Recensioni per
For the Damaged Heart of Tony Stark
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 63 recensioni.
Positive : 63
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/03/21, ore 17:15
Cap. 4:

Cara Miryel, 
Eccomi a tornare da te e da questa storia. 
C'è ancora così tanto dolore in queste righe, il conflitto di Peter è veramente straziante perché si vede che il ragazzo ama Tony in maniera viscerale ma non se la sente di proseguire a quel modo, tradire la fiducia di una persona che ti vuole bene, essere il terzo e mi ha fatto tanta tenerezza quando sa benissimo che se Tony proverà a fermarlo lui cederà perché è umano, è umano ma è anche così maledettamente buono che è pronto a soffrire come un cane e lasciare andare la persona che ama per non far soffrire l'altra, colei che è stata per prima, colei che non sa niente. Tony è ancora talmente a pezzi che non riesce a scegliere, non si comporta bene celando a Pepper la verità e continuando con Peter nonostante veda il suo disagio, sebbene continui nella sua scelta egoistica di non scegliere e non dire perché scegliere e dire fa troppo male, io vedo anche una specie di autopunizione perché altrimenti non avrebbe senso che pungoli Peter a quel modo, costringendolo a dire il perché, quella notte, lì non ci voglia restare anche se lo sa già.
E poi c'è quel bacio che sa tanto di addio ma, nonostante quello, Peter torna perché come dicevo è solo un ragazzo che ama e desidera essere amato.
E' uno spaccato talmente realistico e ben descritto che è impossibile non lasciarsi travolgere dalle loro emozioni.
Nel presente Tony è più solo che mai, con la mente che torna sempre a quel maledettissimo schiocco che lo ha scartato, portandosi via chi non avrebbe dovuto. Un rimuginare, una distruzione interiori che si catalizza sul corpo che si irrigidisce e duole. Ma proprio mentre è lì che annega nel mare della sua solitudine, del suo rimpianto e il suo cervello scoppia in quel silenzio irreale, ecco che si riaccende quella flebile speranza perché al suo campanello c'è Pepper che, sebbene non l'abbia propriamente perdonato, è tornata e lui si riscopre capace di riaggrapparsi ad una piccola speranza, anche se la normalità probabilmente è andata, sparita, si può cercare di lottare per ricostruirla mano a mano ma c'è ancora tanto da lavorarci da parte di entrambi, perché Pepper comprende ma chiaramente ha ancora bisogno di tempo per superare il tutto e Tony, beh, Tony ha ancora così tanto da imparare ed è così struggente che lui, il genio che sa costruire e riparare qualsiasi cosa, non riesca a riparare se stesso.
Un altro ottimo capitolo, in cui rendi la psicologia di questi personaggi maledettamente reale, il dolore e il senso di sconfitta palpabile ma, nonostante questo, mi piace come inserisci sempre un appiglio a cui aggrapparsi, magari piccolo ma c'è perché, grazie al cielo, per quanto ci piaccia autosabotarci, delle volte, c'è qualcuno disposto a credere in noi e a continuare a darci una possibilità.
Non mi resta che affrontare l'ultimo capitolo per vedere come si concluderà questa storia perché non sono sicura di cosa dovermi aspettare.
Un abbraccio e alla prossima <3
Cida

Recensore Master
04/03/21, ore 14:14
Cap. 4:

Giungo con trepidazione a questo penultimo capitolo. Un penultimo capitolo che ho trovato struggente come pochi; un passato e un presente che s'intrecciano più forti e intensi che mai; ho trovato qui, una contrapposizione poetica tra passato e presente; un passato dove vediamo l'addio, tra Tony e Peter; un presente dove Tony rischia di spezzarsi e cadere, vittima dei suoi errori e dei suoi non detti e dove Pepper ritorna infine a sostenerlo, ad amarlo. È raro vedere Peter e Tony e litigare, è stata una scena molto forte, una scena dove attraverso gesti e frasi saltano ben all'occhio i punti di vista di entrambi; Peter non po' accettare quella situazione semplicemente perché non può, perché per lui è insostenibile nonostante ami Tony; Tony da canto suo ha dato troppe cose per scontate, non ha compreso il punto di vista degli altri, delle persone che ama e a cui tiene di più. Credo che al dì di tutte le costruzioni di Tony, sia questo li suo più grande difetto, dare tutto per scontato nel passato come nel presente. A fronte di questo penultimo capitolo, mi sento di dirti che qui più che mai ho sentito i personaggi così vicini, così spontanei nelle loro reazioni. Davvero un tocco da maestro, cara.
Un saluto e a domani con l'epilogo.
Elgas

Recensore Master
31/01/21, ore 22:15
Cap. 4:

Eccomi! Scusa se ci ho messo tanto =)

C'è una cosa che mi ha sempre colpito molto del tuo modo di scrivere ma che non avevo mai pienamente inquadrato fino ad ora: è il fatto che inizi a tracciare una metafora o una similitudine e poi la porti avanti fino a renderla una sinestesia, come qui: "il suo sorriso diventa più largo, ma la sua malinconia pare una sinfonia distorta che si alza di due terzi ogni secondo che passa. Finirà per ferirgli le orecchie."
Come se un sorriso potesse davvero forare le orecchie, e questo mi ricorda certe convinzioni che accompagnavano il dolce stil novo, in cui ad esempio si pensava che il cuore potesse scoppiare d'amore perché "provo amore -> mi batte più veloce il cuore come quando rischia di venirmi un infarto -> l'amore fa scoppiare il cuore". Insomma l'invasione di campo in un'altra sfera sensoriale è giustificata dai sentimenti: il sorriso triste di Peter è un metodo espressivo non verbale che probabilmente causa a Tony un mix di malinconia e senso di colpa che ricorda la sensazione di un silenzio molto pesante, uno che pesa sull'anima, e quindi assorda perché non c'è parola che viene pronunciata e senti solo le tue emozioni. Ma beh, forse è una mia idea, ma io ci leggo questo.

Il comportamento di Tony all'inizio è... grrr ti prendo a calci!
"non è da me costringere nessuno a fare quello che voglio" è tantissimo una bugia, ma in generale l'atteggiamento da "e perché sei venuto qui, allora?" è così tossico e passivo-aggressivo che calci nel culo proprio. E poi rincara con "Sei libero di andare quanto lo sono io di sapere il perché."
Nooooné. Primo, in qualsiasi situazione, la persona che se ne vuole andare ha il diritto di andarsene punto. Secondo, il suo diritto di andarsene è 1000 volte più forte del tuo diritto di "sapere il perché". Terzo, il perché lo sai già quindi chi stai prendendo in giro?

Insomma lo sai che io sto dalla parte di Tony nel sostenere il poliamore (anche se tutti devono essere d'accordo), ma questo atteggiamento da grandi pretese anche no. Per le abitudini sociali a cui siamo abituati, caro Tony, sei tu quello che sta chiedendo la luna, quindi vedi di chiederla per favore.

Peter è stra tenero. Peter che dice "lei sta con te da dieci anni, io non sono niente". Amore. Non è così che funziona il cuore. Purtroppo, forse.

Non mi aspettavo che Pepper tornasse così presto, ma in effetti non so quanto tempo sia passato esattamente. Lei comunque è una donna eccezionale. Non posso dire semplicemente "intelligente", è qualcosa di più, ha una grande forza d'animo.

Mi ha fatto un po' tristezza e un po' tenerezza la parte sui bambini che sono magici, soprattutto l'attesa. Penso sia vero, ma non fanno i miracoli. "Funzionano" solo se i genitori si amano (quante volte si spera di salvare un matrimonio con un bambino e invece finisce per andare peggio), ma questi due, nonostante tutto, si amano. Lei non sarebbe tornata se non lo amasse, e lui non ha mai smesso di amarla nemmeno quando c'era Peter, quindi.

E la storia si chiude con un altro momento nel passato in cui anche Peter, come Pepper, torna da Tony. Madonna la regia di questa storia. Sembra fatta apposta per farmi piangere.
E' ovvio che Peter e Pepper non sono contenti di questa situazione - in tempi diversi, lui prima quando era vivo, lei dopo quando l'ha scoperto - ma entrambi tornano da Tony, entrambi lo amano, di quell'amore che "si focalizza su una persona sola" e per come la vedo io non è colpa di nessuno dei tre se le cose semplicemente non possono funzionare al meglio. La loro natura è diversa. Il lieto fine non ci può essere. E questo mi conferma ancora una volta che l'amore forse risolve tanto, ma non risolve tutto. Anzi a volte incasina.

Sono veramente curiosa di capire cosa accadrà nel prossimo capitolo, ora che Pepper è tornata rimane una sola faccenda in sospeso: che Tony deve alzare il culo e tornare a essere Iron Man, chiudere il cerchio, mettere in moto gli eventi che lo porteranno a riportare indietro tutti a costo della sua vita, ovvio non mi aspetto che accada nel capitolo 5 ma almeno una ripresa di fiducia da parte sua... e dovrà pur lavorare alla tecnologia di Protocollo Speranza, no?

Recensore Veterano
13/01/21, ore 12:54
Cap. 4:

Ciao mia cara!
Eccomi qui a gustarmi il quarto capitolo di questa tua meravigliosa long.
Questo qui si apre, diversamente dai tre precedenti, con un flashback dove troviamo Tony e Peter scambiarsi qualche effusione amorosa.
L’uomo sembra quasi avere il sensore che qualcosa stia per accadere, per questo sembra avere quasi il bisogno di sentire il ragazzo più vicino a sé, come se avesse bisogno di avere la certezza che lui sia ancora lì, con lui.
Infatti, non passa molto tempo prima che Peter gli faccia notare che è tardi ed è arrivato per lui il momento di tornare a casa.
Anche se a parole Tony gli chiede come mai ha cambiato idea e non trascorrerà più la notte lì con lui, in cuor suo conosce perfettamente la motivazione: Peter è un bravissimo ragazzo, un ragazzo con i valori e non vuole essere “l’altro”, non vuole essere il terzo incomodo.
Tony può avergli spiegato mille volte che non lo vede come il suo amante, ma che lo ama allo stesso modo in cui ama Pepper e questo gli rende impossibile scegliere tra loro due.
La cosa che mi colpisce di più di Peter è che, mentre in casi del genere una persona sarebbe portato a spingere affinché la scelta della persona amata ricadi su di sé, lui invece sembra quasi volerlo convincere a scegliere Pepper a lui.
Siamo chiari, che Peter ami Tony è palese, se no non farebbe così tanta fatica a tornare da lui, ma si rende conto che quello che lega l’uomo alla donna è un legame profondo e duraturo, un legame creato con impegno e sacrificio, e non se la sente di essere la causa di questa rottura.
In più, lui continua sempre a sentirsi una “nullità”, quindi gli sembra più che ovvio che Tony debba invece scegliere una persona con tante qualità come Pepper.
È veramente struggente ogni volta vedere quanto poco Peter creda in se stesso e nelle sue qualità, al di là del fatto di essere Spider Man o no. Deve rendersi conto invece di essere una persona bravissima, piena di risorse e sempre pronto ad aiutare gli altri. Dovrebbe quindi capire che, se mai Tony avrebbe scelto Pepper a lui, lo avrebbe fatto perché, magari, provava per lei un sentimento più profondo o per qualche motivo simile, non certo perché lui è una “nullità”.
Così come struggente è vedere questo ragazzo pronto a mettersi da parte, pronto a rinunciare alla propria felicità pur di far stare bene la persona che ama.
Sì, perché lui è perfettamente consapevole che Tony non riuscirà mai a fare la sua scelta, ma non perché non sa chi amare tra loro due, ma perché non vuole rinunciare a nessuno dei due.
Quindi anche per questo motivo che Peter preferisce fare un passo indietro, prendendo lui la decisione a posto dell’uomo.
Si vede che non la fa a cuor leggere, ma sente che è la cosa giusta da fare.
È una decisione che fa soffrire molto anche Tony, ma, fortunatamente, lui ne comprende le motivazioni. Sa perfettamente che non è per nulla facile vivere una situazione del genere, dividersi la persona amata perché questa ama due persone contemporaneamente, quindi non lo giudica o si arrabbia per la decisione presa.
Ovviamente, però, non può negare che soffre all’idea di averlo perduto per sempre.
Ma proprio mentre sta dormendo sul divano, sente un peso posarsi sul suo sterno e si rendere conto che Peter è tornato da lui.
Mi è piaciuta molto la risposta del ragazzo, quel “mi serve calore”, un calore visto non solo in senso fisico, un calore che ci riscalda dal freddo della sera, ma un calore più profondo come quello che solamente l’amore può dare, quello che ti fa sciogliere il cuore.
Nel presente, intanto, Tony sembra sempre più in crisi. Il silenzio che riempi quella casa ormai lo sta facendo andare fuori di testa, passa la giornata a fissare lo schermo spento della televisione e vorrebbe veramente sgolarsi ogni goccia d’alcol che è in grado di trovare. Si sente proprio sul orlo del baratro, certo di aver ormai perso tutto quello che aveva nella vita.
Proprio mentre sembra trovarsi al punto più basso della sua disperazione, ecco che suona il campanello e, dietro la porta, vi trova Pepper, pronta a tornare casa.
La cosa che mi è piaciuta di più di questa scena è che tra loro due non vi è stato bisogno di scambiarsi nessuna parola. Lui non ha avuto bisogno di chiederle ancora una volta scusa per il male che le ha fatto e lei non ha avuto bisogno di dirgli di averlo perdonato, ma è stato l’abbraccio che si sono scambiati a parlare per loro.
Infatti, mi è piaciuto anche tanto che, una volta separati, abbiano iniziato a parlare di che cosa c’era da mangiare per pranzo, come una qualsiasi coppia, come se non fosse successo nulla tra di loro.
Certo, immagino che le cose non siano andate ancora del tutto a posto e che ci sono ancora molte cose da chiarire, ma questo loro nuovo incontro mi ha proprio dato l’impressione che siano sulla strada giusta, che con impegno riusciranno a superare anche questa crisi.
Mi è piaciuto veramente molto questo capitolo, soprattutto nel vedere questa sorta di parallelismo tra il presente e il futuro: sia Peter che Pepper non hanno preso bene il fatto che Tony non sia mai riuscito a scegliere tra di loro, che abbia portato avanti contemporaneamente una relazione con entrambi, quindi entrambi hanno avuto bisogno di un momento per allontanarsi da lui, per fare chiarezza sulla situazione, per poi entrambi tornare perché, nonostante tutto, lo entrambi lo amano veramente.
Un po’ mi spiace che il quinto capitolo sarà l’ultimo di questa long, ma sono anche curiosa di vedere se Tony riuscirà a riprendere finalmente in mano la sua vita ed andare finalmente avanti, senza sentirsi più in colpa per gli errori passati.
Grazie infinitamente per averla condivisa con noi.
A prestissimo tesoro mio!
Un mega abbraccio,
Jodie

Recensore Master
07/01/21, ore 12:14
Cap. 4:

Ciao dolcetta mia! Eccomi qui finalmente da te per continuare questa storia meravigliosa *^* devi sapere che io mi leggo i capitoli non appena li pubblichi, di solito a notte fonda, prima di andare a dormire, ma giustamente, quando mi trovo a dover lasciare una recensione, me li rileggo per fare mente locale di tutti i dettagli. Risultato? DOPPIO DOLORE, DOPPIA EMOZIONE, DOPPI SOSPIRI, DOPPI URLETTI POCO DIGNITOSI DAVANTI ALLO SCHERMO DEL MIO PC (i miei genitori stanno per mettere in affitto la mia camera, me lo sento!). Alla fine, però, diciamoci la verità: se una storia è capace di farti provare tutta questa baraonda di sensazioni, anche se la rileggi venti volte, puoi mai lamentarti? Assolutamente no! Prendi e porti a casa e adori, adori, semplicemente adori, come in questo caso!

Se dovessi individuare una parola cardine di questo capitolo, direi: possibilità. Da una parte infatti, abbiamo “l’ultima possibilità” quella di Tony e Peter di passare la notte insieme prima che tutto vada in rovina, sebbene – ahimè- essi non ne siano consapevoli, mentre dall’altra parte, cioè nel presente, abbiamo “una nuova possibilità” quella che Pepper concede a Tony per poter andare avanti con la sua vita, anzi con la loro vita. È tanto il dolore che si percepisce e che ognuno dei protagonisti vive a modo proprio: come hai detto tu nelle note, il triangolo che si è venuto a creare non ha niente di intrigante o melodrammatico, come spesso accade nelle storie o nelle serietv romantiche (mi vengono in mente, per fare un esempio, Twilight o TheVampireDiaries), qui il triangolo ferisce coi suoi spigoli, addolora legando le persone in un circolo vizioso tossico, ma di cui sembrano non potere fare a meno. È questa è una condizione umana di un realismo incredibile e potente: anche io ho vissuto una situazione del genere, non per un triangolo, ma a causa di una persona il cui comportamento mi feriva parecchio. Dunque mi sono trovata perfettamente nei sentimenti sia di Peter che di Pepper nel loro voler lasciare andare, allontanarsi da una situazione che provoca tanta sofferenza, eppure non esserne mai veramente in grado perché… beh, si ama. Si ama con ogni fibra del proprio corpo, nonostante tutto.
E in mezzo a questo c’è Tony e, non mi stancherò mai di dirlo nelle mie recensioni, che Tony che ci stai regalando in questa storia. La sua introspezione è talmente complessa che arriva come uno schiaffo oltre lo schermo verso il lettore. Perché no, lui non è lo spettatore impassibile di due amanti che si bisticciano per lui. Tony il dolore di Pepper e Tony lo interiorizza, si lascia attraversare da esso e disintegrare nel pronfondo dell’anima. Mi colpisce sempre come, egli spesso parli del suo cuore come di qualcosa di meccanico, che spesso si ferma o è muto, invece in ogni singola riga di questa storia, dimostri quanto quel benedetto organo ci sia e ruggisca con una potenza indescrivibile, facendogli sentire più del necessario, facendolo affliggere, amare, reclamare, desiderare. La verità è che il Tony che vediamo in questa storia è ritratto nel suo peggio, all’apoteosi del suo egoismo, del degrado in cui la sofferenza (che non sa gestire… lo ha dimostrato in tante occasioni!) lo getta, eppure proprio per questo, ne esce fuori nella meravigliosa umanità che lo caratterizza.
E ciò, ovviamente, è merito dell’autrice straordinaria che ha deciso di adottarlo e farlo suo.
Non ho capito se ciò che vede Tony alla fine del capitolo, cioè Peter che torna e lo abbraccia, sia stato un sogno oppure no. Credo che la cosa sia lasciata volutamente sorpresa, quindi sei libera di non rispondermi, ma, di mio, voglio credere che sia stata la realtà e Tony e Peter abbiano passato insieme l’ultima notte che li divide da quel maledetto viaggio di non ritorno nello spazio.
Intanto vado a gustarmi l’epilogo di questa storia, armando il cuore di coraggio e… fazzolettini! xD
Un abbraccio tesoro, Violet :)

Recensore Veterano
03/01/21, ore 16:02
Cap. 4:

Ciao, mia cara!
Ho notato, aprendo la storia, che stiamo ormai giungendo all'epilogo (e io son sempre sistematicamente una settimana indietro, non so descriverti a parole quanto il mio OCD sia provato da questo) e, dato che la mia me interiore di cinque anni vede pochi lieto fine all'orizzonte, sta già iniziando a temere un po' (no, non è vero, teme tantissimo). Ma vediamo se riesci a rincuorarla 👀
Partiamo dal presupposto che l'espressione "col suo velo bucato di stelle" riferita alla notte mi ha stesa tantissimo. È meravigliosa e mi ha veramente fatta innamorare. Ma sostituisci presto questa immagine così dolce, di una notte che si fa mantello e protegge, con una notte diversa, che permette alle paure di scorrazzare in giro come briganti pronti a derubare Tony di tutto: stomaco, cuore, testa, fino addirittura a Peter. Fai sentire tantissimo la sua assenza anche se è nella stessa stanza, appoggiato alla sua spalla. Lo fai sembrare un negativo, tracciandolo tramite quello che lascia quando si allontana. Lo disegni fatto di cristallo, il Peter più maturo e più fragile che tu abbia mai raccontato. Giusto l'altro giorno facevo notare a mio moroso quanto Spider-Man sia quel tipo di eroe che piuttosto che fare la cosa sbagliata preferisce perdere, certo che potrà sempre rialzarsi e che potrà farlo con la coscienza pulita. È il Legale Buono per eccellenza, quello per cui non esistono estreme misure o altri espedienti, si fa quello che è *giusto*, punto.
E qui Peter è *assolutamente* lo Spider-Man che ho sempre percepito, più di quanto non lo abbia mai sentito così in ogni film, cartone o serie.
Peter ama Tony, lo ama così tanto che fa innamorare anche me, ma per nessuna ragione vuole far parte di quel teatrino, non vuole essere parte della sofferenza di Pepper perché non è la cosa giusta da fare. E sceglie di perdere tutto, piuttosto. Sceglie di "far vincere" lei perché non solo si sente (immeritatamente, ma qui è un pensiero mio) "niente", ma anche perché si sente il secondo arrivato e, come tale, nemmeno l'amore gli concede di avanzare pretese sul "primo premio".
Il ritorno di Pepper è stato agrodolce al punto giusto. L'hai caricato di sentimenti in un modo che mi ha aperto lo sterno con un piede di porco e non capisco nemmeno se l'abbia fatto per riempirmi il cuore di speranza o per strapparmelo dal petto. Non ho mai avuto così tanti mixed feelings su un solo passaggio, ma sappi che ho apprezzato da morire i dettagli che hai scelto di descrivere. Sono stati specifici e poco convenzionali, ma efficientissimi a veicolare l'atmosfera sospesa e i sentimenti contrastanti dei personaggi coinvolti.
Gli atteggiamenti nella normalità ritrovata con Pepper mi hanno riportata alle (poche) atmosfere viste finora di Wandavision. Descrivi una normalità che viene forzata per farla ingranare, come a spingere una vecchia auto impantanata per farla ripartire. Nessuno dei due sembra crederci troppo, ma sembrano così tanto intenzionati a riprendere le redini delle proprie vite. Forse per quel piccolo miracolo che è Morgan e l'eccitazione e l'ansia per il suo arrivo imminente.
L'ultimo paragrafo mi è piaciuto tantissimo. Come ben sai, adoro le conversazioni con fantasmi/sogni e manifestazioni simili e questo ritorno di Peter non è solo molto dolce per gli eventi in sè, ma anche per la dualità con il ritorno di Pepper (anche qui descrivi un abbraccio, passando circa per gli stessi punti ma modificando le sensazioni, quindi anche l'atmosfera). La sua assenza al mattino e la domanda che resta sul fatto che fosse vero o solo un sogno mi rimarrà addosso come il profumo di gomme da masticare e giovinezza del nostro amichevole Spider-Man.
Ti faccio solo un mini-appunto: c'è un refuso sul finale, "sogna" invece che "sogno"
Per il resto, sei stata come sempre impeccabile. Mi trema il cuore al pensiero che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Spero tanto non lo farai finire in mille pezzi!
A presto mia cara 💖

Recensore Master
02/01/21, ore 00:05
Cap. 4:

Cara Mirycosa mia,

Buon anno! Buon 2021! Ho dieci minuti prima che scada la mezzanotte e devo recensire un capitolo del genere. Penso che entrerò nel guinnes dei primati, ma andiamo con ordine. La sofferenza di Tony è qualcosa di quasi palpabile. Siamo in un momento presente che si caratterizza dalla drammaticità della perdita di entrambi. Tony, che nella vita è un ingegnere, un costruttore, un meccanico, uno che fa le cose con le mani (o “le manO”, come dicono nell’hinterland romano), che costruisce. E qui, invece, perde. Ha perso Peter, su Titano (e non l’ha dimenticato), ha perso Pepper, che se n’è andata con un fardello in grembo e la possibilità di una famiglia, una redenzione. E si lascia andare perché di tutto questo è consapevole, come è consapevole che il suo non scegliere crea una rete di ragno (sigh) in cui chi lo ama resta impigliato perché, anche se non può resistere a vivere in un triangolo, nondimeno non sa andarsene. Nel presente, alla fine Pepper torna. Perché lo ama, perché gli perdona anche questa, perché Morgan ha diritto a un padre, perché il tradimento è vecchio ed è avvenuto con un ragazzo che ora non c’è più e non si può neanche odiare. E anche Peter torna. Nella scena del flashback si reitera quello che abbiamo visto nello scorso capitolo. Come Pepper, neanche Peter vuole una relazione di questo genere, ma nondimeno non sa andare via e, se lo fa, come Pepper, poi torna – ammesso che non sia un sogno di Tony, cosa che rimane come dubbio nel lettore.

C’è sempre tanta dignità nelle tue storie e tanta maturità nel modo in cui affronti un tema spinoso e apprezzo da morire che tu abbia sottolineato che qui non deve prevalere il pruriginoso, bensì la pietà per un uomo che si sente inutile, che, come il personaggio di Mordiroccia ne La storia infinita, ha mani grandi e forti, un reattore nel petto, soldi a palate, ma non riesce a trattenere con sé chi ama e pare maledetto – sembra che il suo tocco possa distruggere ogni cosa e lo distrugge. E il bello è che lui capisce. Capisce che Pepper col pancione che ritorna con le lasagne si prende cura di lui come lui non riesce a fare, capisce di cosa ha necessità Peter e di quanto e come e perché il suo orgoglio gli impediscano di rimanere. Anzi, Peter fa male perché scava nel cuore di Tony – danneggiato – e gli sbatte in faccia quello che Pepper ha dovuto accettare suo malgrado a causa delle circostanze, ciò che entrambi – tutti – sanno. Che lui non sceglierà e per questo rimarrà il vuoto. Questa storia è trattata con delicatezza e intelligente, ma anche con poesia. Amo le figure retoriche che hai usato e la folta corolla di ciglia che è proprietà privata tua <3 e i dialoghi secchi e caustici che Tony e Peter si rivolgono e la dolcezza di una Pepper che sembra una matrona romana delle storie che furono, ieratica eppure umana, capace di sostenere il suo guerriero e di piangere persino l’altro che, pur amando, non voleva essere amante sapendo di infliggere il male a lei. Insomma, un nodo d’angst e di dolore stupendo da leggere.
Però, co, ho sforato di tre minuti, ^^’

Un abbraccio forte forte, che il 2021 sia carico di ispirazioni e libero da ulcere,
Shirycosa tua

Recensore Master
26/12/20, ore 18:00
Cap. 4:

Ciao my love <3
Dato il clima grigio di questi giorni cosa c’è di meglio per darsi la mazzata finale che una dose massiccia di angst?
È davvero sorprendente come riesci a entrare nell’animo di Tony, a scandagliarne gli angoli più oscuri e bui. Soprattutto in una situazione del genere, dove in pratica il personaggio viene portato all’estremo. L’amore può significare anche distruzione, e in questa storia ce lo dimostri chiaramente, ma con una sensibilità e maturità veramente rare. Tony si trova a dover compiere una scelta, ma come si può scegliere tra due parti dello stesso cuore? Pepper e Peter non sono l’uno il ripiego dell’altra, sono entrambi indispensabili per Tony, senza uno o l’altra lui semplicemente non respira, non può vivere. Allo stesso tempo, però, Pepper e Peter hanno il diritto di vedere le cose in maniera diversa, perché, come anche Tony alla fine capisce, ognuno vive l’amore a modo suo, e quando è rivolto a una sola persona, beh, non è certo una colpa. Peter è il primo a essere buttato in mezzo a questa situazione, e la gestisce come può. Da un lato cerca in tutti i modi di resistere a Tony, dall’altra non c’è niente di più difficile che mettere a tacere il cuore, perché il bisogno di sentire, avere la persona amata vicino è straziante e ineludibile e allora si sta male, si fa a pugni con la propria coscienza e allo stesso tempo ci si butta tra le braccia dell’amato, consapevole che ogni momento potrebbe essere l’ultimo. Peter dimostra una forza di volontà incredibile a opporsi a Tony, a compiere lui la scelta che l’uomo più grande non riesce – non può – prendere. Tony quasi appare minuscolo davanti a lui, e per quanto vorrebbe trattenerlo alla fine non può far altro che lasciarlo andare – anche se certo non rende a Peter le cose facili. Però il nostro giovane Spider Man ci riesce, alla fine se ne va – eppure. C’è una linea sottile che unisce lui a Pepper, si trovano ai lati opposti della barricata – il cuore danneggiato di Tony – ma in un certo senso si muovono in modo speculare: tornano, tutti e due. Che sia solo per dormire un’ultima volta abbracciato a Tony, come fa Peter, oppure con due grosse valigie, a testimonianza della volontà di rimanere, nonostante tutto, come Pepper, alla fine entrambi tornano da lui. Perché, parliamoci chiaro, una volta che Tony Stark entra nella tua vita, una volta che hai assaporato la forza devastante e salvifica del suo amore, come potresti mai essere capace di farne definitivamente a meno?
In qualsiasi caso, ad accomunare questi tre personaggi, c’è il dolore, quello che non passa mai, che si manifesta nel corpo se non nelle parole, che lascia segni indelebili sulla pelle come dentro l’anima. Nessuno di loro può uscire incolume da un garbuglio simile, senza contare il destino che si mette di traverso, portando via Peter, e spalancando una voragine laddove prima c’era il sorriso di un ragazzo puro e pieno di vita.
Che cosa devo fare con te, amore mio? Che ogni volta mi prendi il cuore e me lo restituisci a pezzettini? Ma è proprio questa la magia delle tue storie: e io il mio cuore te lo darei altre mille, infinite volte ancora. Sei un tesoro prezioso, lo sai?
Un bacione, e a presto :*
La tua,

padme

Recensore Master
14/12/20, ore 00:25
Cap. 4:

Un altro bel capitolo che, sì, predispone bene al cuore infranto di Protocollo speranza, anche se credo che ce lo spezzerai anche al prossimo capitolo.
Tony si trincea dietro alla faccia di bronzo quando non sa come far uscire le emozioni, e lo fa sia con Peter, provocandolo, sia con Pepper, cercando di raggiungere al più presto quella normalità che gli è mancata, quel rapporto, unico rimasto, che è la staffa della sua vita.
Peter che implora Tony di scegliere Pepper è tenero. Lui è sempre pronto a mettersi da parte per gli altri, a sminuire il proprio ruolo, e lo fa anche stavolta, ed è proprio per questo che Tony non può lasciarlo andare.
Pepper in sostanza non è molto diversa, solo più sicura, più matura. È adulta, lei, ma è comunque sempre pronta a dare a Tony il sostegno e la possibilità di rimediare.
In un certo senso è come se Tony si fosse innamorato due volte di entrambi.
Aspetterò il prossimo capitolo con i fazzoletti di carta a portata di mano, perché so già che mi serviranno. ç_ç

E ora... le microcorrezioni che non possono mancare. ^^'
"quei sei centimetri che li separa" -> separano

"registrando il suo sapere" -> sapore

"una prigione aperta dal quale" -> dalla

"svanito come un sogna" -> sogno

Riguardo alla parola "attuffato", si tratta di termine regionale e, almeno per quanto mi riguarda, di non immediata comprensione. Io l'ho cercato su Google, per dire. ^^'

Ho anche un dubbio sul modo in cui usi "contendere" sia nel testo che nella nota: in questa storia Tony non contende (=competere, gareggiare, concorrere, combattere, affrontarsi, disputare) niente e nessuno. Semmai sono Peter e Pepper che si contendono l'amore di Tony.
:/ Non credo esistano altre accezioni del verbo.

E dopo essermi fatta detestare anche oggi, scappo. ^^'
Alla prossima. ^^

Recensore Master
13/12/20, ore 15:02
Cap. 4:

Ciao mio dolce confetto!
Questa storia continua essere un dolce naufragare verso la mia disperazione, ma la amo dal profondo del mio cuore. I miei dotti lacrimali la amano un po' di meno, ma dettagli, mica gli diamo importanza, no?
Nella prima parte la costante ed eterna indecisione di Tony sta portando tutti all'oblio, alla distruzione. Non mi sorprende che nella mente di Peter regni la confusione, ma la chi la sta vivendo peggio secondo me a questo punto è proprio Tony. Io non ce la farei ad essere al posto di Tony.
Certo, non è semplice essere al posto di Peter, ma la sua scelta è molto chiara: o se la fa andar bene così, o se ne va.
Tony invece è immerso in troppe possibilità, in troppe responsabilità, ed è una situazione che fa paura.
Al posto suo avrei già scelto da un pezzo, a costo di soffrire di più inizialmente. Ma così è una lenta tortura, un'agonia interminabile.
Che forza d'animo Pepper, quanta forza in una donna sola. La adoro e al diavolo chi dice che TonyxPepper non ha senso o non sono una bella coppia! Sono comunque bellissimi e non c'è cazzo che tenga, nonostante io ami alla follia TonyxPeter.
Ed è bella la contrapposizione che hai portato in queste pagine, sono belle le riflessioni che porti con questa storia. Il come lo stai facendo è assolutamente meraviglioso ed emerge bene tutta la complessità dell'argomento.
Grazie davvero di cuore, è sempre bello immergermi nella lettura dei tuoi capitoli!
Ti abbraccio forte e a presto,
Eevaa