13° Classificata al contest "Let's Cliché!" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP - LA BISBETICA INCOMPRESA DI CATHERINEC94
- Grammatica e stile: 9.9/10
Ho trovato solamente un piccolo errore di concordanza:
[…] Che mi chiede a fare? […] Muriel si sta rivolgendo a Molly, per cui che mi chiedi a fare, ma è un evidente errore di distrazione. -0.10
Lo stile si presenta per lo più dialogato e con poche sequenze narrative, tuttavia risulta compatto, facile per la lettura e molto fluido. Ovviamente la storia è molto breve – essendo una flash – tuttavia l’utilizzo corretto della punteggiatura e delle sequenze dialogate rendono evidente l’accortezza con cui hai lavorato su questa storia, perciò ottimo lavoro, si vede che hai impiegato molto cura nella stesura di questa storia.
- Caratterizzazione dei personaggi: 7/10
La storia ha un evidente intento parodico, e a ciò si aggiunge la sua brevità. Non biasimo affatto la tua scelta di concentrarti sulla sequenza dialogata per sottolineare il paranoico marcio che permea tutta la figura di zia Muriel, nonostante non vi siano sequenze descrittive che la caratterizzino in modo tout court. Il lettore si ritrova coinvolto dalle tue parole su questa donna che ci appare come la classica zia rompiscatole, che giudica e mette alla gogna qualsiasi atteggiamento di qualsiasi persona. È una donna forte, indipendente, ma anche terribilmente ipocondriaca, e a ciò si aggiunge un egocentrismo che, nella sequenza dialogata, appare molto ben sottolineato.
In merito alla caratterizzazione, tuttavia, non ho potuto dare un punteggio granché valido per rendere questo parametro soddisfacente. Non vi è una vera e propria introspezione; sebbene la storia ruoti intorno a questo personaggio, Muriel è semplicemente il nodo in cui si divincola la vicenda, ma risulta una signora eccentrica e in preda alla fobia per una malattia “incurabile”, non c’è una struttura emotiva, caratteriale o banalmente più fisica degna di nota – ma per l’intento che la storia vuole avere, credo che sarebbe stato anche piuttosto forzato introdurlo.
Anche i protagonisti che si muovono intorno a lei, ovviamente figure di contorno che non necessitavano di una vera e propria introspezione, vengono introdotti in maniera farsesca e divertente – soprattutto la piccola scena con Harry, mi ha strappato ben più di un sorriso. All’intento parodico si aggiungono le classiche frasi fatte delle vecchie isteriche dei film, che condannano i nipoti venali, in attesa di tirare l’ultimo respiro e mandare tutti al diavolo prima di morire. L’ho trovata una scena davvero molto calzante ed in linea col personaggio, perciò seppur con poco materiale, risulta facile delineare per sommi capi la personalità di questa – come la chiami tu nel simpatico titolo – bisbetica incompresa!
- Utilizzo del cliché: 15/15
Semplicemente A-DO-RA-TO. Specifico subito che io amo da morire il cliché del malato di boh, che per qualche ragione ogni volta mi fa piegare in due dalle risate – anche in contesti dove di norma bisognerebbe rimanere seri, vedi decine e decine di racconti rosa in cui lei (o lui) sono affetti dalla patologia più assurda di sempre.
Nel tuo caso è ancora più calzante, perché si parla di una persona che non sa neanche lei di cosa si tratta: prima parla di una malattia tra le peggiori – e già qui un sorriso scappa per forza –, poi la crisi nevrastenica perché Molly non si ricorda la sua malattia, le forze che la stanno abbandonando, il fatto che sia spacciata. Davvero, non saprei da dove cominciare per poter descrivere al meglio la sensazione d’ilarità che questa situazione suscita! Ci troviamo di fronte ad una caricatura grottesca d’un ipocondriaco in preda all’isterismo, con la componente dei familiari che gli ronzano intorno in preda alla perplessità.
E zia Muriel, dal canto suo, sguazza in questa sua versione della storia in cui è ormai sul letto di morte, creando – se vogliamo – un cliché nel cliché (l’ipocondriaco, in effetti, è un sempreverde dei cliché, strettamente collegato al malato di boh).
Sotto questo aspetto ho trovato la storia perfetta, complimenti!
- Gradimento personale: 4/5
Ho apprezzato molto la tua storia, sono rimasta contentissima del soggetto da te scelto. Non ho mai letto nulla che avesse come protagonista zia Muriel, e devo ammettere che il titolo di questo tuo breve racconto mi ha subito richiamato alla mente ricordi di matrice shakespeariana – come la Bisbetica domata – di cui mi ero totalmente dimenticata. Giuro, ho trovato questo racconto brioso, divertente ed un toccasana per il mio umore nero, per questo devo farti i complimenti, era davvero complicato gestire questo breve scorcio in una flash, e tu sei stata magnifica in questo, delineando una scena perfettamente in linea col soggetto da te scelto.
A ciò si aggiunge l’elemento zia Muriel, di cui non avevo mai letto prima – immagino siano veramente poche le storie che l’abbiano come protagonista. È stato parecchio divertente, già a partire dal titolo, osservare questa fotocopia di mia nonna sclerata che inveisce pure contro oggetti inanimati e si lamenta della sua condizione “precaria” – che poi in realtà non lo è affatto. Una signora anziana cenciosa che passa il tempo a deprimersi e ad arrabbiarsi col resto del mondo, non potevo chiedere nulla di più esilarante. Sono stata felicissima di averla letta, perciò grazie a te per averla scritta!
Totale: 35.9/40 |