Recensioni per
(In)confessabile
di Ciuscream

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Master

Ciao!
Ho questa raccolta tra le seguite da molto tempo e finalmente riesco a riprenderla.
La coppia protagonista di questo racconto ha suscitato in me sia diffidenza che curiosità, ma a fine lettura sono certa di poter dire che mi è piaciuto tantissimo questo spaccato introspettivo su Mundungus.
Lui è un personaggio cui non ho mai prestato la dovuta attenzione (ha sempre suscitato le mie antipatie e questo mi ha portata a considerarlo molto poco sia come lettrice che come autrice), ma grazie a queste tue pagine ho visto tutto il suo potenziale e i retroscena che potrebbe nascondere. In particolare, mi ha colpita molto come tu sia abbia approfondito le sue crepe – questa vita fatta di mediocrità, è vero, ma anche di tanto realismo, dove c'è un uomo che brutalmente si chiede se davvero abbia importanza vincere o perdere una guerra – e come sia riuscita a integrare nel contesto canon l'amore nei confronti di Emmeline.
Emmeline che è austera, salda, inavvicinabile per lui, che rappresenta tutto ciò che lui non riesce a essere e la vita che non crede di poter afferrare. Mi è dispiaciuto che lei non si sia mai accorta del sentimento di lui, ma ho trovato giusta la tua scelta, giusto che questi due personaggi restassero due rette parallele – hanno dopotutto valori troppo diversi per potersi incrociare.
Un aspetto che anche mi ha colpita è lo stile prettamente descrittivo del racconto. Le descrizioni degli ambienti sono molto particolareggiate, ma trovo lo siano in maniera utile, perché in qualche modo gli ambienti rivelano la caratterizzazione stessa del tuo protagonista: la stanza in cui vive, gli oggetti derubati di cui si circonda, sono specchio di Mundungus, che a tratti sembra faticare a guardarsi dentro così come fatica a guardare lei.
L'orecchino di perla è un dettaglio che impreziosisce tutto! Trovo abbia sfruttato al meglio questo prompt, perché se da un lato disegna la fisionomia fisica e caratteriale di lei, dall'altro mostra tutto l'innamoramento di lui, che in mancanza di altro cerca calore in un oggetto capace di ricordargli di Emme.
La conclusione è amarissima, ma come dicevo prima cala questa storia nel canon in maniera incredibile, hai costruito un cerchio perfetto che ho apprezzato tanto.
Insomma, non avrei mai pensato di leggere e apprezzare un racconto su Mundungus, ma è appena successo! Non posso che farti i complimenti.
Un abbraccio!

Recensore Master
12/08/21, ore 10:50

Ed eccomi finalmente a concludere anche questa raccoltina, perdonami se ci ho messo una vita, ma veramente sto uscendo da periodi incasinatissimi per ripiombare in altri. Ma piantiamola con l'auto flagellamento e passiamo a elogiare ancora una volta la tua bravura, perché non mi stancherò mai di ripeterlo, tu con le parole ci sai fare come poche altre persone e leggerti è sempre un privilegio e una cura ♥ come il tuo Vasile è la cura per questo Charlie sfinito e distrutto, che però non sa fermarsi, non vuole fermarsi, sospeso in questo bilico di quasi: quasi casa, perché quello vera è la Tana, pur in un mondo senza magia, ma forse in futuro grazie a Vasile anche anche Londra potrebbe diventarlo. Quasi giorno per il turno di notte (adoro!) che lo tiene sospeso fra la notte e l'alba e quasi amore per la paura di lasciarsi andare totalmente, lui che non si sente ancora del tutto intero, dopo la morte di Fred e l'essersene andato di casa troppo presto. Vasile è la cura, come si diceva, e quella non è solo una colazione, ma la promessa di esserci sempre nonostante tutto. E io li amo, anche se sono una coppia nuovissima e ti adoro per come li hai resi e per come hai delicatamente dipinto un quadro pieno di stanchezza, paure, ma soprattutto speranza.

Alla prossima amor de mi vida!
la tua fidanzata

Bennina

Recensore Master

Tesoro mio, ma quanto mi manchi, sui social, nella vita, qui, e visto che ho ancora qualche arretrato tuo da smaltire, combatto così la nostalgia ♥
questo capitolo è un piccolo gioiellino, sia per come è scritto, sia per la coppia trattata, che alla fine nel concreto, non si realizza mai, sia per la caratterizzazione dei personaggi. Mundungus è un esserino in potenza, un po' come lo è questa relazione: come chiunque di noi, nasce con tutte le carte in regola per, se non fare necessariamente grandi cose, rendere comunque la sua vita una cosa bella. E le spreca, una dopo l'altra, fino a quando non rimangono solamente disordine e disonore. Il perché non lo sappiamo, o forse sono troppi perché tutti insieme: pigrizia, vigliaccheria, amicizie e famigliari sbagliati? Tuttavia abbiamo sempre una scelta e la sua è stata quella di annegare tutto nell'alcool e nell'autocompatimento. Emmeline prova a entrare nel suo mondo tramite l'unico modo possibile, la rabbia, e non ci viene permesso di capire se alla fine è solo questa a dominarla, o se dietro di essa si nascondesse un sentimento più profondo. Se è rabbia per la riunione mancata o nel vedere un uomo che potrebbe fare cose belle, sprecare la vita.
Il finale spezza il cuore, se si pensa a come la morte di Em spazzi via dalla vita di Mundungus qualunque speranza di raddrizzarsi, qualunque luce.

Leggerti è sempre una ricchezza ♥
torna, tesoro.
ti aspettiamo,

Bennina

Recensore Master
23/05/21, ore 18:59

buonasera cara, eccomi qui! Che piacere essere da te ed essere tornata su questa raccolta, non vedo l’ora di vedre cosa hai in mente per questi due giocatori di Quidditch da sempre rivali. Cavolo, questa sì che è una maniera interessante di coinvolgere due giocatori in uno sgabuzzino angusto, il loro “nido d’amore” se si può chiamare così. Certo, non si fa riferimento ai sentimenti qui, anzi, direi che il cuore lascia spazio al pen- ehm, agli ormoni e alle pulsioni, alle sensazioni volute e cercate: hanno vbisogno di mischiarsi gli odori, i sapori, le carezze ricercando tutto nel piacere. Sono ironici, si divertono a punzecchiarsi, si assaggiano e si mangiano, e tutto in quel metro quadro di spazio che sa di loro e dei loro momenti intimi.
Non scendi nei particolari, non sottolinei che tipo di rapporto li lega, non ti inoltri nella profondità del loro cuore, non è necessario: hai fatto una fotografia di un momento che racconta molto e lascia intuire tanto, i pochi dialoghi che si scambiano sono ironici e fanno capire che hanno alte aspettative per quel momento, inoltre li descrivi inserendoli in modo non impattanti nel testo, mettendoli a confronto ma non per mostrare una supremazia tra uno e l’altro.
La carica erotica c’è ed è parecchia, si sente e si vede, il resto è tutto nella mia testa e questa libertà di interpretazione per il dopo mi piace. il testo è corretto e pulito, la lettura interessante e scorre rapida, mi sono fatta coinvolgere e ce li vedo tantissimo questi due a scannarsi in campo e poi a scappare e copulare di nascosto. Dai, visti così sono bellissimi proprio perché agli antipodi! Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
23/05/21, ore 01:10

Ahahahah la frase “Un purosangue non fa a gara con i pony” mi fa spaccare, cioè cosa c'entrava nel contesto? XD sembra una cosa un po' smorza-momento, perché è così goliardica. Oliver vede se stesso come un pony? LOL boh mi ha fatta ridere come cosa. Anche perché mi sembra che in generale Oliver non si tiri indietro dalla competizione, mi piace molto il rapporto fra questi due: sembra un caso di... direi amore-odio anche se in realtà penso non sia un sentimento forte come l'amore né un'antipatia così grande da essere odio, più una roba tipo "non ti sopporto ma mi ti voglio fare", cosa che se ho capito bene fanno spesso e volentieri. E' una coppia che ad ogni modo non mi aspettavo, forse perché i libri non rendono una gran bella immagine di Marcus - ma ci sta, i libri sono dal punto di vista di Harry pur essendo il narratore in terza persona, quindi questi studenti più grandi vengono descritti solo a grandi linee e forse nel modo in cui possono apparire a un ragazzino. E poi bisogna dirlo, nei libri tutti gli studenti serpeverde sono molto "macchiette", dei collage di cliché.
Mi piacciono queste storie su personaggi secondari, che raccontano aspetti delle loro vite a cui di solito i fan non pensano, anzi, su cui non si interrogano proprio. Mi piacerebbe leggere altro su questi due, non credo che il loro rapporto evolverà mai in qualcos'altro - sono troppo speculari, come caratteri, come posizione, come ideali forse - però il loro sarebbe comunque un cammino interessante da leggere. E poi diciamolo, sembrano secsi.

Recensore Junior
20/05/21, ore 23:52

Ciao! Vedo che hai pubblicato diverso tempo fa ormai, però leggendo questo capitolo non ho potuto esentarmi dal lasciare una recensione.
La storia è molto piccola ed una parte di me avrebbe voluto leggere di più su questa tua versione di Dudley, ma devo dire che in realtà sei riuscita ad essere al tempo stesso perfettamente concisa e completa.
Partendo dall'inizio, dove già vediamo un Dudley reso più maturo e responsabile dagli eveneti: ora che suo padre non c'è più è lui l'uomo di casa adesso e deve occuparsi di sua madre che sembra essersi spenta. In questa circostanza, non mi sorprende che Dudley ripensi ad Harry e alle giornate in famiglia con nostalgia.
Ho trovato molto carino l'incontro tra lui e sua moglie Agata: una storia semplice, come d'altronde è sempre stata semplice e normale la vita dei Dursley. I due però devono fare i conti con un figlio dai poteri straordinari. Mi fa sorridere immaginarmi Dudley vedere arrivarsi in casa un gufo con la lettera per Hogwarts e ripensare ai giorni in cui casa loro era letteralmente invasa dalle lettere per Harry.
Finalmente anche lui, tramite Thomas, potrà condividere un po' di quella magica che sicuramente deve aver tanto temuto ma anche tanto invidiato. Ma, date le premesse, sono certa che ci riuscira!
Bellissima storia davvero, vado a leggermi le successive perchè mi hai proprio incuriosita.
Flami151

Recensore Veterano
19/05/21, ore 08:13

Ciao carissima!
Riesco anch'io a trovare un primo buchetto di tempo e a passare da te. E lo ammetto: sono del tutto (in)appagata, perchè questa breve FF è davvero carinissima e ne avrei voluto di più, molto molto di più! Sicuramente nel corso della settimana mi applico anche con qualcos'altro di tuo!
Allora, mi è piaciuto tantissimo questo spaccato su Dudley e la sua redenzione, che abbiamo visto accennata all'inizio del settimo libro e completamente tagliata (purtroppo) dai film. Hai reso bene il clima all'inizio, perchè è inverosimile che i Babbani non si siano accorti di niente e l'anno di guerra magica non abbia avuto degli effetti anche sulle loro vite. E forse Dudley è tra quei pochi Babbani che capisce appieno che c'è dell'altro, che è successo qualcosa e che la magia esiste e condiziona anche la vita di chi magico non è.
L'incontro con Agata è tenerissimo, ma ho amato soprattutto la parte dedicata al piccolo Thomas Harry. Dopo una vita trascorsa a maltrattare il cugino, ora si trova un figlio mago che ripercorre esattamente gli stessi passi. C'è innanzitutto la paura, consapevole quella di Dudley e non quella della moglie, poi la sorpresa, e anche la confusione di far parte ora di un mondo di estranei così diversi da loro. Però la redenzione di Dudley così ha pienamente compimento, con una bambina rossa dagli occhi verdi che assomiglia tanto alla sua defunta zia.
Un abbraccione cara e alla prossima (sicuramente presto)
Bea

Recensore Master
16/05/21, ore 15:54

Ciao Cius,
è inutile che stia qui a ripetere quanto ammiro la tua capacità di scrivere storie sui personaggi secondari di HP, giusto? Ormai penso di averlo detto in tutte le salse.
Finalmente ti vedo all'opera con una drabble. Mi è molto piaciuta. é sempre difficile condensare in pochissime parole, quello che si vuol dire di un determinato argomento, ma tu ci sei riuscita benissimo. Ma dovrei esserne stupito? Assolutamente no!
Penso che tu abbia usato benissimo il prompt di partenza. L'immagine iniziale degli occhi è così stridente, proprio come l'alveo di un fiume in secca; ma, molto presto, verrà una pioggia (babbana) che saprà ridargli vigore.
In pochissime parole sei riuscita a creare immagini forti e poetiche. Complimenti!
E poi il titolo, tratto da una delle mie canzoni preferite: Magnolia dei Negrita.
Come sempre, ti ringrazio per la bella esperienza che mi hai offerto.
A presto.
Mask,

Recensore Master
28/04/21, ore 21:34

Finalmente ho potuto dare un'occhiata al tuo ultimo capitolo di questa bellissima raccolta! Come sempre, i tuoi titoli mi conquistano, dovrei prenderti in considerazione per suggerirmi i titoli, ci metto sempre i secoli!
Questo capitolo è incentrato su Charlie, un personaggio anche in questo caso, poco presente, ma che io ho sempre trovato super interessante (sarà anche il lavoro che fa che mi attira tantissimo), anche se qui, appunto si tratta di una AU.
Ragazza mia, come sempre hai fatto un lavoro di introspezione incredibile.
Charlie è lontano da casa, ed è straziante vedere come ripensa a suo fratello Fred, strappato alla vita troppo presto, questo gli provoca degli incubi, si tormenta per essersene andato via di casa. Si è dovuto allontanare dalla sua famiglia per lavoro, la morte di suo fratello gli ha fatto rendere conto quanto gli mancavano, quando desiderasse passare con loro le più semplici giornate prima che fosse troppo tardi, come per Fred.
E' una sensazione tremenda, dovuta probabilmente anche alla routine del lavoro, lo stress dell'insonnia e tutte quelle ore di notte, tutto questo almeno sembra sollevarsi dalla presenza di Vasile, che sembra riesca a trasmettergli quella felicità che tanto gli mancava.
Credo che comunque a Charlie mancasse anche questo, qualcuno con cui condividere quelle semplici giornate, che lo aiutino a star bene.
Ho percepito molta angoscia per lui, e in un certo senso mi sono sentita molto vicina al tuo testo.
Allontanarsi così tanto da casa non è facile, soprattutto se sai che potrebbe essere una situazione permanente, visto comunque il magnifico legame tra i Weasley, anche io mi sono sempre immaginata Charlie sentire molto la mancanza dei suoi famigliari. E' normale avere dei ripensamenti ogni tanto, soprattutto se in questo caso colpisce anche la morte di un fratello e la consapevolezza che prima o poi si dovranno dire addio.
Non vuole avere rimpianti e soprattutto non vorrebbe sprecare altro tempo, quello è prezioso ed è per questo che inizia anche a stare così male. Vasile sembra un ragazzo molto dolce e comprensivo, ho trovato molto poetico l'associazione al sogno.
Inoltre la scelta di renderlo rumeno l'ho trovata perfettamente adatta al personaggio. Insomma...O quello o facevi che aveva una lucertola come animale domestico 🤣
Le tue descrizioni mi piacciono sempre moltissimo, non ho fatto fatica ad immaginarmi quell'appartamento di Londra, ogni dettaglio come sempre è curato davvero bene.
Ma spiegami perché mai dovrei lanciarti i pomodori, tzè. E' tutto così bello, poetico e con idee anche interessanti! Credo che questa sia la mia primissima AU di HP, non posso che esserne felice.
Spero scriverai altro, le tue storie riescono davvero a conquistarmi ogni volta, non sai che piacere tornare a leggerti.

Ti abbraccio forte <3

Recensore Master
25/04/21, ore 22:49

Ooooh ma che carino questo ragazzetto! E non ti mentirò, quale svolta inaspettata.
Non mi aspettavo che il figlio di Dudley potesse avere la magia ma in effetti correva diciamo “latente” nella famiglia di Lily e Petunia… ma alla fine l’hanno detto a quella poveraccia di Petunia? XD
In generale in questa storia mi piace molto la figura di Dudley, vedo una redenzione in lui, un'evoluzione di personaggio che decisamente non si può ignorare perché non è rivolta solo verso suo cugino e le cattiverie che gli ha rivolto quando erano piccoli ma è anche una sorta di autocritica verso l'infanzia che ha avuto, quell’infanzia senza disciplina e senza mai sentire un “no”. Infatti con suo figlio non ha voluto fare gli stessi errori, non ha voluto farlo crescere viziato come lui. Questa è una cosa che non tutti riescono a fare, rendersi conto che un periodo apparentemente felice in realtà è stato diseducativo e riuscire a riproporre un modello diverso. Credo che sia più facile convincersi a riproporre un modello diverso se durante l'infanzia sei stato infelice.
Mi è piaciuta molto la scena del suo incontro con la sua futura moglie, una donna che è stata descritta appena ma che forse ha più senso così, perché viene descritta attraverso le caratteristiche che Dudley ama di più, in lei. I suoi occhi ma anche il suo carattere, il suo esserci, il suo essere un punto di riferimento per il marito.
Trovo che tu abbia usato molto bene il prompt, quel “signora, i limoni” che dà il via a tutto come quelle coincidenze che ti cambiano la vita e che ti fanno pensare che fosse destino, ma anche il titolo è splendidamente ripreso in almeno un paio di punti della storia e ha molto senso. E’ una storia che si “chiude” bene, alla fine si ha la sensazione che le cose siano andate al loro posto. Mi piacerebbe leggere di questo ragazzino a scuola con i cugini *_*

Recensore Master
24/04/21, ore 00:40

Buonasera cara, che piacere essere di nuovo qui! Volevo riprendere in mano Huracan dopo la lettura intrigante della prima parte, ma poi ho visto questa raccolta e mi sono dovuta assolutamente fermare, certo, ovvio. Non potevo, non avrei mai potuto mai, saltare questo fandom, questa introduzione, queste aspettative che mi sono fatta in solo pochi secondi.
Intanto un applauso al prompt: non è niente di ricercato, anzi, sono poche parole semplici da poter ritrovare in un momento qualsiasi del nostro quotidiano, eppure eccolo qui, sviluppato in un modo che ho adorato, perché qui mi mostri il mondo che va avanti dopo tutto, dopo qualche tempo.
Mi mostri un’umanità che ha patito la guerra magica, e in modo anche parecchio pesante: in fondo, concentrarsi soltanto su magia e stregoneria è un peccato per tanti personaggi babbani presenti che abbiamo imparato a conoscere, ma che sembrano essere sfumati per cose più grandi. La normalità è la chiave in questo caso: un sacchetto di limoni dimenticato, un sorriso, una stretta di mano e l’amore.
Non una bacchetta, non magie, soltanto una normalità fatta di ricordi dolorosi, di una famiglia che gli ha dato troppo insegnando poco, di un padre perduto, una madre che cerca di portare avanti tutto con le sue possibilità. La villetta, il suo quotidiano d’infanzia, tutto perduto: abitudini, cose, persone, zona, cambiato. L’autonomia e l’amore si mostrano, e si mostra anche la sua situazione attuale che ho amato, perché è il risultato assurdo di una ruota che gira, ma anche la sensazione di redenzione che sente dentro di sé il protagonista. Vedere che ha pensato ad Harry più e più volte in un certo senso mi rassicura, perché mi fa capire quanto sia cambiato nel corso degli anni e abbia ridimensionato il suo ego, diventando una persona migliore. L’amore per la moglie e per la creatura che ha coronato il loro sentimento è puro e sincero, maturo.
Eppure c’è qualcosa in quel bambino, qualcosa che mi ha stupita, perché penso che mai Dudley si sarebbe aspettato una cosa simile, e io pure. La magia c’è, la moglie naturalmente coglie con curiosa diffidenza la cosa, o come distrazione, lasciando perdere ogni volta. E invece lui sa, perché quelle cose le ha viste e vissute, e ha dovuto conviverci vedendo la sua famiglia condizionata in negativo da tutto questo; la consapevolezza ha avuto peso su di lui, lo vedo, perché ha osservato attraverso gli occhi della madre e delle perdite avute cosa potesse significare portarsi un onere simile. Lì però si presenterà con suo figlio per la partenza per Hogwarts, e non c’è nulla di meglio che sentire il suo estraniamento iniziale scemare, con quella punta di rammarico mista a “redenzione” forse direi, come se la sua vita avesse preso una strada precisa.
Ho amato questa evoluzione dell’esistenza di un personaggio come il suo, cambiato, cresciuto, maturato e migliorato. Dici che è una storia senza pretese questa, e forse è proprio il motivo per cui è venuta così bene, così fluida, così ricca. Si fa leggere con immenso piacere, è scritta bene, pulita e con precisione e scorre rapida, ripercorrendo anni a ritroso, scavando nell’introspezione di un personaggio che non ho incontrato abbastanza spesso nel fandom. La sua evoluzione è interessante e positiva, così come il prompt è sviluppato perfettamente rendendo al meglio. Non vedo l’ora di leggere quelle successive, sappilo. Alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master

Eccomi qua a continuare questa tua raccolta che mano a mano si fa sempre più interessante, visto che hai tirato fuori personaggi che mi ero completamente dimenticata della loro esistenza, come appunto Mundungus ed Emmeline.
Di loro si sa davvero poco, ma come ti aveva già scritto secondo me non è un male anzi, esplorando in modo più approfondito questi personaggi ultra secondari c'è più possibilità di dare libero sfogo alla tua fantasia, rappresentandoli un po' come te li immagini tu. Visto che comunque, in questo caso, sappiamo ben poco di loro.
Ma l'idea è ottima e almeno ho dato una rispolverata alla mia memoria.
Ti è uscita una coppia interessante, di contrasto, Mundungus non è di certo un personaggio super positivo anzi, è un ladro e se ha possibilità di salvarsi la pelle fregandosene dell'incolumità di altri ne profitta. Mi è piaciuta molto l'associazione di Emmeline con un'aquila, di lei si sa ancora meno e ho apprezzato molto questa presenza che le hai dato, così maestosa, seria, ligia al dovere, che non si fa scrupoli nel riprendere Mundungus, anche a costo di andare a casa sua e trascinarlo fuori (ammetto che per un secondo ho temuto lo facesse ahaha).
Mi piace come hai raccontato del disagio di Mundungus, della sua vita fatta di fughe e rinunce, della certezza che, per lui, tutto questo combattere contro Voldemort non porterà ad una vera e propria pace, lui stesso non ne trova, il suo continuo buttarsi nell'alcol sembra quasi una resa ad una vita che non pensa di meritare.
Emme a modo suo cerca di spronarlo a partecipare all'Ordine, anche perché aveva preso un impegno e come tale doveva essere mantenuto, ma lui sembra perfino troppo orgoglioso per poter cedere, forse, se solo avesse abbassato quella barriera, avrebbe potuto ottenere un maggior confronto, chi lo sa.
Emme poi è una donna risoluta, forte e tenace, mi sono piaciuti molto i loro dialoghi, questo continuo scontrarsi con le parole. Il tutto è scritto come sempre in maniera stupenda, hai uno stile talmente bello e piacevole da leggere che sarei andata avanti per ore.
Bellissima anche l'associazione di Emme con la crepa nella vita di Mundungus, per lui la desolazione e la rabbia erano sempre state una sorta di sicurezza nella sua vita, ma l'arrivo di Emmeline, quel suo atteggiamento capace di scalfire la sua corazza lo spaventava. Quasi come se temesse che, continuando di questo passo, sarebbe potuto cedere.
La scena finale poi lascia una terribile malinconia, la resa di Mundungus verso un Ordine a cui non crede più, o in fondo non ha mai creduto nemmeno prima, la fine di Emmeline è stata anche la fine di tutto e l'accettazione di essere solo.
Mi piace moltissimo anche il dettaglio dell'orecchino di perla, come si apre con questo particolare e si chiude collegandosi alla fine del capitolo.
Ancora complimenti, come sempre hai fatto un ottimo lavoro di introspezione ** Te l'avrò già detto, ma scrivi sempre in maniera così poetica.
Per come ne hai raccontato ha pure del gran potenziale. Hai la capacità di farmi apprezzare coppie che non avrei mai immaginato di shippare, te ne do atto 🤣
Non vedo l'ora di leggere il prossimo! Questa raccolta si sta dimostrando sempre più originale!

Ti mando un super abbraccio <3
(Recensione modificata il 23/04/2021 - 12:47 am)

Recensore Master
23/04/21, ore 00:34

Ma io come faccio a dirti le parti che mi piacciono? Praticamente ti fare copie e incolla di tutta la drabble, titolo incluso. Trovi sempre dei titoli magnifici, dimmi il tuo segreto.
Per me le drabble sono difficili da pensare quindi tanto di cappello. E' piccola ma racchiude tanto <3 Adoro il tuo modo così poetico di scrivere, è sempre una gioia leggerti.
Bellissima la rappresentazione degli occhi di Andromeda asciutti per le troppe lacrime versate nel dire addio alla propria famiglia, Ted promette di restare al suo fianco, di essere la pioggia per riempire quel fiume ormai secco.
Mi è piaciuta molto la metafora, molto profonda e romantica. Poi è bellissimo leggere qualcosa su questa coppia che ho sempre trovato interessante.
Complimenti ragazza.

Un abbraccio <3

Recensore Master
21/04/21, ore 12:27

Ciao!
Non mi aspettavo una drabble in questa raccolta, ma ne sono stata felice, è un tipo di componimento che mi piace molto – e nel caso specifico amo anche la coppia protagonista, quindi nell'insieme è stata proprio una bella sorpresa!
Devo ammettere che, basandomi su ciò che ho avuto modo di leggere sino ad ora, credo che debba ancora trovare la tua dimensione con la brevità, ma credo anche che vi siano tutti i presupposti affinché questo avvenga in un lasso di tempo decisamente breve. Nonostante questa mia impressione, infatti, il significato del testo trovo arrivi, così come la metafora su cui si fonda – che tra l'altro è davvero molto bella – , capace di ribaltare il luogo comune che associa più facilmente la pioggia a sensazioni negative: nel tuo testo non è così, Ted vuole essere pioggia affinché Andromeda torni a essere piena, e felice, compensando tutte le lacrime versate per aver dovuto dire addio alla propria famiglia, una parte di sé che lei sa non tornerà mai.
Mi ha colpito molto il fatto che tu abbia narrato un evento in fondo bello in maniera nostalgica, cupa, ma l'ho trovato coerente alla vicenda che vede protagonisti i tuoi personaggi. Non sappiamo come sono state le giornate di Andromeda da novella sposa, ma è credibile che abbia dovuto reinventarsi e che Ted le sia stato accanto, consapevole di avere tra le mani un amore così grande, così forte, da spingere lei a ribellarsi a tutto e tutti pur di viverlo. Credo si evinca quanto mi piaccia Andromeda, te l'ho detto che sono stata felice di ritrovarla qui!
Insomma, un'altra bella lettura, a presto!

Recensore Master
19/04/21, ore 14:40

Ciao Cius,
e così entri di diritto nell'annovero delle pochissime autrice che scrivono yaoi, che riesco tranquillamente a leggere. XD
Scherzi a parte, leggerei qualcosa di tuo anche se si trattasse dell'ode del corpo sciolto (semicit. di un tuo conterraneo).
Evito di farti i soliti complimenti su come riesci a gestire e rendere vivi e vividi i personaggi secondari (ma anche terzieri, quaternari e così via) della saga di Harry Potter, altrimenti rischio di essere pedante e ridondante, ed è una cosa che odio profondamente.
E così questa volta tocca ai due eterni rivali, rispettivamente capitani della squadra di Quiddich di Serpeverde e Grifondoro.
E chi lo avrebbe mai detto che dietro tutto quell'agonismo, quella rivalità senza fine, a quel guardarsi costantemente in cagnesco, si sarebbe nascosta una tale passione? Sicuramente io no, ma tu si.
Come ho già detto in passato, hai la capacità unica di entrare nelle pieghe di quel libro, di far emergere completamente lati nascosti, in modo sempre coerente, di personaggi che nessuno, e ripeto nessuno, tocca. Li fai vivere e rivivere secondo le tue regole, le tue emozioni, ma sempre fedeli al personaggio creato dalla Rowling, il che non è assolutamente facile o semplice.
Anche nel momento della loro passione, i cui tempi sono dettati dall'istinto, si evince quella (sana?) competizione che contraddistingue il loro operato sul campo di gioco. Si stuzzicano, si inseguono, si sfottono, per poi arrivare al contatto fisico che desiderano.
No, loro non sono assolutamente due pony, sono decisamente altro.
Grazie per la bella lettura e a presto.
Mask.

[Precedente] 1 2 [Prossimo]