Recensione premio per il contest "Folclore d'Italia | Prima edizione" di _Vintage_ {2/2}
Caro Asmodeus, tu non lo sai, ma in questo momento ti sto odiando profondamente. Questa è una delle storie più belle che io abbia mai letto sull'amicizia che lega un essere umano ad un cane. E non sto scherzando.
I motivi sono essenzialmente tre: sono una cinofila incallita - ho cinque cani -, adoro Tolkien e soprattutto quando sento The Last Goodbye piango tutte le volte come se non l'avessi mai sentita prima. Penso che siano motivi sufficienti per adorare la tua storia, che come sempre dà prova dell'incredibile sensibilità che caratterizza la tua penna.
Perciò cercherò di dare una parvenza dignitosa a questa mia recensione, mentre via via mi asciugo le lacrime.
Tanto per cominciare, capisco la natura dell'emozione che descrivi, indi per cui mi è parso semplicissimo immedesimarmi nel protagonista: dire addio al proprio compagno di vita, a quel cane che ti ha dato tutto sé stesso, non è mai facile, specie quando sei tu a dover prendere quella decisione. A distanza di anni, fa ancora molto male, perciò compatisco Liam e tutta la famiglia, che ha perso un pezzo importante della propria vita.
Ho trovato bellissima l'introduzione al testo di Billy Boyd, The Last Goodbye è una canzone che esprime tristezza, ma anche una sorta di felicità, di comprensione all'idea che, nonostante tutto, la vita deve andare avanti. Non si può scappare.
In questa storia, ricca di dettagli che ho trovato davvero molto belli ed evocativi - per fare un esempio, la ghianda - l'ambiente in cui si muovono i personaggi mostra una costante ambivalenza tra ciò che appassisce e ciò che fiorisce, un'eterna lotta che riassumi perfettamente nella frase finale di Gandalf - ma tu sei un genio maledettissimo, ahahah!
La morte non è che un'altra tappa, qualcosa con cui prima o poi dovremo fare i conti tutti. Ho apprezzato questo espediente narrativo, e soprattutto mi è piaciuto che il tuo protagonista abbia potuto dire addio al suo compagno per mezzo delle parole di Boyd, con quel clima un po' nostalgico e un po' malinconico che permea sia la canzone che la tua storia.
Il dolore, alla fine, non è altro che l'effetto collaterale a qualcuno a cui si è voluto bene, e il fatto che Liam sia così devastato - che tutti lo siano - dà dimostrazione di quanto amore nutrisse per Billy, che la sua mente preferisce ricordare mentre salta il fosso, abbaiando e scodinzolando. Francamente in quel momento ho valutato l'idea di scaraventare il computer dall'altro lato della stanza, perché stavo già piangendo dall'inizio. Una scena bella, sincera, che fa accaponare la pelle.
Davvero, sono contentissima di aver letto questa storia, delle emozioni che sei riuscito a trasmettermi. Hai una capacità di trasmettere sensazioni così profonde che credo che il genere introspettivo ti calzi davvero a pennello, complimenti! Leggerò sicuramente altro di tuo, grazie davvero per questa bellissima storia!
A presto!
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