Valutazione per il contest "Storie alfabetiche" – Prima classificata
Grammatica e stile: 9.8/10 (grammatica: 5/5 + stile: 4.8/5)
Grammaticalmente, nessun errore o refuso.
Lo stile va sicuramente molto bene, ed è per questo che il commento sarà piuttosto esiguo. Tutte le frasi hanno una lunghezza azzeccata e sono ben articolate con una punteggiatura inserita al punto giusto. A dire il vero, la punteggiatura non è molto varia (predominano le virgole), ma altri segni non sarebbero stati altrettanto adatti. La cosa che più funziona è il senso di continuità che si crea tra una frase e l’altra, soprattutto in B-C-D, ma in generale per tutta la storia: questo crea un senso di forte fluidità e coesione, tale che ogni frase richiama immediatamente la successiva e il racconto deve essere letto tutto d’un fiato. C’è un ritmo, dovuto proprio alla gestione delle pause (anche dei punti fermi, tra una frase e l’altra), che rende lo stile molto funzionale.
Il lessico è adatto al contesto e non è affatto semplice o banale, senza tuttavia mai strafare con delle espressioni esagerate: un giusto mezzo che contribuisce a rendere ancora più coesa la storia.
Avanzo un solo appunto, per una frase che non mi convince del tutto:
Non c’era giorno in cui non ci pensasse e tanto che neppure quello splendido pomeriggio riuscì a godersi la meraviglia di Apamea -> personalmente avrei tolto e, mettendo una virgola. Altrimenti la lettura potrebbe essere doppia: tanto che neppure… oppure non ci pensasse e tanto…
Titolo: 3/3
Il titolo è esattamente la descrizione da un punto di vista di ambientzione, per cui la rispecchia in pieno. Suona bene, non è lungo e esprime un’immagine tale da suscitare la curiosità del lettore. Inoltre, il riferimento al sicomoro chiude l’ultima frase del testo, per cui c’è un rimando diretto che rende tutto circolare. Punteggio pieno.
Trama e personaggi: 10/10
La storia non racconta qualcosa di molto complesso: è un’introspezione, un dialogo e un momento – questo pomeriggio trascorso sotto all’ombra del sicomoro – dove emerge il sentimento che lega i due uomini, rielaborando (alla luce di questo legame) tutta la frustrazione e la responsabilità di una vita eterna e il suo possibile significato. Proprio per questo, pur non essendo una trama complessa, si riempie di complessità e significato. Funzionale è la divisione in due paragrafi ben distinti: nel primo riannodi le fila della loro storia e inserisci la prima riflessione sull’essere angelo; nella seconda, invece, c’è l’episodio effettivo sotto il sicomoro, dove quella prima definizione di “angelo” viene ripresa (aveva ragione a non credersi un angelo, a dirla tutta era molto più di questo.) Proprio questo crea un collegamento ed è il sicomoro del titolo a chiudere con la sua protezione dagli sguardi la storia, rafforzando il senso del titolo. I personaggi sono entrambi coerenti e ho trovato particolarmente riuscita l’introspezione di Yusuf e il suo tormento mentre riflette sulla sua missione, chiedendosi i motivi imperscrutabili che ci sono dietro. È uno sguardo interessante, aggiuntivo e riuscito alla loro storia.
Svolgimento della traccia: 10/10
La consegna è rispettata: ci sono 21 frasi, tutte le lettere sono presenti e nessuna è ripetuta più volte.
Lo svolgimento in sé è altrettanto perfetto. Come dicevo anche nello stile, l’idea di collegare immediatamente ogni frase alla successiva da un punto di vista di significato risulta efficace anche per l’impostazione del gioco alfabetico. Inoltre, ogni inizio specifico è ben inserito, con parole mai fuori posto, mentre le frasi sono in sé articolate e non troppo lungo, di modo che non viene mai da chiedersi perché si interrompano in quel preciso punto (e non prima, o dopo). Ottimale, infine, la scelta di non andare a capo nei due paragrafi (se non per i dialoghi), proprio per tenere tutto il testo ancora più legato e allontanare ulteriormente il dubbio del gioco. Un tocco ben riuscito è particolarmente la lettera A, con l’indicazione del luogo e del tempo, ben inserita con allineamento diverso. Non ho davvero nessun appunto da fare: credo tu abbia fatto un lavoro ottimo, comprendendo pienamente il senso della sfida.
Totale: 32.8/33 |