Grammatica: 4.3/5
A primo impatto non avevo trovato nessun errore, ma poi sono rimasta un po’ troppo ferma su una frase che non mi suona molto bene. Lo guarda esitante mentre le labbra sono socchiuse, invitanti e ne aspira il suo di alito, liscivia, libidine e desiderio.
Non credo che sia corretto “ne aspira il suo di alito”, credo che il “ne” non ci voglia proprio. – 0.5
Inoltre, ho trovato un errore probabilmente di battitura, doveva essere “identico a sua madre”, più che “identico sua madre”. – 0.2
Titolo: 4/5
Non ti metto il voto pieno perché la resa del titolo in inglese non mi ha fatto impazzire, l’ha reso a mio parere meno di impatto. Capisco il fatto di scegliere quello come titolo, proprio perché il chicco di melograno fa da conduttore a tutta la flash, ma forse essendo in inglese (che io amo e non disprezzo, non è un problema effettivo di lingua) arriva in modo meno diretto. Però ha il suo senso, grazie anche all’originalità della storia in sé e che cosa rappresenta il chicco di melograno.
Utilizzo del prompt: 10/10
Decido di darti il massimo perché hai reso in un modo in cui non mi aspettavo la citazione Nietzsche. C'è sempre un grano di pazzia nell'amore, così come c'è sempre un grano di logica nella pazzia. Ha un senso davvero forte pensando alla storia drammatica di Helena Corvonero, di come la sua ambizione l’abbia portata a derubare la madre e alla fine viene uccisa come mero corpo dal barone, pazzo, crudele. Ho amato il fatto che tu abbia reso suadente, erotico il loro rapporto, in un certo senso quasi ricambiato e non un semplice omicidio da parte di lui. E ho amato ancora di più che fosse proprio quel chicco di melograno, rosso passione, simbolo di ricchezza, fertilità, prosperità ad essere il motivo perché lui la considerasse sua.
Hai ripreso la frase in senso quasi letterale, il che non è per niente scontato per una citazione filosofica, quindi ti faccio i miei più sinceri complimenti.
Stile: 10/10
“Devo” di nuovo metterti il massimo, perché in questa flash il tuo stile di scrittura è stato sublime. Ti ho vista un po’ osare, cosa che magari non hai fatto in altri tuoi scritti, sulla contrapposizione della parte di testo a sinistra e a destra, il che ha aumentato il ritmo della storia e l’avanzare dell’accadersi. Noi sappiamo che lei sta per morire e siamo lì, spostandoci nella tua sublime scrittura, ad aspettare che succeda. Inoltre, sei riuscita a ricreare la sensazione di mistero ed erotismo allo stesso tempo, evocando colori e sensazioni tangibili a tutti. Non hai scelto di utilizzare proposizioni troppo lunghe e articolate, prediligendo frasi più breve e dirette, ma allo stesso tempo lo stile era aulico, con il ricercare parole adatte al contesto, al tempo storico e al rapporto tra i due.
Ancora una volta: brava!
Originalità: 5/5
La cosa più originale della tua storia, secondo me, è il paragone con il mito di Proserpina. È una di quelle cose che dici “Cavolo, avrei dovuto pensarci io!”, proprio perché ha talmente tanto senso ma allo stesso tempo è talmente intelligente come idea che si rosica un po’ per non esserci arrivata prima. È originale, inoltre, parlare di questi due in primis perché è una storia troppo poco esplorata all’interno di questo fandom. Non sei stata scontata da nessun punto di vista.
Gradimento personale: 4.5/5
Mi sono piaciute tantissime cose all’interno di questo testo, ma più di tutti come hai reso la tua Helena. Nel film, secondo me, hanno finito per rendere questa donna fantasma una versione davvero pallida di quello che era nei libri: risoluta, convinta nelle sue idee, nelle sue ambizioni. Tu hai ripreso questa compostezza e questa sicurezza che secondo me nella trasposizione cinematografica era un po’ mancata. Proprio per questo è così ovvio che lei, pur incredibilmente attratta dal barone, voglia essere libera e non oppressa da qualcuno, chiunque esso sia! Ho trovato anche affascinante il modo in cui Helena veda la madre come una che la tenga sotto le sue grinfie, che la controlli, quando probabilmente si comportava solo da madre. Hai quasi reso lei la cattiva della storia, quando è stata la figlia prima di tutto a infliggere dolore alla madre. L’unica cosa che mi è dispiaciuta, è stato non vedere accennato il rapporto tra Priscilla e il Barone, dato che mi pare di aver capito che è Priscilla che invia il Barone a cercarla. (Non ne sono sicura, ma mi pareva fosse così).
Drammatico, comunque, il finale e io amo i finali così densi di angst, stoccate finali ai denti. Stupendo!
Totale: 37.8/40 (Recensione modificata il 21/11/2020 - 02:03 pm) (Recensione modificata il 30/11/2020 - 03:46 pm) (Recensione modificata il 30/11/2020 - 03:49 pm) |