Recensioni per
Dammi mille baci
di padme83

Questa storia ha ottenuto 160 recensioni.
Positive : 160
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/02/22, ore 17:26

Cara Padme,

Io dovevo passare qui mesi fa, ma purtroppo la vita ha preso altre pieghe. Non sono scusabile, ma, se può valere, il fatto di non essere riuscita più a passare da te era (è) uno dei rimpianti di questo inverno. Ma se il 2021 è stato un anno orribile per quanto concerne il mondo della scrittura e delle recensioni, spero che il 2022 sia un po’ più sereno e quindi eccomi qui, a ritrovare Albus e Gellert, curiosa anche di scoprire quei nuovi personaggi di cui ho sbirciato quei bellissimi aesthetic/foto/cose. Poi magari riapproderò anche in altri lidi, ma ho rubato fin troppo spazio alla recensione di questo bellissimo capitolo. Leggerti dopo tanto tempo è stato come rimettere il golf di cachemire preferito in una serata d’inverno. Loro trasudano passione e le molte immagini relative al fuoco e all’oro di cui Albus, come suggerisce anche il nome e come tu ci hai insegnato, è signore, contribuiscono a rendere l’alcova dei due amanti più luminosa, più calda, più passionale.

Emerge preponderante la complicità tra Albus e Gellert, declinata in quella sempre splendida parità con cui l’hai creata e che si riscontra tramite i ghigni complici, i giochi d’amore e quella libertà che solo fare l’amore con qualcuno con cui ci sentiamo perfettamente a nostro agio consente. Loro sono così. Tu scrivi e si intuisce la tensione che li spinge ad amarsi con una passione fisica e cerebrale, descritta sempre con l’eleganza che ti contraddistingue. Ecco allora che le scie di baci quasi catulliane ricorrono nella storia, comparendo sia nel rituale della svestizione che nell’amplesso, ci trascinano in un vero e proprio vortice. La cosa che ho apprezzato di più è stato quel ridacchiare di Albus, quella sua consapevolezza, quel suo dirsi “siamo insieme, conta solo questo.” Non importa chi dei due – e hanno entrambi bei caratterini, lo sappiamo bene – convincerà l’altro, non importa chi conquisterà l’altro facendolo gemere. Stilisticamente trovo tutto meraviglioso, come sempre. Quel dialogo finale, senza punteggiatura, in corsivo, è un botta e risposta cesellato con particolare grazia.
Un abbraccio forte e un milione di scuse: mi sei mancata! <3
Shilyss

Recensore Master
09/04/21, ore 19:04

Ciao! Prima di tutto mi scuso per il ritardo, purtroppo sono state giornate un po' impegnate, ma finalmente ho recuperato gli ultimi capitoli e posso recensirti per bene.
Allora, sono felicissima di aver letto questa storia perché è riuscita a riaccendere più che mai il mio amore folle per la Grindeldore, mi ha ricordato i motivi per cui ho amato e ancora amo tanto questa coppia e mi ha portata a comprendere tante altre potenziali sfumature di questo rapporto.
Ogni singolo capitolo è stato una delizia pura da leggere; come penso di averti già detto in una vecchia recensione trovo il tuo stile di scrittura spettacolare, letteralmente una poesia in prosa, come se tu riuscissi a dipingere le immagini attraverso le parole. Ed è così che riesci a rendere in maniera elegante e poetica il tema portante di questa raccolta, ovvero l'erotismo, che per me è un elemento importantissimo attraverso il quale veicolare e rappresentare il trasporto sentimentale.
Attraverso le tue parole questo trasporto mi è arrivato in pieno, mi ha travolta come un'onda, ho avvertito le emozioni di Albus e Gellert come se fossero le mie; il viversi come "anime gemelle", l'essere legati indissolubilmente, il bisogno disperato che li consuma. Descrivi tutto in maniera talmente intensa, profonda e toccante che, arrivati alla fine di un capitolo, si torna alla realtà con un certo senso di amarezza e rimpianto perché purtroppo sappiamo benissimo che questo rapporto nel canon non ha avuto alcun futuro, anzi, è finito nel peggiore dei modi. (Per fortuna esistono le fanfiction che ci permettono di continuare a fantasticare!)
Anche i capitoli più soft e più narrativi come Skin Deep e Cocci mi sono piaciuti moltissimo. Parlando di quest'ultimo; no, non mi si sono incrociati gli occhi durante la lettura, penso che lo stile frammentato che hai deciso di sperimentare ti sia uscito davvero, davvero bene.
Probabilmente Cocci è il mio capitolo preferito in assoluto, anche perché è qui che ho sentito a pieno le voci e le personalità dei personaggi. Da Gellert che entra dalla finestra con “un balzo felino” (mi ha subito fatto venire in mente la scena nell'ultimo film in cui lui scappa dopo aver rubato la Bacchetta di Sambuco) alla battuta di Albus sulle porte di casa a questo dialogo che trovo particolarmente significativo; “«Dammi tempo». «Te l’ho dato». «Non puoi aspettarmi?» «Non puoi seguirmi?»”
Sono poche parole che nella loro semplicità dicono tutto, esprimono il dramma di Albus che è constantemente logorato tra le sue ambizioni e le sue responsabilità così come l'animo di Gellert, che è invece più pratico, impaziente, focalizzato sui suoi scopi. (Anche perché a differenza di Albus lui è libero da qualsiasi responsabilità e costrizione) Nel dialogo finale è stato bellissimo vedere questo Gellert così apparentemente sfrontato e cinico che alla fine si addolcisce per Albus - tra l'altro, ho un tuffo al cuore ogni volta che si rivolge a lui chiamandolo "mio blu".
Ora, nelle recensioni cito spesso le parti che mi hanno colpita di più, qui è stata dura scegliere ma penso che questo passaggio meriti una menzione; “Gellert sussulta – inghiotte gemiti, annega singhiozzi –, sprofonda tra i cuscini e ti àncora a sé – sguardi che si cercano, s’incastrano, s’annodano –, ti afferra con forza la nuca e all’improvviso, davanti ai tuoi occhi attenti, rapiti, incatenati ai suoi, l’estate esplode. Il bagliore sanguigno del crepuscolo irrompe a fiotti attraverso la piccola finestra, sgorga tumultuoso oltre le tende increspate dalla brezza, e i vostri capelli, mischiati gli uni agli altri – fili d’oro e rame e miele –, paiono anch’essi vibrare, risplendere, infiammarsi, simili a guizzanti raggi di sole – corone di fuoco ad adornare visi ardenti e stravolti.”
Adoro quell'enfasi su "l'estate esplode"; in queste psemplici parole c'è un tono solenne, diretto, che mi ha trascinata e mi ha totalmente immersa nelle righe successive, come se potessi visualizzare davanti a me il "bagliore sanguigno" che irrompe dalla finestra e i colori dei capelli di Albus e Gellert mischiati insieme. (Ecco, a questo proposito credo che il tuo stile possa essere definito anche "sensoriale".) Bellissimo il finale; ho un debole per i momenti passionali descritti attraverso la metafora del fuoco, del sentirsi bruciare, quindi non ho potuto fare a meno di adorarlo.
Ho aggiunto la storia alle seguite, immagino che passerà molto tempo prima del prossimo aggiornamento ma aspetterò con pazienza <3 Nel frattempo spero di passare presto a leggere le altre storie della serie perché mi incuriosiscono un sacco, soprattutto "He's more myself than I am."
Per concludere, grazie mille di aver scritto questa meraviglia, spero che ci ribeccheremo presto <3
 

Nuovo recensore
06/04/21, ore 16:01

Ciao carissima!!! Scusa l'infinita assente sono una brutta persona.
Leggevo ma non avevo mai tempo di recensire (PS: sono Costanza ;-))) )
quando scrivi di loro si percepisce tutto l'amore che trasuda dalle tue parole. I tupi personaggi sono così ben scritti che ormai ci sono familiari come degli amici. che dire, sono meravigliosi assieme e come li scrivi te nessuno!!!! Li amo!!!! E adoro te!!!!!
Tutto è così poetico e appassionato con loro!
Costanza (ex BlueRoar)

Recensore Master
30/03/21, ore 09:27

Ciao, mia cara!
Torno finalmente qui, e sono felicissima di trovare un nuovo aggiornamento che vede i tuoi (perché, ormai lo sai, te l’ho detto, ma per me Albus e Gellert sono sempre e comunque tuoi, ormai) personaggi insieme in una maniera intensissima e assolutamente struggente.
Sai quanto ami leggere di loro, della loro passione a cui tu dai una forma che è poesia in prosa, dando corpo e rotondità a qualsiasi dettaglio: tutto, ogni gesto, ogni parola, anche il modo in cui la luce cade sui tuoi personaggi è curato e va ad assumere un significato importantissimo, a creare quasi una costellazione di segni e simboli che danno solidità alle tue storie. Perché, davvero, è straordinario come tu, pur scrivendo spesso cose brevissime, sia riuscita a creare un universo coeso e ricchissimo: non è un universo in cui accadono milioni di cose, ma l’ampiezza narrativa delle tue storie sta proprio in questo lavoro di lima e riflessione sui dettagli che va a creare davvero qualcosa di straordinario.
Qui, ad esempio, c’è tutto un ritorno precisissimo, come se ogni cosa in questa storia andasse al suo posto, come se ogni dettaglio servisse un po’ da specchio riflettente per andare ad ampliare infinitamente qualsiasi cosa.
E questa storia è davvero un incendio. È un incendio che divampa fin dal titolo, e si sente in ogni parola, anche quando apparentemente il focus si sposta su qualcos’altro. E non solo a livello metaforico, per il desiderio intensissimo che traspare da ogni gesto di Albus e Gellert, né per il modo bellissimo in cui spesso riprendi questa metafora, ma proprio perché l’intero capitolo sembra intriso del calore e del bagliore intenso del fuoco. È qualcosa che si avverte perfettamente nella narrazione, nell’atmosfera che permea ogni cosa – davvero, persino la luce con cui ammanti il racconto è di fuoco, e il modo in cui riesci a farla filtrare attraverso le parole, ad avvolgere questi corpi intrecciati e i loro capelli e soprattutto gli sguardi è stupendo.
Soprattutto, tutto ciò va a intrecciarsi con tutti gli elementi simbolici che hai disseminato nel corso di tutte le tue storie (e che io ho sempre paura di non aver colto appieno), accostando Albus alla figura di Merlino, accostandolo alla luce e a tutti quei rituali che riguardano l’estate e la vita (lo so che sto semplificando malamente, e probabilmente sto un po’ mutilando tutto il tuo lavoro, ma spero davvero che si capisca quello che intendo).
E, ecco, tutto questo qui emerge in maniera meravigliosa, ma la cosa straordinaria è che tu fai sempre un passo in più. Perché se tutto questo (che già non è poco) è sicuramente presente, c’è anche tanto altro, ed è presente in maniera assolutamente naturale, quasi come se le cose non avrebbero mai potuto essere diverse, per loro. Perché questa folgore incendia tutto, nel loro rapporto, incendia il desiderio, brucia l’anima e fa ardere anche i corpi, e come sempre lo fa in una maniera meravigliosa. La carnalità nelle tue storie si muove davvero sul ritmo della poesia, e osservare la cura e l’attenzione con cui ogni loro gesto assume significato e importanza è splendido.
Ho amato moltissimo il fatto che la storia, poi, si concluda in maniera quasi circolare, andando a riprendere quel ”resta qui” iniziale. Perché, e magari qui sono io che proprio parto per la tangente e deliro, quindi perdonami nel caso stessi fraintendendo, mi piace pensare che non sia passato che un istante da quella prima invocazione alla loro conversazione di anime. Come se la loro comunione di intenti e sentimento sia così intensa e forte, come se non avessero bisogno di nulla: perché per loro in uno sguardo c’è tutto, c’è l’incendio in cui vogliono bruciare, c’è un capirsi e un’intimità che travalica qualsiasi cosa.
Non lo so, magari sono davvero riflessioni un po’ fuori luogo, ma questa storia è stupenda, e insomma, lo sai, che sia su questo sito o su qualsiasi altra piattaforma, leggerti sarà sempre un piacere.
Ti mando un abbraccio grande, ché ormai augurarsi che questa situazione finisca presto e possano arrivare in fretta momenti più sereni sembra quasi una presa in giro, ma insomma, io ti abbraccio.

Recensore Veterano
29/03/21, ore 16:26

Ciao padme83, sono qui per l’ABC dello Scambio del Giardino! Ti chiedo umilmente scusa per il ritardo, ma in questi giorni sono sommersa dalle cose da fare e ho avuto pochissimo tempo per sedermi e dedicarmi a scrivere recensioni.
Avevo già adocchiato questa raccolta da un po’ mentre bazzicavo tra FB e il EFP e lo scambio mi ha dato l’input perfetto per iniziare! Ti anticipo che ho letto tutti i capitoli (il tempo per recensire scarseggia, me quello per leggere non mi manca mai in un modo o nell’altro).
Passiamo alla recensione vera e propria, che ho l’abitudine di perdermi sempre un po’ in chiacchiere!
La cosa che mi ha colpita in prima battuta di questa storia, anche se potrebbe risultare un po’ scontato, è il titolo.
Non so esattamente per qualche ragione, ma ho sempre la sensazione che i due protagonisti vengano percepiti come ‘più adulti’ di quello che in realtà siano. Alla fine, se ci fermiamo a riflettere, durante quei famosi due mesi di follie hanno Gellert sedici e Albus diciotto anni.
Ecco, il titolo ‘Dammi mille baci’ ha attirato la mia attenzione perché, almeno per me, richiama in qualche modo alla giovinezza piuttosto che al potere o al conflitto.
Mi ha dato come l’impressione di aprire una parentesi su quei due mesi di follie di cui parla Silente nel capitolo ‘King’s Cross’ e all’effettivo, dopo aver letto tutti i capitoli, è proprio così.
In ogni capitolo si sente l’impazienza e l’energia della giovinezza quando tutto è caldo, fuoco, luce e non c’è alcuna angoscia per il futuro (è un qui e adesso, nient’altro è veramente importante) ed è proprio così che immagino quei famosi due mesi prima della tragedia che infrange quella bolla in cui si trovano i due protagonisti.
Mi è piaciuto molto come li hai delineati entrambi, ma Gellert… Gellert è poesia! Ed è proprio come me lo sono immaginato io nel pieno dell’adolescenza, prima che diventasse veramente Grindelwald, il Mago Oscuro, quando ancora erano tutti progetti (o quasi) e prima che accadesse l’inevitabile. È selvaggio, irruento, pretenzioso, geloso eppure risulta comunque così giovane da far quasi sorridere al contrario di Albus che ho trovato comunque un po' più adulto.
Tra l’altro ho rivisto da poco anche Animali Fantastici e ovviamente sono partita in quinta dato che i due sono tra i miei preferiti! (Sì, sono consapevole che siano un personaggio principale e uno secondario, ma a me il capitolo ‘King’s Cross’ e il settimo libro hanno aperto un mondo!).
Insomma, per dirti, che già con il titolo secondo me (o magari parlo con il senno di poi e avendo letto tutti i capitoli insieme, quindi con una visione d’insieme) si parte molto, molto bene.
Un’altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è che hai uno stile molto ‘vivido’, che crea immagini molto luminose: c’è luce fuori e dentro la stanza, ma è come se la luce esterna venisse messa in ombra. Dopotutto loro sono lì, sono insieme e nient’altro ha veramente importanza.
Io tendenzialmente sono una lettrice a cui piacciono moltissimo i dettagli e, nella lettura, non sono stata affatto delusa! La cosa che ho apprezzato è che sei riuscita a inserire dei dettagli piccoli (i bottoncini, le camicie inamidate, i polsini) ma a lasciare comunque spazio all’immaginazione del lettore.
E tu dirai: di tutte le cose a te saltavano agli occhi i polsini?
Ebbene sì, anche il contorno è importante! E in merito a questo, un’altra cosa che mi è piaciuta è il modo in cui questo (il letto, i vestiti, l’ambiente stesso e in generale ciò che circonda i personaggi) contorno svanisca del tutto con il proseguire di ogni capitolo, rendendo bene l’idea del crescendo dell’atmosfera. In questo modo, infatti, anche l’attenzione del lettore viene calamitata altrove.
Ultima cosa da considerare sono i due protagonisti che trovo così IC! Veramente, li adoro follemente!
Tirando le somme prima di lasciare un recensione lunga come un papiro (non sono nuova a questo) la tua raccolta mi è piaciuta moltissimo e sono contenta di aver avuto modo di leggerla: la metterò subito tra le seguite, in modo da non perdermi i prossimi aggiornamenti!
Spero che avremo ancora modo di scambiare con te e spero di non averti lasciato una recensione confusionaria (sto riprendendo mano a recensire in questo periodo dopo una lunghissima pausa ed ho momenti di gloria e non),
A presto e alla prossima,
Arlie.
 

Recensore Master
25/03/21, ore 01:37

Questa volta ti sei addirittura superata, perché questo capitolo è passionale e coinvolgente.

Ho percepito a pelle le emozioni di Albus e Gellert, e soprattutto la loro foga nel concedersi l'uno all'altro in maniera molto appassionante.


Ottimo lavoro, e a presto. 🥰

Recensore Master
24/03/21, ore 17:03

Come sempre, è un momento intenso che ci regali.
Intimo, scherzoso e intenso, ma anche pieno di luce, quello della fiamma che li rende vivi e appassionati, ma anche quello della luce esterna a cui accenni, "il bagliore sanguigno del crepuscolo" che entra e fa brillare quel tripudio ci capelli biondi e rossi come fossero metallo e miele. È un'immagine bella, molto vivida, visiva, e a renderla ancora più forte (ci si potrebbe fare un quadro) c'è il contrasto col materasso sfondato.
Tutto, qui, racconta giovinezza e forza. Non c'è tempo per il 'dopo', per il futuro, quando tutto quello che conta è 'qui e adesso' e, in fondo, quel 'resta' all'inizio proprio questo sembra dire: stanno vivendo e bruciando l'istante presente, ogni singolo istante, ma sempre uno per volta.

Sappi che mi dispiace molto che ti stia allontanando dal sito... anche perché faccio fatica a raccapezzarmi su WP e AO3, ma cercherò di non perderti di vista. ^^

Recensore Veterano
24/03/21, ore 16:35

Ciao carissima!
Perdonami se la recensione potrà risultare frettolosa, mi ritaglio un attimo di tempo per lasciartela perché sono la prima ad adorare questa canzone e a credere che sia perfettamente calzante sui tuoi due gentiluomini. Descritti dalle tue mani, sono sempre così belli e famelici che se mi guardi mi bruci sembra un verso scritto apposta per loro. Tu riversi questi due dentro la canzone e la canzone dentro loro due: ci sono le fiamme, il loro colore nella luce del tramonto che invade la stanza; c’è l’estate che sgorga da quegli occhi, che nasce quando si trovano ad incontrarsi ancora ed aversi ancora. C’è l’urgenza ma, insieme, c’è la poesia di quello che loro due riescono a creare, le melodie che con le mani, con la bocca, con le unghie riescono a scriversi e suonarsi addosso. C’è Silente che supplica quasi un “Resta qui”, Gellert così certo di vincere che lo invita a convincerlo ma poi è lui che capitola, si contorce sotto le sue attenzioni e brama di essere vinto, di essere posseduto da lui. Ci sono due uomini che si amano ma che ancora si attizzano a vicenda, ad ogni sguardo: c’è ancora quel chiedere di non guardarlo così, perché potrebbero esplodere i sensi; quel suo sguardo potrebbe bruciarlo piano, dall’interno, a finirlo e sfinirsi.
E dentro questo, c’è la bellezza del tuo lessico, del tuo stile narrativo che mi affascina sempre tantissimo; c’è una ricercatezza e un’attenzione (Stuzzicare, scoprire, scavare, sciogliere) che apprezzo davvero oltremodo; in realtà, che apprezzo ed invidio – nel senso più buono e complimentevole (?) del termine. Soprattutto, se penso che questo piccolo pezzo è stato scritto in un momento che tu stessa hai descritto come complesso, pieno di tutte le difficoltà che questo periodo si porta dietro, da quello emotive, a quelle organizzative, ad una vita che è stravolta e ci toglie il tempo (e la forza) di scrivere come vorremmo.
Ti faccio davvero i miei complimenti, come ogni volta; sono felicissima di aver trovato questa storia, perché ero certa che avresti potuto tirare fuori delle bellissime immagini da questa canzone che amo (ed ho avuto ragione).
Ti mando un abbraccio forte – per tutto,
a prestissimo!