Recensioni per
Il lato giusto del tempo perso
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/21, ore 00:41

Ciao Gaia! Come noterai, sono sempre perfettamente puntuale, recensisco le storie appena sfornate!
Scherzi a parte, spero che mi perdonerai se mi faccio sentire dopo così tanto tempo.

Bando alle ciance, se non ricordo male ti ho già accennato ciò che penso di questa storia: dolorosamente affascinante.
Mi sono sentita annegare dentro la clessidra granello dopo granello.
E' stato molto intenso leggere di come Suga si sia perfino ferito agli occhi pur di guardarla, di come la sabbia lo abbia inghiottito togliendogli le parole.
Ho anche sofferto con Shimizu, che vorrebbe raggiungerlo e non ci riesce. Fa male, come un po' tutte le storie che li vedono protagonisti. C'è sempre questo sapore un po' amaro, questo amore un po' impossibile ma vero più che mai.

Il feedback è assolutamente positivo, ma non posso nasconderti che è una delle storie più impattanti che tu abbia mai scritto - insieme ai fondi di caffè, per dirne una eh -.

Un bacioo <3

Recensore Veterano
23/05/21, ore 15:16


“Il lato giusto del tempo perso”, di BessieB



Grammatica e stile: 8/10


“...creata e non generata da una sostanza irrisolta e mai vista …”: non ci sono errori grammaticali, ma non si capisce il senso della frase.
“...finire sepolti in cumulo di sabbia e tempo…”: manca l’articolo prima di “cumulo”.
“...lo sente respirare, a volte, quell’esistenza condannata …”: ti riferisci alla stessa cosa sia con il maschile che con il femminile in questa frase. Dato che la chiami “esistenza”, devi farlo sempre al femminile.
“...Con un timido bussare, prima, con un tentativo di smuovere la sabbia, poi. E con la voce, infine. …”: troppe virgole rallentano la lettura, anche se non posso consirarlo un errore grammaticale quanto più di stile.
“...parla in una maniera che ha il sapore dei sorrisi …”: non so se è una cosa voluta, ma per due volte hai inserito un paragone tra il senso dell’udito e del gusto, che un po’ confonde e non rende come probabilmente avresti voluto. Te lo segnalo solo come consiglio questo, non come errore perchè non lo è, è una scelta tua.
“...quando le dice e tu come ti chiami, lei pensa che è solamente il primo granello delle domande …”: due cose in questa frase. La prima, invece del verbo dire che è sempre troppo abusato avresti potuto usarne altri per essere più precisa, come chiedere, o replicare, o dei sinonimi. La seconda, si capisce il continuo riferimento alla sabbia, ma qui l’uso di “granello” è molto forzato, almeno messo in questo modo non elaborato.
“...a ripensarci al fatto che, …”: è più corretto “ripensare”, dato che poi metti il complemento oggetto.
“...anche se adesso sa che di guardarla non potrà guardarla mai. …”: oltre al problema della ripetizione, non si capisce proprio cosa tu intendessi dire.
“...Quando le parole cominciano a non bastare e lui vi si aggrappa con tutte le forze, tra un colpo di tosse e il successivo, e allora cosa rimane? …”: il “e allora” divide le due frasi, lasciando la prima incompleta.
“...finché non le sono rimasti occhi arrossati e granelli d’insensatezza ...”: hai dimenticato un “solo” da qualche parte per rendere più sensata la frase.
La maggior parte di questi errori sono più stilistici che grammaticali, ma in generale posso dirti che si vede il lavoro attento che hai fatto nell’evitare ripetizioni e adattare i verbi in modo che la lettura fosse scorrevole e piacevole alla lettura. Nella prima parte della storia ho riscontrato un uso un po’ eccessivo delle virgole, e ogni tanto ho notato qualche frase confusa: ho letto nelle tue note che l’hai scritto praticamente all’alba e io a quell’ora non ricordo manco il mio nome, perciò tanto di cappello.
Per quanto riguarda lo stile, ho apprezzato molto il taglio poetico, il linguaggio quasi onirico (anche se più simile a un incubo che a un piacevole sogno), e il tuo lessico ha rispecchiato perfettamente la trama e lo stile prescelti. Unica nota negativa che mi permetto di farti notare è la tendenza a divagare un po’ troppo, combinando verbi legati a sensi diversi o utilizzando metafore talvolta incomprensibili al lettore, che divagano dal testo senza una spiegazione creando confusione nella testa altrui. Potrei essere un po’ tarda io a capirlo, ma il mio consiglio è di semplificare o esplicitare i voli altisonanti delle tue parole.
La storia è risultata in generale molto scorrevole e piacevole, le tue parole hanno cullato la lettura con dolcezza mista a crudeltà, entrambe perfette per la trama prescelta.


Utilizzo canzone e obbligo: 10/10


Ho trovato l’utilizzo della canzone semplicemente perfetto. Hai dato rilievo a una parte del ritornello – quello della clessidra – rendendolo al contempo sia l’ambientazione della storia che il suo svolgersi, usando lo scorrere della sabbia per scandire anche il tempo. Un utilizzo davvero sublime che ogni volta che rileggo la tua storia non manca mai di sorprendermi. L’altra parte del ritornello molto ben evidenziata è il rifermento stesso al titolo, come l’immortalità possa essere, al tempo stesso, effimera: questa parte è stata usata sia nei dialoghi che nelle riflessioni personali dei due protagonisti, accompagnandoli attraverso la conoscenza reciproca e l’inevitabile perdita. Anche altri stralci di canzone vengono percepiti nella lettura, anche se in modo meno palese, perciò la richiesta di dare fondamentale importanza alla canzone è stato pienamente raggiunto ed estremamente apprezzato!
Potrei dire lo stesso per l’obbligo: hai dato un taglio nuovo alla richiesta di AU sulle soulmate, destinate a perdersi non appena si trovano, aggiungendo angst a non finire a qualcosa che di solito emana fluff da tutti i pori, perciò complimenti per l’idea davvero originale e il taglio personale che hai dato a qualcosa che di solito, per quanto piacevole, a volte può risultare scontato. Invece tu sei stata davvero magistrale a gestire l’obbligo: complimenti, vivi e sentitissimi complimenti!


IC / caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10


Shimizu: essendoti concentrata maggiormente sul suo POV, ho potuto apprezzare appieno molti lati del suo carattere che vediamo anche nel manga/anime. La calma, la razionalità, la gentilezza, anche la compassione e la determinazione e resistere sono perfettamente compatibili con lei. Persino il suo iniziale diniego è perfetto per lei, così posata e inizialmente fredda.
Ma chi meglio del nostro Suga per farla sciogliere?
Suga: ho apprezzato che hai tentato di far valere anche il suo punto di vista, ma un approfondimento maggiore dei suoi pensieri avrebbe dato ancora più profondità a questo personaggio che hai reso magnificamente, con la sua dolcezza, le parole pacate e rassicuranti, persino il suo desiderio di contatto con la sua predestinata. Insomma, a parte il fatto che una maggiore indagine sulla sua mente sarebbe stata la ciliegina sulla torta, non ho nulla da ridire sul suo personaggio, perfettamente coerente con l’originale.


Gradimento personale: 9,5/10


Non so più in quante lingue l’avrò detto ormai, ma l’originalità e il tocco personale sono per me importantissime, e gli do gran peso soprattutto in questo parametro. L’unica cosa che posso dirti per non risultare ripetitiva è che davvero, davvero non mi aspettavo questo tipo di storia e che non so come ringraziarti per questa piccola perla! Anzi, rosa del deserto per restare in tema sabbia.
Hai preso qualcosa di molto conosciuto e ormai quasi abusato come la soulmate AU e hai ribaltato le certezze del lettore, usando un lessico e uno stile unici per far sembrare il tutto a metà tra il sogno e l’incubo.
Le divagazioni delle frasi che non sembravano avere molto senso, soprattutto nella prima parte, hanno fatto sì che tu non prendessi punteggio pieno in questo parametro, perché anche la trasmissione immediata è importante e in alcuni punti è stato difficile comprendere cosa intendessi con le tue metafore.
I personaggi sono risultati piacevoli, per il lettore è facile empatizzare con loro e sentire ciò che provano loro, perciò anche questo ha contribuito a migliorare ulteriormente una storia già straordinaria.
Il riferimento alla poesia di Montale tuttavia mi ha dato problemi. Non è qualcosa che tutti conoscono, perciò nella tua nota avresti potuto spiegare la citazione, non solo dire da dove venisse (tra l’altro, cercando su internet quella poesia, ne risulta una con un titolo diverso). Se potessi spiegarmi, sarebbe meraviglioso! Comunque non preoccuparti, non ho tolto punteggio per questo.
Davvero, vivissimi complimenti ancora, grazie davvero per questa storia!


Totale: 37/40