Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
17/12/21, ore 00:01

Buonasera _Agrifoglio_,
ma quant’è bella la città eterna e quanto è impertinente e senza peli sulla lingua la giovane Antigone!
Sembrava di stare lì con le visite del Colosseo, dei Fori Imperiali, della Fontana di Trevi e della volta della Cappella Sistina! Quest’ultima, in particolare, mi ha lasciato senza fiato con la descrizione delle pitture di Michelangelo e con la comparazione fra questo grande artista e l’altrettanto immenso Raffaello! Scontro tra titani!
Antigone è interessata ai paesaggi, ma è anche giovane e vivace e non si trattiene. Per lei l’argomento di attualità è l’infatuazione di Bernadette per un certo tenente dei dragoni e, adocchiata la preda, la ragazzina non si trattiene perché è una che inizia discorsi che farebbe meglio ad evitare e che non sa quando smettere.
Honoré, neo capitano delle guardie reali e novello cavaliere medievale, corre in difesa di Bernadette e rimprovera l’esuberante sorella con la quale scoppia un bisticcio.
Insieme a loro c’è un pretino petulante e saccente che allibisce, arrossisce, disapprova e si pavoneggia delle sue conoscenze.
Fra tutte queste amenità e frivolezze, ci sono anche Oscar ed André, per i quali quello non è un viaggio di piacere, ma una delicatissima missione diplomatica dalla quale dipende il destino dell’Europa intera. Ed è di fine capitolo la notizia che il cardinale Brancadoro fa comunicare ad Oscar: il papa ha accettato di incontrarla.
A Torino, invece, proseguono le ambizioni di Bonaparte e la storia d’amore fra il marchese e la bella Paolina.
Napoleone riceve il conte di Compiègne che disprezza per la sua vigliaccheria, ma del quale gli fa comodo avvalersi. Il conte sa di essere disprezzato, ma deve portare avanti le istanze del duca d’Orléans. Il conte di Compiègne è sicuro di procurare a Napoleone l’alleanza con il controverso zar Alessandro I, ingoia, incassa ed intanto chiede soldi.
Napoleone si bea di una lettera di Talleyrand che, come al solito, dice e non dice. Gli sta promettendo sostegno oppure sono soltanto manovre?
Sempre a Torino, il marchese de Saint Quentin continua a frequentare la bella Paolina e ad una festa in maschera non la vede e quasi ammattisce, facendo ammattire dietro di lui anche la sorella che teme che lui dia spettacolo. Alla fine è letteralmente rapito da una driade che gli si concede senza troppi preamboli, ma lui rifiuta perché ama un’altra donna e quella scappa sghignazzando.
Successivamente Paolina con lui è fredda ed altera. E’ gelosa, ma di che? Cosa sa Paolina? Le sue reazioni sono a dir poco strane. Non è gelosa tanto della driade, quanto di una fantomatica fidanzata francese ed il suo narcisismo è salvo nell’apprendere che nessuna dama gallica c’è all’orizzonte, perché nel cuore del marchese impera soltanto lei e lei soltanto.
Questa liaison nuova di zecca non piace alla sorella del marchese che ha con lui un colloquio tanto intenso quanto vano. Ormai Camille Alexandre ha deciso e non tornerà indietro.
In Corsica, frattanto, hanno inizio le operazioni di salvataggio del re.
Bellissimo capitolo come sempre!
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
12/12/21, ore 21:06

Il Marchese è decisamente invaghito di Paolina ed è intenzionato a sposarla, nonostante la forte contrarietà di Victoire.
Decisamente interessanti le descrizioni della città eterna.

Recensore Master
22/09/21, ore 10:09

Ciao Agrifoglio. Sono lieta di tornare a commentare un nuovo capitolo di questa tua storia. Mi sono del tutto immersa nell'atmosfera che hai creato, ho apprezzato davvero il tuo impegno. Hai inserito delle immagini stupende. Ho sorriso nel leggere dei gatti sonnacchiosi, un dettaglio che arricchisce il tutto. Mi è piaciuta l'espressione riguardante il diluire il piacere della visita coi pensieri delle responsabilità. Mi è piaciuto leggere dei giovani Jarjayes. La parte forte in questo capitolo, per quanto mi riguarda, è stata il dialogo tra Napoleone e Compiègne, con le loro evidenti differenze. Ho letto con interesse quanto scritto riguardo Paolina. Arrivata alla fine di questo capitolo mi sono posto diverse domande riguardo cosa succederà e sarò curiosa di leggere il seguito. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/09/2021 - 10:10 am)

Recensore Junior
21/09/21, ore 05:21

Un altro capitolo eccezionale carissima Agrifoglio corredato di immagini bellissime e caratterizzato da una ricerca accurata dello stato dei luoghi e dei dettagli della moda dell’epoca ed anche approfondito nella caratterizzazione e nella psicologia dei personaggi
La scena si divide tra Torino e Roma con una breve puntata in Corsica .
A Torino Napoleone riceve il conte di Compiègne ed anche se lo disprezza ,lo usa perché pensa che possa procurargli un’alleanza con lo zar Alessandro. Il conte di Compiègne dal canto suo capisce di essere trattato male da Napoleone e lo considera un guerrafondaio ma fa finta di niente e non demorde perché spera di ottenere delle laute ricompense .Lo zar Alessandro è assente ma appare subito come un uomo pieno di contraddizioni ed a prima vista non si capisce perché dovrebbe mutare idea così radicalmente su Napoleone ed allearsi con lui visto che sembra criticarlo molto .Napoleone vorrebbe allearsi col duca d’Orléans e con lo zar Alessandro per far fuori l’Inghilterra l’Austria e la Prussia ma intanto con l’aiuto di Talleyrand vorrebbe fare il doppio gioco e fare le scarpe al duca d’Orléans e tenersi la Francia tutta per sé e poi sbarazzarsi anche dello zar Alesandro per non dover spartire il bottino con lui . Soltanto che Talleyrand è un doppiogiochista peggiore di Napoleone e gioca con le parole in un groviglio di detti e non detti per indurlo a fidarsi di lui.L a sensazione è quella di una situazione molto magmatica che può portare in qualsiasi direzione………
Sempre sul versante di Torino abbiamo lo sviluppo della tormentata storia d’amore del marchese di Saint Quentin per l’ambigua Paolina Bonaparte Lui non sa contenersi, si maschera da Romeo Montecchi e si guarda sempre intorno in cerca di lei e non si rende conto di rischiare il ridicolo cosa che invece capisce benissimo la sorella che tenta inutilmente di salvaguardarlo con vari accorgimenti.
Poi c’è l’episodio enigmatico della driade sul quale ci sono più interpretazioni
1 - O la driade non era Paolina ma lei si è accorta che il marchese si è appartato con la driade , lo ha ignorato tutto il tempo per gelosia e poi ha sfogato i nervi su Joséphine de Beauharnais salvo alla fine apprendere nei giardini reali che Camille Alexandre de Saint Quentin aveva respinto la driade e tranquillizzarsi
2 - O la driade era Paolina che è rimasta mortificata nella sua vanità per essere stata rifiutata dal marchese con la motivazione che lui amava un’altra donna e gliela preferiva, lo ha ignorato tutto il tempo per punirlo ed ha sfogato la sua frustrazione su Joséphine de Beauharmais ma poi nei giardini reali ha appreso che la donna di cui era innamorato Camille Alexandre era lei e che quindi era gelosa di se stessa e non era stata rifiutata per un’altra e nessuna donna le era stata preferita. Da come sono descritte le manifestazioni di rabbia e di trionfo di Paolina nei giardini reali propenderei per questa seconda soluzione anche perché lei appare addolcita quando il marchese dice che la driade gli era sembrata bella ed è velenosa quando lui afferma che la driade era licenziosa e non era una gentildonna
3 - O la driade non era Paolina, lei non se ne è accorta ed alla festa ha ignorato il marchese de Saint Quentin per giocare al gatto col topo e farsi desiderare ed intanto maltrattava per pura malvagità Joséphine de Beauharnais
La contessa di Canterbury tenta con ogni mezzo di dissuadere il fratello da quell’unione e rimane di sasso quando scopre che lui la vuole addirittura chiedere in moglie .Camille Alexandre appare come un fanatico che non vuole sentire ragione e che è completamente cieco e sordo davanti all’evidenza dei fatti e l’unica speranza della povera donna è che Napoleone respinga il giovane marchese in quanto partito inadeguato alla sorella.
Quando la scena si sposta a Roma invece troviamo Oscar alle prese con la sua missione diplomatica di convincere il papa a non presenziare alla cerimonia di incoronazione di Napoleone .Talleyrand si è messo in contatto con la curia romana che teme l’espansionismo di Bonaparte tanto quanto la Francia ed il resto del mondo. A fine capitolo, nel corso della visita alla cappella sistina ,scopriamo che l’udienza papale è stata concessa e vedremo come avrà luogo ed assisteremo al confronto fra Oscar e sua santità……. Lo voglio proprio leggere ahahahahahah!!!!!!!!
Bellissime le descrizioni dei nostri protagonisti vestiti in stile regency. Le ragazze fanno le intellettuali ma intanto abbinano il colore dei vestiti a quello degli occhi per civetteria. Honoré porta i capelli arruffati e ravviati in avanti secondo la moda dell’epoca André ha di nuovo tagliato il codino e pur vestendo come il figlio è più sobrio ,esibendo colori meno accesi e capelli più ordinati Oscar invece udite udite si tinge i capelli!!!!! E chi l’avrebbe mai detto da una stoicona come lei!!!!
Antigone è la solita birbante ed irriverente soltanto che adesso che è cresciuta la portata delle sue marachelle aumenta ed a farne le spese è la povera Bernadette che vede messa in piazza senza troppa delicatezza la sua cotta per il tenente de Ligne
Bernadette è molto giudiziosa ed è anche studiosissima perché sa di non essere favorita dalla sorte come i suoi amici E’ anche molto portata per l’arte e ciò le vale i complimenti di André. La madre Rosalie ha sempre messo bene in chiaro che lei non appartiene al bel mondo ma è borghese e la figlia ha recepito il messaggio finché non si è invaghita di un giovane che la madre disapprova completamente
Honoré è molto protettivo verso entrambe ,verso Bernadette perché non vuole che la sorella la punzecchi e verso Antigone perché vuole evitarle figuracce ed atteggiamenti che non le fanno onore.
Di tutti i personaggi però vorrei l’autografo del pretino perché è una macchietta riuscitissima e divertentissima ma come si chiama? Don Pretino? Ahahahahahahah!!!!!!!
Ho trovato sublime la descrizione della cappella sistina, dettagliatissima quella della fontana di Trevi e storicamente accurata quella del foro romano e del Colosseo, descritti non come sono adesso ma per come erano allora : pascolo di buoi, ritrovo di pastori ,popolani ed altri soggetti meno raccomandabili , non restaurati e pieni di piante e di grovigli di sterpi
Alla fine la scena si sposta in Corsica dove il colonnello de Valmy deve dirigere la missione di salvataggio di re Luigi XVII e nella descrizione di un mare bellissimo di una costa superba e di una spiaggia inondata dall’odore di cespugli spontanei di timo e di rosmarino il capitolo si chiude in bellezza
Cosa accadrà? Sono curiosissima di saperlo…….. Aspetto il seguito!!!! Oscar, Andrè Honoré Antigone , Bernadette ,il pretino Napoleone , Joséphine il conte di Compiègne ,Camille Alexandre Paolina , il colonnello di Valmy i coniugi Girodelle e Canterbury li voglio presto rivedere in scena!!

Recensore Veterano
19/09/21, ore 00:44

Veramente bellissime le descrizioni in questo capitolo che sottolineano, ancora una volta, il lavoro di studio e ricerca necessario per averne una conoscenza così dettagliata. Mi hanno colpito soprattutto quelle relative all'abbigliamento dell'epoca, usato per le passeggiate romane. E mi fa un pò impressione nonchè tenerezza questa Oscar che si tinge i capelli per mantenere il colore della gioventù...la fa sentire un pò più vicina.
La figlia invece è davvero indisponente! Come abbia fatto ad uscire così con i genitori che si ritrova...
Il folle amore di Camille credo porterà guai anche se la driade era Paolina e ciò farebbe pensare ad un interessamento vero da parte sua anche se a fare vita di provincia a Lille non ce la vedo.
Rimango in attesa di scoprire cos'altro succederà sullo scenario politico europeo...

Recensore Master
17/09/21, ore 16:02

Ciao Agrifoglio, anche questa volta è stato un vero piacere ritrovarti con il tuo racconto, che ci ha immerso in un’altra atmosfera regalandoci un viaggio nella città eterna, Roma caput mundi. Ci hai concesso una panoramica della città con i suoi monumenti, con tutta la sua arte, con quegli scorci che si possono gustare solo esplorandola a piedi e soffermandosi a pensare a quelle rovine giunte fino ai nostri giorni in tutta la loro suggestiva maestosità, ma ce li hai fatti riscoprire attraverso gli occhi estasiati di viaggiatori del Settecento che osservavano il tutto con un misto di stupore, ammirazione e rispetto.
Un grand tour in piena regola, come quello che avevano fatto anni prima in Egitto, per mascherare la vera missione che è stata affidata anche questa volta ad Oscar e André, i quali si sono portati dietro la loro famiglia, con i figli e la giovane Bernardette. Interessante osservare come siamo cresciuti, e nel mentre cambiati, questi giovani: Honorè molto posato e riflessivo, Antigone molto sbrigativa e spirito libero difficilmente imbrigliabile entro le norme dettate dalla società, e di fatto piuttosto irriverente talvolta, e, infine, Bernardette che segue i due Jarjayes, avendo sempre vissuto con loro, ma essendosi formato un suo pensiero sul suo posto in seno alla società del tempo, anche grazie alle parole di sua madre Rosalie, che le rammenta in ogni momento di stare con i piedi ben posati al suolo. Antigone poi avendo trovato una piccola crepa nell’atteggiamento tenuto da Bernardette, la quale sembra essersi invaghita del loro cugino, tenente dei Dragoni, non perde occasione per metterla in difficoltà, dovendo poi sorbirsi le prediche quanto mai giustificate del fratello Honorè, che non vuole che lei si prenda gioco di una persona che, pur vivendo nel loro mondo non ne fa di fatto parte. In questo frangente Honorè pare essere molto protettivo nei confronti della figlia di Rosalie.
In questo passaggio ci hai dato anche una accurata descrizione degli usi e costumi dell’epoca, tanto che dalle tue parole, mi pareva di poter vedere i personaggi nella perfezione e nella ricercatezza dei loro abiti come se li avessi dinnanzi agli occhi.
Roma è il luogo dove Oscar spera di poter avere un abboccamento con il Santo Padre , tramite gli offici del Vescovo de Tayllerand Perigord, il quale ha contattato personaggi facenti parte appunto della curia, affinché possano parlare di Napoleone, che è un pericolo sia per la Francia quanto per la curia romana e non solo.
E mentre i nostri sono in quel di Roma, a Torino ricompare anche il conte di Compiegne che sta tentando di entrare sempre più nelle grazie di Napoleone prospettandogli la possibilità di una eventuale alleanza con lo Zar Alessandro, volta a tagliare fuori dai giochi Inghilterra, Austria e Prussia. Gli scopi del conte come al solito sono tutt’altro che nobili e cerca sempre di mettersi al servizio della parte del più potente per avere poi un cospicuo tornaconto personale.
Sempre a Torino fa la sua comparsa anche il Marchese di Saint Quentin ormai innamoratissimo di Paolina Bonaparte della quale vuole chiedere la mano, e sembra che a nulla valgano le parole riflessive di sua sorella Victoire, che da buona e saggia sorella maggiore sta tentando, purtroppo inutilmente, di aprire gli occhi infatuati di suo fratello su quale persona sia la sorella dell’imperatore.
Assistiamo infatti anche ad un ballo in maschera, organizzato da Napoleone per ricevere il Generale Girodel in missione diplomatica, e durante il quale vediamo i comportamenti tenuti proprio da Paolina, all’opera insieme alle sue sorelle, per screditare Josephine e non prestare la minima attenzione proprio a colui che per lei sta spasimando.
Intanto a Roma è giunta la tanto attesa udienza concessa dal Papa ad Oscar.
E’ stato un capitolo che si è gustato con gli occhi anche per le immagini che con cura hai inserito per farci apprezzare meglio le varie fasi del racconto, che si è snodato tra tranquille passeggiate per la Roma papalina e una più quieta Torino, teatro però di mosse e avvenimenti curiosi ed interessanti.
Un plauso alla tua attenzione per ogni dettaglio, che sicuramente richiede studio e ricerca, e quindi tempo, al fine di confezionare un vero e proprio romanzo a metà fra la finzione e la Storia, ancorché ucronica, di cui non possiamo che ringraziarti.
A presto e un caro saluto.

Recensore Master
16/09/21, ore 18:54

In un un universo alternativo, in una dimensione storica fantasiosa e affascinante riecco apparire ,quasi dal nulla la famiglia Jarjayes al completo, seguita dalla dolce e sempre presente Bernardette, in Italia ci manca solo il vecchio generale, per ovvi motivi anagrafici.
Se Oscar ha 50 anni lui certamente è un ottantenne o giù di lì (visto e considerato che Oscar era l' ultima delle figlie, ha la sua bella età....)
Se per i ragazzi visitare l' Italia (come ,ai tempi l' Egitto) rappresenta una gita culturale ma anche molto piacevole , lo stesso non è per Oscar.
Lei come al solito è in missione, deve conferire con il pontefice in grande segretezza, Napoleone non lo ferma più nessuno e forse, ancora una volta verrà a patti con squallidi, spregevoli personaggi salvo poi eliminarli quando avrà ottenuto tutto quello che desidera.
Un' ambizione, una smania di potere senza pari ma, tutto può crollare e lui non è certamente il dio che vorrebbe essere.....
Ottimo capitolo direi monumentale: descrizioni, immagini e dialoghi elettrizzanti, cambi di scena disinvolti , un finale di capitolo con suspense.
Brava , ti aspetto con curiosità al prossimo aggiornamento ma prenditi pure tutto il tempo che ti serve.....
Osservazione: Oscar coi capelli tinti mi fa un po' specie. Sai che esistono molte donne ( e uomini) a 50 e qualcuna o anche a 60 anni ,che conservano il colore naturale dei propri capelli? I capelli chiari poi,sono quelli in cui si vedono meno i riflessi della ricrescita bianca. Ci sono affascinanti ottantenni con dei bellissimi capelli bianchi e chiaroscuri dorati che sono l' invidia di tante donne più giovani ma senza la stessa " fortuna ".
Io per Oscar avrei pensato a questo. Ciao alla prossima!
(Recensione modificata il 23/09/2021 - 02:04 pm)

Recensore Veterano
16/09/21, ore 18:16

Mia buona amica,
ho apprezzato le sfumature sottili nelle descrizioni dei comportamenti della mia progenie, ho apprezzato il Vostro interesse per l'arte classica e barocca, ho apprezzato la presenza di un cicerone preparato per le disquisizioni in fronte delle Fontana di Trevi.
Ma, invero c'è un ma, un grosso, enorme ma .... MA IO DOVE SONO?
Ecco, chiarito questo punto, posso solo farvi i miei apprezzamenti per il rigore e la disciplina che trasudano dalla Vostra storia.
A presto amica mia!

Recensore Master
16/09/21, ore 18:12

Ciao,
capitolo molto interessante con una descrizione precisa e puntuale delle bellezze romane, viste con gli occhi di un viaggiatore settecentesco.
Un occhio anche alla moda decisamente non manca, avrei voluto vedere Girodelle in costume .....
A presto!

Recensore Master
16/09/21, ore 18:10

Ciao!
Gran bel capitolo, descrizioni a dir poco spettacolari dei luoghi simboli di Roma, visti con gli occhi di un viaggiatore del settecento.
Sembra di fare il gran tour con Oscar e famiglia.
MOlto simpatici gli intermezzi di Antigone, vista e schietta ragazzina.
Interessante anche il pretino incaricato di fare da cicerone alla famiglia Jarjayes (eh si, saranno sempre Jarjayes per me, per la gioia del vecchio generale e buona pace di Andrè).
A presto!

Recensore Master
16/09/21, ore 15:54

Dunque la Francia è divisa in due con un secolo e mezzo di anticipo sulla Repubblica collaborazionista di Vichy.. com'era immaginabile, Oscar ed André sono rimasti fedeli all'ormai sessantenne Maria Antonietta. Certo che i figli di Oscar sono un bel quadretto.. Complimenti anche per la descrizione delle scene, sembra di vedere un film!

Recensore Master
16/09/21, ore 02:28

Cara Agrifoglio,
recensisco solo ora dopo un "folle volo" per cercare di padroneggiare le fila di questa tua long triennale in poche settimane; ma questo capitolo, che mi riservo di assaporare meglio con un paio di riletture, non può che essermi piaciuto: da classicista, e considerando la predilezione di Oscar per il latino (il "SUO" Virgilio), quante volte ho immaginato come sarebbe stato bello vedere i protagonisti di RoV non lungo i viali di Versailles, con le pallide imitazioni, classicheggianti, dei capolavori della statuaria antica, ma direttamente immersi nell'Antico, nel Foro Romano, all'epoca,. ahinoi, Campo Vaccino, e a contatto con gli spendori della Roma barocca. Immagino anche come la moda di inizio Ottocento avrebbe valorizzato André e Oscar....è bello, come fai tu, immaginare i personaggi cari al nostro cuore arrivati entrambi nel XIX secolo, e la tua cura storica (e la cura iconografica con cui corredi i tuoi episodi) fa il resto. A prestissimo,
D.