RECENSIONE PREMIO PER IL CONTEST "CANON COMPLIANT? I THINK NOT!" 2/2
Carissima, rieccomi qui ^^
come sempre ho l'imbarazzo della scelta sul tuo profilo, ma ho pensato: una fremione ci ha fatte conoscere, una fremione è la prima storie che ci siamo recensite a vicenda... dovevo passare di qui! Inoltre si tratta anche di un regalo per quella persona dolcissima che è Sil, quindi ero curiosa il doppio **. Dai tuoi stati ho vagamente intuito quanto ti piaccia Irama, ahahaha, ed ero molto curiosa di vedere in che modo avresti sviluppato la song all'interno della storia: trovo tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro, il testo è sviluppato benissimo, al punto da non sembrare nemmeno proveniente da una canzone, ma un dialogo originale davvero avvenuto fra i due protagonisti.
Leggendo dello svilupparsi del loro rapporto non ho potuto fare a meno di pensare: "Hermione, ma cosa diavolo ci trovi in Ron? Perché continui a piangere e a struggerti per lui?". E sono una shipper Romione, di solito, quindi puoi essere fiera di te :P ahahahah.
La parte iniziale mi ha fatto stringere un sacco il cuore: loro due seduti di fianco, con lei che non si vergogna di mostrare le sue lacrime, e lui che la consola quasi fosse un fratello maggiore, mi hanno fatto una tenerezza pazzesca ♥ Due anime che si stanno cercando quasi senza saperlo, per le quali non è ancora arrivato il momento giusto: mi sono immedesimata da morire a turno in entrambi. Hermione che non riesce a smettere di volere bene a Ron, ma sa che non potrà essere mai del tutto felice con lui, e Fred, fin troppo consapevole del "dopo" ma disposto ad aspettare. Ultimamente ho vissuto sia la situazione di lei che quella di lui, e nel leggere mi è scesa una lacrima.
Delle parti seguenti non saprei dire quale sia la mia preferita: la seconda è splendida per come adatta il testo della canzone, introducendo uno dei giochi più antichi e più dolci del mondo, riconoscere le sagome fra le nuvole, ma la terza, oh la terza mi ha stesa. Vuoi che sia per l'idea della loro prima volta insieme, proprio alla Tana, in quel letto minuscolo che però diventa improvvisamente il luogo più bello del mondo, vuoi che sia per quel "comunque vada", che io da quando ho visto 15 anni fa il Moulin Rouge leggerò sempre come "come what may" scoppiando a piangere come una fontana. Sono meravigliosi, sono così giusti.
Lui sorride – ci vede lei, ma non ha bisogno di dirglielo.---> credo non ci sia bisogno di aggiungere altro. E' un finale dolcissimo, ma non melenso, che conserva quella punta di malinconia che pervade tutta la storia, nonostante il lieto fine.
Ti faccio tantissimi complimenti, cara, mi ha fatto davvero tanto piacere tornare dalle tue parti **
un bacione e buon tutto!
Benni
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