Ciao tesoro o Fred o tutti i nomi che ho inventato per chiamarti in questa folle corsa alla Coppa,
Sono qui perché devo essere qui. Non avrei potuto mai chiudere la sfida senza passare da te per una recensione, il mio sarebbe stato un gesto oltremodo irrispettoso. E allora eccomi qui, a dire addio, che non è un addio perché ci sentiamo sempre e la storia non è finita, più alla challenge che ad altro. Non ho avuto molto modo di recensire prima di adesso, ma ci tengo a lasciare un pensiero perché non so come ringraziarti per tutto quello che sei stata durante la sfida. Sei stata indispensabile, fonte di consigli e risate che mi hanno davvero aiutata a migliorare e a divertirmi. Sono sicura che senza di te non sarebbe mai stato lo stesso: quando penso che ci siano persone che nascono per avere certi ruoli, non posso non pensare a quanto perfetta sei stata nell'essere Fred. Davvero.
E quanto tu sia stata perfetta nella tua idea, nei tuoi malandrini che sono amicizia prima di tutto, ma che affrontano anche la passione di una guerra e poi affrontano il problema di essere diversi, di avere paura di fare del male. Dico che l'amicizia è prima di tutto, perché anche nella paura di Remus c'è stata la mano di James ad aiutare. James, il tuo personaggio che gira e gira, che è vivo ed è presente, è tanto bello e tanto profondo che non so come reagire.
E non so nemmeno come reagire all'ultimo capitolo che hai messo, a questo Peter che dovrebbe avere tutto, davvero tutto, tranne che un'amicizia, dovrebbe avere tutto tranne che la fiducia incondizionata di uomo. Peter, che è codardo, che scappa, che non comprende, dice che è amico e poi pugnala. È questo che fanno gli amici.
Non è vero, perché gli amici non girano le spalle per paura, gli amici non chiedono balbettando il nome di una persona che terrorizza. Non è vero che è questo che fanno gli amici. Tu l'avrai capito: amo Remus e amo Sirius alla follia. Li amo e penso che siano due dei personaggi più profondi della saga e allora, oltre a pensarlo, penso che loro sono veri amici. Che loro è quello che fanno gli amici: sacrificarsi, piangere, esserci, amare, ricordare gli occhi di Lily e vederli in Harry, ricordare James e ritrovarlo perfetto in Harry. Quello che fanno gli amici, è sacrificarsi per loro senza avere paura.
Io ti giuro, Nirvana. Davanti al modo con cui scrivi, con cui calcoli le parole per tanto tempo non so mai cosa dire. Rimango sempre come un baccalà che sta ancora cercando di capire la differenza tra il cielo e l'acqua, senza sapere che l'acqua è trasparente e allora non è che ci sia tanta differenza di colore, ma di consistente, di mondi, di elementi. E io vengo qui e sono il baccalà che scopre cose tra le tue storie, le tue parole, le tue frasi e i tuoi personaggi, che sono così IC, così azzeccati e profondi. Come vento tra le canne, non avrei mai saputo trovare un nome che potesse starci meglio. E non so nemmeno commentare quello. Sei poesia e crei poesia. È stato un onore partecipare alla sfida con te,
Sia ❤ |