Recensioni per
Le Cose Perdute
di Lightyel

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/01/24, ore 23:19
Cap. 2:

Allora, intanto mi sono dimenticata di farvi i complimenti per l’impaginazione – è proprio visivamente bellina!
Detto questo passiamo a Steve. Che in realtà è l’unico dei pg che non sopportavo, poraccio, e con questa storia ricordo bene anche il perché: “[..]uno scetticismo nato dalla paura e da un’anima arida come quei fogli, dove racconta bugie su un passato che torna.” e“Ritornano sempre, loro, quei fratelli bugiardi e pazzi che ha messo in una vetrina oscurata a pagamento[..]” Queste due secondo me sono proprio le frasi che riflettono meglio quel personaggio (e lo rivedo anche in tutto il resto, nel suo guardare agli errori degli altri e mai ai propri, nel credere che la verità fosse la semplice pazzia, quando lui per primo aveva visto i fantasmi di Hill House), che non lo scusano, ma mettono nero su bianco i suoi difetti e sebbene potrei davvero citare l’intera fic, rimangono le mie frasi preferite di tutto il pezzo.
Mi è piaciuto anche il riferimento a quel che si è portato dietro e che si trova nel suo DNA, che strizza l’occhio anche a tutte le riflessioni che lo hanno portato alla vasectomia.
Anche alla fine della serie, ammetto che Steve ha continuato a non piacermi, ma nondimeno la vostra introspezione l’ho trovata perfetta e scritta davvero bene – che vabbeh, saran passati ormai un po’ di anni, ma che voi foste brave scrittrici ormai lo sapevo da una vita, quindi nulla di cui stupirmi su questo punto.
E niente, anche se la raccolta si è chiusa prima del previsto, sono stata contenta di essere riuscita a ritrovarla e aver avuto la possibilità di leggerla e di poter godere ancora un po’ della compagnia di quella serie, ritrovandola nelle vostre parole. Thanks! <3

Recensore Master
26/10/20, ore 17:01
Cap. 2:

Mi piace Steve. Non sono tra i suoi detrattori iniziali e, con l'andare del tempo, mi è piaciuto sempre di più. Ha giocato a suo favore il fatto di essere scrittore, e di essere, in un certo senso, il primo a non credere in quello che scrive.
La scrittura esorcizza, permette di analizzare da diverse prospettive la stessa storia, di reinventarla, modificarla, superarla.
Quindi mi piace moltissimo il taglio che avete dato alla sua introspezione: Steve, DNA e libri, storie e ricordi di famiglia sono una cosa sola. In un certo senso lui non è mai uscito da Hill House, ha continuato a portarsela dentro perché era prigioniero di quello che ha vissuto lì dentro, per questo l'ha raccontato più e più volte attraverso le sue storie di case infestate e fantasmi, cercando di capire ma anche rifiutando la realtà. La scienza è più socialmente accettabile, quindi c'è per forza il gene della pazia in loro. E del resto, se dici di credere nei fantasmi, un po' pazzo lo sembri, quindi lui è andato direttamente al punto finale, evitandosi la sofferenza della verità. Proprio perché, come avete perfettamente detto voi, nessuno può restare a lungo sano di mente, in condizioni di assoluta realtà.
Lui esiste in equilibrio tra accettazione e negazione e voi avete colto ed espresso benissimo questo aspetto di lui, forse di ogni scrittore.
Alla prossima. ^^