Ciaoooooooo!
Wow, questo capitolo è davvero ricco di emozioni!
Intanto, Manuel e Serena hanno modo, con pochissime parole, di trovare quel punto di contatto che permetterà a entrambi di non guardarsi più in cagnesco. Nessuno dei loro padri ha un minimo di decenza, entrambi non hanno davvero a cuore il destino dei loro figli. A ogni modo, tutto ciò turba giustamente Laura, ma mi permetto di dire che forse non avere un padre fa schifo esattamente come averne uno che non si merita questo appellativo. In entrambi i casi si soffre l'abbandono, fisico o psicologico che sia, e in ogni caso essere privati di una figura fondamentale come un genitore lascia sempre degli strascichi pesanti nella vita dei figli. Questo per dire che trovo che le sofferenze dei tre ragazzi, seppur con connotati diversi, hanno in realtà una radice molto simile.
Detto ciò, il finale ovviamente mi ha lasciata di stucco, perché credo che Manuel, chiamando "maledette" le pasticche, si sia pestato i piedi da solo, anche se in realtà lui voleva che l'argomento uscisse fuori, quindi penso che senza volere abbia trovato un ottimo modo per farlo. Di conseguenza sono stra-curiosa di sapere cosa succederà nel prossimo capitolo e come i due affronteranno la cosa (è da tanto che aspetto questo confronto, chissà se finalmente la mia curiosità verrà saziata ahahah 😂).

Ti faccio i complimenti per questo bel capitolo, mi è proprio piaciuto.

A presto!

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Dolce ed emozionante, questo capitolo. Mi ha quasi commossa, la parte finale è stata sublime: "Non aveva più voglia di niente se non di rimanere lì, in quel limbo tra felicità e angoscia che provocava in lei quasi uno stato di dolce torpore".
Bellissima, questa frase!

La prima parte mi ha lasciato un vago senso di angoscia, deve essere terribile avere a che fare con due padri menefreghisti come quelli di Serena e Manuel. Entrambi pensano solo al denaro e non dispensano loro il benché minimo affetto. Entrambi padroni esclusivi del loro mondo fatto di apparenze e ipocrisie, proprio come la casa di Serena.

Davvero bello il titolo del capitolo, bisognerebbe sorridere ogni giorno, malgrado tutto. Certo, per Laura la situazione non è semplice, comprendo il fatto che sia scappata perché, in un certo senso, è stata chiamata in causa. Ma la parte dell'abbraccio è stata la più sublime e, anche se non sarà affatto facile, sono certa che alla fine Laura riceverà la sua "silenziosa vittoria", parafrasando il titolo della tua storia :)

A presto,
Eleonora

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Buongiorno ancora,
be', adesso Serena a riguardo di Manuel può mettersi il cuore in pace. Conoscersi, anche in questo caso, è stato utile... vedi che parlando vengono al pettine tanti nodi? Un solo dialogo può cambiare il corso di una storia, o anche di una vita...
Questi padri modello, mamma mia...
Capisco il dolore, non so poi perché l'uomo sia così portato a ferire.

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Ci sono un poco di cose da dire: Manuel può essere freddo nei confronti di suo padre e anche se a volte non lo capisco (di rado) devo dire che è troppo dolce nei confronti di Laura e non si può non volergli bene, ma adesso che le ha chiamate le maledette si scoprirà tutto o sbaglio? Cioè lui in teoria non sapeva né cosa prendeva Laura, né come le chiamava, quindi dovrà dare delle spiegazioni ma per adesso Laura ha avuto la reazione più naturale possibile visto il momento, ed è stato un finale coi fiocchi del capitolo.
In realtà capisco Laura ma deve anche mettersi nei panni di Serena sopratutto, non ha una madre e ha un padre così, cioè alla fine magari è vero che Laura non ha un padre e non lo ha mai conosciuto ma Serena aveva una madre ma la ha persa, non è che se la passi meglio, Laura una madre ce l'ha. Serena mi piace sempre di più, è ottimista nel ricucire i rapporti col padre(io non lo sarei al suo posto) e vuole bene a Laura.
Comunque uno dei capitoli più belli della storia. Complimentissimi!
Un abbraccio
Marco

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