Questo finale arriva inaspettatamente, un po' perché non mi aspettavo sarebbe giusto così "presto" (riconosco di avere una strana concezione del tempo), un po' perché la tua visione della Jotakak non lascia indifferenti.
A ogni modo, vorrei soffermarmi maggiormente sulle descrizioni delle opere d'arte che hai scelto di "mostrarci": dalla tormentata genesi di Death 13 alla fierezza del Carro, non posso non menzionare specialmente la raffigurazione di uno Ierofante ridotto alla sua essenza tentacolare, un essere dalla pseudo forma umanoide che non parla, non giudica, forse nemmeno riesce a guardare. Probabilmente pensa, ma nessuno sa cosa, in effetti, ed è quello che accade col suo portatore: penso che tra tutti i Jobro Kakyoin sia quello dalla psicologia più sfuggente, quello che ti sembra di conoscere e un attimo dopo una sua azione o frase ti fa crollare qualsiasi opinione tu ti faccia di lui. Per quel che mi riguarda, il cono d'ombra del quadro l'ho interpretato in questo modo.
Tuttavia, anche se sarebbe bello esplorare ogni singola opera d'arte del nostro rosso preferito, se i Joestar non combinano guai sono i guai a bussare alla porta dei Joestar, e questa volta i guai prendono il nome di senilità. Joseph accusa i colpi della vecchiaia e a fare le spese della propria sanità mentale è Jotaro che, poveraccio, è ormai di casa negli aeroporti di mezzo mondo. Ma va bene così, almeno per stavolta: senza ulteriori drammi né tragedie abbiamo la compagnia di Kakyoin e Jolyne che ha sancito il proprio debutto nel mondo degli adulti con la perdita della prima stella da latte. E sì, ha ragione, le gonne dovrebbero avere le tasche, ecco perché io stessa non ne indosso praticamente mai. Sto con te Jolyne, sto con te.
Non ricordo di averlo già detto ma io NON VEDO L'ORAAAAA di vedere Kakyoin interagire con Josuke e con quella sassy bitch di Rohan, già li immagino a contenderselo come due comari di paese e a far sbroccare Jotaro per la loro insolenza.
Ok, mi cheto. Triando le somme di questa storia, sono felice di averla letta dal primo all'ultimo capitolo, di averla recensita e di essermi appassionata alle montagne russe di angoscia, tenerezza e disperazione che sono i sentimenti di questi due scemi. Se non fosse stato per te non credo che io stessa avrei pubblicato certe one shot, quindi devo a questa storia il fatto di essermi sottoposta al battesimo del fuoco con certe tematiche.
In attesa della seconda parte di Habibi, ti saluto, a presto e grazie ancora per questa storia,
Green Star 90. |