Recensioni per
Huracàn
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/06/21, ore 18:43

Ciao!
Questa tua storia mi attirava da un po' di tempo: il fantasy non è esattamente il terreno in cui mi muovo più spesso, ma qualcosa nell'introduzione mi aveva catturata, e insomma, anche se ci ho messo i miei consueti tre mesi per decidermi a iniziare, finalmente sono qui.
Sono qui, e sono davvero felicissima di essermi finalmente buttata, perché questo primo capitolo mi ha intrattenuta tantissimo e mi ha riempita di interrogativi che spero di risolvere presto, perché la lettura è davvero interessante, cattura tanto l'attenzione e avvicina subito il lettore alla tua protagonista.
Mi piace tanto l'atmosfera in cui tutto si muove: getti subito il lettore in nel vivo di una cerimonia importantissima, e riesci secondo me a trovare il giusto modo per cominciare a dare delle informazioni per muoversi con coerenza all'interno del mondo che hai ideato, senza però rendere questo capitolo un grande spiegone che mette in fila usanze e divinità. Insomma, il punto di vista interno di una ragazza che in qualche modo, sulla soglia di questa iniziazione, torna indietro a riflettere sul proprio rapporto con gli dei e su quello che potrebbe aspettarla è davvero interessante, ed è un ottimo espediente per non lasciare il lettore completamente spaesato in un universo narrativo che non conosce ancora senza però annegarlo nelle troppe informazioni.
E devo dire che quello che hai presentato sino ad ora di questo mondo mi piace parecchio: mi piace tantissimo l'idea che ogni giovane sia in qualche modo scelto da una divinità, che lo proteggerà e guiderà la sua vita, scolpendone in una certa parte il destino. Perché se è vero che il dio dovrebbe scegliere i propri figli accogliendo le personalità più affini, non posso fare a meno di domandarmi quanto poi la scelta possa influenzare la loro vita. Nel senso, non so quanto la comunità permetterebbe a una figlia di Akas di seguire inclinazioni diverse e vivere un'esistenza parca e ritirata. Ma sto già divagando, perché sono un caso perso, e non è il caso di mettermi a fare supposizioni già dal primo capitolo XD
In ogni caso, mi è piaciuto tanto come, pur essendo questo capitolo incentrato principalmente su Izar, che è una ragazzina e si trova ad affrontare un passaggio molto importante della sua vita, e quindi è giustamente molto concentrata su di sé, ci sia comunque spazio per cominciare a intravedere qualcosa di come sia organizzata questa società. Non solo per quanto riguarda la diffusa povertà, la fame che riunisce tutti attorno al banchetto che seguirà l'iniziazione, ma anche in quei sussurri, quei pettegolezzi e quelle piccole invidie pronte a divampare davanti alla figlia della persona che sembra avere più potere nel villaggio.
Insomma, è qualcosa che sembra davvero molto solido, e che non vedo l'ora di conoscere meglio.
Soprattutto, non vedo l'ora di conoscere che cosa abbia sconvolto così tanto il padre di Izar, perché, magari sto partendo tanto per cambiare per la tangente, ma non sono certa che una vita dedicata alle arti sia sufficiente a ridurre un sacerdote a una figura che balbetta e sembra dimenticare le parole del rituale.
Insomma, hai messo in gioco delle carte davvero interessantissime, e io non vedo l'ora di svelarle tutte!
A presto!

Recensore Master
26/05/21, ore 17:15

Ciao cara <3
Perdonami veramente per questo ritardo, ma sono giorni tremendi :’(
Ci tenevo però a lasciarti due parole – si spera il più sensate possibili – su questo primo capitolo, che già dal titolo mi ha completamente avvinta.
Del resto, come potevano queste semplici parole - “Figlia della Dea” - non suscitare immediatamente il mio interesse? Io sono cresciuta con le storie della Bradley, che del rapporto – se così vogliamo chiamarlo – tra uomini e dèi ha fatto uno dei capisaldi della sua narrazione. In particolare, e scusami se sto divagando, ricordo bene, in uno dei libri della saga di Darkover, il racconto di un rito iniziatico simile a quello da te descritto: in quel caso, i ragazzi e le ragazze (più o meno della stessa età dei tuoi protagonisti), passavano una notte intera a vagare in una foresta sacra, e alla fine, attraverso un segno ricevuto dagli dèi, capivano quale sarebbe stata la strada che avrebbero percorso nella vita (tra l’altro, la donna che racconta questo fatto è propria un’artista, una pittrice in particolare, proprio come sembra destinata ad essere la tua piccola Izar).
Fatta questa premessa, sono stata molto colpita dal background che hai immaginato, e del quale ci hai dato un succulento assaggio in questo primo capitolo. Innanzitutto, l’ambientazione esotica, questo arcipelago che porta con sé suggestioni quasi caraibiche – non quelle patinate che siamo abituati a vedere sui depliant delle agenzie di viaggio, ma qualcosa di più nascosto, arcaico, legato profondamente alle tradizioni di quelle isole solo all’apparenza paradisiache; proprio a questo proposito, metti subito in chiaro che a Pentidad c’è ben poco di cui gioire, la comunità è povera e a parte proprio la piccola Izar, che pare godere di una posizione un po’ più privilegiata in quanto figlia del Santero (il che significa che la “casta” sacerdotale, all’interno della comunità, può disporre di privilegi preclusi agli altri), gli altri abitanti dell’arcipelago sono niente di più che dei morti di fame, che si arrabattano come possono.
Mi è piaciuta moltissimo l’attenzione che hai dedicato al pantheon di divinità che “proteggono” l’arcipelago: è evidente che si tratti di un culto estremante radicato e “invasivo”, nel senso che la vita di ciascuno dipende proprio da questo legame fortissimo tra uomini e dèi. Izar, in particolare, in quanto figlia di quello che potrebbe essere definito un Sommo Sacerdote, avverte ancora di più questo peso, dato che il padre l’ha indottrinata fin da bambina e, evidentemente, nutre per lei delle precise aspettative.
Quanto all’atmosfera, sei riuscita a descrivere a pieno l’afa e l’aria opprimente di una notte equatoriale, che si accompagna perfettamente allo stato d’animo dei personaggi, che sembrano quasi schiacciati sotto il peso di un evento che, letteralmente, li segnerà per il resto della loro vita – circostanza della quale sono tutti estremamente consapevoli.
Questo tipo di narrazione porta sempre con sé quesiti interessanti, riguardanti nello specifico il rapporto dell’uomo con la divinità. Di primo acchito, gli dèi che ci hai presentato sembrano mostrare un volto benevolo ai loro adepti (chi più chi meno), ma non posso fare a meno di domandarmi se le cose possano davvero essere così semplici. E la storia dei due dèi in perenne lotta fra loro mi fa propendere per una risposta negativa.
Sono curiosa di sapere come si evolverà la situazione, mi hai molto incuriosita ** Spero di riuscire a proseguire presto la lettura, intanto ti faccio i miei più sinceri complimenti per questo capitolo così ricco e intrigante <3
Un bacione e a presto!

padme

Recensore Master
21/05/21, ore 22:54

Ciaooo amica Friendsiana!!!! Buona sera!
Scusami per il ritardo, sono state giornate un po' caotiche e sono rimasta un filo indietro con lo scambio, mannaggia a me! Comunque eccomi finalmente qui a leggere la tua prima originale! *^* Innanzitutto complimenti: sono felice che tu abbia deciso di provare ad uscire dalla tua comfort zone per tentare di scrivere qualcosa di completamente diverso e nuovo! ^^ hai tutto il mio supporto! Continuerò sicuramente a leggere questa storia perché già questo primo capitolo mi ha molto incuriosito! Mi è piaciuta molto l'atmosfera perché, innanzitutto, l'ho trovata molto insolita e originale!
Ha un che di esotico e, allo stesso tempo, di... quasi distopico pur presentandoci una scena che potrebbe rimandare ai riti d'iniziazione che tutt'oggi vengono studiati in antropologia...
Tutti i ragazzini mi sono sembrati parecchio coinvolti: mi dà l'idea che tengano molto in considerazione la loro fede i loro Dei.
Non so come spiegare... mi è capitato ogni tanto di trovare (anche non su questo sito) storie fantasy dove si accenna alla spiritualità e alla religione del mondo fantastico che si è creato per poi dire che tanto i protagonisti sono indifferenti a tutto questo discorso e lasciando così cadere l'argomento: posso anche capire che probabilmente ci si risparmia tanto lavoro e altrettanta fatica, nel fare così, ma lo trovo sempre un peccato perché potrebbe essere, se vogliamo, anche un'occasione - in questi casi persa - per descrivere l'universo che si è inventato, per approfondire i personaggi...
Invece qui trovo una protagonista alla quale sudano le mani tanto è il subbuglio che prova nell'attesa che l'iniziazione si compia... forse è anche dovuto al fatto che sia la figlia del Santero, che, da quello che mi è parso di capire rappresenta una specie di "massima carica sacerdotale" nel villaggio. Tutto questo mi fa presupporre che si tornerà più volte sull'argomento, che non servirà solo come incipit per poi passare in secondo piano. E questo non può che farmi contenta! ^^ e, inoltre, mi incuriosisce moltissimo!
Anche perché adesso sto cercando di interpretare la reazione del padre della protagonista XD perché, dunque... poteva uscirle Akas... ma alla fine le è uscita Pedira... quindi perché dovrebbe essere un problema per il padre? Perché, insomma, essere delusi perché la figlia è stata consacrata alla dea delle arti e della bellezza e protettrice di noi poveri scrittori... mi sembrerebbe un po' eccessivo '^^ A meno che, boh, o abbia mentito e in realtà le sia uscito il primo... oppure l'altra idea che mi è balenata per la testa è che lui in qualche modo sapesse già a chi sarebbe dovuta essere consacrata salvo poi vedere che è stata consacrata a qualcun altro... ma magari sto svarionando io '^^
Insomma... mi lasci con un sacco di curiosità e domande! Non vedo l'ora di proseguire!
Ci metterò una vita a ricordarmi e imparare tutti i nomi già lo so, ma almeno quello della protagonista ce l'ho AHAHAHA
In ogni caso, ti faccio davvero tanti complimenti non solo per l'atmosfera che sei riuscita a creare, ma di nuovo anche per la decisione di imbarcarti in questa impresa! Quando si tratta di long parto sempre con il freno a mano inserito, io AHAHAHAHA anche adesso sto cercando di mettere giù sui miei quaderni di appunti, l'ossatura di una long originale che non vedrà MAI la luce fino a quando non avrò stabilito tutto nei dettagli AHAHAHAHAHA quindi ti faccio un grossissimo in bocca al lupo e spero proprio che l'ispirazione non ti abbandoni mai!
Tornerò presto a recensire anche i prossimi capitoli!
Sciauu! E data l'ora ormai ti do anche la buona notte! ^^
Spero di non aver scritto castronerie o, almeno, di essermi riuscita a spiegare un minimo XD purtroppo l'ora tarda comincia a farsi sentire -.-
A prestoo!
Carmaux

Recensore Master
26/03/21, ore 00:12

Eccomi finalmente! Perdona il ritardo ma ti avevo detto che sarei passata questa sera.
Un super inizio questa storia, mi attira tutto!
Unico problema mio è che dovrai perdonarmi se ogni tanto farò qualche pasticcio con i nomi, purtroppo con le originali ogni tanto rischio di sbagliare, mi ci vuole un po' a prendere il ritmo XD
Partiamo dal titolo, mi puoi dire come fai? Riesci sempre a creare dei titoli troppo belli ed intriganti nelle tue storie. E questo poi è molto figo.
Ti faccio davvero tanti complimenti per come hai curato tutto, non solo per le descrizioni, ma per come hai strutturato tutto un mondo di tua invenzione e la cosa non può che mettermi in hype assurdo, perché mi incuriosisce ancora di più su tutto quello che accadrà e non vedo l'ora di affezionarmi a questi personaggi che già dai nomi li sto amando. Hanno un non so che di fiabesco.
A dire il vero tutto l'insieme mi da questa sensazione, ma anche esotico per quelle ambientazioni, insomma, hai fatto un ottimo lavoro, lasciatelo dire **
A me le tue descrizioni piacciono da morire lo sai e te lo ripeterò sempre.
Ci vengono presentati quelli che saranno i personaggi principali di questa storia (o magari poi ne sbucheranno altri, chi lo sa **), hai dato il giusto spazio, senza mettere nemmeno troppi dettagli su di loro, lasciandoci così il tempo di scoprirli pian piano e di affezionarci in futuro.
La presentazione iniziale poi mi è piaciuta moltissimo, con l'inizio del rito di passaggio di Izar, un evento importantissimo e la scelta della divinità. Apprezzo moltissimo anche il fatto di aver fatto iniziare con una protagonista così giovane, immagino che poi ci saranno sbalzi temporali ma ho sempre amato molto questo tipo di struttura. Lei mi piace già, sembra molto curiosa e decisa.
L'atteggiamento del padre mi ha lasciata un po' perplessa, immaginandomi che probabilmente ci deve essere qualcosa sotto che magari verrà spiegato più avanti. Il tuo modo di raccontare riesce sempre a trascinarmi e a prendermi così bene che ero in ansia pure io per la scelta.
Gabre poi mi attira un sacco come personaggio, il suo rapporto con Izar mi stuzzica un sacco! Aspetto di leggere altri aggiornamenti su di lui.
Mi è piaciuta moltissimo la parte incentrata sugli dei, questi dettagli che arricchiscono il world building mi attirano particolarmente **
Non so se sono io, ma nelle frasi "Non Akas, non Akas…” mi ha involontariamente portata al momento di Harry col cappello parlante che sussurra "non Serpeverde, non Serpeverde", se è così, ottima citazione!
Quindi, che altro dire? Inizio moooolto promettente e appena posso mi fionderò a leggere anche il secondo capitolo!
Ovviamente finisce tra i preferiti, non ti libererai di me, pian piano arrivo.

Ti mando un super abbraccio ❤

Recensore Master
23/03/21, ore 15:51

Buongiorno cara, eccomi qui per continuare il mio viaggio sul tuo profilo: stavolta ho scelto di cominciare questo tuo progetto, mi piace tuffarmi nel mondo delle originali e immergermi in ciò che hai creato per noi. Sono stupita di come tu sia riuscita a rendermi partecipe attiva di questo rito in maniera tanto profonda, di questo mondo dove le tradizioni orari e la fede in un pantheon di dei complessi e vari fanno da testa e da coda a questa quotidianità. Sono così lontani da noi, dal nosrtro passato, dalle nostre tradizioni: popolazioni di un arcipelago di isole dall’altra parte del mondo, eppure è come se mi fossi sentita parte integrante di tutto questo. Ho percepito le sensazioni di ogni persona presente, le aspettative che gravano non solo sul gruppo di giovani ma anche sulla ragazza stessa, figlia di colui che detiene la ricchezza orale della loro storia e del loro credo… è spaventata, concentrata, è tesa perché in fondo non deve soltanto fare il passo verso l’età adulta, ma pure tentare di compiacere colui che l’ha cresciuta con lo scopo di mantenere alto l’onore del sangue che porta.
Una bella responsabilità che le grava addosso parecchio, ma la sentio poi sospirare, e così è finita: è giunto il momento, protetta da una dea così strabiliante. Mi auguro sia di buon auspicio, anche perché da ciò che colgo nel racconto la situazione tra queste deità non è certo delle più tranquille, anzi, hai fatto in modo di inserire un mito, una credenza profonda, all’interno della descrizione di questo momento di passaggio, ed il tutto in maniera assolutametne coerente, come se fosse vero, reale, presente.
Mi hai fatto vedere quel mare, il vento, la sabbia, il colore della loro pelle e il brillio negli occhi; ho sentito le voci, i cori, i sospiri, visto i fuochi, avvertito il calore della stagione e del loro clima. Tutto quanto, grazie al tuo modo di trasportarmi lì, direttamente all’interno del racconto.
Il testo è steso in modo corretto, piacevolmente fluido nella lettura, intrigante in una trama così esotica e lontana. Non vedo l’ora di scoprire quanto in là saprai andare, sono convinta verrà una storia diversa dalle solite, che si discosta in modo positivo e che andrà a toccare vicissitudini a me estranee e pittoresche. Che dire, spero di poter continuare presto questo mio viaggio qui, alla prossima cara e buona ispirazione! :3

Recensore Master
23/03/21, ore 11:08

Mon amour adorato **!
sono un po' in ritardo causa scambi, ma finalmente eccomi, ci tenevo davvero tanto a lasciarti due righe, mangiandomi le mani per non averlo potuto fare subito çç.
Il tuo primo progetto originaleeeeeeee *^* gaaaaaah, sono tanto fiera di te! Io mai nella vita riuscirei ad avere tanta fantasia.
Questo primo capitolo è già super corposo e accattivantissimo: l'ambientazione mi ha fatta pensare tantissimo da un lato a Moana, e alle isole tropicali, dall'altra al mondo di Avalon **, dei libri delle leggende Arthuriane, con tutti i rimandi ai vari Dei.
Il racconto si apre su un giorno importantissimo per gli abitanti dell'isola, e subito facciamo la conoscenza della protagonista, Izar, che nonostante la giovane età ha già una personalità ben plasmata e diversa rispetto agli altri: sembra aperta, curiosa, piena di domande, che però suo padre tronca sul nascere. Il rapporto fra loro due mi intriga tantissimo, considerando il ruolo di lui. Non sono ancora riuscita a inquadrarlo bene, ma da quel poco che ho intuito sembra voler in qualche modo proteggere la figlia da qualcosa, auspicando per lei il destino di servire la figlia più mite e benefica del dio Trunt.
Le cose però prendono una piega diversa e la preoccupazione di lui mi ha lasciata con un gran senso di inquietudine addosso: Pedira sembra una divinità altrettanto benevole, perché quindi il Santero pare così deluso e spaventato? Ha forse mentito per cercare di proteggere la figlia, che in realtà è stata scelta da un altro Dio? Peggiore di Akas potrebbero esserci solo i due figli maggiori e minori di Trunt... e se così fosse, chi sarà l'avversario di Izar?
Ma forse sto correndo troppo e le preoccupazioni di suo padre in realtà riguardano ben altro *faccina pensierosa*
In ogni caso non vedo l'ora di scoprirlo e di apprendere anche qualcosa in più su Gabre: non ho detto nulla su di lei, ma il dolce rapporto di amicizia fra lui e Izar mi ha intenerita un sacco *^*.
Insomma, un primo capitolo davvero accattivante, scritto benissimo (non avevo dubbi). Sei riuscita a creare un piccolo mondo, rendendolo tridimensionale con una cura per i dettagli davvero pazzesca!

Tantissimi complimenti, tesoro, e al prossimo capitolo *^*

Bennina 

ps: dimenticavo, il titolo è bellissimo e esotico!

Recensore Master
22/03/21, ore 22:15

Ciao Cius,
ebbene sono a romperti la balls anche qui. Pensavi che non passassi? Illusa! Sono un rompiballs professionista io. U.U
Scherzi a parte, sono contento che tu abbia iniziato questo progetto. Te lo avevo già detto che volevo vederti al di fuori della tua comfort zone, no?
Bhe, direi che per essere il primo capitolo di un'originale mi sembra molto interessante.
Quindi su quest'isola degli Stracci, che è parte di un arcipelago, c'è questo particolare rito d'iniziazione che vede coinvolti sette giovani ragazzi alla vigilia del loro diciottesimo anno di età. Da ciò che mi è parso di capire, ognuno di loro, tramite il Santero, che poi sarebbe il padre di Izar, vengono consacrati ad un particolare dio. Curiosità mia: il Santero è una specie di capo villaggio o più uno sciamano della comunità residente sull'isola? O entrambe le funzioni?
La parte dove parli degli dei mi ha particolarmente colpito, specialmente quella riguardante i due figli di Trunt. Quel passaggio, dove i due discendenti non si occupano degli uomini, mi ha portato in mente la filosofia epicurea (non ci fare caso a sta ultima cosa, deliri delle 22.00 di giorni abbastanza pesanti, di un archeologo non praticante). A quanto pare, Izar è stata preparata costantemente da suo padre ad assumere questo ruolo particolare nella società. Se ho ben inteso, essere consacrati ad un dio dà una specie di status particolare, se ho frainteso sei liberissima di smentirmi.
Però, a quanto pare, le aspettative del padre vengono leggermente tradite (?) quella sera. Izir, invece di essere consacrata alla dea Marlia, viene "affidata" alla dea Pedira. Considerazione personale, per me il dio Akas è un figo pazzesco, avrei fatto carte false per essere un suo adepto. XD
Risvolto molto interessante, considerate le aspettative del padre e la reazione di Izar; secondo me ne vedremo delle belle.
Sul modo in cui scrivi non ho nulla da dire, ho solo da imparare da una come te.
Se posso permettermi un piccolo appunto, l'utilizzo della parola "texture" non mi ha fatto particolarmente impazzire. Non so, a mio modestissimo parere, ha interrotto in qualche modo la musicalità del verso. Lo ripeto, è solo una mia personalissima considerazione personale, sei liberissima di sfancularmi se non sei dello stesso avviso.
Bene, la storia finisce nelle seguite.
A presto.
Mask.

Recensore Veterano
22/03/21, ore 21:28

Cara Giulia, finalmente posso ricavarmi il tempo per commentare questa tua nuova storia.
Prima di ogni altra considerazione lascia che ti dica quanto sono entusiasta del fatto tu abbia iniziato a scrivere una long.
Come sai ci speravo tanto, quindi puoi ben capire come abbia accolto la novità!
Riguardo al testo, non ho davvero nulla da dire sulla sintassi, composizione, grammatica ecc, non mi piace perdere tempo e quindi riassumo tutto in PERFETTO!
La cosa che invece mi interessa è la storia e la sua narrazione.
Intanto mi ricollego a quello che ti ho detto nel vocale, ovvero che sono davvero stupita per il fatto che tutto l'universo da te descritto sia di tua completa invenzione. Io non mi sono mai cimentata in nulla di simile, ma non fatico ad immaginare quanto possa essere complicato plasmare un mondo dal niente.
Questo primo capitolo ci trasporta in un mondo nuovo, esotico, distopico e fuori dal tempo; ci presenti dei personaggi e inizi a darci cenni su di loro. Non ti dilunghi troppo, eppure è sufficiente a delinearli. Mi piace questo aspetto, perché se c'è una cosa che non sopporto è quando nei primi capitoli ci viene fatta la "scheda del personaggio". Mi piace conoscerli un po' alla volta, capitolo dopo capitolo, come si fa con gli amici.
Bella anche la composizione della scena. La storia si apre in un momento importante, non iniziamo gradualmente ma ci catapulti subito in un momento focale e di grande interesse. Capiamo che qualcosa sta per succedere, ma, inizialmente, non sappiamo cosa... Rimaniamo in attesa e ci facciamo guidare dalle tue parole in mezzo alla folla, in mezzo alle tradizioni di questa gente di cui non sappiamo niente.
Confesso che, quando era il momento di conoscere quale divinità avesse scelto Izar, mi sono trovata a scorrere gli occhi con l'ansia di sapere. Il bello è che ovviamente non avevo idea di che divinità fosse questa Pedira, però avevo bisogno conoscerla!!
Ti giuro che sarei andata avanti a leggere ancora per chissà quanto, ero già persa in questo arcipelago sconosciuto e misterioso, desiderosa di scoprire usanze strane e, forse, spaventose... però è comunque piacevole questo tuo chiudere il capitolo in sospeso.
Ricapitolando, trovo che con questa tua prima long tu sia partita alla grande, hai preso una manciata di ingredienti di prima qualità e adesso non resta che vedere cosa ci cucinerai. Io ho alte aspettative e non vedo l'ora di gustarmi tutto, portata dopo portata.
A prestissimo!
(Recensione modificata il 22/03/2021 - 09:34 pm)

Recensore Master
21/03/21, ore 19:19

Ciao Ciuscream!
Sono felicissima di leggere questa tua nuova storia, soprattutto perché mi è piaciuta tanto fin dal primo capitolo. Hai curato molto l’atmosfera dell’iniziazione, portandoci in una terra un po’ diversa dal solito (un arcipelago) e gestendo le informazioni in maniera tale da ispirare subito una grande curiosità. Mi piace anche la scelta dei nomi. Pentitad ha il suono musicale di qualche isola esotica e così Santero e Izar. Bellissimo è il dettaglio del soprannome di quest’isola, isola degli stracci, che sottolinea la scarsità di mezzi e la vita difficile. Interessante è anche la scelta di ambientare la vicenda di Izar nel momento in cui c’è il rito di passaggio della giovane Izar, come in ogni fiaba che si rispetti, dato che le fiabe nascono per spiegare e raccontare archetipi o riti di passaggio, appunto.

Ma torniamo alla comunità raccolta attorno al Santero. Il realismo racchiuso nell’affermazione che in molti amerebbero vedere la figlia di questo capo religioso macchiarsi d’indegnità è qualcosa di realistico, che esiste. È lo stesso piacere che spinge la folla ad assistere a una decapitazione, che ci incolla davanti alla tv per interessarci morbosamente dei fatti di qualche potente. Non c’è niente di meglio che assistere a una caduta. Izar lo sa e il primo pensiero di una brava ragazza è quello di non diventare una ballerina o prostituta; coerentemente con l’ambiente fantasy, dedicarsi alle arti corporee è un sinonimo di vendersi. Appare chiaro che l’adozione da parte di un dio significa consacrargli il proprio destino e venire guidato dalla sua stella. Di Izar sappiamo che il suo destino delude e spaventa suo padre. Lui sperava in Marlia, lei si ritrova (apparentemente) votata a Pedira. Io credo che Santero abbia mentito perché quello che ha letto lo ha sconvolto al punto da dover inventare in fretta qualcosa di plausibile e che desse poco nell’occhio. Interessante è anche la figura dell’amico d’infanzia, che in contesti fantasy in genere rappresenta anche il primo amore e/o il primo pretendente. In effetti, i due si lanciano degli sguardi e il ragazzo l’invita a ballare. Come procederà la storia? Piacevolmente colpita da questo inizio (e desiderosa di recuperare il resto) ti mando un caro saluto e ti faccio tanti, tanti complimenti per questo inizio interessantissimo (e scritto benissimo, ma quello lo sai già)!
Shilyss

Recensore Master
21/03/21, ore 13:28

Cappero!!! Una storia originale dall'incipit scoppiettante!!!
Che devo dire? Che amo il tuo modo di scrivere lo sai da tempo, tanto che sei una delle mie autrici preferite. La trama che hai intrecciato in questo primo capitolo ha destato in me moltissime curiosità. In questa isola strana dove la gente è affamata perennemente, gli dei così umani, pieni di vizi o di virtù... cosa significa essere prescelti? Cosa succede a chi è protetto da una divinità?
Hai saputo creare un rito di iniziazione interessantissimo. Ed è inutile dire che Izar e Gabre mi piacciono tantissimo!
Perciò ti tallonerò passo passo per vedere cosa faranno questi due acerbi adolescenti iniziati all'età adulta.
Adoro l'accenno potteriano, quando Izar si sussurra che non vuole essere scelta da quell'ubriacone di Akas!
E chissà perché la ragazzina è stata scelta da Pedira!! Quale talento artistico nasconde?