Recensioni per
Negli specchi
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/04/21, ore 13:48

Ciao, Gaia!
Devi sapere che io sono un pessimo soggetto: volevo passare di qui (e da un sacco di altre tue storie, ma quello è un altro discorso e mi sento già abbastanza in colpa così) più o meno da mezzo secolo, e se guardo la data in cui ho inserito questa storia fra quelle da recensire, mi viene un po’ da piangere. E anche ora, vorrei passare con una recensione un minimo più approfondita, ma come sempre il tempo è quello che è, e insomma, io ci provo, consapevole che questa storia si meriterebbe di più.
Tra l’altro (e qui mi vergogno ancora di più) ti ho sempre associato alla Frasteria, e pur essendo molto incuriosita da questa coppia così inedita e particolare (sebbene di fatto Asteria sia quasi un personaggio originale, dal momento che nei libri nemmeno viene nominata, dunque ovviamente la caratterizzazione sta all’autore), credo sia la prima volta che ho l’occasione di leggerne qualcuna (di sicuro è la prima volta che provo a commentarla).
E, mannaggia, io mi sono completamente innamorata.
Ma proprio perdutamente.
Questa storia è davvero bellissima, e ho amato tutto, ogni singolo dettaglio, a partire dal modo in cui hai strutturato questo paradiso che è un’enorme stanza delle necessità innecessaria, perché di fatto dopo la morte la necessità smette di avere un senso, perde proprio la sua funzione. E ho amato lo stile onirico, a tratti estremamente poetico, ma anche in grado di non dimenticare mai che la morte è qualcosa di terribile, di oscuro e inquietante, andando a creare immagini che, pur nella loro bellezza rarefatta, riescono a rimescolare davvero il lettore. Ecco, io mi sono sentita rimescolata. Mi sono sentita rimescolata da questi occhi gemelli che continuano a incontrarsi, che da vivi si sono solo sfiorati con distrazione e che trovano il modo di comunicare solo quando i loro proprietari sono precipitati nel gorgo della morte. Mi sono sentita rimescolare da questi specchi, dai cocci conficcati nella schiena che, chissà, forse se tagliassero le dita farebbero sanguinare solamente ricordi.
Non lo so, non credo nemmeno di avere le parole per ridurre a qualcosa di razionale la bellezza di questa ambientazione e di questo rapporto, ma ho davvero apprezzato tutto, moltissimo.
Mi piace tanto, la tua Asteria che si strugge, dapprima in silenzio, poi ridotta a un ruolo, a qualcosa che la riconduce ad altri ma non dice niente davvero di lei (la Greengrass minore, la moglie di Malfoy, la madre di Scorpius, la collega della Granger), e mi piace come hai intessuto il suo rapporto con Fred. Un rapporto che, in vita, quasi non è stato, ma che viene ad assumere un senso solo dopo la morte, quando queste vite spezzate troppo, troppo presto trovano finalmente il modo di riconoscersi, di riconoscere il loro sguardo gemello.
E davvero, vorrei avere il tempo di dirti di più, ma mi limito a ribadire ancora una volta quanto questa storia mi sia piaciuta!

Recensore Veterano
16/02/21, ore 21:49

Ciao Gaia!
Sono arrivata alla tua OS attraverso il contest. E mi hai lasciato completamente senza parole. Visto il tema del contest, non immaginavo neanche minimamente di trovarmi davanti ad un testo così intenso, ma sotto tutti altri punti di vista. L'angst si sente in ogni frase, in ogni parola. Insomma, per poco non mi è scesa la lacrimuccia. E non è che piango per qualsiasi cosa.
Ho adorato come hai reso entrambi i personaggi, due giovani morti troppo presto, con desideri inespressi e vite spezzate. E la stanza della necessità in questa nuova versione? E quegli specchi e quegli abiti dispersi qua e là.
Insomma, complimenti davvero.

Recensore Master
11/02/21, ore 13:58

Ciao Gaia!
Passo finalmente a leggere il tuo esperimento lemon e non posso che esordire dicendo che cringe - ambientazione in Paradiso a parte! - non lo è affatto. È sempre bello quando queste scene sono descritte in maniera intensa, ma intensa non solo di passione, e tu hai un modo di scavare dentro i personaggi che non hai abbandonato neanche in questo caso.
Questa coppia ha un sottofondo di angst sempre presente, inevitabile, che tu sai come sfruttare perché - e ne sei consapevole - è nell'angst che dai il tuo meglio. Entrambi morti di una morte dolorosamente ingiusta, si ritrovano a condividere uno spazio forse non necessario, ma in cui entrambi ritrovano piacere, non solo fisico.
Mi è piaciuto molto leggere come gli specchi sono stati centrali, dal principio alla fine della storia, a cui danno anche il titolo. Ti hanno permesso di dire la tua su questi personaggi insieme, sulle loro similitudini che trascendono le palesi differenze, mentre si riscoprono (soprattutto lui, che Astoria non l'aveva mai guardata bene in vita).
Ho davvero apprezzato questa lettura, complimenti. In bocca al lupo per il contest!
Legar

Recensore Veterano
09/02/21, ore 09:25

Non ho parole, Gaia.
Posso solo dirti che è semplicemente splendida.
Non a caso sei tra le mie autrici preferite. Lemon o non lemon, ti adoro.
A presto.

Recensore Master
08/02/21, ore 16:34

Gaia, credo che sia una delle lemon più poetiche e romantiche e tristi che abbia mai letto in vita mia.
Adoro tutto di questa storia. I pensieri di Asteria, come hai giocato con il prompt sullo sguardo, l'uso alternativo della Stanza delle Necessità e gli specchi, che si appannano, su cui compaiono scritte e desideri. Ho amato il modo in cui Asteria si è lasciata spogliare da Fred dei vestiti del suo status di madre, di moglie, di sorella per ritornare ad essere la ragazzina innamorata che al Ballo del Ceppo osservava gli occhi azzurri di Fred senza essere vista.

Lasciami dire quanto ho amato questa frase:
Lui sorride, ha una vena di malinconia che gli sfregia il volto come la cicatrice di Bill, come l’orecchio di George e come il risentimento di Percy. Ma lei, questo, non lo può sapere.
Adoro quando il legame tra i fratelli emerge da piccoli dettagli e - pur essendo consapevole che i Weasley sono troppi - questa frase mi ha semplicemente uccisa.
Cos'avranno fatto Charlie, Ron e Ginny per essere esclusi non si sa, ma che importa. È veramente bellissima.

Ho adorato il ritmo della narrazione e tu sai - non faccio altro che ripeterlo ad ogni tua storia - che adoro leggerti. Qui sono arrivata con il fiato corto, come Asteria dopo l'amplesso e quel misto di felicità, malinconia e inquietudine che il messaggio sullo specchio ha lasciato alla fine. Forse questa storia potrebbe essere il sequel della Dramione e mentre Draco cerca poesie, dopo che Asteria ha seguito il consiglio dello specchio ed è effettivamente fuggita via, allora quello "scappa" non è un invito attuale, ma il ricordo di un tempo passato, un consiglio già seguito che l'ha portata nella stanza delle Necessità con le stesse cicatrici di Fred ad amare il suo primissimo amore.

Ti faccio i complimenti per le emozioni che mi hai regalato.
Un abbraccio grandissimo,
Sev