mia cara amica.

Recensore Master
17/09/20, ore 16:44
Cap. 58:

Ciao,
un capitolo ben scritto e preparato. Si vede tutta la cura ed il tempo che dedichi anche ai dettagli.
Molto realistico, nella battaglia, nei saccheggi e nelle stragi.
Oscar riparte per la Francia alla ricerca di Andrè, disgustata da Napoleone.
A presto.

Recensore Master
17/09/20, ore 15:43
Cap. 58:

Ciao,
un bel capitolo, in cui si vede che ti sei documentata a dovere su eventi, battaglie ed abitudini degli eserciti.
Perdonami, è scritto benissimo e tu sei bravissima, ma non è nelle mie corde leggere di battaglie cruente, uccisioni, stragi e simili. Però .... non posso che farti i complimenti per la credibilità degli eventi descritti. 
Si vede tutto l'impegno che ci metti, il tempo che dedichi a questo progetto e l'attenzione e la cura per i dettagli.
Aspetto il seguito, perchè voglio sapere di Andrè.
A presto.