Recensioni per
Pomegranate's grain
di CatherineC94

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/11/20, ore 13:55

Grammatica: 4.3/5
 
A primo impatto non avevo trovato nessun errore, ma poi sono rimasta un po’ troppo ferma su una frase che non mi suona molto bene. Lo guarda esitante mentre le labbra sono socchiuse, invitanti e ne aspira il suo di alito, liscivia, libidine e desiderio.
Non credo che sia corretto “ne aspira il suo di alito”, credo che il “ne” non ci voglia proprio. – 0.5
Inoltre, ho trovato un errore probabilmente di battitura, doveva essere “identico a sua madre”, più che “identico sua madre”. – 0.2
 
Titolo: 4/5
 
Non ti metto il voto pieno perché la resa del titolo in inglese non mi ha fatto impazzire, l’ha reso a mio parere meno di impatto. Capisco il fatto di scegliere quello come titolo, proprio perché il chicco di melograno fa da conduttore a tutta la flash, ma forse essendo in inglese (che io amo e non disprezzo, non è un problema effettivo di lingua) arriva in modo meno diretto. Però ha il suo senso, grazie anche all’originalità della storia in sé e che cosa rappresenta il chicco di melograno.
 
Utilizzo del prompt: 10/10
Decido di darti il massimo perché hai reso in un modo in cui non mi aspettavo la citazione Nietzsche. C'è sempre un grano di pazzia nell'amore, così come c'è sempre un grano di logica nella pazzia. Ha un senso davvero forte pensando alla storia drammatica di Helena Corvonero, di come la sua ambizione l’abbia portata a derubare la madre e alla fine viene uccisa come mero corpo dal barone, pazzo, crudele. Ho amato il fatto che tu abbia reso suadente, erotico il loro rapporto, in un certo senso quasi ricambiato e non un semplice omicidio da parte di lui. E ho amato ancora di più che fosse proprio quel chicco di melograno, rosso passione, simbolo di ricchezza, fertilità, prosperità ad essere il motivo perché lui la considerasse sua.
Hai ripreso la frase in senso quasi letterale, il che non è per niente scontato per una citazione filosofica, quindi ti faccio i miei più sinceri complimenti.
 
Stile: 10/10
“Devo” di nuovo metterti il massimo, perché in questa flash il tuo stile di scrittura è stato sublime. Ti ho vista un po’ osare, cosa che magari non hai fatto in altri tuoi scritti, sulla contrapposizione della parte di testo a sinistra e a destra, il che ha aumentato il ritmo della storia e l’avanzare dell’accadersi. Noi sappiamo che lei sta per morire e siamo lì, spostandoci nella tua sublime scrittura, ad aspettare che succeda. Inoltre, sei riuscita a ricreare la sensazione di mistero ed erotismo allo stesso tempo, evocando colori e sensazioni tangibili a tutti. Non hai scelto di utilizzare proposizioni troppo lunghe e articolate, prediligendo frasi più breve e dirette, ma allo stesso tempo lo stile era aulico, con il ricercare parole adatte al contesto, al tempo storico e al rapporto tra i due.
Ancora una volta: brava!
 
Originalità: 5/5
 
La cosa più originale della tua storia, secondo me, è il paragone con il mito di Proserpina. È una di quelle cose che dici “Cavolo, avrei dovuto pensarci io!”, proprio perché ha talmente tanto senso ma allo stesso tempo è talmente intelligente come idea che si rosica un po’ per non esserci arrivata prima. È originale, inoltre, parlare di questi due in primis perché è una storia troppo poco esplorata all’interno di questo fandom. Non sei stata scontata da nessun punto di vista.
 
Gradimento personale: 4.5/5
 
Mi sono piaciute tantissime cose all’interno di questo testo, ma più di tutti come hai reso la tua Helena. Nel film, secondo me, hanno finito per rendere questa donna fantasma una versione davvero pallida di quello che era nei libri: risoluta, convinta nelle sue idee, nelle sue ambizioni. Tu hai ripreso questa compostezza e questa sicurezza che secondo me nella trasposizione cinematografica era un po’ mancata. Proprio per questo è così ovvio che lei, pur incredibilmente attratta dal barone, voglia essere libera e non oppressa da qualcuno, chiunque esso sia! Ho trovato anche affascinante il modo in cui Helena veda la madre come una che la tenga sotto le sue grinfie, che la controlli, quando probabilmente si comportava solo da madre. Hai quasi reso lei la cattiva della storia, quando è stata la figlia prima di tutto a infliggere dolore alla madre. L’unica cosa che mi è dispiaciuta, è stato non vedere accennato il rapporto tra Priscilla e il Barone, dato che mi pare di aver capito che è Priscilla che invia il Barone a cercarla. (Non ne sono sicura, ma mi pareva fosse così).
Drammatico, comunque, il finale e io amo i finali così densi di angst, stoccate finali ai denti. Stupendo!
 
Totale: 37.8/40
(Recensione modificata il 21/11/2020 - 02:03 pm)
(Recensione modificata il 30/11/2020 - 03:46 pm)
(Recensione modificata il 30/11/2020 - 03:49 pm)

Recensore Master
16/11/20, ore 20:38

Ciao Catherine, questa storia è stata proprio una sorpresa!
Già per le scelte che hai fatto – il prompt di partenza e la coppia – le premesse erano interessanti: si legge poco su Helena e il Barone come coppia effettiva e la citazione si prestava sulla carta molto alla follia che permea il loro amore, culminando nella tragedia finale. Quello che davvero ho apprezzato è, però, l'idea alla base: hai articolato la trama secondo il mito di Ade e Persefone e sei stata davvero bravissima a creare i parallelismi tra le due storie.
Non hai semplicemente usato il melograno, ma hai reso bene quell'atmosfera del possesso, del trattenere e della perdizione. Il diadema – portatore di logica – e l'accenno a Rowena come Cerere sono stati due elementi sicuramente azzeccati. Hai preso uno spunto e lo hai articolato pensando a tutti i dettagli – in modo che non si perdesse il senso del mito da un lato, ma che si capisse l'adattamento ai personaggi di Harry Potter dall'altro.
Helena e il Barone mi hanno sempre incuriosito molto e il mito di Ade e Persefone è uno dei miei preferiti, quindi mi è proprio piaciuta questa tua flash. Tra quelle che hai scritto (e che ho letto) è quella che mi è piaciuta di più. 
Sei stata molto brava e hai avuto proprio una bella idea.
Complimenti, un bacio!

Recensore Veterano
16/11/20, ore 15:20

Sono certa di avertelo già detto in qualche altra recensione o conversazione, ma tu sei geniale! Dico davvero.
Hai avuto un'idea originalissima e l'hai sviluppata in maniera impeccabile. L'ho letta qualche giorno fa (come sai) e ancora ogni tanto mi chiedo come tu abbia fatto ad avere un'idea del genere!
Adoro come il centro attorno a cui ruota tutta la storia sia il grano, adoro il linguaggio che hai usato in maniera impeccabile se si pensa che sia ambientata nel medioevo e adoro che tu ti sia ispirata al mito. In poche parole adoro tutto di questa storia.
Anche la descrizione del finale è molto bello, non tanto per il modo in cui è scritto (che è comunque perfetto), tanto per cosa c'è scritto. Mi ha lasciato ferma qualche secondo mentre cercavo di metabolizzare il tutto.
Se considero "Carne Tremula" la tua storia più riuscita, questa è in assoluto la seconda più riuscita.
Mi sono davvero entusiasmata a leggere questa storia, quindi non posso che farti di nuovo i miei complimenti e ti auguro davvero una buona fortuna per il contest.
A presto,
Chiara.

Recensore Junior
31/10/20, ore 18:03

Ciao Cate!
Ho adorato questa piccola storia, profonda, carica di significato e centrata dal punto di vista del prompt che hai scelto di utilizzare. Molto bello il paragone con il mito di Proserpina, secondo me lo hai reso alla perfezione. Non leggo mai storie in cui figurano questi personaggi, quindi mi hai piacevolmente stupita e mi ha convinto molto l'originalità della scelta.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest cara!
A presto 😘

Recensore Master
29/10/20, ore 13:52

Ciao cara, passo di volata prima di farmi il quarto caffé della giornata.

Premetto che io sono in quel lieto periodo della mia vita in cui medito di fare la seconda edizione del contest "Hold my Angst", solo perché voglio deprimermi: questa storia, quindi, mi è caduta addosso nel momento migliore [e scusami la lentezza, ma sto fingendo con me stessa di studiare].
Inizio col dirti che l'accostamento tra Helena e il mito di Persefone è veramente un'idea vincente e che ho apprezzato veramente moltissimo, vorrei averci pensato io.
La tua Helena mi è piaciuta molto: l'ho trovata conturbante, interessante e soprattutto verosimile e adatta per quel contesto un po' medievaleggiante in cui sono immersi i Fondatori. La scena del melograno, in particolare, è secondo me la più bella di tutta la flashfic: è incerta, rimanda al mito ma il lettore non ne comprende immediatamente le implicazioni a livello di trama (o sono io tarda, chissà) e l'ho apprezzata veramente moltissimo.
La storia è intrisa di doppi sensi (simbologie, non sensi, non nel senso ambiguo del termine), come ad esempio la corona che credo sia un rimando al diadema di Rowena/Cosetta/Corinna/Priscilla o chiamala come vuoi.
Un'altra cosa che ho molto apprezzato è il fatto che, per la prima volta da quando leggo di questa coppia, parli di un amore che è ricambiato, il che la considero una vera e propria ventata di originalità nelle storie riguardanti la ship, almeno all'inizio: nella mia personale visione dei fatti, Helena ricambia il Barone che vede come uno spiraglio di libertà, finché non si rende conto che è passare da una gabbia d'orata a un'altra. Spero di non aver frainteso, in caso dimmelo pure.
Infine, ho trovato la conclusione bellissima e molto poetica, sempre in tono con il resto della storia che ho veramente molto apprezzato. Ti faccio i miei complimenti e un grosso in bocca al lupo per il contest.

Gaia

Recensore Master
29/10/20, ore 13:16

È sempre la solita storia. Un innamorato che scambia la brama di possedere l'altra persona per lussuria è guidato da un amore malato. Anche adesso ci sono tanti amori malati e quante donne vengono uccise perché "pretendono" di avere una testa e di poterla usare!
Il barone sanguinario era proprio come l'hai descritto... pazzo...
Helena credeva di liberarsi delle sottane asfissianti della madre e non ha guardato in profondità quegli occhi... si è lasciata sedurre da un grano rosso rubino.
Per me hai sapientemente rappresentato il prompt, che purtroppo è ancora così attuale.