Recensioni per
Deliverer
di angel_deux

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/02/21, ore 15:58
Cap. 1:

Carissimaaaa *^*
chiedo umilmente perdono per l'attesa, il rientro in ufficio mi ha scombussolato l'esistenza: ho meno tempo e sempre sonno, aiuto \O/

Stavolta ho scelto una traduzione ambientata nel canon, invece di quella AU, perchè questo what if mi incuriosiva da matti. E sono più che soddisfatta della scelta, perchè questa storia è un gioiellino e io come sempre ti faccio mille complimenti per l'impegno nel tradurre un testo tanto lungo e complesso. L'unica cosa che mi è dispiaciuta è il non aver trovato Arya: sarebbe stato bellissimo vederla riunirsi alla sua famiglia sopravvissuta **. Ma andiamo con ordine: Brienne incinta giuro che non me la sarei aspettata \O/. Fortunatamente il parto è andato bene: è stato bellissimo vedere che gran sostegno sia stata Sansa. La sua maturazione a questo punto della serie era già molto sviluppata, ma in questo what if lo è ancora di più: la giovane Stark è meravigliosa, non è più la bambina spaventata delle prime due serie, ma allo stesso tempo ha ancora una grandissima dolcezza in sè e il desiderio di proteggere coloro che ama o che meritano la sua lealtà, come Brienne. Pertanto è meraviglioso vedere come si preoccupi per lei e l'aiuti durante il parto. Grazie al cielo è andato tutto bene: Brienne è una donna forte, e non sorprende che si sia ripresa tanto in fretta. L'incontro con gli Stark è veramente commovente: stavo piangendo quando ho scoperto che Brienne ha voluto chiamare la bambina come Cat, o nel vedere quanto Robb l'abbia subito presa a cuore per aver protetto sua sorella. (E vogliamo parlare del fatto che ha fatto riconoscere da subito la bambina come Tarth? aaaaaw, mille cuori!) Menzione d'onore anche a Talisa, sempre dolcissima, e fortunatamente ancora incinta, pur in seguito all'attentato: tra l'altro che gioia sapere che si sono salvati tutti e quei sudici di Roose e Frey sono morti. Quanto vorrei che le cose fossero andate davvero così... ripeto, manca solo Arya.

Mi è piaciuta moltissimo l'alternanza fra passato e presente, e l'uso dei flashback per ricostruire quanto successo fra Jaime e Brienne. Il mio cuore un po' si è stretto nel leggere del dolore di lui nel venire "ripudiato" da Cersei: oltre alla mano ha perso anche l'affetto più caro, ma questo è servito ad aprirgli gli occhi e a schierarsi dalla parte giusta, guadagnandosi forse, molto di più.
Il momento di intimità fra lui e Brienne è dolcissimo: sono sicuro che nonostante il vino lui lo volesse davvero e che, anche se magari ora non è ancora del tutto innamorato, comunque le voglia davvero molto bene <3. La delusione di lei è più che comprensibile e sono felice che abbia trovato validi alleati nei Tyrell e in Tyrion per fuggire insieme a Sansa. Allo stesso modo sono felicissima che Jaime sia comunque poi riuscito a vedere la luce e che abbia dimostrato di aver sempre cercato di proteggerla, seppur a modo suo.

Il finale è pieno di speranza, ma quasi aperto, come se la storia proseguisse altrove... se così fosse sarei super curiosa di leggere il seguito perchè questo what if mi ha davvero conquistata.
Ti faccio tantissimi complimenti e ti ringrazio per avermela consigliata <3
un bacio grande!

Benni

Recensore Master
13/10/20, ore 17:51
Cap. 1:

La frase iniziale – che ricordo ti ha dato non pochi problemi di traduzione, ma che hai reso alla fine molto bene – riesce a svelare tutta la circostanza di questo what-if: Brienne ha appena avuto una bambina mentre sta riportando Sansa dagli Stark. Di questa prima scena mi è piaciuto molto il ruolo di Sansa, il suo informarsi per aiutare Brienne nel parto e poi la tenerezza di quell’immagine che vede tutte e tre – Brienne, Sansa e la piccola – strette insieme. Allo stesso modo mi è piaciuto il riferimento agli insegnamenti di Septa Roelle e a come quello che è successo sia andato contro ogni aspettativa che le era stata imposta dall’alto: non solo perché ha avuto un figlio furoi dal vincolo matrimoniale, ma anche perché è stato frutto del desiderio, quando nessuno – neanche lei stessa – credeva che qualcuno avrebbe potuto desiderarla. Ciò che è successo poi e l’identità del padre prende poi semrpe più forma con la figura della bambina, che a parte gli occhi e il naso, non ha evidentemente preso dal ramo dei Tarth. La scena successiva riprota direttamente un flashback del momento del concepimento che ci mostra anche esattamente da dove ha preso le mosse il what-if; si rirpende il canone del ritorno di entrambi ad Approdo del Re e della freddezza di Cersei. Qui però più che recuperare il legame con l’amata sorella, Jaime reagisce a quel rifiuto avvicinandosi invece a Brienne, in cerca di conforto e – complice il vino, come di fatto succede anche nella loro notte insieme del canon – anche Brienne si lascia andare con lui.
La struttura della storia tra passato e presente, tra il viaggio di Brenne e Sansa da una parte e il ricordo dell’avvicinamento tra Jaime e Brienne, l’ho trovata molto funzionale: riesce a rendere la lettura molto incalzante, scorrevole, a creare movimento senza però disorientare. Con veloci pennellate, si capisce infatti benissimo in quale diverso contesto ci troviamo e leggendo una parte, un po’ con la mente restiamo curiosi di scoprire cosa succede sull’altro versante, quindi il lettore (io, in questo caso ovviamente ahah) è spinto ad andare avanti.
Ecco che allora, mentre Sansa e Brienne incontrano un Robb ancora vivo, vediamo i dettagli della passione tra Jaime e Brienne, una passione che si è consumata nel modo giusto – ossia con dolcezza, un po’ di goffaggine e doverose incertezze. Ho apprezzato il sottolineare come sia Brienne ad aiutarlo a svestirsi e che per un attimo lui ne provi vergogna, ma anche come questo sia appunto un attimo che se lo avrebbe frenato con Cersei, non lo frena con Brienne. A proposito di Cersei, mi è piaciuto anche quel rimarcare la differenza tra le due, una differenza che lei crede di usare come deterrente, ma che invece per lui è un incoraggiamento: la vuole proprio perché diversa e la vuole in questo momento così come è.
Quello che avviene dopo è coerente con i personaggi: Jaime finge che non sia successo nulla e di riflesso lo fa anche Brienne, la quale continua a farlo anche quando scopre di essere incinta. Quello ce cerca, piuttosto, è una via di fuga, per questo pensa a portare Sansa fuori da Approdo (e alla Stark, almeno nella serie, va molto meglio che non con la fuga con Mi è piaciuto come brienne abbia voluto comunque salutare Jaime e confrontarsi un’ultima volta con lui, ma sempre con quello sdegno, quel senso di rivalsa e di delusione che prova (intimamente soprattutto per via del bambino, anche se non può dirlo). Ancora di più mi è piaciuto, però, allora, che Jaime l’abbia rincorsa durante la fuga, senza però sventarla: di fatto la lascia andare e ordina anche alle guardie di smettere di attaccare, segno del profondo rispetto che ormai ha maturato verso di lei e che continua a tenere nonostante il loro saluto sia stato appunto ostile.
Nel presente invece, Brienne è accolta con affetto – l’aver riportato Sansa a casa supera la parte che ha avuto nella liberazione di Jaime – così come sua figlia, che è proclamata anche legittima da Robb come Tarth. Mi è piaciuta la scelta del nome della piccola, credo che Catelyn sia il più indicato al momento in effetti se scelto da Brienne. E a proposito di Catelyn (l’adulta però), del loro confronto mi è piaciuto come lei si preoccupasse dell’origine della bambina e di come Brienne risponda che non c’è stata affatto violenza. È una conversazione necessaria nel contesto (anche perché ricordiamo, tra l’altro, che Brienne una violenza l’ha rischiata per davvero durante la fuga) e che contribuisce a rendere la storia credibile.
E finalmente i due piani si sovrappongono: Jaime arriva a Delta delle Acque e ovviamente chiede proprio di vedere Brienne. Il loro confronto mi è piaciuto: il tono all’inizio è freddo, l’argomento casuale, anche perché Brienne è inevitabilmente sulle difensiva. Questa frase rende precisamente la loro situazione, che rende conto della concretezza ancora dei sentimenti ma anche delle circostanze mutate e del dolore che c’è stato in mezzo: Jaime era suo amico e l’uomo che amava, ma ora era una minaccia. Jaime però pian piano scopre le carte: prima dicendo che ha capito da che parte stare e che ha visto Cersei per il mostro che è (Cersei, perdonalo, noi ti amiamo!) proprio quando ha temuto di perdere Brienne; e poi, soprattutto, quando parla del bambino. Jaime ha sempre saputo che lei era incinta, perlomeno da quando l’ha vista sulla barca, e quindi è anche per suo figlio che è tornato. Eppure, Brienne non cede, mantiene le sue posizioni e tutto il dialogo l’ho trovato anche qui molto giusto e in linea con i personaggi.
Per quanto riguarda il finale, la storia si chiude proprio al momento giusto: è aperto, perché qualcosa tra loro è cambiato, nuove vie sono presenti e poggiano proprio sul cambiamento di Jaime, eppure non subito, deve passare ancora del tempo. La scena di Jaime che regala la spada a Brienne è la chicca perfetta: l’elemento del canone che torna, segno che quel dono doveva esserci a dispetto di tutto, segno anche che Jaime la sua promessa era pronto a mantenerla.
Un’ultima nota te la lascio per il contesto what-if che si è creato: non ne ho parlato nel dettaglio, ma mi è piaciuta questa pace che si viene a creare in cui le forze in gioco sono diverse. È una pace plausibile perché si gioca su “millesimi di secondo” tra gli eventi più grandi, e quindi il what-if Braime si colloca benissimo in un whatif più ampio che è ben gestito.
La oneshot è stata molto bella e sono certa che anche a Chiara è piaciuta tantissimo.
Un bacio e alla prossima con questi due – in ogni tempo e in ogni luogo.

Recensore Master
09/10/20, ore 10:53
Cap. 1:

Oh che ti metti a fare così all’improvviso? ❤
Peggio per te, eh, perché ora ti toccherà tradurre anche il seguito ahahah Grazie mille davvero, è un regalo stupendo che ho veramente adorato.
In questa storia sono state apportate varie modifiche agli eventi canonici e il primo di cui veniamo a conoscenza è che Sansa e Brienne sono riuscite a fuggire insieme e quest’ultima partorisce una bimba con gli occhi blu e i riccioli biondi. Sembra infatti che Jaime si sia fatto avanti prima del previsto, anche se solo per una notte, e tanto sia bastato per metterla incinta (probabilmente Cersei è abbastanza immune al suo fascino altrimenti non si spiega come abbia fatto a rimanere incinta solo quattro volte in vent'anni 🙈). Fortunatamente Sansa è abbastanza esperta, nonostante la sua giovane età – probabilmente perché appena ha avuto il primo ciclo la queen suprema le ha detto che avrebbe dovuto figliare e voleva essere certa di che cosa l’aspettasse – e sapeva come vanno certe cose, a differenza di Brienne. A parte che se incontri Jaime Lannister nella vita non puoi prevedere niente, sia in positivo che negativo, e comunque Brienne aveva sempre avuto la convinzione – inculcatale gentilmente in testa da quella fava della sua septa – che non sarebbe mai stata desiderata da nessuno e quindi, al massimo, poteva rimanere incinta dopo un eventuale matrimonio e basta.
Il ricordo di quanto successo a sua madre è molto triste. Brienne era entusiasta all’idea di conoscere le gemelline, ma sembra che loro non abbiano mai visto la luce. E per sua madre il parto era stato fatale ed era morta poco dopo di loro. Tuttavia Brie va proprio all’opposto, anche troppo: vuole subito riprendere il viaggio. Bimba, ma hai appena partorito, stai bona cinque minuti, dai! Non succede nulla di grave se ti riposi un attimo.
Una cosa che mi è piaciuta molto di questa storia è proprio la struttura, che alterna presente e passato e permette di avere uno scorcio migliore sugli avvenimenti che hanno portato alla nascita della piccola Cat.
Vienimi a dire ora che Cersei è dolce e coccolosa, che fa stare male il mio piccolino 😢 Almeno però il fatto che lei lo rifiuti, gli dà modo di avvicinarsi a Brienne, quindi si perdona. Povera Brie, non l’ha mica tagliata lei la mano a Jaime 🙈 Anzi, lui l’ha persa anche per il suo atteggiamento arrogante e non solo per salvare lei, quindi Cersei dovrebbe prendersela con la linguaccia di suo fratello.
Qui veniamo anche a conoscenza di un bel fatto: niente Nozze Rosse! Va be, per me Cat e soprattutto Talisa potevano anche morire, basta che stia bene Robb. Tra questo e Daenerys che sta formando un esercito di Immacolati, tuttavia, i Lannister non sono messi proprio benissimissimissimo. E probabilmente questo fa sì che il loro controllo su Sansa sia più stretto che mai, dal momento che è l’unica garanzia contro l’esercito del Nord, e dunque è ancora più complicato che nella serie riuscire a portarla via e il povero Jaime deve da un lato aiutare la sua famiglia e dall’altro mantenere la sua promessa.
Che dolce Jaime che va da Brie per cercare un po’ di comprensione, anche se lei non è molto disposta a offrirgliela. Gli offre però la sua compagnia e passano del tempo a bere un po’ e chiacchierare come una coppia normale (come due amici, sì, va bene).
Tornando al presente, le due ragazze non sono partite immediatamente solo perché il corpo di Brienne si è ribellato e le ha ordinato: “Riposati, scema!” Al risveglio, però, sono partite subito per Delta delle Acque. Brienne ha capito che non era il caso di cavalcare e ha preferito andare a piedi – anche questa è stata una scelta discutibile, ma per sua fortuna il castello non era eccessivamente lontano ed è stata raggiunta presto da Robb che l’ha accolta subito con gioia per aver salvato sua sorella. Dai, però è bello che Sansa abbia rivisto suo fratello e sua madre ❤ Nella serie questa poveretta ha la prima gioia solo nella sesta stagione.
La scena della notte con Jaime è… perfetta! Non so come altro definirla. Lui che prende l’iniziativa per il bacio, cogliendo Brienne di sorpresa al punto che sbatte il ginocchio contro il tavolo (per lei in effetti non devono esistere tanti tavolini comodi a cui sedere 🙈). Il fatto che Brie non sia Cersei (ma potrebbe comunque essere una Lannister, visto che i capelli ci sono) e che Jaime abbia bisogno di lei, parola che riesce a smuoverla per i suoi significati impliciti. La goffaggine di Brienne e la difficoltà di Jaime nello spogliarsi, il cui imbarazzo scompare quando lei gli abbassa i pantaloni (e almeno stavolta non ha cercato di slacciare i lacci con i denti). Brienne che è contenta dell’oscurità della stanza, mentre Jaime preferirebbe vederla meglio: un altro concetto instillatole nella mente dalla sua septa e dai suoi promessi sposi (e da Hyle, anche se in questo universo lui non c’è e non le dice mai “al buio sei bella come ogni altra donna”) e che Jaime vorrebbe estirpare. Le battutine di Jaime sulla sua “lingua talentuosa”, che probabilmente Brienne apprezza per la prima volta da quando lo conosce. Anche il fatto che durante l’atto stesso Jaime le cada addosso e i due si mettano a ridere l’ho trovato molto da loro: sono entrambi imbarazzati e impacciati, perché si amano e perché quella è un’esperienza nuova per entrambi. E, alla fine, restano stesi sul letto a fissarsi negli occhi (stavolta hanno il permesso di fare solo questo), NON girati uno da una parte e quell’altra dall’altra come se si schifassero. Veramente una rappresentazione molto dolce e accurata della loro prima volta ❤
Tornando nel presente, Brienne era stata nuovamente messa a letto e, al suo risveglio, trova accanto a sé Catelyn. Mi sfugge un po’ come siano riusciti a far saltare le Nozze Rosse – e soprattutto come abbia fatto Arya a non andarsene con loro visto che era lì – ma pazienza, tanto non è questo l’importante della storia. Brie è felicissima di rivedere la sua lady e con lei si lascia andare a un pianto liberatorio, dopo averla rassicurata che la bambina non è frutto di una violenza, ma solo di un suo errore.
Per quanto la sera fosse stata idilliaca, il risveglio per Brie fu doloroso perché Jaime non c’era più e, peggio, si comportava come se non fosse successo niente. Però lo capisco: se Cersei avesse scoperto che aveva dormito con un’altra, avrebbe preteso la testa di Brie senza tante scuse, e lo stesso Tywin avrebbe trovato una scusa per farlo sposare. Scusa che poi sarebbe stata un obbligo dal momento che Brienne era rimasta incinta. L’allontanamento di Jaime le ha però dato modo di fare conoscenza con Tyrion e recuperare i rapporti coi Tyrell, visto che non la facevano più soffrire per Renly (in effetti una l’ha sposato e quell’altro era l’uomo che amava, quindi per lei erano entrambi dei rivali 🙈). Tutti insieme organizzano un piano per far fuggire Sansa prima del matrimonio di Joffrey. Prima di andarsene, Brie va a salutare Jaime dicendogli che porterà via Sansa, anche se lui ha qualche riserva sulla sicurezza del tutto, ma qui lei torna la Brienne-Stark diciamo e lo accusa di non volere mantenere le promesse, di accampare scuse su scuse e di essere uno spergiuro. Lui è perennemente diviso tra l’affetto (non meritato) che nutre per la sua famiglia e i suoi doveri, e stavolta nemmeno Brienne l’ha capito. Perdomiamoglielo visto che lui l’ha messa incinta e poi l’ha trattata come se non esistesse: è giusto che sia un pelino incavolata. Anche se, a discolpa di Jaime, probabilmente non pensava che bastasse un colpo solo per metterla incinta.
Nel presente, intanto, Robb legittima la piccola Cat, scherzando anche sul fatto che crescerà amica di suo figlio Eddard. Se si dovessero mettere insieme, speriamo siano un po’ meno bacchettoni dei loro omonimi 🙈 E anche più fortunati magari (anche se, nel caso di Eddard, basta che non sia Sean Bean e dovrebbe stare abbastanza bene). Nel frattempo dalla capitale giungono notizie molto allegre: tutti morti! Di Jaime non si sa niente, ma questo almeno vuol dire che è vivo.
La fuga di Brie e Sansa non era andata esattamente come speravano, dal momento che erano state raggiunte prima da Jaime, che di nuovo cercò di far ragionare Brie e riportarla indietro (anche se a quel punto probabilmente per loro sarebbe stato peggio tornare nella capitale), e poi dagli arcieri che riescono anche a colpire Brienne. Fortunatamente però la barca su cui erano era già abbastanza lontana da permettere comunque loro di fuggire.
Quando riescono a fermarsi, Sansa le cura la ferita e iniziano un viaggio faticoso per cercare di evitare di essere riportate indietro. Qui vediamo anche il momento in cui Sansa scopre che Brie aspetta un figlio e ho trovato molto dolce il modo in cui si è comportata, chiedendole se il padre era l’uomo che amava e perché non lo hanno fatto venire con loro. Bastava poco per farlo, visto che Jaime era lì quando sono partite: poteva saltare dentro la barca e via ❤
Dopo la morte di Joff e Tywin e l’ascesa al trono di Tommen, i Lannister chiedono di discutere la pace con il Nord. Per fortuna c’era Robb, sennò Cat e il Pesce Nero avrebbero continuato tranquillamente la guerra 🙈. Poco tempo dopo, Jaime arriva a Delta delle Acque per dare il via alla negoziazione, chiedendo che anche Brienne fosse presente. Lei, dal canto suo, non vuole che Jaime sappia del bambino e spera di poter tornare a Tarth da suo padre e, con Catelyn legittimata, non dovrebbe nemmeno fargli storie.
Appena arrivato, Jaime spiega che Tommen, sotto il controllo dei Tyrell, vuole la pace, nonostante Robb fosse convinto che questo fosse il desiderio di Cersei dal momento che stavano perdendo. Non credo nemmeno che lei sappia cosa significhi la parola “pace” e Jaime glielo spiega elencandogli alcune delle persone tra di loro di cui voleva la testa (tra lei e Joff fanno un’ottima imitazione della regina di cuori ahahah). Mi è piaciuto molto sapere che Jaime aveva parlato di Tommen a Brie, dimostrandole quanto gli volesse bene anche se non poteva essere suo padre. Si parla sempre di lui e Myrcella, ma anche il più piccolo era importante per lui – anche se nella serie la sua reazione al suo suicidio è più o meno “sticazzi”. Schifava solo Joff, praticamente 🙈. E ora è stato anche allontanato dalla Guardia Reale e deve stare a guardare mentre i Tyrell, e in parte anche Cersei, usano suo figlio come vogliono.
I termini della pace, comunque, sono molto buoni per il Nord – e in questo caso la loro indipendenza ha senso – anche se purtroppo Arya è ancora scomparsa. Jaime però non perde occasione per dire che Sansa è stata riportata sana e salva da Brienne, cosa di cui Robb non ha bisogno di essere informato dal momento che lo sa benissimo. È sempre bello vedere dei personaggi che mostrano apprezzamento per le azioni di Brie, che è sempre stata schernita e insultata per i suoi tentativi di essere un vero cavaliere. Finito la parte politica della conversazione, Jaime chiede di poter parlare da solo con Brienne e le racconta cos’è successo il giorno della sua partenza, ovvero che Varys aveva avvisato sia lui sia Cersei. Bellino che Jaime che voleva andare via con lei – sì sì, voleva farlo, glielo tolgo io il dubbio – e poi si è preoccupato che lei fosse morta 🥺. La risposta di Brie è bellissima: “nah, ma tanto era solo una freccia.” Sì, vallo a dire a Ygritte 🙈. E poi, ancora una volta abbiamo la conferma che Jaime non è stupido, infatti aveva capito che Brienne era incinta. Lei prova a negarlo, ma è talmente imbranata che alla fine può solo limitarsi a minacciarlo di morte se avesse provato a toglierle la bambina. Lei però in questa storia è parecchio cattiva con Jaime, uffi: lo fa sempre stare male 😭. Lo accusa che sarebbe stato capace di portargliela via se Cersei avesse voluto e che non l’aveva mai protetta, anche se poi fortunatamente capisce che quest’ultima cosa è falsa.
E poi, come da tradizione, Jaime alla fine le dona il suo cuore… ehm, cioè, la sua spada. In questa versione è stato aggiunto un dettaglio in più: la cintura è decorata con soli e lune, simboli della Casa Tarth. È una cosa piccola di fatto, ma dimostra che Jaime avesse già deciso da tempo di donare quella spada a lei, personalizzandola in modo che non fosse fraintendibile, e confermando che aveva davvero intenzione di aiutarla a salvare Sansa ma che, a differenza di Brienne, ogni tanto sa non essere implusivo e aspettava solo il momento migliore per agire. E quando alla fine Robb le chiede se crede a quello che Jaime le ha detto, la sua risposta è eloquente. Si ricollega alla speranza che le aveva rivelato Jaime, cioè che un giorno lei sarebbe riuscita a credergli, e con quel “sì” deciso dimostra che quel giorno è già arrivato.
Dopo questo finale, ti tocca mettere la minilong in elenco per tradurla in futuro perché voglio sapere quanti danni faranno tra di loro e con quella poveretta che ha avuto la sfiga di nascere da loro – sfiga che cesserà il giorno in cui questi due scemotti dichiareranno il loro amore eterno senza mezzi termini ❤
È stata davvero una bellissima sorpresa, ho amato questa storia. Non te lo dico spesso, ma ogni tanto è bene ricordarlo: la traduzione è ottima. Anche se è un capitolo piuttosto lungo, scorre che è una meraviglia e l’adattamento in italiano è perfetto, sembra di leggere un testo scritto direttamente in italiano (che poi dovrebbe essere l’obiettivo delle traduzioni 🙈).
Ancora grazie, grazie e grazie!
Ci sentiamo presto 🐊 (oggi non avevo ancora inserito Croco, quindi rimedio qui).
Bacioni, pampa