Recensioni per
Ventiquattro tasche colme di bizzarrie
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 141 recensioni.
Positive : 141
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/05/21, ore 16:24

No va beh, ma che cosa dolcissimaaaaa *^*, ho amato tantissimo! Allora, per prima cosa adesso ti racconto un episodio io: appena ho letto "maestra cattiva" sono scoppiata a ridere tantissimo perché devi sapere che da piccola quello era il nome di un gioco che facevo con le mie sorelle e la mia migliore amica e sua sorella. La trama era questa: bestye era la maestra buona che però doveva lasciare la scuola. Al suo posto arrivava sua sorella (la sorella di bestye dico) che faceva invece la parte di una maestra a dir poco satanica hahahahaha, e noi dovevamo scappare da lei. Della serie, giochi politicamente scorretti e dove trovarli. Excursus idiota mio a parte, mamma mia, che tenerezza questa storiella *^*! I bambini e la loro immaginazione, che cosa meravigliosa. Riempie il cuore vedere come questa piccina abbia un'immaginazione così grande e sia tanto pura di cuore da divertirsi con delle semplici mollette, senza avere bisogno di chissà quali giochi sofisticati. Mi ha ricordato, oltre alla mia infanzia, anche la storia della piccola Momo (se non conosci questo libro te lo consiglio tantissimo *___*)
Non sapevo bene cosa aspettarmi dopo aver letto il titolo, ma devo dire che è assolutamente perfetto per la vicenda *^*.
Speriamo che i genitori di oggi riescano a crescere i propri figli come questa bambina ♥

Grazie per la bella lettura, tesoro!
alla prossima ♥
bacio,

Benni
 

Recensore Master
26/12/20, ore 21:33

Macché disturbi infantili!! Io la trovo una cosa molto carina!
Quindi la storiella è una sorta di autobiografia ed è tanto simpatica e fluff. Perché a quella bambina non importa delle Barbie, lei preferisce le sue mollette colorate, perché sono tutte diverse e per lei sono belle quanto quelle delle amiche. Anzi, forse di più, perché le chiama tutte con dei nomi diversi!
Complimenti per l'originalità!!!^^

Recensore Master
19/12/20, ore 15:30

Ciao Kim. Ho letto per sbaglio questo capitolo prima di leggere il precedente che dovevo commentare, poi tornerò indietro. :) In genere recensisco sempre tutti i capitoli di una storia o di una raccolta proprio perché posso comprendere l'impegno che ci possa mettere un'autore. Questo capitolo, insieme a quello riguardante le farfalle, sono quelli che al momento mi sono piaciuti di più. Originale l'idea di associare le mollette nei loro differenti colori a diverse bamboline. Uno scritto ancora più apprezzabile perché rimanda al mondo personale della tua infanzia. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 19/12/2020 - 03:31 pm)

Recensore Master
16/12/20, ore 11:23

...e poi c'ero io che le mollette le facevo cadere apposta di sotto, così avevo la scusa per andare dalla nostra affittuaria a chiedergliele indietro e sperare che mi desse delle caramelle AHAHAHAHAHAH che bambina subdola e approfittatrice che ero, una vera mostra (???) XD
Fortuna che adesso sono cresciuta (???)
Comunque, a me sinceramente questo scritto è piaciuto un sacco, lo trovo davvero carinissimo e molto originale! Io, al posto tuo, sarei probabilmente scaduta in una banalissima Phinor in cui Conor sta stendendo sul terrazzo e una molletta gli cade di sotto, colpendo in testa Phil che si stava giusto accingendo a suonare il campanello dell'appartamento che il cantante condivide con Dom (anche se io sinceramente con Dom non ci vivrei)... e invece tu non solo hai scrito un'altra kidfic, e questo è SEMPRE un bene, ma hai trovato un modo incredibile per sviluppare il prompt, io non ci avrei mai pensato!
Effettivamente certe volte i bambini sono un po' come i gatti quando gli riempi la ciotola di acqua fresca e pulita e loro vanno comunque a bere dalle pozzangere (?): certe volte, anche avendo i giocattoli più belli del mondo, preferiscono giocare con degli oggetti impensabili, forse perché questo gli permette di fantasticare e usare di più la fantasia. Insomma, belle le Barbie, ma sono tutte uguali, sempre uguali... mentre, usando delle mollette come personaggi, li si puà immaginare come li si preferisce, non c'è un "prestavolto" definito. E qiesto è un tema che mi sta particolarmente a cuore e che forse è d'interesse comune qui su EFP; perché, in quanto scrittori, siamo ancora tutti un po' quella bambina che gioca con le mollette colorate.
Complimenti davvero, ho adoratissimo questo piccolo scritto, e non sottovalutarti e non dire che sono delle piccolezze, perché hai visto quanto mi danno da riflettere ogni volta? Mi piace quando le cose vengono viste in un'altra prospettiva!!
Corro a recuperare anche il capitolo di ieri e sono in pari *___________*

Recensore Master
16/12/20, ore 09:37

...e invece è una cosa carina! Perché ci vuole inventiva, immaginazione, ed è assolutamente più stimolante giocare con materiali poveri che con giocattoli super-accessoriati che non lasciano molto spazio alla creatività unica dei bambini. Un altro brano grazioso, che si presterebbe a sviluppo più lunghi: e se quelle mollette, tutt'a un tratto, cominciassero a parlare?

Recensore Master
15/12/20, ore 07:13

Buongiorno,
be', è normale da bambini far volare la propria immaginazione... ed è questo il bello dell'infanzia, appunto; anche una cosa scontata può diventare magica, cambiare forma... la magia dei primi anni. Si potesse tornare indietro ad allora, quando era tutto più bello, spensierato, facile ^^

Recensore Master
14/12/20, ore 18:15

Cara sorella!!! Ma sai che ci giocavo anch'io??? Poi mia mamma ne aveva alcune di plastica che raffiguravano dei soldati tipo russi, sai col cappellone altissimo e i baffoni? Quelle erano le mie preferite, e anch'io mi mettevo a pancia in giù sul tetto a terrazza a giocarci XD
Volevo segnalarti che, nell'ultima riga, hai scritto "lui" invece di lei. Essendo un testo così breve l'imprecisione salta subito all'occhio XD
Alla prossima finestrella! E brava Soul per i regali astrusi ahahahhaahhahahah
Baci!