Recensioni per
Dirupisti Vincula Mea (In Revisione)
di Hoel

Questa storia ha ottenuto 146 recensioni.
Positive : 146
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/01/22, ore 20:16

Iniziamo con un bel barba Batista sul piede di guerra, con i figli a fargli da assistenti.
E si continua con Thomà che, dopo aver dato una mezza crisi al povero fra' Anselmo, si imbatte in Marco ed Helena, proprio i due che in questo momento hanno più voglia di notizie di Hironimo.
Altra gran bella parte quella di Hironimo. Passato il tormento infernale, fatto il riconoscimento delle proprie colpe, arriva il pentimento, la riflessione, la preghiera genuinamente devota. Tra l'altro, fantastico lo stile con cui hai descritto la situazione: allucinazioni tali che non si capisce quasi cosa sia vero e cosa falso quando Hironimo si tormenta sui suoi passati peccati, e quando invece inizia a pregare questo lo rende più lucido, come lui stesso nota, riflettendosi in una narrazione più lineare e comprensibile, una riflessione lucida invece dello sconvolto flusso di coscienza. Quanto alle sue meditazioni, sono molto appropriate per il personaggio; ho apprezzato molto il momento in cui essenzialmente inventa una nuova linea della preghiera, spontaneamente, per poi fermarsi a riflettervi, soppesarla, e poi ripeterla con convinzione. Un approccio ben lontano da quello rigidamente clericale da lui condannato poco prima, fatto di fede spontanea e convinta.
Nel frattempo anche Mercurio ha avuto le sue rivelazioni e sta uno schifo, situazione a cui però reagisce progettando vendetta contro un Hironimo visto come simbolo di tutte le sue disgrazie. Purtroppo per lui, il Nostro è troppo occupato a incamminarsi verso la santità e dubito che gliene fregherà alcunché di qualunque cosa abbia in mente il Bua.
E intanto i feudi non solo non rendono niente al greco-albanese, glieli attaccano pure. Prevedo meraviglie per il suo umore.
Complimenti per un altro gran bel capitolo!

Recensore Master
03/03/21, ore 19:36

Oh ma ben tornata!!!
non sai quanto ho atteso questo capitolo, gongolavo. Per non dire quanto sbavavo quando ho letto il letto di LUI, dell'uomo più sexy della storia, lui, il rude, il selvaggio, il MAGNIFICO (tu lo hai in Saint Seiya io ce l'ho qui) …. lui, l'unico uomo che mi fa battere il cuore , il grande e insostituibile “Marco Miani”!!
Che cosa hai combinato tu con quella zazzera non lo puoi immaginare, o forse sì, conoscendomi!

Iniziamo, tanto avrò modo di lodare e riempire ciotole durante la recensione.
Quanta tenerezza mi fa il piccolo Thomas, carico di dolore, non trova pace! Ha sofferto con la perdita della sua famiglia, della sua “fidanzatina”, del suo padrone ora. Tutti dolori che gli trafiggono il cuore, l'animo. Vuole andare ad uccidere i francesi e i tedeschi, scappa dalle grinfie (se così vogliamo dire, ma è più che altro un pensiero del bambino) di Fra Anselmo che lo vuole trattenere con sé per aiutare i malati, per non farlo correre nel rischio di tornare ad essere preso o ucciso in quella guerra. Ma il nostro piccolino non vuole, non ha alcuna voglia di aiutare i malati e i feriti, non perchè non gliene possa importare, tanto se non vi è lui, vi è senza alcuna ombra di dubbio qualcun altro, ma non vuole perchè per lui la cosa più importante ora è combattere quegli uomini che nella sua vita non hanno fatto altro che portare dolore e morte!
Certo non solo nella sua, ma è pure vero che il piccolo biondino pensa sulla sua pelle ed ora farebbe qualunque cosa pur di riavere il suo padron con lui. Quanto amore in quella piccola peste! Che tenerezza mi fa, che dolore che mi passa tra le righe, leggendo del suo comportamento.

Un dolore è pure quello del dispiacere che il Contarini ora sta provando nel dover lasciare il campo di battaglia per tornare tra le mura della sua casa. Ma cosa potrebbe mai fare lì nelle condizioni in ci si trova di salute? Anzi che ancora si tiene in piedi da solo, anche se sorretto, perchè poteva già trovarsi in un letto e non rialzarsi più. Anche lui, come il piccolo bambino, non vorrebbe lasciare il suo posto, ma andare avanti a combattere per salvare il suo caro amico Momolo.
Una partenza straziante la sua, ma non poteva farne a meno, la sua condizione di salute era troppo preoccupante per restare ancora a Treviso, ma andare via è preoccupante lo stesso nel non sapere se e quando tornerà tra loro il suo caro amico Hironimo.
Anche se il saluto con Marco Miani fa pensare che sapesse qualcosa di più, di quanto sapesse il Miani. Difatti il Marco non comprende le parole del Contarini e meno ancora comprende le parole che il fratello gli ha fatto avere tramire il Frate.

Marco, Marco, Marco …. quanto amore e dolcezza nei gesti! Quanto amore dimostra alla moglie, per quanto io sia gelosa marcia (si lo ammetto, mi sto trattenendo e anche troppo, non so per quanto resisterò dall'andare a prendere il posto di Helena!!!!) è bello vedere che quanta tenerezza ci sia in questa coppia. Già lo aveva notato taaaaaaaaaaanti capitoli addietro, ma non ero possessiva con lui. Ora lo sono, mi dispiace, ma amo il Marco Miani e nessuno riuscirà a tenermi lontano da lui. Forse (e ripeto FORSE) Helena può combattere la mia invasione, ma voi altri no! Non provateci nemmeno!
Comunque, volendo lasciare ancora Helena tra le braccia del Marco, proseguo nel dire che sono davvero una bella coppia! Hanno avuto il loro passato turbolento, hanno avuto entrambi i loro torti, ma ora sono più forti di prima e niente e nessuno (io non sono tra questi ovviamente) li dividerà!
Nemmeno la guerra, infatti Helena non vuole dividersi da lui, il quale invece pensava di mandarla a Venezia, il solo pensiero che possano conquistare Treviso e che lui non può proteggere la sua amata, lo fa impazzire. Così tanto, per arrivare al punto di volerla far tornare a casa. Ma lei no! Lei gli resta al suo fianco e un amore così grande, guerra o non guerra (non io però XD), non potrà dividerlo nessuno! (a parte me ovviamente XD)

Il saluto del Momy al fratello ha portato Marco in uno stato di pura angoscia! Si sono separati in quella guerra senza un saluto, senza un minimo di riconciliazione e questo sta causando ora più che mai un dolore atroce in Marco. (amore mio, quanto soffre!!!), ma la nostra Helena sta percorrendo la strada giusta, lo sta spronando a pensare positivo e a non mollare. A non lasciare andare la possibilità di ritrovarselo vivo tra le braccia. Ma permettimi una cosa, nonostante il Marco si sia comportato in modo scorretto con Helena in passato ( comunque tutti e due ), lui una donna così la merita eccome (quanto mi costa non essere io? Che poi … chi lo dice che non ero io in una delle vite passate? Eh? XD .. ebbene, io voglio pensare che sia così!) dicevamo? Ah si, che lui la merita in tutto e per tutto e che ci/si meritano entrambi.

Potrei dire povero Thoma', in fondo “ea recia” era la sua ….. oddio quanto ho riso? Mio zio me lo diceva sempre a me da piccola “vieni qui che ti taglio le rece” che bel ricordo che mi hai fatto vivere Hoel, un bellissimo ricordo!!! un divertimento assoluto con questo zio veneto che vedevo una sola volta l'anno, quando andavo in vacanza, ma che mi faceva divertire da matti!!!
cooooooooooomunque dicevano che al Thoma' non avrà fatto piacere, ma se mi chiamava sostituivo la sua di recia con quella mia e subivo, pur di essere tra le mani del Marco!
Detto ciò, il piccolino si è trovato di fronte ad un uomo che pensava fosse il suo patron, mentre invece si ritrova a doversi coprire dietro le spalle della donna (chissà perchè noi donne sembriamo le loro anime salvatrici, non ci conoscono ancora bene da piccoli muhauahahahha) e da lì raccontare tutto, finchè non arriva a nominare Hironimo.
Devo ammettere che mi ha stupito il comportamento del Marco. Conoscendo la sua indole selvaggia (l'adoro) mi sarei aspettata che lo prendesse e che come Anzolo facesse tuttutuutututututuu e lo squotesse fino a farsi dire tutto! Invece ha pazientato, se così possiamo dire, e portato dal frate, il luogo dove deve stare, per poi farsi raccontare ogni vicenda accaduto al fratello.
E qui permettimi di dirti che sei stata cattivissima!!! io lo volevo sapere ora, subito, ADESSO! Invece no, mi tocca aspettare il prossimo (si spera) dove vorrei vedere il Marco che ascolta i racconti del piccolino per poi sapere come sarebbe stata la sua reazione! Chissà se lo scriverai …..(se non lo hai capito te lo sto chiedendo di fare XD).

Ma ora veniamo alla nota dolente, il nostro Momy.
Nuovamente sconquassato dai ricordi (leggere di lui e Anzolo mi dona sempre una fitta al cuore, così piccino lui, ancora aveva tanto da ricevere dal padre :( ), dai sogni? O dalla coscienza che lo sta rimproverando per ciò che ha fatto in passato? Per quanto si è allontanato dalla fede, da Dio, dalla Madonna che lo ha sempre protetto e che si è invece ritrovata la porta sbattuta in faccia? ( brutto esempio lo so , ma volevo essere drastica!!)
Sta di fatto che però in cuor suo Momy sa benissimo che oltre ad aver trattato male a volte, forse anche più di una volta, gente del popolo a lui sottoposta e ad aver anche offeso chi stesse più
male di lui economicamente parlando, al di là di questo, cose gravissime non è che ne abbia mai fatte! Anche se , ripeto, la lingua tagliente e cattiva non è certo meno gravosa di uno schiaffo, di una lama, di una bomba! Sempre male fa.
Nonostante tutto dentro di sé però sa che può essere perdonato, lui non chiede di non morire, anzi da come ho compreso io lui sa che se lo merita, ma non vuole che la sua anima sia dannata per sempre, lui chiede perdono e lo chiede più per sua madre che per se stesso. Vuole che la sua anima sia ripulita del male fatto e che i suoi cari sappiano che sia morto con la salvezza della propria anima. C'è da dire che già di come si è preso cura del fantolino, ha già espiato gran parte delle sue colpe, è come se avesse voluto (permettimi il confronto) di salvare il bambino che c'era in lui, quel bambino che lui stesso ha privato della felicità perchè non credente più nella fede!
E noi sappiamo bene che il male si sconfigge e lui lo ha già sconfitto, non ci resta che attendere la mano di Dio e della Madonna a salvare la sua anima.

Infine cosa leggono i miei occhi?
Il nostro comandante infallibile in difficoltà. Il Bua che non reagisce più con ironia, battagliero e strafottente, ma anche lui con un rimorso alle spalle! Quello di non essere stato presente alla morte del suo collaboratore fidato! Che poi se sapesse non è morto, ma ovviamente lo sappiamo solo noi ahahahhaha.... se lo sapesse sai che farebbe? Un bel vaff.... e ripartirebbe all'attacco più violento di prima.
Sicuramente Busicchio ha ragione, essere lontano dal campo di battaglia da giorni, lo rende insofferente e ovviamente vede tutto nero, tutto ciò che gli dona un fastidio, un dolore, lo proietta sull'umore, facendogli pensare e ripensare a cosa sarebbe stato meglio. Addirittura si pente di non essere stato un “semplice” condottiero greco/albanese e basta! Convinto che solo di questo avrebbe conquistato il cuore della sua Caterina e null'altro, mentre ora invece conquista le terre di tutti, ma non più il cuore della sua amata!
Un vero dilemma, sicuramente ora come ora il Bua è molto confuso, amareggiato. Anche se parrebbe che l'unica valvola di sfogo rimane il Momy.
Sta andando ora da lui?
Non ha ancora finito di torturarlo?
Non ne ha abbastanza di malmenarlo?
Ebbene no! Gli hanno fatto talmente male le parole che gli ha detto, che rendere amara la sua prigionia, ora, resta il suo scopo principale!
Caro Bua, tu hai anche ragione a pensare che il Momy abbia la lingua lunga e tagliente, ma anche tu però lo hai portato a quel punto, o no?!

Ovviamente sono risposte che solo tu mi puoi dare, spero, già dal prossimo capitolo.
Non ti nascondo che ho tanta paura per il loro prossimo incontro, se ci sarà. Perchè dico se? Perchè spero che il Momy in un modo o in un altro riesce di nuovo a scappare! E prima che il Bua lo riprenda sotto le sue grinfie!
Intanto vediamo anche come procederà l'imboscata dei veneziani! Che divertimento quando ho letto della “mancata delicatezza” nell'irrompere nelle stanze altrui.
Se fosse con una donna a trastullarsi?
Allora? Che cosa vuoi che sia che non abbiano già visto, sentito o esplorato? Ahahahhahahaha..,.grandissima risposta, gli avrei dato la mano se avessi potuto....ma che sciocca, certo che ho potuto, io ho vissuto in quell'epoca, ero la moglie del Maaaaaaaaaaarcoooooooooooooooooooooooooooo.

Ok, sto brava!
Ma quando c'è lui mi viene difficile resistergli.
A meno che non arrivi qualcun altro bel giovanotto, ma io credo di no! Nessuno può equagliare il MIO Marco.

Detto ciò, come sempre ti ringrazio per la bellissima lettura.
A differenza degli altri ultimi capitoli, non vi è alcuna violenza e sofferenza fisica, ma non trovo che le sofferenze interiori non siano assolutamente più dolorose di quelle fisiche.
In questo capitolo ho letto molta sofferenza, in Marco, in Momy, nel Contarini, in Thoma' e per ultimo anche nel Bua!
Un capitolo dove hai delineato molto le sofferenze dei nostri protagonisti. Un tuffo al cuore, e tu lo sai che io soffro più per questi momenti, ma so che mi vuoi bene e pertanto ci passo sopra, soffrirò in silenzio.

Complimenti come sempre e … arrivederci presto al prossimo capitolo, non ti nego che se passa troppo tempo, sento terribilmente la loro mancanza, ma aspetto paziente le prossime avventure, perchè non vedo l'ora di piangere insieme al Marco e al Momy, nel momento in cui si rivedranno!

Un abbraccio
Sagitta72

Recensore Junior
03/03/21, ore 19:05

Salve, siamo qui riuniti oggi per... no, ho sbagliato attacco. Dicevamo: ci siamo ordunque sganciati dalla marea di visioni/ricordi dell'infanzia/giovinezza porcellosa di Momolo... o forse no. Insomma, dopo quelle sulla madre che si tramuta nella Madonna, ecco seguire quelle sul padre Anzolo con le sue lezioni di vita.

La malattia infantile di Girolamo ha certo una corrispondenza con le sue condizioni odierne (ma solo fisiche? o piuttosto spirituali? Non sarà forse una guarigione metaforica indicante la conversione?)
Credo che le botte del Mercurio siano state assai più efficienti di qualsiasi allucinogeno, dovrebbero venderlo al mercato!

"sul perché riesumare quell'ormai putrescente cadavere di casato." accidenti, mi fa sentire vecchia.

Condoglianze per i capelli di Tommasino, spero solo che non glieli abbia tagliati troppo corti. Be', poteva andargli peggio, poteva pelarlo direttamente, no? Insomma, io continuo a immaginarmelo bruno... ma non è che era anche lui discendente di Niccolò per caso?

Hai visto che leggendo questo romanzo si imparano tante cose nuove? Ad esempio non conoscevo le antiche ricette della polenta, e adesso m'è venuta una gran fame... che a dire il vero sto affamata dalla mattina alla sera in questo periodo, un po' di polenta non mi dispiacerebbe.

Sulla questione ateismo, per esperienza posso dire che non è che gli atei siano cattivi a prescindere, ma hanno perduto il vero senso dell'esistenza, perché vivono senza valori, senza limiti, senza obiettivi che vadano al di là di questa vita terrena. Perché è ovvio che se questa vita terrena ti pare l'unica, non fai nulla per procurarti quella di là, e così facendo guasti l'una e l'altra. Alle volte mi pare vivano anche senza memoria, come se il passato per loro non esistesse e non riuscissero nemmeno a immaginare che in futuro saranno ricordati per quel che hanno fatto in vita, per come si sono comportati, e non se se la siano goduta o meno. Certo è inutile che ti dica queste cose però perché sono certa che tu le sappia già.

Al "frate" marito della "suora" cui piace guardare, vorrei dire solo una cosa: schifo. Ma poi com'è finita? Momolo s'è prestato? Mi lasci in tredici così? Non si fa! Dopo Pasqua mi racconti, eh!

Certo che Girolamo da giovane era una sorta di Galeazzo Maria post litteram: impietoso, crudele, superbo, ingrato e c'è altro? Ah sì, pure protestante! (Si legge il tuo soggiorno fra gli eretici tra le righe). Mercurio deve avergliele date proprio forte le botte per farlo cambiare così... avrebbero dovuto fare Mercurio santo a questo punto, se il merito è stato suo, no?

Per quanto riguarda i rimpianti di Mercuruccio, lo comprendiamo, non è facile abbandonare la patria e ricominciare tutto daccapo, sebbene lui essendo all'epoca bambino doveva essere stato per forza "vittima" della decisione di qualcun altro.

Purtroppo per lui è capitato in un posto orribile, dove la gente ti entra in camera da letto di notte e ti impone di stare lì a figliare sotto i loro occhi mentre si godono lo spettacolo mangiando poppi corni, e dove se tua moglie ti fa le corna ti conviene comprarti una berretta bella capiente, però bisogna guardare il lato positivo: almeno essendo sempre in giro a combattere a Venezia non ci stava... ma... sarà per questo che Caterina si rifiutava di raggiungerlo a campo? Temeva di abbandonare la protezione delle leggi lagunari? Ho come l'impressione che l'osservazione di Lecha sul fatto che se fosse rimasto in Morea non avrebbe conosciuto Caterina non sia stata di molta consolazione, dopotutto non è che abbia avuto chissà quali soddisfazioni dalla moglie che, tra parentesi, nemmeno lo segue nei suoi spostamenti. Forse avrebbe trovato qualcuna di migliore se fosse rimasto? Forse se fosse approdato a Milano invece che a Venezia si sarebbe sentito più ben voluto e accarezzato e avrebbe trascorso le piacevoli serate invernali bello accucciato davanti al camino a sorseggiare del buon vino? Ma sto delirando.

Quanta malinconia in questo capitolo, davvero, vabbe' che è come una parabola ascendente, quindi non so se abbiamo già toccato il picco oppure c'è ancora dell'altro. Tu che mi dici? Perché già il precedente era molto malinconico.

Sul fatto di entrare in casa senza preavviso, ha ragione il Rangoni: metti che l'avessero beccato a copulare con qualche cugina o qualche sorella o qualche amica? Non tanto per lui, ma per le fanciulle...! Sai che vergogna? Non son mica tutte come le veneziane! ci son anche le ferraresi! Poi gli toccava cavar gli occhi a Ferigo, e vedi che bel guadagno. Certo il Doge non correva pericolo... o forse sì?

Quanta cattiveria contro il Gonzaga, e che ti ha fatto? Dovrei essere io l'offesa, dato quanto era scorbutico e inadempiente! Però dai, il pessimo comportamento di Isabella mi costringe a empatizzare almeno in minima parte con Francesco, che pure ha le sue belle colpe.

Ebbene mi fermo qui, credo pure di aver dimenticato qualcosa e mi dolgo che questo sito non dia la possibilità di apporre commenti in linea che sarebbero utilissimi, si vede che al massimo dovrò rimediare via messaggio.

La conversione di Momolo è stata lunga e travagliosa, ma alla fine è venuta, e sebbene non si ricordi le preghierine (fantastica la citazione dantesca) glielo si perdonerà perché ci sono passata anch'io e so che ci vuole una fase di recupero per rimettersi al passo. In attesa di scoprire come si caverà d'impaccio, a presto.

Recensore Master
03/03/21, ore 07:00

Buongiorno,
dunque, sempre tantissima carne al fuoco!
Questo però rispetto ad altri capitoli è stato più statico.
Sempre piacevole e interessante la lettura, però non è stato totalitario come i precedenti, che mi prendevano, tenevano stretto tra le loro righe, mi lasciavano andare solo dopo averle lette tutte e rilette.
Mi è piaciuto però, servono anche capitoli così.
Io spero che il nostro amico riesca a uscirne. Poi quanto era dolce da fantolino? ^^
La Palice è sempre il solito.