Ciao di nuovo!
Oggi ti tormento, ma insomma, dopo che mi hai stritolato il cuore con quella meraviglia su Evan e Dorcas, avevo bisogno di gettarmi in qualcosa di dolcissimo, qualcosa capace di farmi diventare un purè di fluff, e, insomma, questa storia è perfetta.
Davvero, questa è una storia che scalda il cuore, è di una tenerezza infinita e non sai quanto sia bello (o meglio, da autrice immagino che tu lo sappia anche meglio di noi, perché se noi soffriamo leggendo, non oso immaginare a come ci si debba sentire nello scrivere una storia del genere) lasciare Paradiso Perduto per ritrovare questi personaggi così piccini, teneri e circondati d’amore. Non lo so, questa storia è davvero stata una coperta calda, ecco, e ogni tanto fa bene farsi coccolare così.
Tra l’altro, se c’è una cosa che adoro sono proprio le storie che hanno dei protagonisti piccolissimi, quindi qui sono proprio impazzita. E, ecco, per quanto adori leggere storie con dei bimbi fra i personaggi, trovo che spesso i più piccini siano difficilissimi da scrivere, soprattutto quando sono così tanto piccini, e invece tu sei riuscita a mantenerli perfettamente coerenti e piacevoli da leggere. Perché non solo questi bimbi si comportano esattamente come dovrebbero comportarsi dei bimbi della loro età, ma lo fanno anche in modo molto interessante, che mantiene alto l’interesse del lettore.
Credo poi che tu sia riuscita a rendere perfettamente l’idea di Luna come madre: ecco, quando la Rowling ha dichiarato che Luna si sarebbe sposata e avrebbe avuto due gemelli io sono rimasta abbastanza perplessa, perché è un personaggio che considero piuttosto lontano da qualsiasi tipo di coinvolgimento romantico, e diciamo che fatico abbastanza a vederla nell’ottica genitoriale. Ma, insomma, se accettiamo che questo sia un dato di fatto, credo che meglio di così non l’avresti potuta descrivere. E mi viene un po’ da ridere, perché per quanto sia tenerissima e sia perfetto per il personaggio il suo approccio super leggero e improntato alla libertà assoluta, ecco, diciamo che è esattamente il tipo di madre con cui non vorrei mai avere a che fare XD e mi ha fatto una tenerezza infinita il povero Rolf, che ci prova anche a provare ad arginare la “creatività” dei suoi pargoli, ma davanti a Luna deve soccombere (e santo cielo, se anche Xenophilius ha pensato bene di scappare, la situazione deve essere proprio grave).
Insomma, in chiave qui molto più leggera torna quella che è la tua grandissima capacità di analizzare i personaggi e di rendere coerente il loro comportamento con le scelte e le situazioni in cui la vita li pone. Perché spesso in questo tipo di storie si ha la tentazione di dipingere un po’ “la famiglia perfetta”, dove i bimbi anche quando sono delle pesti sono adorabili e i genitori sanno esattamente come comportarsi. E invece qui i tuoi personaggi sono indubbiamente dei bravi genitori, sono attenti e premurosi, ma conservano quei difetti dati dalla loro umanità. Insomma, Ron in versione padre di una Rosie cucciolissima è adorabile, ma ancor più adorabile è vedere come resta in un certo senso “lievemente egoista”, diventando guardingo piuttosto suscettibile quando quella peste di Lorcan si diverte a far piangere sua figlia. Insomma, è una cosa del tutto umana, ed è bello trovare queste piccole sfumature anche in una storia all’insegna del fluff.
E, va be’, credo di aver esaurito la scorta di razionalità, perché questi tre marmocchietti sono la cosa più adorabile a cui io riesca a pensare. Lorcan e Lysander che parlano un linguaggio tutto loro sono stupendi, e il modo in cui interagiscono con Rose, la sua pappa e quel suono divertente che fa quando gliela tolgono è semplicemente meraviglioso.
Mi sono completamente sciolta, sappilo, e ti ringrazio di cuore per avermi permesso di sciogliermi così!
A presto! |