Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Napoleone si è ormai insediato nel palazzo reale di Torino, scippato ai Savoia fuggitivi e la sua vita è un susseguirsi di nuove battaglie, di impegni politici ed istituzionali e di gonnelle cui correre dietro. |
Buonasera _Agrifoglio_, |
L'espansione di Napoleone prosegue imperterrita, e sembra che nessuno sia ancora riuscito a fermarlo. |
Perdonami per il ritardo, cara Agrifoglio, torno a leggere adesso questo capitolo ormai non più nuovo di zecca ma sempre molto bello ed entusiasmante Dunque sono passati cinque anni e Napoleone ha tenuto fede ai suoi propositi bellicosi Manca all’appello buona parte della Francia ma il resto ce l’ha tutto ed anche la Spagna in anticipo di qualche anno…… Napoleone dà mostra del suo dispotismo e del suo carattere deciso sin dalle prime righe della lettera iniziale ingiungendo al prefetto di fucilare sul posto tutti gli incendiari altrimenti ci sarebbe stata un’unica fucilazione, chi sa di chi ahahahahah !!!!!! Subito dopo deve incontrare il conte di Canterbury ambasciatore a Torino. I due non hanno nulla in comune se non la loro reciproca antipatia . Per il conte Napoleone è un pericolo , un despota senza scrupoli una mina vagante. Per Napoleone invece il conte è un aristocratico spocchioso che gli ricorda i cadetti dell’accademia militare Napoleone tende sempre a provare antipatia per gli aristocratici e ad accostarli alle persone che conobbe in gioventù….. L’accademia militare deve averlo traumatizzato non poco… Deve essere stato molto difficile per un megalomane cultore della propria personalità come lui stare insieme a gente più titolata che lo considerava inferiore…… Fatto sta che l’incontro fra Napoleone ed il conte di Canterbury va malissimo le rispettive posizioni sono inconciliabili e la reciproca antipatia non ha aiutato a dirimere le questioni….. Napoleone rimane come prima, col potere in mano ma con nessuno che glielo vuole riconoscere mentre il conte di Canterbury teme l’invasione delle coste inglesi che in effetti Napoleone per un po’ ebbe in mente….. Il conte di Canterbury è poi sapientemente consolato dalla moglie che ritroviamo un po’ appesantita dagli anni e dalle gravidanze ma sempre bellissima Insieme a loro c’è anche il cognato di lui – fratello di lei ,quel Camille Alexandre marchese de Saint Quentin che avevamo lasciato a Lille adolescente e che ritroviamo a Torino giovane uomo…. |
Un capitolo con molti attori, anche nuovi ingressi. A livello politico le diverse fazioni europee si stanno attivando per fermare Napoleone (forse non avverrà l'incoronazione ad Imperatore dei francesi!?!). A livello di "relazioni" il neonato idillio di Camille Alexandre per Paolina potrebbe essere pericoloso e sfruttato per "creare problemi" agli inglesi? |
Mia cara amica, |
Ciao, |
Ciao, |
Ciao Agrifoglio. Che belle le immagini scelte, le apprezzo sempre per immergermi ancora di più nell'atmosfera. Se penso all'inizio di questa storia e a dove siamo arrivati adesso, gli orizzonti si sono espansi all'infinito e chissà cos'altro accadrà. Leggo ogni volta con interesse le note, che mostrano il tuo impegno. Napoleone emerge sempre di più e sono curiosa di leggere di Paolina. Il tempo è passato anche per Oscar e André, con i più giovani che crescono. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Ciao Agrifoglio, per ora ti lascio un commento " a caldo " però devo ripromettermi di rileggermi bene l' episodio, soprattutto le parti iniziali e la faccenda di Arthur Wellesley e Napoleone. |
Un vero piacere ritrovarti cara Agrifoglio, con questa storia così densa di avvenimenti e colpi di scena perfettamente inframmezzati alla Storia vera e propria. |
Come ci si aspettava, Napoleone è diventato un grave pericolo, oltreché una contraddizione vivente: come può volersi ergere a difensore dell'uguaglianza, se lui per primo si basa sulla guerra, madre di ogni diseguaglianza ed ingiustizia? Va fermato, e subito! |