VALUTAZIONE DI MYSTERY_KOOPA – if you don’t believe, it can’t hurt you, di Kim WinterNight
PUNTEGGIO: 44,2/50
Grammatica e Stile: 9,2/10 (media tra 9,9/10 di g. e 8,5/10 di s.)
La grammatica è praticamente perfetta.
“yogurt preferito” – “yogurt preferiti” -0,10
Passando invece allo stile, è innegabile che tu non ti sia discostata troppo dal tuo usuale modo di scrivere le commedie, o in generale le storie più leggere. Il tono è molto colloquiale, tanto nei dialoghi, quanto nella prosa. Quest’ultima è molto soggettiva, ricca di espressioni da parte della voce narrante che amplificano quello che sta succedendo ai personaggi: non ci sono veri commenti fuori campo, cosa che proprio mi avrebbe infastidito, e devo dire che il tutto è amalgamato abbastanza bene, grazie anche al tono leggero della scrittura. Questo, inoltre, ha permesso all’introspezione di risaltare molto bene, in quanto il tono rimane costante, ma cambia decisamente il livello di approfondimento dei pensieri del singolo personaggio, rendendo la ripetizione di alcuni concetti (ad esempio la voglia di Martin di andare a nuotare, o le previsioni dell’oroscopo) non opprimente per il lettore, in quanto ogni volta ricca di sfumature appena diverse a seconda del livello di coinvolgimento del personaggio all’interno del flusso narrativo. Ciò, ovviamente, non toglie il fatto che una limatura di alcuni di questi riferimenti avrebbe dato più spazio alla storia, rendendola più libera e non “divisa in blocchi” alla fine dei quali Martin richiama questi stessi pensieri.
Un’altra cosa che non mi ha convinto del tutto è stata la presenza di frasi riassunto all’interno della prosa, utili certamente ai lettori che non seguono la serie di Martin & Joe ma fin troppo distaccate dal discorso principale (ad esempio “Stavano insieme ormai da cinque anni, ma Joe non smetteva mai di sorprenderlo” oppure quando fai riferimento al pranzo con Maddie, e in generale tutte queste frasi che indicano un’abitudine consolidata – sebbene, nota a parte, ti siano state utili per evidenziare il prompt della EstablishedRelationship –).
Infine, vorrei complimentarmi con te per i dialoghi, sia quelli tra Martin e Joe, sia quelli con personaggi esterni, quali il capo oppure i parenti dei bambini del corso di nuoto. Nemmeno una volta mi sono sembrati forzati, ma sempre realistici e calibrati al punto giusto, in modo da non risultare scarni o fin troppo ripetitivi. Ottimo!
Considerando i punti di forza e quelli più insicuri, assegno allo stile il punteggio di 8,5/10, da mediare con il parametro grammaticale.
Trama e Originalità: 9,5/10
La trama del racconto è molto semplice, in quanto si concentra unicamente sul racconto di una giornata del tuo protagonista. Da questo punto di vista, l’originalità non è certo il suo maggior punto di forza: Martin vive un episodio negativo dopo l’altro, senza nemmeno avere il tempo per pranzare, e la storia procede di questo passo fino al momento del ritorno a casa. È un classico schema da commedia, che tuttavia ti aiuta moltissimo da un altro punto di vista, ovvero quello della coerenza interna della storia: non c’è nemmeno l’ombra di buchi o incongruenze, tutto scorre via velocemente e senza intoppi.
Ho particolarmente apprezzato il richiamo che hai fatto tra l’inizio e la fine della storia, ovvero gli unici due momenti di tranquillità per Martin: per lui casa, e contestualmente, Joe (come tu stessa hai indicato: “farsi rincuorare da quel gesto che sapeva di casa”, si è proprio sentito!) è il luogo sicuro, quello in cui essere completamente se stesso e lasciare andare lo stress. Anche preso singolarmente, il finale mi è piaciuto molto: come sai ho un debole per questi momenti positivi posti in conclusione a storie romantiche, in cui i protagonisti non hanno mai un attimo di tregua durante l’intera giornata, e ormai posso dire che sei un’esperta nel fare in modo che esse rendano al meglio. Quella stessa sensazione di sollievo che prova il protagonista viene trasmessa completamente anche al lettore.
Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 9,5/10
Anche se teoricamente ciò non dovrebbe influire sulla valutazione di questa specifica storia, non posso fare a meno di confermarti che ormai Martin e Joe li conosco alla perfezione, e che anche questa volta si sono confermati perfettamente “in character”, così come li hai creati. Ormai sono più reali loro di me XD
Ritornando serio, proprio grazie a questa tua grandissima confidenza col narrare le loro vicende, sei riuscita a farli risaltare fin da subito, ognuno con il proprio carattere, simile a quello dell’altro, ma unico al tempo stesso. Di Joe emerge immediatamente la prontezza di spirito, e la capacità di non prendersi sul serio e aprirsi a nuovi orizzonti, anche solo per prendere in giro il suo ragazzo, mentre Martin, qui in versione ancor più scontrosa del solito, si conferma testardo e leggermente suscettibile a causa dello stress, nonostante faccia comunque di tutto per aiutare gli altri, sia sul lavoro (nonostante le folle di genitori convinti sempre di saperne di più non siano esattamente affabili), sia a casa con Joe. Inoltre mi è piaciuto molto il riferimento fatto ai gesti che Martin attua quotidianamente per limitare le difficoltà di Joe, che contrariamente alle aggiunte che avevo segnalato precedentemente nella sezione stilistica non sono sembrati aggiunte in più, ma vere e proprie parti fondamentali della storia, che aiutano moltissimo a delineare il rapporto tra i due.
Tra i personaggi secondari ho apprezzato Monica, che, sebbene sia anche lei immersa in un periodo ricco di impegni lavorativi e familiari, non esita a dare una mano al collega nel momento del bisogno. Mi ha invece convinto di meno Duncan, che mi è sembrato un po’ troppo stereotipato, sia nel modo di esprimersi nelle parti dialogate, fin troppo da film americano, così come nella scelta di concedere a Martin dei giorni di vacanza in quanto non ne riceveva da quasi un anno. In ogni caso, si tratta solamente di una nota secondaria.
Utilizzo del pacchetto: (12. Non è vero ma ci credo) 8/10
Genere/i – Commedia, EstablishedRelationship: Entrambi i generi scelti sono stati utilizzati benissimo. La storia è una commedia molto leggera, che si concentra su piccole variazioni della quotidianità che appaiono tanto fastidiose per il protagonista, quanto divertenti per coloro che lo circondano. Inoltre, come oramai so molto bene, la relazione tra Martin e Joe dura da molto tempo (5 anni, è indicato all’interno della storia) e la complicità tra i due, fatta anche di piccoli gesti, si percepisce benissimo. 3/3
Oggetto – Calendario: Purtroppo non hai inserito l’oggetto richiesto: in molte occasioni avresti potuto farlo, per esempio riferendoti alle date di nascita dei due protagonisti, dei giorni in cui i bambini hanno lezione di nuoto oppure alle ferie. Probabilmente l’hai dato per scontato e ti è sfuggito per errore. 0/2
Prompt – 1: Un vostro personaggio legge l’oroscopo del secondo: questo lo prende in giro, ma appena esce da casa comincia ad avverarsi tutto quello che è stato pronosticato: Come avevi domandato per esserne certa, il fatto che l’oroscopo non sia stato letto direttamente da uno dei personaggi, ma ascoltato alla radio, non ha avuto influenza sulla valutazione di questo parametro. Dettaglio a parte, il prompt è stato usato molto bene in tutte le sue parti: Martin inizialmente prende in giro Joe quando quest’ultimo accenna al fatto che le previsioni dell’oroscopo avrebbero potuto avversarsi, e successivamente ha una giornata piena di sventure, così come pronosticato da Brian Wolf con la fastidiosissima genericità tipica dell’astrologia commerciale. Punteggio pieno! 5/5
Titolo: 4/5
Il titolo, devo ammetterlo, non mi ha convinto del tutto, come spesso mi succede per frasi particolarmente lunghe tratte da canzoni. Trovo infatti che in questi casi l’aderenza tra la storia e la citazione debba essere totale, perché altrimenti si corre il rischio di essere un po’ dispersivi, cosa che in effetti è successa in questo caso. Sicuramente il titolo è collegato al contenuto, ma un paio di dubbi me li ha comunque lasciati: il primo è relativo proprio al suo significato, cioè “Se non ci credi, non può farti del male”, che non sono riuscito a ritrovare perfettamente all’interno della storia, in quanto Martin non crede all’oroscopo, ma le sventure gli accadono comunque! A questo ha contribuito certamente il fatto che lui continuasse a ripetersi quanto l’oroscopo non fosse vero, quasi a volersene convincere in un tipico spirito da “non è vero ma ci credo”, e che quindi sotto sotto un piccolo timore ce l’avesse… Effettivamente il titolo ha senso, anche questo collegamento non è immediato come avrebbe potuto esserlo quello creato con un titolo più breve e incisivo, tipologia che decisamente preferisco. In ogni caso, pur essendo leggermente dispersivo, il suo lavoro di attrarre il lettore lo fa, e anche piuttosto bene.
Gradimento: 4/5
La storia mi è sicuramente piaciuta e mi ha convinto, ma non è riuscita a conquistarmi al 100% come succede di solito con le altre componenti di questa serie. Probabilmente è successo in quanto hai utilizzato una formula che ho già visto almeno un paio di volte, con i due che ascoltano la radio al mattino come punto di partenza di tutto (ricordo la disquisizione sui gusti musicali dei due che aveva partecipato alla mia challenge, che iniziava in modo praticamente identico). A parte questo dettaglio, se considerata singolarmente la storia mi è piaciuta molto: non ha un’ironia particolarmente spiccata, cosa che in una commedia può dare quel qualcosa in più, ma tutto sommato è stata una lettura piacevole, molto estiva. E come ovviamente immaginerai, nella scena finale tra i due ragazzi mi sono proprio sciolto, ma questa non è una novità! Ancora complimenti e alla prossima, visto che di occasioni di leggere nuovamente di Martin e Joe ce ne saranno di sicuro, vista la costanza dei tuoi aggiornamenti (di cui invece io sono… ehm… totalmente privo). (Recensione modificata il 06/08/2021 - 06:18 pm) |