Eccomi qua per lo scambio finally!
Alla fine ho scelto di buttarmi su questo racconto per un motivo semplicissimo: avendone tu pubblicato soltanto 3 capitoli, posso presto essere in pari e questo mi consola, dato il poco tempo che ultimamente ho per leggere/recensire.
Inoltre, devo ammettere che il titolo mi ha catturata: ho fatto delle ipotesi sul significato in generale, mi è parso un invito a non temere la vita, a finalmente prendere il coraggio di prenderla nelle proprie mani e rendersi degli attori attivi e questo, sebbene non abbia la certezza che sia l'intenzione del tuo racconto, mi è piaciuto molto.
In apertura al primo capitolo ci presenti subito l'ambiente in cui la protagonista si sta muovendo: ho apprezzato molto l'immagine della brezza profuma "sopraffatta", ahimè, dai fumi dello scarico. Fa leva sul mio interesse per l'ambiente e l'ecosostenibilità, fattori che, oggi, non possiamo ignorare o dimenticare - così come non possiamo ignorare l'influenza dell'uomo e delle sue invenzioni sul degrado e la rovina della natura del mondo eheh
Un appunto/critica che invece ti muovo per quanto riguarda l'apertura è che è tanto narrato e poco mostrato e per l'inizio di un racconto, forse, l'ho trovato un pochetto pesante e poco efficace al fine di catturare subito il lettore.
Con questo non voglio dire che non debba esserci del raccontato - sarei profondamente incoerente con me stessa se lo dicessi, visto che io stessa ne abuso molto -, ma che forse alcune cose potevano essere costruite in modo diverso così da equilibrare maggiormente i due stili narrativi.
Detto ciò: abbiamo da subito una quadra su Becky e Hugo, il loro rapporto lavorativo (che comprende anche aspetti non necessariamente riguardanti il lavoro) e le loro differenze principali - come l'apprezzamento e la capacità di intrattenere pubbliche relazioni.
Mano a mano che scorriamo avanti il quadro sui due si amplifica e ci fionda dritti un mondo composta per lo più da denaro, droga e dubbia moralità. In pratica, un mondo che mi spaventa perché porta a dimenticarsi dell'umanità propria e degli altri preferendo piuttosto il potere. Becky pare essere distaccata da questo, certo: non che sia meno brava nel proprio lavoro, ma semplicemente da come viene descritta ho l'impressione che il suo lato maggiormente umano sia ancora ben preservato.
A conferma di ciò, abbiamo un focus sul suo punto di vista che ci mostra le opinioni che ha in merito al locale e alle persone che lo frequentano. Un contesto, quello, estremamente distante dalle festicciole che frequentava a casa quando era più giovane.
La mattina del giorno dopo i due hanno l'importante incontro d'affari. Hugo, non che mi aspettassi qualcosa di diverso da lui dato come è stato presentato, aveva ovviamente fatto leva sui flirt al fine di raccogliere informazioni. E proprio nell'incontro i due ottengono il risultato agognato, ma anche un "ricalcolo" dell'accordo. Non faccio fatica a immaginare che proprio a partire da questa "ristrutturazione delle unità produttive e ricollocazione delle risorse" inizieranno i giochi di potere - sesso e paura, anche presumo - anticipati nell'introduzione. Chissà. In ogni caso, i due sono risultati meno intraprendenti e scaltri dei loro avversari: quando si gioca contro qualcuno, d'altronde, non possiamo mai fare affidamento soltanto sulle nostre capacità e i nostri assi della manica. Anzi, appare necessario prevenire e prevedere le mosse altrui e costruire la strategia partendo proprio dalla migliore delle possibilità dell'avversario.
Così, proprio nel tentativo di mettere un pratica un dovuto piano B, entra in gioco l'ambiguo uomo d'affari anticipatoci nell'intro. E' affascinante e sicuro di sé. Per quanto Hugo ritenga che la chimica scattata fin da subito tra Becky e Raul sarà utile al loro scopo, mi viene spontaneo pensare che tutto andrà storto e che essa contribuirà soltanto ad aumentare i guai.
Dunque, giungo al termine. Come gusto personale, ti confermo quanto precedentemente scritto: ritengo che ci sia bisogno di un maggiore equilibrio tra mostrato e raccontato. E dato il tuo raccontato, credo ci sia totalmente margine di trasformare un parte di esso in mostrato senza stravolgere nulla - specificando ovviamente che mostrato non significa necessariamente dialoghi ;)
L'idea di partenza, in ogni caso mi è piaciuta, mi ha ricordato qualche film/serie tv in tema e, sarà che lo trovo molto distante da me, ma è proprio un ambiente che mi mette ansia e timore questo qua per tutte le ragioni che ti ho detto prima. E, purtroppo, non riesco a pensare a un risultato finale "positivo" perché troppo spesso pur di "vincere un affare" si finisce per perdere qualcosa che è molto più importante!
A presto,
Bongi! |